domenica 30 marzo 2014

(496) – "DIFFERENZIATA": I “SEGRETI” DI SERRA DE’ CONTI…

81,6% di "differenziata": il sindaco di Serra de' Conti, Arduino Tassi, svela il segreto


Nel post precedente si è dato conto della situazione per quanto riguarda la "raccolta differenziata dei rifiuti" che vede i cittadini di Mergo ottenere un buon risultato. 

Con il 61,69% di “differenziata” siamo 4° nella ipotetica graduatoria dei 12 Comuni del CIS, dopo le performances di Maiolati Spontini (67,26%), Rosora (67,07%) e Castelbellino (64,66%), ma prima di Monte Roberto (58,15%), Castelplanio (56,28%), Montecarotto (56%), Cupramontana (55,82%), Poggio S. Marcello (53,24), Staffolo (51,54%) e decisamente meglio di Serra S. Quirico e S. Paolo di Jesi che con i loro 43,15 e 39,86% sono i “fanalini di coda”.

Ma possiamo rallegrarci di questo risultato? In parte sì, perché – nonostante ci si pianga spesso addosso – dobbiamo dire che i mergani sono, da questo punto di vista, molto più bravi dei Cittadini di tanti altri Comuni vicini, forse più blasonati…

Tuttavia, non avendo raggiunto il bersaglio del 65%, c’è poco da consolarsi e conviene guardare in faccia la dura realtà: abbiamo ancora spazio per migliorare e, nel frattempo… dovremo continuare a pagare l’eco-tassa. Insomma, la trasandatezza di pochi vanifica lo scrupolo e la buona volontà dei tanti e così continuiamo a portare in discarica troppi rifiuti che sarebbero altrimenti recuperabili e riciclabili, con la conseguenza che tutti – cittadini "buoni" e "cattivi" – dobbiamo mettere mano al portafoglio, spendendo soldi che potremmo destinare ad altre necessità.

Ovviamente, la questione è così complessa che non può essere lasciata solo alla buona volontà dei singoli. E’ necessaria, invece, anche una attenta guida da parte del potere pubblico, ossia quella Amministrazione comunale che, invece, come abbiamo visto, è stata finora ampiamente latitante e al di sotto delle necessità.

Come si deve fare? Prendiamo ad esempio i Cittadini della vicina Serra de’ Conti. 
Lì, a pochi km da noi, hanno conseguito il miglior risultato della Provincia, l'81, 62% !!! 
Come hanno fatto? Lo spiega il sindaco Arduino Tassi, un sindaco – se mi capite…- vero, serio e impegnato sulle cose che contano. Uno che passa il tempo a “fare le cose”, non ad attaccare sulle bacheche comunali gli articoli di giornale che parlano di lui.
Dice, dunque, il sindaco Tassi (vedi articolo) che il segreto per avere successo consiste in almeno 3 passaggi:
1)      attivare il sistema della raccolta “porta a porta”;

2)      realizzare controlli a campione da parte di personale specializzato; 
3)  coinvolgere direttamente i Cittadini, incentivando l’uso del Centro di Raccolta (come il nostro Centro Ambiente di Pozzetto di Castelplanio), dove i rifiuti conferiti vengono controllati, pesati e registrati, premiando i “cittadini bravi” con un “bonus economico”.

Semplice, no?
Da noi, invece, il “porta a porta” è ancora di là da venire; i “controlli” appaiono… incontrollati; e, soprattutto c’è un sindaco che, in Consiglio comunale, ha detto che “non bisogna portare i rifiuti differenziati al Centro Ambiente” perchè il Comune li vende e ci guadagna in proprio, tanto che per chi lo fa non è stato previsto alcun “bonus economico”.
NON PENSATE ANCHE VOI CHE anche a Mergo SIA ORA DI… “CAMBIARE VERSO” ?

(495) DIFFERENZIATA: POSSIAMO FARCELA, MA CAMBIANDO UN PO' (di teste) !



"E’ un vero e proprio boom quello fatto registrare nel 2013 dalla raccolta differenziata nella provincia di Ancona”. Il dato medio è del 65,28%. Questa è la notizia diffusa nei giorni scorsi dalla Provincia .

