sabato 27 aprile 2013

(400) OGGI, A SERRA SQ., "LA COSTITUZIONE PIU' BELLA DEL MONDO".

Oggi pomeriggio (16.30), presso la Chiesa di San Filippo Neri, a Serra S. Quirico, il Dott. Gabriele Nigro, Consigliere di Cassazione e Giudice del Tribunale Penale di Parma, terrà una lectio magistralis sul tema: "La Costituzione italiana: tra passato, presente e futuro".
L'interessante iniziativa rientra nel programma di formazione della Università degli Adulti di Serra S. Quirico, sostenuto dall'Assessorato comunale alla Cultura.

Considerato il tema, consiglio la partecipazione a tutti i Lettori di questo blog, in particolare ai più giovani di essi, ma anche a qualche amministratore pubblico mergano, per rinfrescare la memoria e ricordare da dove vengono le nostre Istituzioni democratiche, ossia da quella Costituzione ("la più bella del mondo") della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza e dal sacrificio della "meglio gioventù" (così, forse, si apprezza di più il significato del "25 Aprile" e magari anche quello dell'ormai prossimo "2 Giugno").

venerdì 26 aprile 2013

(399) - 25 APRILE A MERGO: "MEMORABILE" DISCORSO DEL SINDACO (per fortuna che Don Giovanni c’è)!


25 Aprile a Mergo, pochi partecipanti, molti dei quali provenienti da Serra



Ieri, la ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione, è stata celebrata anche a Mergo.
La data ricorda i fondamentali della Repubblica e, innanzitutto, il sacrificio di donne e uomini che si opposero al fascismo e al nazismo affrontando privazioni, violenze, discriminazioni, vessazioni di ogni tipo e, da ultimo, nel biennio scarso che va dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, periodo della lotta armata e della Resistenza, fu disposto a dare persino la propria vita, affrontando la morte in battaglia o davanti ad un plotone di esecuzione, spesso preceduta da indicibili torture.

Il 25 Aprile è anche Festa di Pace, della pace ritrovata dopo la crudelissima 2° Guerra mondiale scatenata nel 1939 dalla Germania hitleriana con l’attacco prima alla Polonia e poi, via via, a tutti gli altri Paesi europei. Dal giugno 1940, anche con l’appoggio dell’Italia mussoliniana.
Il 25 Aprile è anche Festa di Democrazia e delle Libertà civili.

Da alcuni anni a Mergo la ricorrenza viene organizzata insieme ai vicini Comuni di Serra S. Quirico e Rosora. Il programma prevede, dunque, anche una sosta davanti al monumento ai Caduti, in Via C. Battisti, dove, solitamente, dopo breve tragitto dal Municipio, viene depositata una corona di fiori e svolto un breve cenno di saluto e ricordo.

Quest’anno la manifestazione mi è parsa quantomai sconsolante: Pochissimi i mergani partecipanti, potevano contarsi sulle dita di una mano o poco più. Pochissimi i rappresentanti Istituzionali: accanto al sindaco non si è vista l’ombra di un assessore della Giunta Comunale. E neppure un consigliere comunale, né di maggioranza né di minoranza, eccezion fatta per il capogruppo PD, Flavio Vai.
Nessun rappresentante di forze politiche, eccezion fatta per una rappresentante di SEL.

L’orazione ufficiale è stata affidata - per la prima volta, se non ricordo male - al Parroco, Don Giovanni, che in pochi minuti ha ricordato il sacrificio dei caduti e il prezzo pagato per la libertà, invitando a riflettere se oggi facciamo un buon uso della stessa. Poi – in perfetto “stile giorgionapoletano” – ha invitato alla concordia ed alla coesione, al di là delle legittime appartenenza e differenza di sensibilità politica.

E’ stato a questo punto che, ancorché non previsto in programma, il Sindaco di Mergo ha preso la parola per un discorso che – se mi capite - definire “memorabile” e da tramandare ai posteri è certamente poco. Eccolo, nella sua versione integrale:  
Come i altri anni, adesso andamo a Rosora e poi a Serra S. Quirico”. Punto. Poi, con un cenno tipo “tacca banda”, si è rivolto ai 3 musicanti che prontamente hanno squillato le note dell’Inno.

