Sabato 11 luglio, alle 9.00, è tornato a riunirsi il Consiglio comunale. All’ordine del giorno la definizione dei criteri per la nomina, la designazione e la revoca di rappresentanti del Comune in Enti, aziende e istituzioni; la nomina dei rappresentanti del Comune nel Consiglio di amministrazione (CdA) della Casa di riposo “A. Conti”; la nomina dei componenti la Commissione comunale per i giudici popolari, l’elezione del nuovo Revisore del Conto.
Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, sono stati approvati i verbali delle sedute del 29/4 e del 18/6, quest’ultima con alcune precisazioni del Segretario comunale relativamente ai motivi della contestata incompatibilità di Carlo Anastasi, in quanto consulente esterno della Casa di riposo, ente soggetto alla vigilanza del Comune stesso (v. seduta del 18 giugno).
Subito dopo il Consiglio ha approvato i “criteri per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti comunali presso Enti, aziende e istituzioni” che, in pratica, sono quelli richiesti per candidarsi al Consiglio comunale e in più la residenza a Mergo e il possesso di “una particolare competenza tecnica o amministrativa per studi compiuti o per funzioni disimpegnate” in precedenza.
Ho proposto 2 emendamenti:
a) che la “particolare competenza tecnica e amministrativa” venisse “comprovata” (ad es: da un curriculum); b) che si desse “precedenza” ai consiglieri comunali in carica.
L’esperienza del passato, e non solo a Mergo, ci dice che spesso tali nomine vengono fatte sulla base di criteri diversi da quelli della competenza (amici di partito, trombati alle elezioni, appetiti di “poltroncine” dopo la spartizione delle “poltrone” assessorili).
Con le nomine imminenti alla Casa di riposo l’approvazione anche di uno solo degli emendamenti sarebbe stata dirompente sia per la maggioranza che per il PD, che avrebbero dovuto “comprovare” la “competenza tecnica e amministrativa” dei loro candidati, da scegliere, addirittura, tra i consiglieri comunali e non fuori. Ovvio, dunque, che siano stati respinti: il primo con il solo voto di quelli della Civica; il secondo anche con il voto del PD. Confusione, invece, al momento del voto sulla immediata esecutività dell’atto (con le nomine alla Casa di riposo che incalzavano…): Dante Stopponi (PD) ha votato insieme alla Civica, mentre il PD (chissà perché?) si asteneva. Qualcosa non funziona nelle comunicazioni interne al PD…
Nomina dei rappresentanti del Comune nel Consiglio di amministrazione della Casa di riposo “A. Conti”. Secondo lo statuto della Casa di riposo ne spettano 2 alla maggioranza e 1 alla minoranza (il PD aveva fatto sapere che voleva far sua anche questa nomina, come per tutte le altre di spettanza della minoranza, senza riconoscere alcun diritto all’altro Gruppo di minoranza, ossia la Lista “Rinnovamento” che, voglio ricordarlo, ha avuto quasi il 20% dei voti dei Mergani!).
Al dunque, i capigruppo della Civica e del PD hanno proposto, rispettivamente, David Anastasi (presidente uscente) e Antonio Pompili e Leonardo Fabrizi, eletti con l’appoggio dei relativi gruppi (4, 4 e 3 voti).
Ovviamente, nessuno dei proponenti si è preso il fastidio di illustrare le “particolari competenze tecniche e amministrative, per studi compiuti o per funzioni disimpegnate presso aziende, pubbliche o private, o per uffici pubblici ricoperti” possedute dai candidati “neo-eletti” (così come aveva stabilito, pochi minuti prima, il Consiglio comunale).
Altrettanto grave è il riproporsi del “conflitto di interessi”, in capo all’assessore Carlo Anastasi, che ha partecipato alla votazione in cui era interessato un suo cugino di 1° grado, che aveva come scopo di eleggere la maggioranza (3 su 5) dei futuri amministratori dell’Ente con cui collabora in qualità di “consulente esterno” e su cui, in quanto assessore, deve esercitare una funzione di vigilanza. Un bel pasticcio!!!