Ma quello che conta, per i Cittadini, è il dato su base comunale, che, per non far scattare la “eco-tassa” nelle loro tasche, deve raggiungere almeno il 65%.
Ecco allora che le cose cambiano. 
Ci sono Comuni (e Cittadini) virtuosi, che mandano a recupero tante “materie seconde” (carta, plastica, vetro, metalli, organico, ecc.) e scansano così la tassa maggiorata, e ci sono Comuni (e Cittadini) un po’ meno virtuosi, che debbono invece mettere mano al portafoglio sulla base del principio “chi inquina, paga”.

Pensate, ben 2 Comuni (Serra de’ Conti e Castelfidardo) sono addirittura sopra l’80% di rifiuti raccolti in maniera differenziata.
Ma sono tanti anche quelli sopra il 70%: Sassoferrato (79,78), Monte San Vito (77,28), Montemarciano (76,63); Numana (75,87), Cerreto d’Esi (74,52), Chiaravalle (74,21), Fabriano (72,61), Agugliano (71,3), Santa Maria Nuova (71,36), Monterado (71), Camerano (71,82) e Offagna (70,23) e quelli che superano comunque la fatidica soglia del 65%: Osimo (66,98), Jesi (66,76) e Senigallia (65,05).

E i Vallesina, come va in Vallesina?
Da fonte CIS si apprende che su 12 Comuni consorziati sono solo 2 (Maiolati Spontini: 67,26% e Rosora: 67,07%) possono essere considerati “virtuosi”, e mentre Castelbellino (64,66%) e Mergo (61,69%) stanno vicini al traguardo, tutti gli altri oscillano tra il 39,86% di S. Paolo di Jesi e il 58,15% di Monte Roberto.

E Mergo? Come s’è detto, siamo al 61,69%, dunque vicini all’obiettivo, ma purtroppo, sia pure di poco, sotto.
Nel 2013 abbiamo “differenziato” 268.488 kg. di rifiuti, di cui 29.554 kg. conferiti presso il Centro Ambiente Intercomunale “Il Quadrifoglio” a Pozzetto di Castelplanio (su un totale-rifiuti di 456.111 kg).
Pochissime migliaia di chili in più di “differenziata” avrebbero... fatto la differenza e ce l’avremmo fatta. Intendiamoci: il 61,69% è sicuramente un bel risultato, ma purtroppo insufficiente a superare l’asticella dell’eco-tassa (che pagheremo anche quest’anno).

Il merito è certamente dei tanti Cittadini che si impegnano. Pochi, invece, quelli dell’Amministrazione comunale, che non si sbraccia tanto. Quasi nulla è l’azione di informazione e sensibilizzazione verso quei cittadini che ancora non comprendono la necessità e l’importanza della cosa. Ridicoli, poi, sono gli incentivi. Pensate che per “premiare” il conferimento di rifiuti al Centro Ambiente, nel bilancio 2013 del Comune hanno stanziato ben… 100 (si avete letto bene: cento/00) miserabili euro!  Il chè è tutto dire…!

Le preoccupazioni non sembrano quelle di informare, convincere, incentivare e poi controllare e, se del caso, punire i comportamenti di chi vanifica l'impegno degli altri. Lorsignori sembranno dilettarsi di più a giocare agli 007, peraltro con armi-giocattolo di dubbia efficacia.
Certi ‘James Bond della monnezza de noantri’ sembrano appagati non dal raggiungimento di risultati concreti e tangibili per i Cittadini, ma quando salgono alla ribalta della cronaca grazie a qualche articolo di giornale ‘pittoresco’ e di colore.
Quando accade, gli articoli, debitamente ingranditi ed evidenziati, sono subito messi in bacheca: “leggete, gente, leggete…”. Incuranti del rischio di cadere nel ridicolo e mettendo in secondo ordine quelli che, altrove, sono ritenuti i doveri dell' “amministrare la cosa pubblica”.

domenica 23 marzo 2014

(494) IMPARIAMO L'ARTE DEL FARE CESTI, con l'Auser !

Ed ecco l'altra iniziativa dell'AUSER altaVallesina: impariamo a costruire i cesti di vimini sotto l'attento insegnamento del Maestro Alvaro SPUGNI.