Dico la verità, in occasione della inaugurazione della “Loc-No-Loc” (la locanda senza locandiere, altra Sua splendida idea, che ha colmato un intollerabile vuoto che il Paese ha avuto fino alla Pasqua scorsa) il sindaco – di fronte a tanti roulottisti e camperisti - si produsse in ben altro, forte, argomentato ed ispirato discorso; tuttavia, di fronte alla struggenti parole pronunciate davanti al Monumento ai Caduti, la mattina del 25 Aprile, beh, non ci crederete, ma non mi sono mai sentito così orgoglioso di essere Mergano e di avere un cotal... Primo Cittadino!

(398) - DI RITORNO DA BRUXELLES...

Il bambino che fa la pipì - immagine simbolo di Bruxelles


Si, lo so, ho un po’ trascurato questo blog, e chiedo scusa ai miei 3 o 4 affezionati Lettori. Ma gli ultimi 10 giorni sono stati molto densi di impegni e, in genere, non dedico al computer i giorni che di norma si considerano “di riposo”.

Tra l’altro, la scorsa settimana (dal 16 al 19, ma con rientro nella nottata di venerdì 19) sono stato a Bruxelles, al 3° Evento Leader “Costruendo ponti per il Futuro”, a discorrere di Sviluppo Rurale, di approccio leader, ecc. ecc. C'erano 450 persone, rappresentanti dei GAL, delle Autorità di gestione (da noi, le Regioni) del Fondo europeo sullo sviluppo agricolo e rurale, delle Autorità di pagamento, di varie associazioni e, come si dice, ‘stakeholders’ (portatori di interesse).

In sessione plenaria ho anche preso la parola. 
In pochi minuti (meno di 5, come si usa in Europa, e voi capite che per me è un'impresa ardua...) ho tentato di far capire che non possiamo parlare più di ‘sviluppo rurale’ come lo facevamo prima del 2008. Che questa crisi, che da finanziaria è diventata economica e sociale, non la si affronta con le politiche restrittive e depressive, con la limitazione del credito da parte delle banche (il 'credit crunch'), con le leggi sui ‘patti di stabilità’ che frenano ogni tentativo di resistenza e rilancio e producono disoccupazione e smarrimento sociale, e drammi individuali e collettivi.
Il moderatore, rappresentante della Commissione, forse un tedesco, debbo dire la verità, non ha gradito molto. In compenso, a parte l'applauso finale che è dovuto per educazione, ho ricevuto (dopo, e a livello un po' più discreto e individuale) molte attestazioni di consenso e condivisione, soprattutto da parte di giovani delegati, prevalentemente greci, ciprioti, portoghesi, insomma quell’Europa del Sud che più soffre i morsi della crisi e senza la quale non c’è Europa.
E adesso torniamo alle cose di Mergo!

giovedì 11 aprile 2013

(397) - INCONTRI PER GENITORI: UN PO' DI CONFUSIONE... ma è tutto bene quel che finisce bene!



Il programma di incontri sul tema “E le mamme chi le aiuta?” (v. post n. 377) è stato aggiornato. 
Gli ultimi 2 incontri con la Psicologa Dr.ssa Vania Pennacchietti si terranno martedì 16 e martedì 30 aprile (anziché il 23 aprile e il 7 maggio).
Restano immutati, invece, l’orario (dalle 18.00 alle 20.00), il luogo (ex scuola in Via C. Battisti) e gli argomenti trattati: “Il rifiuto della scuola e le aspettative genitoriali” (il 16 aprile) e “Passaggi di vita: dall’infanzia alla pre-adolescenza, dalla pre-adolescenza alla adolescenza” (il 30 aprile).
Il cambio di programma è stato determinato dalla sovrapposizione di un’altra iniziativa, promossa dalla Comunità montana ma anch'essa in collaborazione con il nostro Comune, su temi analoghi, rivolti anch’essi ai giovani genitori, le cui date e orari sono andati, inopinatamente, a coincidere con la prima.