Nella Commissione comunale per i Giudici popolari sono stati eletti i consiglieri Marco Barattini (maggioranza) e Lorena Barbaresi (minoranza: il PD ha continuato ad “acchiappare” … !).
Su proposta del sindaco, il il nuovo Revisore del Conto, per i prossimi 3 anni, è il Dr. Piero Grassetti, studio a Jesi e residenza a San Marcello. Compenso annuo € 4.140, oltre al rimborso delle spese di viaggio.
Il Consiglio, infine, ha preso atto di alcune osservazioni della Corte dei Conti sulla gestione contabile e si è concluso intorno alle 10.30.
mercoledì 22 luglio 2009
martedì 23 giugno 2009
ALCUNE CONSIDERAZIONI DOPO IL COMMENTO DI CINZIA
Dopo il commento lasciato da Cinzia, Le ho mandato le seguenti considerazioni che pubblico in questo post, invece di ricommentare.
"Cara Cinzia, scusa se approfitto ancora della tua pazienza, ma vorrei chiarire alcune cose.
Rispetto la tua decisione e deduco che non ti interessa essere informata sulle attività future della neo-assocazione, ma, quando e se lo vorrai, la porta sarà sempre aperta.
Mi permetto di replicare che, proprio l'esigenza di formare persone che vogliano impegnarsi nell'attività amministrativa mi ha spinto a voler realizzare questo progetto.
Tutti, infatti, possono diventare consiglieri comunali, ma sarebbe bene che si partisse da un minimo di preparazione "di base", altrimenti i criteri della scelta dei candidati, da parte delle varie forze in campo, sarà sempre la numerosità della famiglia o di sodali. Ovvero verranno sempre eletti quelli che hanno un forte partito o una grande famiglia alle spalle, indipendentemente dal motivo per cui si sono candidati.
Mi dispiace, ma questa è guerra fra clan, non c'entra niente con il desiderio di amministrare bene e neanche con la politica, perché è un male radicato in tutti gli schieramenti.
Diciamo che l'associazione può servire anche a coltivare un certo "senso civico", una certa sensibilità verso il bene comune. E poi spero serva anche a movimentare la vita paesana, magari anche dal punto di vista culturale.
Per tutti questi motivi non sono molto fiducioso che Peppe riuscirà ad amministrare bene, perché quando avrà finito di spostare tutte le panchine e i vasi (soprattutto quelli messi da Ricci), si renderà conto che fare il sindaco significa soprattutto uscire dal territorio comunale e confrontarsi con molte altre realtà. Purtroppo anche la compagnia che si è scelto non saprà aiutarlo, ma vedremo. Riguardo l'aiuto di tutti, ritengo che il mio ruolo sia quello di fare una seria opposizione, che è lo strumento democratico per evitare che l'amministrazione faccia errori grossolani, e la garanzia che tutti i cittadini siano tutelati, anche quelli che non hanno votato Peppe.
La favoletta del "bene del Paese" è la versione edulcorata del "lasciatelo governare" e può causare molti danni. E' per il bene di tutti che gli amministratori devono sentirsi controllati, perché la tentazione di comandare, invece di amministrare, può sempre venire. E poi, spesso, sotto il velo mieloso della "collaborazione", si nascondono veleni, guerre personali, interessi privati e molto più.
Io svolgo il mio ruolo pubblicamente, senza fraintendimenti o doppiogiochismi, esercitando alla luce del sole il ruolo di consigliere di opposizione che i cittadini mi hanno affidato. E' il sale della democrazia, credimi, e il vero modo per fare il bene di questa comunità, nel rispetto delle istituzioni. Soprattutto coloro che hanno l'onere e l'onore di amministrare se ne dovrebbero ricordare, invece di nascondersi dietro un falso vittimismo per nascondere la propria imcompetenza, quando va bene!
