venerdì 24 ottobre 2014

(541) A TUTTO CAMPER…e altro

di Lara Secchiaroli

Il Sindaco, sempre bontà sua, risponde a rate.

Sono arrivate le risposte (datate 13 ottobre e protocollate il 15) ad altre 2 interrogazioni che avevo presentato il 6 settembre scorso… Siamo fuori tempo con l’accuso, ma ringrazio lo stesso.

Una interrogazione ha riguardato l’utilizzo delle risorse reperite con la TARI (tassa rifiuti). Tra i costi che vengono coperti con questa tassa, mi aveva colpito una voce: € 5.618 per “realizzazione di ecocentri, campagna informativa, consulenze, sacchetti biodegradabili e quanto non compreso nelle precedenti voci” e quindi avevo chiesto:
-          come e quando il Comune intende organizzare “la campagna informativa”;
-          come e quando verranno distribuiti ai Cittadini i “sacchetti biodegradabili”;
-          di quali “consulenze” l’Amministrazione intendesse servirsi.

La risposta del Sindaco è stata disarmante ma per certi versi anche interessante.
In realtà, dice, solo  € 1.818 sono destinati alla “campagna informativa” ecc. mentre tutto il resto, ossia ben € 3.800, sono stati iscritti ERRONEAMENTE in quella voce del bilancio, dato che detta somma deve andare a coprire, sentite un po’, “crediti inesigibili derivanti da fallimento o procedure concorsuali” (e per questo andava iscritta ad altra voce).
Ma, dico io, a parte questo errore davvero grossolano (chi ne risponde? L’assessore al bilancio, ossia lo stesso sindaco? E come mai nessuno se ne è accorto? Ci voleva la mia interrogazione?) mi spiegate perché dovremmo pagarli noi Cittadini i… “buffi” di chi fallisce?

Quanto alla “campagna informativa”, il Prof. Cola  dice che ancora non ha stabilito niente riguardo alla utilizzazione di questi fondi (ha ragione, che fretta c’è? in fondo siamo solo a fine ottobre e mancano ben due mesi alla fine dell’anno contabile…). E poi dice che tale indecisione è “in vista di presunte novità riguardo la gestione dei rifiuti”. Presunte? Ma ‘ste novità ci saranno o no? Boh, mistero!

Ma veniamo ai “sacchetti biodegradabili”: dice il prof. Cola che la loro distribuzione non ci sarà “per indisponibilità di risorse”. Tutt’al più, il Comune può comprarli e poi rivenderli ai Cittadini “a prezzo di costo”. No, dico, cos’è, ci si voleva forse anche guadagnare sopra?
Insomma, cari Concittadini, se volete i sacchetti biodegradabili per la ‘monnezza’: comprateveli!

Il Sindaco termina sempre rammentandomi che “le prerogative di Consigliere risultano determinanti per il conseguimento degli scopi istituzionali per i quali sono previste”. Grazie, prendo nota.

*          *          *

Nell’altra interrogazione ho chiesto lumi sul conferimento della “Bandiera Gialla del Turismo Itinerante” del maggio scorso. Vi ricordate il carosello di caravan e roulottes che ha invaso allegramente il Paese? Ecco, passata la festa, ho chiesto quanto ci è costato.
Non l’avessi mai fatto!
Il Sindaco risponde che “la manifestazione del 30.04.2014 ha posto una pietra miliare nella promozione turistica del Comune di Mergo” (SIC!), “divenuto noto nell’ambiente del turismo itinerante” (ariSIC!), “l’indubbio successo della manifestazione è certamente stato riconosciuto dai mergani, se è vero che l’ex sindaco Corinaldesi, principale artefice, alle successive elezioni è stato il candidato consigliere più votato” (ari-ari-SIC!) 
A parte il fatto che se Peppe è stato proprio così bravo, mi chiedo come mai non gli abbiano fatto fare il secondo mandato. Inoltre, mi danno ragione sul sapore elettorale della kermesse, aggiunta al libro fotografico, con tanto di consegna “a mano”, al funzionamento breve ma intenso del Touch screen, al posizionamento dei gazebo e la relativa telonatura, all’assegnazione (in taluni casi una auto-assegnazione) degli orti sociali, etc, etc…un mese vissuto intensamente...

(Io comunque ‘sta risposta l’ho già sentita, dalla bocca di Peppe riguardo altri argomenti, e poi da parte di qualcun altro, che mi pare andasse dicendo che, visto che ha preso un sacco di voti, allora non deve render conto a nessuno).