Il manifesto che potete leggere qui, fornisce tutte le informazioni del caso.

L'appuntamento è per giovedì prossimo 27 marzo, alle ore 19.00, presso la sede dell'AUSER, in Via R. Sanzio 9/c, ad Angeli di Mergo, ma solo "per vedere il numero degli interessati e decidere insieme il calendario delle lezioni". 

Il corso si terrà presso la attigua sede della Pro Loco (prestata per l'occasione), mentre il costo corrisponde alla sola adesione all'Auser (10 €).

Si tratta di una nuova e interessante iniziativa promossa dall'AUSER altaVallesina del Presidente Roberto PAOLUCCI, in collaborazione con la Pro Loco di Mergo e il Centro Audiovisivo del Distretto Scolastico.
Intrecciar vimini per farne cesti può essere solo un hobby, ma anche una attività finalizzata alla produzione. Importante è "imparar l'arte...". Con L'Auser e col M° Alvaro Spugni, si può!

(493) - DOPOSCUOLA LINGUISTICO, ORGANIZZATO DALL'AUSER di Mergo

Senza dubbio interessanti le 2 iniziative prese dall'AUSER altaVallesina. Vediamo la prima. 
E' un "doposcuola" di sostegno linguistico rivolto soprattutto (ma, ovviamente, NON SOLO) a bambini non italiani, per migliorare le loro possibilità di socializzazione, di integrazione e inserimento nel contesto scolastico e sociale. 
Le lezioni, svolte da personale volontario ma professionalmente preparato, si svolgeranno nei locali della sede (in Via R. Sanzio 9/c, ad Angeli) nei pomeriggi (ore 15.30-17.30) dei giorni di lunedì, mercoldì e venerdì a cominciare dal 31 marzo prossimo e fino alla fine dell'anno scolastico. Le iscrizioni vanno fatte presso la sede (€ 20) martedì 25 marzo, dalle 9.00 alle 11.00.
Collaborano all'iniziativa la Pro Loco e il CAD, Centro Audiovisivi del Distretto scolastico.
la locandina del doposcuola linguistico

sabato 22 marzo 2014

(492) IN RICORDO DI PEPPE PIRANI / 2 (fine)

Il cartoncinod'invito: sul retro una poesia di Peppe Pirani scritta per l'occasione


Come si diceva nel post precedente (491), Tantumergo – sonetti e sonade” venne presentato il “giorno della Merla”, 30 gennaio 2007, al “Merlo nero” (la cui gestione, all’epoca, aveva ambizioni enogastronomiche, ma anche culturali…), con tanto di “cena sociale al prezzo di 20 euro”, comprensivo di una copia omaggio del libro.

La foto pubblicata nel post precedente, ritrae Peppe Pirani con Viviana Fiatti e un amico di cui non conosco il nome. 
La serata, si disse, volle essere  “il primo incontro della cultura locale con la ‘madrepatria’ Jesi”.

La “squadra mergana”, oltre a Peppe, schierava e si fece forte dei pittori Gianfranco Barbaresi e Sante Pieragostini, i cui quadri appesi alle pareti fecero adeguata cornice alle foto d’arte di Viviana Fiatti.

“Di fuori” vennero Fabio Bertarelli, narratore, romanziere e drammaturgo, Bruno Bravetti, saggista politico, recentemente ricordato anche a Serra San Quirico, Riccardo Ceccarelli, storico della Vallesina (e non solo), Viscardo Pierpaoli, romanziere e novellatore, Oscar Sartarelli, commediografo, Lamberto Santini, sindacalista. Non mancò un tocco di internazionalità con la presenza della poetessa albanese Lulzime Kapxhiu (Luli, per gli amici). L’attore e regista Dante Ricci e una sua collega, lessero poesie, Rubens e Federico (forse dei “Burro e Salvia”) curarono ed eseguirono le musiche.

Degno contorno furono le pietanze, vera “cucina del territorio”, preparate da Marina e dal marito, il prof. Igino Tribuzio (uomo d'arte anch'egli), ovviamente accompagnate da ottimo Verdicchio.