So che non mi crederai, ma non c'è astio nelle mie parole, perché io mi sono sempre comportato così e ho avuto sempre queste convinzioni, ma ad altri fa comodo dipingermi in maniera diversa, ovvero come un borioso rompicoglioni pieno di risentimento (un po' di delusione ci sta, sono umano anch'io, ma non sbavo come un cane rabbioso, te lo assicuro).
Spero tu non ti faccia condizionare da certi giudizi, perché, conoscendoti, ho avuto modo di apprezzare la tua sincerità e intelligenza che, spero, un giorno vorrai mettere a disposizione dei cittadini di Mergo, indipendentemente dalla parte politica che sceglierai, o che senti più affine, perché solo i giovani come te potranno cambiare veramente le cose e fare in modo che Mergo abbia amministratori bravi e preparati, e consiglieri di opposizione che li garantiscano.
Questo è anche il motivo per cui i tuoi ex colleghi hanno aderito al progetto dell'associazione, e cercheremo di riuscirci.
Ti saluto e ti auguro ogni bene, e, se vuoi, fatti sentire ogni tanto!
Riccardo "
"Cara Cinzia, scusa se approfitto ancora della tua pazienza, ma vorrei chiarire alcune cose.
Rispetto la tua decisione e deduco che non ti interessa essere informata sulle attività future della neo-assocazione, ma, quando e se lo vorrai, la porta sarà sempre aperta.
Mi permetto di replicare che, proprio l'esigenza di formare persone che vogliano impegnarsi nell'attività amministrativa mi ha spinto a voler realizzare questo progetto.
Tutti, infatti, possono diventare consiglieri comunali, ma sarebbe bene che si partisse da un minimo di preparazione "di base", altrimenti i criteri della scelta dei candidati, da parte delle varie forze in campo, sarà sempre la numerosità della famiglia o di sodali. Ovvero verranno sempre eletti quelli che hanno un forte partito o una grande famiglia alle spalle, indipendentemente dal motivo per cui si sono candidati.
Mi dispiace, ma questa è guerra fra clan, non c'entra niente con il desiderio di amministrare bene e neanche con la politica, perché è un male radicato in tutti gli schieramenti.
Diciamo che l'associazione può servire anche a coltivare un certo "senso civico", una certa sensibilità verso il bene comune. E poi spero serva anche a movimentare la vita paesana, magari anche dal punto di vista culturale.
Per tutti questi motivi non sono molto fiducioso che Peppe riuscirà ad amministrare bene, perché quando avrà finito di spostare tutte le panchine e i vasi (soprattutto quelli messi da Ricci), si renderà conto che fare il sindaco significa soprattutto uscire dal territorio comunale e confrontarsi con molte altre realtà. Purtroppo anche la compagnia che si è scelto non saprà aiutarlo, ma vedremo. Riguardo l'aiuto di tutti, ritengo che il mio ruolo sia quello di fare una seria opposizione, che è lo strumento democratico per evitare che l'amministrazione faccia errori grossolani, e la garanzia che tutti i cittadini siano tutelati, anche quelli che non hanno votato Peppe.
La favoletta del "bene del Paese" è la versione edulcorata del "lasciatelo governare" e può causare molti danni. E' per il bene di tutti che gli amministratori devono sentirsi controllati, perché la tentazione di comandare, invece di amministrare, può sempre venire. E poi, spesso, sotto il velo mieloso della "collaborazione", si nascondono veleni, guerre personali, interessi privati e molto più.
Io svolgo il mio ruolo pubblicamente, senza fraintendimenti o doppiogiochismi, esercitando alla luce del sole il ruolo di consigliere di opposizione che i cittadini mi hanno affidato. E' il sale della democrazia, credimi, e il vero modo per fare il bene di questa comunità, nel rispetto delle istituzioni. Soprattutto coloro che hanno l'onere e l'onore di amministrare se ne dovrebbero ricordare, invece di nascondersi dietro un falso vittimismo per nascondere la propria imcompetenza, quando va bene!