Poi il sindaco dice che i costi dei viaggi con gli autobus comunali (benzina, autisti, eventuali straordinari), per scarrozzare gli illustri ospiti camperisti, non sono quantificabili e  sarebbero comunque somme modeste, tirando in ballo eventi accaduti più di 10 anni, all’epoca della “amministrazione Ricci”, quando non ero a Mergo e non ero comunque consigliere comunale: ma che c’azzecca? Qui devo ricordare che:
1) Io mi chiamo Lara Secchiaroli, sono consigliere comunale di opposizione da maggio 2014, e abito a Mergo da circa 10 anni, ergo non c’entro e non so nulla di quanto successo prima;
2) se si vuole fare riferimento a vicende che si ritiene poco regolari, dovere del sindaco - e di qualche suo “stretto” collaboratore - è riferire all’Autorità competente;
3) se poi qualche amministratore di oggi era consigliere comunale, magari di opposizione, all’epoca dei fatti, domando: perché non si è mosso prima?

Resta il fatto che le interrogazioni dei consiglieri comunali sono atti ufficiali e i sindaci dovrebbero “rimanere sul pezzo”, ossia rispondere nel merito. Il resto sono “quisquiglie e pinzillacchere”, per dirla col grande Totò.

Tornando alla festa per i camperisti, il Dott.Cola scrive che “alle spese per gli automezzi si sommano € 470 per ristorazione degli ospiti presso “la Locanda dei Ribelli”, € 30 per il pernottamento Dirigente della Associazione Camperisti Turistici d’Italia presso Hotel Lidia e €119,66 per le targhe”. In totale, dunque, si tratterebbe di € 619,66 “a fronte dell’importo di €280,75” donato dai camperisti stessi. Nelle spese, ovviamente, il sindaco non calcola il costo del carburante per i pulmini, quello del personale dipendente usato per guidarli e quelli per la scorta agli stessi effettuata con l’auto blu (anche se è una Punto bianca) del Comune; come non calcola il costo di smaltimento dei liquami sversati nella apposita “fossa” e, soprattutto, dell’energia elettrica abbondantemente attinta da molte prese, fisse e mobili, messe a disposizione nell’area camper.

Dice infine il sindaco che il convegno si ripeterà nella prossima primavera, mentre sono già in atto prenotazioni di gruppi in ottobre e novembre.
Ma, scusate, prenotazioni “de che”? visto che l’area camper è aperta gratuitamente a tutti, i camperisti arrivano e sversano i liquami, riempono i serbatoi d’acqua, ricaricano le batterie, tutto completamente gratis, per non parlare della LocnoLoc, sulla quale stendo un velo pietoso!

E poi il Sindaco ci rifà, e tira in ballo “le faraoniche opere che nel recente passato hanno ingoiato fondi pubblici senza quasi entrare in funzione, vedi, ad esempio, il campeggio super tecnologico del lago Fossi, ridotto in abbandono, cospicuamente rifinanziato a più riprese e rifinanziato e lasciato nel più totale degrado”.

UFFHHH! Aggiungo a quanto già specificato sopra:
1)      Il lago Fossi si trova forse nel comune di Mergo? No.
2)      E’ della Comunità montana. Accomodatevi, please, lì c’è il Commissario Straordinario sig. Fabrizio Giuliani, ma fino a poco tempo fa c’era anche un consigliere di maggioranza di Mergo, tal Paolo Corinaldesi, assessore in Comunità Montana, guarda caso, proprio con delega al turismo. Cola chieda a lui.
3)      E poi, ma il sindaco non fa più parte di quel “Comitato dei sindaci”, che ai sensi della Legge regionale n. 5/2014, deve supportare il Commissario straordinario della Comunità montana? E allora perché non fa lui una bella interrogazione a Giuliani sul “campeggio super tecologico del lago Fossi”?

Ma, porca miseria, vogliamo rispondere a tono?


lunedì 13 ottobre 2014

(540) - “…MA CHE TE LO DICO A FARE!”



Di Lara Secchiaroli
Sulla mensa dell’asilo e altre amenità

Glielo abbiamo detto per ben 2 volte, in due Consigli comunali: “Coinvolgete almeno i genitori sulle future scelte riguardo l’affidamento del servizio mensa dell’asilo”. Niente, hanno tenuto tutto nascosto, e poi: et voilà! Affidamento al ristorante “La Locanda dei Ribelli”.

Come prevedibile, la scelta ha creato parecchi malumori, c’è stata anche una spedizione di alcuni genitori dal sindaco (mi dicono parecchio arrabbiati), tanto che il sindaco stesso ha inviato lettere di scuse personali alle famiglie interessate.