Il Maestro Peppe Pirani, con la sua nuova fatica poetica (“Tantumergo”) fu al centro del simposio.
Fu, insomma, una serata indimenticabile!

Doveva essere “la prima”, ma restò “l’unica”, perché Peppe, 1 anno dopo, morì e il clima al “Merlo nero” si cominciò a guastare per via di una certa ostilità decretata dalla Amministrazione comunale.

Peppe merita, e attende ancora, di essere degnamente ricordato.
Alcuni proponimenti in tal senso, da parte di amministratori comunali in carica, sono stati presto dimenticati.
Potrebbe essere un impegno per la nuova Amministrazione comunale, quella che, il 25 Maggio, potrebbe “CAMBIARE VERSO”, anche a Mergo.

venerdì 21 marzo 2014

(491) IN RICORDO DI PEPPE PIRANI, IL MAESTRO-POETA (e tanto altro).

Peppe Pirani, al centro, con Viviana Fiatti, durante la Cena del "Giorno della Merla", il 30 gennaio 2007.


Si, cari Amici di tantuMergo, è tempo di ricominciare a scrivere qualcosa e di superare il “blocco” provocato dall’emozione dell’ultimo post che mi ha fatto sentire come insignificante ogni fatto avvenuto dopo.
Lo devo ai tanti di Voi che, nonostante tutto, avete continuato a frequentare questo blog (nelle ultime 2 settimane 92 visitatori hanno visionato quasi 200 pagine), pur non trovandoci niente di nuovo. E lo devo ai tanti, tantissimi (1.013, fino ad oggi) che, grazie ai vostri “condividi”,  hanno voluto rendere omaggio a Giuseppe "Pino" Perticaroli, leggendo l’ultimo post, a lui dedicato.   

Di cose, nel Paese, in effetti ne stanno accadendo tante. Alcune simpatiche e interessanti, altre, purtroppo, drammatiche.

Ma oggi, voglio ricordare, innanzitutto, un caro amico: il Maestro Giuseppe (“Peppe”) PIRANI, di cui pochi giorni fa è corso il 6° anniversario della scomparsa.

Era l’11 marzo del 2008 quando Peppe ci lasciò così, all’improvviso. Le cronache del tempo parlarono di un malore, mentre era alla guida della sua auto. Dicono che, accortosi di ciò che gli stava accadendo, per non danneggiare nessuno, accostò l’auto al bordo della strada e si accasciò. Dicono che non ci fu niente da fare. Quella perdita ha lasciato in me un grande vuoto.

Di Peppe Pirani, e della sua dote di “poeta dialettale”, ebbi notizia quasi subito, quando, nel 1999, cominciai a frequentare più assiduamente Mergo, per esservi stato eletto nel Consiglio comunale. Le frequentazioni nel ristorante, che allora si chiamava “Il Merlo nero”, fecero il resto.
Uomo sensibile e colto, estroverso, dalla battuta arguta e pronta, talvolta anche “ruvida”, simpatico al tatto, il Personaggio Peppe mi incuriosì subito e diventammo amici.

Nel 2001, la Comunità montana, di cui all’epoca ero Vicepresidente, patrocinò la stampa della prima raccolta delle sue poesie: “Me badurlo” era il titolo, “rime scojonade” il sottotitolo, impreziosito dalle illustrazioni di Sabrina Tacconi, editore L’Accademia Le Muse, di Igino Tribuzio. 
Il successo decretò la stampa, poco dopo, del secondo volume: “Riso co’ l’ossi” (“le rime del vallado”), ancora con disegni di Sabrina Tacconi, ancora con il patrocinio della Comunità montana, sempre lo stesso l’Editore.
Infine arrivò “Tantumergo”, “sonetti e sonade”, da cui ha preso titolo questo blog. Sono libriccini che ogni Mergano dovrebbe avere nella sua biblioteca di casa, versetti che andrebbero letti e riletti, ogni tanto.