Evidentemente, in Comune (e in particolare nell’Assessorato affidato all’avv. Carlo Anastasi) manca una adeguata regia delle iniziative che o non ci sono o si accavallano disordinatamente.
Per fortuna, la decisione presa dalla Dr.ssa Pennacchietti consente ora, ai genitori che lo vogliano, di partecipare a tutti gli incontri, che si presentano di grande e indubbio interesse.

Per quanto riguarda il ciclo di incontri promosso dalla CM c’è da dire che:
- si intitola “Viaggio alla scoperta delle emozioni con mamma e papà” mentre il sottotitolo precisa che si tratta di “laboratori creativi per genitori e figli per conoscere e gestire le emozioni”.
- consiste in 4 incontri che si terranno di martedì, dalle 17.00 alle 19.00, presso la biblioteca comunale;
- il primo incontro si è già svolto il 9 aprile ed ha trattato l’argomento “Una casa per le nostre emozioni”;
- i prossimi incontri sono previsti:
il 23 aprile (“I rumori e i silenzi delle nostre emozioni – Come ascoltarsi e ascoltare l’altro”);
il 7 maggio (“Basta!! Non ne posso più! – Come affrontare le piccole e grandi esplosioni di rabbia”);
il 21 maggio (“Aiuto! C’è un mostro sotto al mio letto! – Come ascoltare e affrontrare le paure dei nostri bambini”);
- tutti gli incontri sono gratuiti, ma bisogna iscriversi almeno 2 giorni prima del loro svolgimento, telefonando in orario d’ufficio al 0732.695259 (Dr.ssa Maura Bartoccetti);
- Le Operatrici del progetto sono: le Dott.sse Yada Orazi e Luana Ragni (psicologhe), Veronica Stalletti (pedagogista).

lunedì 8 aprile 2013

(396) CONSIGLIO SCIALBO, MA CON… “BOTTO” FINALE: MERGO SI FONDE CON ALTRI 4 COMUNI?

Corriere Adriatico, maggio 2010: da Peppe... parole al vento!

Di sedute del Consiglio comunale noiose e scialbe ne ho viste tante, ma quella del 28 marzo rischia di essere insuperabile se non fosse per il “botto” finale ad opera del consigliere di maggioranza (FLI) Paolo Corinaldesi che annuncia una proposta che farà certamente discutere ma il cui esito positivo è tutt’altro che scontato.
Eppure, l’Ordine del giorno si presentava di un certo interesse: dal saluto alla nuova Presidente della Camera dei deputati, la “mergana” Laura Boldrini, ai nuovi Regolamenti per la concessione degli “orti sociali” e il “trasporto sociale”. Ma andiamo con ordine.

Si comincia con quello che il sindaco definisce “il saluto alla Boldrini”. Peppe, come sempre di poche parole, stavolta se la cava addirittura in circa 60 secondi, leggendo poche righe di testo, su cui peraltro incespica alcune volte.
Con frasi generiche, forse attento a non urtare qualche consigliere della sua maggioranza, spreca l’occasione e finisce per rivolgere alla neo-Presidente della Camera dei deputati un saluto sostanzialmente banale. Poi “allunga il brodo” (altri 20’), leggendo la risposta, sintetica e cortese, quanto formale, della Presidente Boldrini ad un telegramma, di cui non rende noto il testo, ma che il sindaco dice di aver inviato “l’indomani” della elezione. Poi conclude invitando il Consiglio ad unirsi a lui in uno stucchevole applauso (a lui o alla Boldrini?...non ho capito!).
Al ‘clap-clap’ del breve battimano segue il … fragoroso quanto prevedibile silenzio della maggioranza consiliare (quella che nel 2010 rifiutò, con il ricorso ad un penoso stratagemma, la Cittadinanza Onoraria alla “mergana” Portavoce dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, “Italiana dell’Anno” secondo il settimanale Famiglia Cristiana), ma anche quello, meno prevedibile, dei Gruppi di minoranza. Da questi, infatti, era lecito attendersi il saper cogliere “la palla al balzo”, unendosi certamente al saluto del sindaco, magari ampliandolo e aumentandone la consistenza di argomenti, ma anche per lanciare qualche “frecciatina” verso il sindaco & C., rimarcandone, ancorchè a posteriori, la figuraccia rimediata nel 2010 con la negazione della Cittadinanza Onoraria, nonostante gli impegni presi, per farsi belli, "a mezzo stampa" (vedi foto).