Ma vediamo i termini dell’affidamento, così come descritti nella determina del Dott.Messa (per chi fosse interessato a leggere tutto il documento, questo il link alla pagina del sito del Comune, poi cliccate su “visualizza il documento”: http://82.191.106.181/c042024/de/at_p_deter_dettag.php?x=b2a76197e1d78c9ccfde2bc3d0f505f9&ATPRSER=14120&pag=&ATPRUOR=&ATPRPRD=&anno_determinazioni=&determinazione_dal=&determinazione_al=&ATPRGDE=&ATPRCUF=# ).

Dice il Dott.Messa che è stata effettuata indagine di mercato per la verifica della disponibilità ad effettuare il  servizio per un prezzo pari a Euro 6,79 iva compresa  al 4 % per ogni pasto (Euro 6,53 + iva 4 %),  per l'anno scolastico 2014/2015 dal 06-10-2014 al 30-06-2014 per un numero presunto di 170 giorni di apertura con un numero presunto giornaliero di utenti pari a 18,  per un importo presunto complessivo  di Euro 19.981,80 + iva al 4 %,  da conguagliarsi mensilmente  in base al numero effettivo di pasti,”.
A parte l’errore nella indicazione della data di fine dell’affidamento del servizio (30.06.2015, non 30.06.2014), vabbè, la vedremo questa “indagine di mercato”… ma poi si passa all’elencazione degli obblighi della Ditta (fornitura, trasporto, pulizie, personale), si chiarisce che nel prezzo di ogni pasto è compreso uno spuntino/colazione (comprendente frutta fresca e/o biscotti secchi e/o fette biscottate - marmellata e  latte e/o te’  e/o succhi di frutta 100% e/o yogurt (esclusi i docenti e il personale non docente) e il pranzo (comprensivo di: un primo piatto; un secondo piatto con contorno e carne o pesce; pane fresco; frutta fresca; 1/2 litro di acqua minerale naturale.).

Mi paiono molto interessanti anche le disposizioni dell’art.7: “Qualità dei pasti”, che invito a leggere per intero nel documento, io mi limito a sottolineare questa disposizione: “Dovranno essere utilizzati prodotti regionali e comunque a “filiera corta”. Dovranno essere privilegiati i prodotti con marchio QM (Qualità Marche) che rispondono ai seguenti requisiti  fondamentali: No OGM; Qualità Superiore; Sicurezza alimentare; Rispetto dell'ambiente; Benessere degli animali; Trasparenza a tutti i livelli.

Inoltre, sono previste regole molto stringenti anche per “Locali, attrezzature e trasporto” e viene messa a disposizione della Ditta la cucina dell’asilo, che la Ditta stessa può decidere di utilizzare o meno.
Nel documento si parla di controlli (ad opera di dipendenti del Comune e di tutti gli altri enti preposti) e di penali, per eventuali negligenze o mancanze dell’appaltatore. Insomma, un documento molto dettagliato, che i genitori farebbero bene a conoscere, per poter controllare e rivendicarne il rispetto.

L’Amministrazione ha fatto questa scelta (anche se non esistono documenti ufficiali “di indirizzo” della Giunta, ma, appunto, solo la Determina del Dr. Messa), io posso solo notare che si è deciso di affidare il servizio ad un ristorante, senza neanche interpellare altre aziende del Comune, senza informare il Consiglio comunale (e noi abbiamo più volte chiesto di essere informati), facendo trovare i genitori e i cittadini di fronte al fatto compiuto e amen. W la democrazia!

E poi ci sono le interrogazioni che ho presentato.
Premetto che la Legge dispone che l’Amministrazione debba rispondere alle interrogazioni entro un mese dalla presentazione. Delle 5 che ho presentato, 4 erano datate 6 settembre, e una 13 settembre: ad oggi, ho ottenuto solo risposta alle prime due.
Una riguarda le modalità con cui, recentemente, sono stati fatti controlli nei sacchetti dei rifiuti indifferenziati e l’assenza di campagne informative per i cittadini (che io nel testo auspico vengano attuate, in modo da mettere i cittadini nella condizione di operare bene, visto che la TARI copre anche i costi dell’informazione).
Il sindaco mi risponde che i controlli sono stati fatti nel rispetto della privacy dei cittadini (faccio notare che a proposito ci sono norme stringenti, i sacchetti non possono essere aperti davanti a tutti, e credo sia prevista la presenza dei proprietari stessi). Dice poi che “esiste una sorta di campagna informativa permanente e che comunque sarà periodicamente rinforzata con modalità in corso di determinazione”.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i cittadini.