So che non mi crederai, ma non c'è astio nelle mie parole, perché io mi sono sempre comportato così e ho avuto sempre queste convinzioni, ma ad altri fa comodo dipingermi in maniera diversa, ovvero come un borioso rompicoglioni pieno di risentimento (un po' di delusione ci sta, sono umano anch'io, ma non sbavo come un cane rabbioso, te lo assicuro).
Spero tu non ti faccia condizionare da certi giudizi, perché, conoscendoti, ho avuto modo di apprezzare la tua sincerità e intelligenza che, spero, un giorno vorrai mettere a disposizione dei cittadini di Mergo, indipendentemente dalla parte politica che sceglierai, o che senti più affine, perché solo i giovani come te potranno cambiare veramente le cose e fare in modo che Mergo abbia amministratori bravi e preparati, e consiglieri di opposizione che li garantiscano.
Questo è anche il motivo per cui i tuoi ex colleghi hanno aderito al progetto dell'associazione, e cercheremo di riuscirci.
Ti saluto e ti auguro ogni bene, e, se vuoi, fatti sentire ogni tanto!
Riccardo "
sabato 20 giugno 2009
DITE LA VOSTRA (CHE HO DETTO LA MIA) !
Il blog mostra una sequenza fotografica che risale alla tarda mattinata di mercoledì scorso (17/6), ripresa in modo del tutto casuale. Mi recavo in Comune per visionare la documentazione per la seduta del Consiglio comunale dell’indomani. Svolto, a piedi, la curva di Via Roma che dà su Piazza Leopardi e, proprio lì, sotto il segnale stradale di divieto di sosta, c’è l’inconfondibile Panda nera (la “Peppemobile”) del - da pochi giorni - nuovo sindaco.
Lì, il divieto di sosta c’è sempre stato (in verità è stato spostato di qualche metro, dopo i lavori di rifacimento della pavimentazione di quella parte della Piazza).
Ma, come una “grida manzoniana”, è sempre stato ignorato dai più.
Lì, i Mergani, per bisogno o per pigrizia, c’hanno sempre parcheggiato. Nonostante il divieto imposto dalla segnaletica comunale, quella legittima, e quella “fasulla” e abusiva, apposta da Mario.
E le Amministrazioni comunali, la Polizia Municipale, cosa hanno fatto? Tolleranti, hanno sempre chiuso un occhio (e quando è stato necessario, tutti e due).
A Mergo Paese, si sa, i parcheggi scarseggiano.
In verità, sono aumentati i mezzi in circolazione e il loro volume (sono sempre di più i SUV). E’ aumentata anche la pigrizia degli autisti (che la sosta, la vogliono sempre a pochi metri da dove devono andare: il negozio di Ferruccio, l’ufficio postale, il Comune o la panchina della piazzetta su cui far chiacchiere di paese). E non sia mai che si debba lasciare l’auto un po’ più su e poi fare due passi a piedi…
Tutto vero.
Ma un sindaco, per di più fresco di nomina, cosa deve fare?
Deve fare come e peggio dei Cittadini “normali” o dare loro il buon esempio?
Deve assecondare le abitudini negative dei suoi Concittadini o tentare di correggerle?
Al limite, ha il potere di far togliere o cambiare la segnaletica stradale, se la ritiene palesemente inutile o dannosa. Ma non ha il potere di ignorarla o violarla, per di più in modo così plateale!
Insomma, io penso che un buon sindaco debba dare l’esempio; quello buono, però, non quello cattivo. Che debba mostrare una qualche “cultura della legalità”, il rispetto per le regole, tanto più quelle stabilite dal Comune, di cui è “capo”. In fondo, è questo il senso del reportage fotografico. La cosa in se non è gravissima, certo. Ma a me pare che riveli una mentalità che va censurata e contrastata perché intrisa da inosservanza, se non disprezzo, per le regole, che ha caratterizzato una parte della campagna elettorale di SuperPeppe (pressioni su una candidata di altra lista, materiali di propaganda senza l’indicazione del committente responsabile, bacheca con manifesto elettorale a pochi passi dal seggio nei giorni delle votazioni).