Dopo aver dichiarato chiusa la seduta consiliare e in una sorta di “fuori campo”, il sindaco chiede a Paolo Corinaldesi di illustrare una sua proposta, non inserita nel OdG della seduta appena conclusa, ma solo - assicura - “per motivi tecnici”.

E’ il “botto finale”. Paolo Corinaldesi, infatti, ha depositato al Protocollo, una proposta che prevede niente-po-po-di-meno-chè la “fusione integrale” di Mergo con i Comuni di Serra S. Quirico, Rosora, Castelplanio e Poggio S. Marcello. “5 Comuni in 1: una sola Amministrazione, un solo sindaco, una sola Giunta, un solo Consiglio comunale, una sola Cittadinanza", come stanno facendo altri, anche nelle Marche.
La proposta sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio comunale.

La motivazione di fondo è presto detta e, in linea di tendenza, sostanzialmente condivisibile. 
I piccoli Comuni non ce la fanno più. Con pochi soldi, poche risorse umane e un personale politico pletorico e ripetitivo (5 sindaci, una ventina di assessori, una sessantina di consiglieri comunali, gomito a gomito, a pochi chilometri l’uno dall’altro), fanno difficoltà a garantire servizi efficienti e adeguati, i cui costi sono scaricati sempre più spesso sulle tasse locali (Addizionale Irpef, IMU, TARSU, TOSAP e, tra un po’, la “terribile” TARES).

Le prime reazioni sono già state significative. Il realistico entusiasmo di Alberto Cinti, da buon assessore alle finanze, fa da contrappeso al dichiarato scetticismo di Peppe-sindaco, che ha colto l’occasione per ricordare i suoi “meriti” nel settore, quando, qualche anno fa (erano sindaci Augusto Ricci e Doriano Marchetti), fece saltare il progetto di fusione tra Mergo e Rosora. Tiepido anche il capogruppo PD, Vai.

L’obiettivo è tanto ambizioso (forse troppo) quanto necessario.
Altri (Giancarlo Carbini, sindaco di Maiolati) hanno provato, qualche mese fa, ad avviare la discussione, scontrandosi però e innanzitutto con altri suoi colleghi-sindaco.
Il tema richiede una classe politica con visioni più lunghe di quella che si vede in giro. E Mergo non fa eccezione. Chiede che la politica torni a pensare, che i partiti riacquistino il loro ruolo. E chiede, soprattutto, che i Cittadini vengano adeguatamente informati e documentati e poi posti nella condizione di dire la loro in modo consapevole, senza demagogia, senza i soprassalti di assurdi ed anacronistici "interessi di campanile".

Si vedrà... Intanto, però, pur apprezzando il coraggio del consigliere Corinaldesi e senza nulla togliere al suo partito (FLI), è da ritenere che una bandiera così impegnativa andrebbe impugnata da dirigenti di partiti più forti e rappresentativi. Ad esempio, non fosse altro che per il ruolo che svolge nel territorio della Vallesina e nelle sue Istituzioni locali, il PD. Che, se c'è, è pregato di battere un colpo!

martedì 2 aprile 2013

(395/1) – DEGRADO NEL PARCO AD ANGELI: PEPPE ATTACCA “Ric il Maderlo” E LA PRO LOCO…(1° parte)

La "bacheca del sindaco", col lucchetto.


Dacchè “S. Martì” è “S. Martì”, c’è sempre stata polemica sullo stato di degrado e pericolo in cui viene lasciata l’area della Festa per i ferri e le attrezzature che la occupano per almeno 5-6 mesi (dai primi di ottobre a marzo- aprile dell’anno dopo), perché, si sa, “passata la festa…”.
Gli Angelani (i residenti ad Angeli) storcono il naso; alcuni si infuriano; “tantuMergo” ha dato voce a tale situazione anche l’anno scorso (vedi post n. 268 del 2 aprile http://mergo-maderloni.blogspot.it/2012/04/268-degrado-ad-angeli1-oddio-mi-si.html e n. 270 del 5 aprile 2012 http://mergo-maderloni.blogspot.it/2012/04/270-ancora-sul-degrado-nel-parco-ad.html ).
 Anche se non con la stessa intensità degli anni scorsi, anche quest’anno il post S. Martì, a distanza di mesi, ha lasciato sul campo un paio di stand e soprattutto lo scheletro del capannone centrale, che occupava ancora pista di pattinaggio (quel che ne resta…) e campo di calcetto: tutto intorno ferri vari senza alcuna protezione, come nella migliore delle…tradizioni!