Inoltre, il sindaco si concede una licenza poetica, aggiungendo che “nel ricordare che non si può fare una frittata senza rompere le uova posso con assoluta certezza comunicare che l’attività svolta ha dato risultati insperati” (Quali?).
Formidabile, infine, la sibillina e inconsueta chiusura: “la invito a insistere nell’utilizzo delle Sue prerogative di consigliere per il conseguimento degli importanti scopi per i quali esse sono previste”.
Gli avrò dato fastidio?
Ma non voglio pensar male, quindi mi permetto di rispondere qui, pubblicamente, al Sindaco, che il mio dovere, come consigliere di opposizione, è anche e soprattutto controllare che l’Amministrazione operi bene, nel rispetto dei cittadini e dei soldi che questi affidano agli amministratori, pagando imposte e tasse.

Il Sindaco (che una volta eletto è sindaco di tutti, non solo di quelli che lo hanno votato) dovrebbe agevolare queste mie attività, rispondendo nei termini di legge e in maniera dettagliata, se possibile.

L’invito a “insistere” compare anche al termine della seconda risposta, quella sul “Touch screen”, ovvero quell’oggetto misterioso incastrato nel vetro della porta d’ingresso del Municipio.
Ho chiesto di sapere come mai i cittadini abbiano potuto vedere il marchingegno funzionante solo per pochi giorni (mi pare intorno al 25 maggio…) e quanto ci è costato ‘sto scherzetto.
Risposta: costo complessivo € 2963,62, ovvero € 82,28 per la staffa, € 1.287,44 per la pellicola, € 373,90 per il televisore e  € 1220 per il montaggio, “tutto pensato e sostanzialmente realizzato dall’ex sindaco Giuseppe Corinaldesi come centro di informazione a tempo pieno”: testuale (sic!).
Il sindaco, bontà sua, ammette qualche “incertezza” sul funzionamento, che il Comune non ha potuto affrontare, scrive,  “per la cronica difficoltà di spesa”, ma rassicura che il Touch funziona (ma ieri mattina, l’ho toccato e… non si è mosso!) e “ben presto le luci lampeggianti torneranno a vivacizzare l’ingresso del nostro Municipio”.
E io “insisto”: ma, con questi chiari di luna, vi paiono pochi quasi € 3.000 per ‘sto sfizio spento?

p.s. sulle altre interrogazioni (e su quelle che eventualmente presenterò in futuro) vi farò sapere.


martedì 7 ottobre 2014

(539) "SEMO TUTTI OMINI..." !!!



Il Consiglio comunale di venerdì 26 settembre 2014  - di Lara Secchiaroli

Passata poco più di una settimana dal Consiglio comunale del 26 settembre, sento certe voci di paese che potrebbero aiutarmi a dare un senso ad alcune affermazioni ascoltate in quell’occasione. Infatti, dalla caotica discussione che lì si è svolta, mi erano rimaste impresse vaghe affermazioni da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, senza che ne potessi capire veramente il significato.

Ma, andiamo per ordine.
L’elenco degli argomenti da trattare (detto anche: “ordine del giorno”), dopo la solita approvazione dei verbali, al punto 2, recitava: “Bilancio di previsione esercizio finanziario 2014 - stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio”.
Si tratta di atto dovuto, un adempimento di legge per cui, entro il 30 settembre di ogni anno, tutti i Consigli comunali devono riunirsi per verificare quanto di quello previsto dal Bilancio è stato fatto. 
A mio avviso, pochino, davvero pochino; per fare un esempio, neanche quei 4 soldi già stanziati per la promozione turistica sono stati spesi, se non pochi spiccioli… eppure abbiamo un assessore con tanto di delega alle attività ricettive e “ricreative”, come disse il sindaco nella prima seduta consiliare.

Del resto, proprio una ricreazione è sembrata la discussione che si è svolta nell’ultimo consiglio comunale, subito dopo il voto sull’unico punto, che ha visto noi della minoranza votare contro, per manifesta inconcludenza dell’atto, e, ovviamente, votare compatta a favore l’intera maggioranza.

Parlo di “ricreazione”, in quanto, subito dopo il frettolosissimo voto, il mio capogruppo Stefano Giaccalia ha chiesto al sindaco di poter affrontare alcuni argomenti, non presenti nell’ordine del giorno, ma di generale interesse. Beh, lì c’è stata un po’ di confusione, in effetti gli argomenti erano vari e di diversa natura, la segretaria allora ha detto che occorreva che il consiglio intero approvasse un’integrazione, e alla fine il sindaco ha detto che il consiglio si sarebbe chiuso così, ma che accettava di discutere “dopo” gli argomenti proposti, che anzi apprezzava la volontà di interloquire.
E allora l’assessore Giuseppe Corinaldesi, detto Peppe, per sottolineare la propria volontà di discutere insieme, senza il sigillo dell’ufficialità, se n’è uscito con: “…Semo tutti omini, tanto!”. Mi sono tornate in mente le parole che Sciascia fa pronunciare a Don Mariano ne “Il giorno della civetta” : “… e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà…”

Comunque, saremo pure "tutti omini”, ma ai vari argomenti e quesiti che Stefano ha proposto, non sono state date risposte. Provo a riassumere.