Più in generale, penso che qualsiasi persona, una volta commesso uno sbaglio (per carità, capita a tutti…), dovrebbe prontamente rimediare.
E invece… guardate la sequenza fotografica, durata quasi 2 ore, e la vera e propria “sceneggiata finale” con l’ausilio di 2 (innocenti) dipendenti comunali: il senso di tanto armeggiare, con i metri in mano e il cipiglio del “capocantiere”, per me è chiaramente un comicissimo, inconcludente, bambinesco diversivo che mi ricorda quelli di quando, da piccoli, eravamo costretti ad inscenare dopo essere stati beccati dalla mamma con le dita nel cioccolato o nella marmellata… E, poi, scusate, quello vi sembra un lavoro da povero sindaco o non piuttosto da geometra comunale…?
Cari concittadini, dite la vostra, che io ho detto la mia…
Lì, il divieto di sosta c’è sempre stato (in verità è stato spostato di qualche metro, dopo i lavori di rifacimento della pavimentazione di quella parte della Piazza).
Ma, come una “grida manzoniana”, è sempre stato ignorato dai più.
Lì, i Mergani, per bisogno o per pigrizia, c’hanno sempre parcheggiato. Nonostante il divieto imposto dalla segnaletica comunale, quella legittima, e quella “fasulla” e abusiva, apposta da Mario.
E le Amministrazioni comunali, la Polizia Municipale, cosa hanno fatto? Tolleranti, hanno sempre chiuso un occhio (e quando è stato necessario, tutti e due).
A Mergo Paese, si sa, i parcheggi scarseggiano.
In verità, sono aumentati i mezzi in circolazione e il loro volume (sono sempre di più i SUV). E’ aumentata anche la pigrizia degli autisti (che la sosta, la vogliono sempre a pochi metri da dove devono andare: il negozio di Ferruccio, l’ufficio postale, il Comune o la panchina della piazzetta su cui far chiacchiere di paese). E non sia mai che si debba lasciare l’auto un po’ più su e poi fare due passi a piedi…
Tutto vero.
Ma un sindaco, per di più fresco di nomina, cosa deve fare?
Deve fare come e peggio dei Cittadini “normali” o dare loro il buon esempio?
Deve assecondare le abitudini negative dei suoi Concittadini o tentare di correggerle?
Al limite, ha il potere di far togliere o cambiare la segnaletica stradale, se la ritiene palesemente inutile o dannosa. Ma non ha il potere di ignorarla o violarla, per di più in modo così plateale!
Insomma, io penso che un buon sindaco debba dare l’esempio; quello buono, però, non quello cattivo. Che debba mostrare una qualche “cultura della legalità”, il rispetto per le regole, tanto più quelle stabilite dal Comune, di cui è “capo”. In fondo, è questo il senso del reportage fotografico. La cosa in se non è gravissima, certo. Ma a me pare che riveli una mentalità che va censurata e contrastata perché intrisa da inosservanza, se non disprezzo, per le regole, che ha caratterizzato una parte della campagna elettorale di SuperPeppe (pressioni su una candidata di altra lista, materiali di propaganda senza l’indicazione del committente responsabile, bacheca con manifesto elettorale a pochi passi dal seggio nei giorni delle votazioni).
Più in generale, penso che qualsiasi persona, una volta commesso uno sbaglio (per carità, capita a tutti…), dovrebbe prontamente rimediare.