Peppe Pirani era mergano d’adozione.
Nato a Pantiere di Castelbellino, il 24 gennaio del 1942, conseguì la laurea in Pedagogia all’Università di Urbino ed esercitò la professione (e la missione) di Maestro elementare a Mergo per trent’anni, caratterizzando la sua didattica per la spinta all’innovazione (privilegiò la ricerca scolastica, il teatro e il cinema come prassi formative ed educative) e la valorizzazione del vernacolo. Scrisse anche commedie (sempre in dialetto): “Il Cenerentolo” e “Vo’ in America a ‘rtorno”, rappresentate qui ma anche nei paesi della Vallesina, con attori alcuni suoi ex allievi della Scuola Elementare.
Ebbe un ruolo anche nella vita pubblica (fu assessore in Comune) segno della sua sensibilità e delle sue doti civiche.

“Tantumergo – sonetti e sonade” venne presentato il “giorno della Merla”, 30 gennaio 2007, al “Merlo nero” (la cui gestione, all’epoca, aveva ambizioni non solo enogastronomiche, ma anche culturali…), con tanto di “cena sociale al prezzo di 20 euro”, comprensivo di una copia omaggio del libro, a cui si riferisce la foto che vedete. Ma di questo Vi parlerò nel prossimo post.

domenica 2 marzo 2014

(490) CIAO “PINO”!

Pino ad una Cerimonia ufficiale


La notizia, tanto temuta ma sentita ormai come ineluttabile, è infine arrivata nella tarda mattinata di ieri: “Pino è morto”! Come una scarica elettrica, ha percorso e percosso il Paese, lasciandoci tutti increduli anche se ormai rassegnati e inermi di fronte a eventi dolorosi che sono più grandi di noi.

Mi unisco al forte sentimento di cordoglio e di affetto che in queste ore tutti i Paesani rivolgono innanzitutto alla sua cara moglie Adalgisa, ai figli Elena e Andrea e ai suoceri, Mario e sua moglie, che incontravo soprattutto di domenica nella loro edicola di giornali, con annesso bar (il famoso “Bar da Mario”, ceduto da tempo), a Angeli di Rosora.

Giuseppe Perticaroli, Capitano del Corpo della Polizia Municipale di Mergo, l’ho conosciuto subito, quando ho cominciato la mia “carriera” di consigliere comunale a Mergo, alla fine degli anni ’90, nell'ultima Amministrazione di Augusto Ricci.
La stima verso di lui è cresciuta negli anni, fino a diventare qualcosa di molto simile all’amicizia.

Professionalmente, “Pino” mi è sempre sembrato più vicino ad un Vigile di Quartiere che ad un Poliziotto: più incline a prevenire piuttosto che a punire, più portato a dissuadere piuttosto che a multare. Insomma, come Agente della Polizia Municipale è stato più amato che temuto!
E questo non perché in un Comune piccolo, si sa, tutti si conoscono, ma perché questo è stato un tratto ineliminabile del suo carattere: buono (forse, in certi casi, anche troppo) e socievole, amava vivere nella sua comunità, tra i suoi paesani, amava essere generoso e utile al di là dei suoi doveri d’ufficio, che pure osservava e rispettava in modo assolutamente scrupoloso e di cui andava orgoglioso, e “flessibile”, sia che si trattasse di fare il messo notificatore o mettersi alla guida dello scuolabus o di indossare la divisa della Protezione Civile (anche se la divisa che amava più di tutte era la “sua”, quella della Polizia Municipale) !

In Comune aveva anche una funzione di rappresentanza sindacale, segno di una particolare sensibilità civile e civica. Conosceva i problemi della Pubblica Amministrazione, che viveva dal di dentro. Non gli sfuggivano certe operazioni discutibili, soprattutto in materia di gestione del personale, né i casi di sprechi e di cattiva amministrazione. Qualche volta ho avuto il privilegio di raccogliere le sue confidenze e i suoi sfoghi. E di farne tesoro.

Da Cittadino, aveva l’orticaria, come molti, per i troppi e ormai stridenti privilegi goduti dalle varie “caste”, si trattasse di politica (partiti o Istituzioni), di magistratura, di sindacati, ecc. di cui si è sfogato talvolta sui ‘social’ (in particolare sul suo profilo Facebook). 