Prima che potessimo dare voce alla protesta dei cittadini, quest’anno Peppe ha giocato d’anticipo. 
Ai primi di marzo, sulla “bacheca del sindaco” (vedi foto), sempre più caotica e disordinata, specchio della realtà comunale, viene affissa una nuova Bolla. E’ anonima ma, secondo persona attendibile, sarebbe opera del sindaco. Egli, vestendo i panni del Grande Oppositore e dimenticando i propri poteri e doveri, denuncia ai mergani lo stato di degrado del Parco Boccioletto, ad Angeli, dove, dice, “la ferraglia occupa lo spazio pubblico (…) con la stessa pericolosità della scorsa edizione” e “procura degrado (…)”.
Per questa situazione, l’Anonimo accusa “Ric il Maderlo” (è segno di smemoratezza senile non ricordare per intero nomi e cognomi?) perchè “fa parte della Pro Loco”, e dunque, secondo lui, ha il dovere di “liberare i giardini di quel disordine e sporcizia…” (sic!).
Ma non basta. ‘Ric il Maderlo’ sarebbe doppiamente colpevole per non aver ancora denunciato, sul suo fastidioso blog “tantuMergo”, il “degrado del Parco”, così come fece nel 2012! E ovviamente, anche questa dimenticanza sarebbe dovuta sempre al fatto che egli… “fa parte della Pro Loco”!

Ecco dunque, che per il “degrado del Parco Boccioletto”, Peppe ha trovato i colpevoli che indica alla pubblica riprovazione: “Ric il Maderlo” e la intera Pro Loco (di cui il sindaco dimentica di essere “membro di diritto”!). Speravano di farla franca ma, per fortuna, c’è chi veglia vigile “24-ore-su-24” e smaschera tutti coloro che non si comportano bene, ‘Ric il Maderlo’ e Pro Loco compresi!!!

Scherzi a parte, il problema esiste. Il “degrado del Parco Boccioletto” dopo il “S. Martì”, è una realtà. Anzi, è una vera e propria indecenza. L’area resta sottratta alla libera e sicura fruizione dei cittadini, per mesi e mesi. E ciò è inaccettabile. Tuttavia, far risalire la responsabilità alla Pro Loco è una forzatura altrettanto inaccettabile, che denota solo faccia tosta, tanta, ma tanta, menzogna, malafede e pregiudizio perché, come si sa, ciascun soggetto (Circolo, Associazione, ecc.) partecipante al S. Martì è responsabile del proprio stand, compreso montaggio e smontaggio. E la Pro Loco, i suoi "ferri", peraltro in area privata, li aveva già smontati tutti (baracchetta di lamiera a parte).

Che le cose stiano così, se ne è avuta una riprova nel dialogo avvenuto su Facebook il 20 marzo scorso. Ma di questo vi parlo nel post che segue.
(fine 1° parte – segue)

(395/2) – DEGRADO AD ANGELI: … MA SAMUELE LO SMENTISCE !