E invece… guardate la sequenza fotografica, durata quasi 2 ore, e la vera e propria “sceneggiata finale” con l’ausilio di 2 (innocenti) dipendenti comunali: il senso di tanto armeggiare, con i metri in mano e il cipiglio del “capocantiere”, per me è chiaramente un comicissimo, inconcludente, bambinesco diversivo che mi ricorda quelli di quando, da piccoli, eravamo costretti ad inscenare dopo essere stati beccati dalla mamma con le dita nel cioccolato o nella marmellata… E, poi, scusate, quello vi sembra un lavoro da povero sindaco o non piuttosto da geometra comunale…?
Cari concittadini, dite la vostra, che io ho detto la mia…
mercoledì 27 maggio 2009
Flavio Vai mi scrive...
Botta e risposta tra Flavio Vai e Riccardo Maderloni
Da FLAVIO VAI
25/05/2009 ore 13.10
Riccardo Madeloni buon giorno,
sono Flavio Vai il candidato dei Democratici per Mergo, uno dei tuoi “avversari”
alle prossime amministrative di Mergo.
Ho visto la lista che hai presentato e ti faccio i complimenti.
Ieri non ho avuto il modo ti parlartene, comunque ti voglio informare, che all’interno della tua lista e tra i tuoi fiancheggiatori. ci potrebbero (voglio utilizzare il condizionale) essere delle persone con dei problemi.
Vista che con altri tuoi “compagni” sei stato tanto interessato ai miei progetti, forse sarebbe il caso che ti interessassi anche dei loro. Non si possono utilizzare due pesi e due misure. Siamo tutti cittadini e tutti candidati.
Saluti
RISPOSTA DI RICCARDO
25/05/2009
Caro Flavio, scusa se mi permetto, ma a me questi messaggi paiono un po'... mafiosetti.
Rigetto con sdegno questo tuo modo di fare, che mi pare di bassa lega e intimidatorio. Nel tuo messaggio mi sembra di leggere quasi una minaccia: "guarda che se tu parlerai dei miei problemi (edilizi e/o urbanistici), io parlerò di quelli dei tuoi candidati e/o fiancheggiatori..."
In altri termini, mi sembra che tu stia minacciando una sorta di "vendetta trasversale". Non potendo colpire me, tenti di gettare fango e... cacca sui miei compagni di viaggio.
Falla finita. Intanto mettiti in regola e risolvi i TUOI problemi. Poi, se hai sospetti o certezze di irregolarità, abusi o illegalità di qualunque tipo, se hai circostanze precise e nomi altrettanto precisi da segnalare, fallo. Ma non è a me che devi rivolgerti, bensì alle Autorità competenti (sindaco, magistratura, forze di polizia ecc. ecc.).
Questo è il modo di fare che si addice a un candidato sindaco, non quello di mandare messaggi ambigui e calunniosi.
Ho ritenuto, a suo tempo, che non eri un candidato adatto alla carica di sindaco. Ora il tuo modo di fare me lo conferma!
Riccardo.
Da FLAVIO VAI
25/05/2009 ore 13.10
Riccardo Madeloni buon giorno,
sono Flavio Vai il candidato dei Democratici per Mergo, uno dei tuoi “avversari”
alle prossime amministrative di Mergo.
Ho visto la lista che hai presentato e ti faccio i complimenti.
Ieri non ho avuto il modo ti parlartene, comunque ti voglio informare, che all’interno della tua lista e tra i tuoi fiancheggiatori. ci potrebbero (voglio utilizzare il condizionale) essere delle persone con dei problemi.
Vista che con altri tuoi “compagni” sei stato tanto interessato ai miei progetti, forse sarebbe il caso che ti interessassi anche dei loro. Non si possono utilizzare due pesi e due misure. Siamo tutti cittadini e tutti candidati.
Saluti
RISPOSTA DI RICCARDO
25/05/2009
Caro Flavio, scusa se mi permetto, ma a me questi messaggi paiono un po'... mafiosetti.
Rigetto con sdegno questo tuo modo di fare, che mi pare di bassa lega e intimidatorio. Nel tuo messaggio mi sembra di leggere quasi una minaccia: "guarda che se tu parlerai dei miei problemi (edilizi e/o urbanistici), io parlerò di quelli dei tuoi candidati e/o fiancheggiatori..."