Mergo perde con lui un Personaggio, importante e amato.
Dopo quella di Amedeo (“Martellò”) questa è la seconda “botta” in pochi mesi. 
Questa Comunità non lo merita perché ha bisogno di Uomini e di Cittadini così, per cercare e intraprendere un cammino nuovo. E non lo meritano di certo la Sua Famiglia, i suoi amici, coloro che hanno amato e stimato “Pino”. E penso che tutti noi vogliamo ricordarcelo così, serio e allegro, generoso, gioviale e burbero, a seconda dei bisogni e delle circostanze. Insomma, "Un Amico".

E vogliamo continuare a circondarlo del nostro affetto, nel ricordo che avremo sempre di Lui. “CIAO PINO”!

PS: Pino è da ieri pomeriggio presso la Casa del Commiato, a Pozzetto di Castelplanio. I funerali avranno luogo domani, lunedì, alle 15.30, presso la chiesa di Angeli di Mergo.

...e alla guida dello scuolabus

sabato 1 marzo 2014

(489) – A FOLLE VELOCITA', SULL'INCROCIO, COL "ROSSO": ancora sulla sicurezza!


Ieri sera, intorno alle 21.00, ero ad Angeli, l’auto parcheggiata nella lingua di terra antistante il forno Ricci, a ridosso della linea ferroviaria. Parlavo con un amico quando alle mie spalle, proveniente da Serra San Quirico, sento il rombo di un’auto che sopraggiunge ad alta velocità. Mi giro e faccio appena in tempo a vederla sfrecciare, a non meno di 100 all’ora, sull’incrocio, in direzione Rosora-Castelplanio. 
Alzo lo sguardo: il semaforo è spaventosamente sul "ROSSO"!
Pochi secondi dopo, proveniente dalla SS.76, si immette sull’incrocio un’altra auto. 
E' questione di secondi. Un po’ in ritardo il "bolide" o un po’ in anticipo l’altra auto e sarebbe stata una terrificante catastrofe, con vittime sicure.

Alcuni giorni fa, si parlava al circolo del PD. Entra Dante. Dice: “mi sa che ci sono stati i ladri davanti casa mia. Ma forse, parcheggiando l’auto in garage, potrei averli disturbati e sembra che se ne siano andati, senza combinare niente”. Insomma, si sarebbe trattato dell’ennesimo furto in appartamento, stavolta sventato, forse solo per una di quelle coincidenze o di quegli imprevisti che capitano nella vita.

Insomma. Ficchiamocelo bene in testa. Anche Mergo ha bisogno di sicurezza.
L’abbiamo già scritto: le forze dell’ordine sono allertate, stanno facendo del loro meglio, sono visibilmente più presenti sul territorio. Ma un ruolo importante possiamo averlo noi cittadini, tenendo occhi e orecchie ben aperti e… il cellulare a portata di mano. Tuttavia, anche la tecnologia deve aiutare. 
Qui deve entrare in campo la Pubblica Amministrazione, il Comune innanzitutto (che da questo punto di vista sembra piuttosto... latitante) oltre, in certi casi, la Provincia.

Se, ad esempio, l’incrocio di cui sopra fosse “assistito” da qualche bella telecamera (come se ne vedono in qualche Comune vicino) e se analoga attrezzatura fosse posizionata in qualche altro punto “strategico” del territorio, forse qualche “furbetto” (ma nel caso dell’auto a folle velocità che passa col “rosso”, parlerei senz’altro di un… criminale!) avrebbe la vita più difficile. E i Cittadini per bene, avrebbero una vita un po’ più sicura. Certo, ci sarebbe un po’ meno privacy. Ma ormai è questo il baratto che dobbiamo accettare.

L'Amministrazione "de Peppe", tra debiti fuori bilancio e revoche di delibere prese in modo avventato, è arrivata al capolinea, con il "fiatone" e senza risultati apprezzabili. 
La materia, dunque, dovrà essere messa all'attenzione della nuova Amministrazione comunale, che scaturirà dal voto amministrativo del 25 maggio. "Famo bembè"!

P.S.: Quando parlo di telecamere, ovviamente mi riferisco a quelle “vere”, non come certi ‘cosi’ che si vedono in giro, messi un po’ “a capocchia” a improbabile guardia del territorio; ‘giocattoli’ innocui, che non spaventano nessuno. Certi figuri, infatti, sono sì loschi e malintenzionati ma non sempre… “fessi”!