Operai al lavoro smontano lo stand del Boccioletto

Sul profilo Facebok di Flavio Vai, il 20 marzo, è avvenuto un  dialoghetto interessante, che ci aiuta a capire come stavano davvero le cose, al di là delle accuse mosse dal Primo Cittadino Anonimo.
Flavio Vai  scrive il post “IL PRESIDENTE DELLA CAMERA E' DI MERGO....” riscuotendo i “mi piace” di 11 lettori.
Roberto Petrini  commenta: allora gli mando le foto del parco pubblico di angeli di mergo ... vediamo se almeno e lei interessa che i bambini abbiano un posto dove giocare”.
Replica Samuele Scaloni, presidente del Circolo Boccioletto: Ringrazio per quanto si interessano tutti del parco di angeli di mergo danno tanto aiuto con la lingua cmq si sta risolvendo il tutto ho incaricato una ditta che dietro compenso smonta il tutto evviva l'associazionismo ....”.
Ma Roberto Petrini replica a sua volta: io quando faccio una festa preparo e poi riordino, non riordino le feste di altri ... il parco e' pubblico non della festa di san martino per 10 mesi l anno”.
A quel punto mi sono inserito io.  Pienamente d'accordo con Roberto. Lo stato del Parco è davvero penoso. Il "degrado" è insopportabile. Le "ferraglie" (come le ha chiamate l'amico Peppe) sono ormai lì da troppo tempo... Ovviamente, l'ineffabile Presidente del Circolo non c'entra, colpe o responsabilità sono sempre di qualcun'altro! Ma allora, perchè ha chiamato e paga una ditta per smontare il tutto? Cmq meglio tardi che mai... E già che c'è, faccia togliere anche la capanna di legno, che mi sa che è abusiva, e faccia ripulire sotto il tendone, che forse è abusivo anche quello! (…) “.
Interviene Donatella Duca: Bravo Roberto!!!!! Condivido in pieno, è ora che si dia una pulita, anzi è ora scossa.....!
Roberto Petrini aggiunge: scusate ma adesso che ho trovato degli interlocutori ne approfitto ... le luci notturne devono essere riportate ad illuminare il campo da tennis-calcio, il tendone che non si smonta da anni contiene al suo interno un campo da bocce (finanziato anche da privati) ... noi siamo un quartiere che non diventerà mai una vera comunità se non ci occupiamo del decoro della nostra piazza ... il nostro punto di incontro deve essere curato così da invogliare la gente ad uscire in questo quartiere invece di andare ognuno nel proprio paese di origine ... se vogliamo diventare comunità dobbiamo partire da qui .... o è proprio quello che non vogliamo?
Scaloni Samuele tenta di smorzare con un: Flavio mi scuso con te per la polemica che è nata dalla tua affermazione…”.
Ma ormai… la frittata è fatta. Il presidente del Circolo Boccioletto, ammette le responsabilità per “la ferraglia occupa lo spazio pubblico (…) con la stessa pericolosità della scorsa edizione” e “procura degrado (…)”, per dirla con le parole del Primo Cittadino Anonimo, tanto da dover “incaricare una ditta che dietro compenso smonta il tutto…”.  
Come è noto tra l’Anonimo e il Presidente del Boccioletto corre una solida amicizia. Forse per questo l’Anonimo non se l’è sentita di accusarlo, preferendo gettare i suoi strali su Ric il Maderlo e la Pro Loco.
Ma, come si dice, “sono i bambini che sporcano casa”, perché con il candore e l’innocenza della loro età raccontano quelle verità che gli adulti si negano per diplomazia o ipocrisia. Così, verità e giustizia sono ripristinate!
Al presidente del Boccioletto, tuttavia, va reso l’onore sul campo, perché dopo 2 giorni, il 22 marzo, una squadra di operai ha smontato quel che restava dello scheletro del capannone che si trovava sul campo di calcetto (vedi foto), rimuovendo la più gran parte dei materiali che facevano “il degrado”.
Tuttavia, a Angeli la situazione non è tornata alla normalità. Il “degrado” non è finito.
La scalinata esterna dell’edificio di Via R. Sanzio, 9 è ancora sbriciolata; la fontana, dopo l’incidente subìto da un ragazzino, è ancora monca; verde e siepi restano nell’incuria; sotto il tendone del campo di bocce la situazione è quella notata da Roberto Petrini; la capanna di legno, certamente abusiva, è ancora in piedi; la ringhiera della pista di pattinaggio è abbandonata a terra da anni. Il tutto testimonia l’inefficienza dell’Amministrazione comunale!
Ma allora, invece di sproloquiare dalle bacheche chiuse col lucchetto (si sa, è più comodo lanciare accuse senza dover temere il contraddittorio), non sarebbe meglio darsi da fare per rendere il Paese più vivibile?