In altri termini, mi sembra che tu stia minacciando una sorta di "vendetta trasversale". Non potendo colpire me, tenti di gettare fango e... cacca sui miei compagni di viaggio.
Falla finita. Intanto mettiti in regola e risolvi i TUOI problemi. Poi, se hai sospetti o certezze di irregolarità, abusi o illegalità di qualunque tipo, se hai circostanze precise e nomi altrettanto precisi da segnalare, fallo. Ma non è a me che devi rivolgerti, bensì alle Autorità competenti (sindaco, magistratura, forze di polizia ecc. ecc.).
Questo è il modo di fare che si addice a un candidato sindaco, non quello di mandare messaggi ambigui e calunniosi.
Ho ritenuto, a suo tempo, che non eri un candidato adatto alla carica di sindaco. Ora il tuo modo di fare me lo conferma!
Riccardo.
mercoledì 20 maggio 2009
La nostra Lista: la più "rosa", la più giovane
Siamo la lista “più rosa” di Mergo e, forse, dell’intera Vallesina: 6 su 12, ossia la metà dei nostri candidati, sono donne: Cinzia Ferretti (22 anni, studentessa), Vania Pennacchietti in Romiti (31 anni, psicologa, psicoterapeuta), Alessandra Papa in Donninelli (33, casalinga), Martina Corinaldesi (33, operaia), Rossella Cantiani (48, operaia) e Maria Teresa Cugudda in Agosti (52, impiegata alla Motorizzazione Civile).
Le altre liste ne schierano a malapena tre (per non dire della imprevista “quarta lista” di Forza Nuova che ha schierato tutte persone sconosciute ed estranee a Mergo, e comunque tutti maschi).
Ma siamo anche la lista più giovane: le età dei nostri 12 candidati sommano 413 anni; mentre l’altra lista civica si spinge fino a quota 443 e quella del Partito Democratico si rivela la più vecchia (485 anni).
“Rinnovamento per Mergo”, lista più “rosa” e lista più giovane, è la vera novità delle elezioni a Mergo.
Lista civica vera, nessuno dei suoi candidati è iscritto ad un partito.
Ci siamo trovati uno a uno, intorno ad un programma avanzato e condiviso, e con la volontà di proporci come “alternativa” alle altre 2 liste (la civica “Insieme per Mergo” e quella del Partito Democratico) costruite attorno a candidati a sindaco che appaiono o inadeguati o inopportuni, rispetto al ruolo per cui vengono proposti, e che rappresentano contrapposizioni personalistiche che da troppi anni “bloccano” la vita del Paese.
Riccardo Maderloni – candidato sindaco per la lista “Rinnovamento per Mergo”
Le altre liste ne schierano a malapena tre (per non dire della imprevista “quarta lista” di Forza Nuova che ha schierato tutte persone sconosciute ed estranee a Mergo, e comunque tutti maschi).
Ma siamo anche la lista più giovane: le età dei nostri 12 candidati sommano 413 anni; mentre l’altra lista civica si spinge fino a quota 443 e quella del Partito Democratico si rivela la più vecchia (485 anni).
“Rinnovamento per Mergo”, lista più “rosa” e lista più giovane, è la vera novità delle elezioni a Mergo.
Lista civica vera, nessuno dei suoi candidati è iscritto ad un partito.
Ci siamo trovati uno a uno, intorno ad un programma avanzato e condiviso, e con la volontà di proporci come “alternativa” alle altre 2 liste (la civica “Insieme per Mergo” e quella del Partito Democratico) costruite attorno a candidati a sindaco che appaiono o inadeguati o inopportuni, rispetto al ruolo per cui vengono proposti, e che rappresentano contrapposizioni personalistiche che da troppi anni “bloccano” la vita del Paese.
Riccardo Maderloni – candidato sindaco per la lista “Rinnovamento per Mergo”
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