Sulle Convenzioni con gli altri Comuni, la risposta è stata: "vedremo, per adesso stipuleremo quelle minime necessarie, ci sono alcuni problemi per i vigili, anche gli altri comuni sono messi male, ci sono discussioni in corso, parteciperemo, etc, etc."

Sui gemellaggi, per i quali Stefano chiedeva uno sforzo per incentivare gli “scambi” di giovani (per imparare le lingue), ecco la risposta: "si può fare, ma se qualcuno conosce giovani interessati, che si facciano avanti (sic!), che le condizioni con Malta sono diverse…". Poi Peppe ha ammesso che il cartello del gemellaggio con Xaghra (Malta) non è stato ancora messo all’ingresso del paese, insieme a quello di Chevaigné, perché “costa”… ha qualcosa da dire il Comitato per il gemellaggio?

Sulla mensa della scuola materna, di cui, come detto da Stefano, non si sapeva ancora nulla (eravamo a pochi giorni dal I° ottobre, data di inizio del servizio), e come sottolineato da Giovanni Spugni, molti genitori sono preoccupati e arrabbiati (ma è un eufemismo), hanno risposto che: “ci stiamo organizzando, vedremo, e poi voi non vi preoccupate, noi abbiamo detto che garantiamo la mensa, poi, come lo faremo sono fatti nostri” (il consigliere Tacconi, parla poco, ma chiaro).
Abbiamo provato a replicare che ci era stato accennato, quando già avevamo posto la questione in precedenti consigli, che l’Amministrazione aveva l’intenzione di affidare il servizio alla stessa cooperativa che gestisce il nido, che sarebbe stato utile sapere come si intendono affrontare i problemi che, inevitabilmente, quella soluzione potrebbe comportare, e il capogruppo Giaccaglia ha anche ricordato che io stessa avevo rivolto l’invito all’Amministrazione di coinvolgere i genitori nelle scelte. Ricordo che l’invito era stato lasciato cadere nel vuoto, con frasi di circostanza e battute. Oggi, voci di paese mi dicono che è stata imboccata un’altra strada… attendo gli atti ufficiali, e poi ne riparleremo.

Per inciso, sono in attesa anche delle risposte ad alcune interrogazioni che ho presentato, e di cui vorrei informare i cittadini, così tanto per dire che cambiano le persone, ma il vizio di ritardare fino all’ultimo giorno utile (e anche oltre...) le risposte non cambia mai, pare.

In ultimo, abbiamo chiesto che fine avesse fatto il debito fuori bilancio del 2013, dovuto alle spese per la ristrutturazione dei locali del Comune affittati al ristorante “La locanda dei ribelli”…risposta: “POUFF! Svampato!” Scambio di sguardi imbarazzati, e poi si sente la voce di Alberto Cinti, non più consigliere, ma presente come cittadino (del resto si stava parlando in libertà, niente di ufficiale), che afferma, più o meno, che la delibera relativa al debito era già stata ritirata dalla precedente amministrazione, in quanto le ditte che vantavano crediti per i lavori eseguiti avevano “rinunciato” ad essere pagati, che, tra l’altro, questi crediti non erano stati “fatturati” (allora la delibera ritirata, su cosa si basava?), quindi si riteneva chiusa la vicenda. Lo stesso Cinti ha aggiunto che, all’epoca, la ragioniera aveva chiesto alla segretaria comunale in carica (dott.ssa Romaldi) se occorressero ulteriori pratiche per chiudere definitivamente, ma che non aveva ottenuto mai risposta.

Ho avuto come l’impressione che la questione non fosse così pacifica, e la confusione che ne è scaturita dopo ha certamente aumentato i miei dubbi, e poi la stessa segretaria ha detto che si sarebbe informata, magari coinvolgendo anche il revisore dei conti, ma il sindaco si è alzato, molti consiglieri, giustamente, volevano andare a casa, e ci siamo avvicinati a gruppi all’uscita… tranne Cinti, che si è messo a parlare fitto, fitto con la nuova segretaria comunale.