Il blog mostra una sequenza fotografica che risale alla tarda mattinata di mercoledì scorso (17/6), ripresa in modo del tutto casuale. Mi recavo in Comune per visionare la documentazione per la seduta del Consiglio comunale dell’indomani. Svolto, a piedi, la curva di Via Roma che dà su Piazza Leopardi e, proprio lì, sotto il segnale stradale di divieto di sosta, c’è l’inconfondibile Panda nera (la “Peppemobile”) del - da pochi giorni - nuovo sindaco.
Lì, il divieto di sosta c’è sempre stato (in verità è stato spostato di qualche metro, dopo i lavori di rifacimento della pavimentazione di quella parte della Piazza).
Ma, come una “grida manzoniana”, è sempre stato ignorato dai più.
Lì, i Mergani, per bisogno o per pigrizia, c’hanno sempre parcheggiato. Nonostante il divieto imposto dalla segnaletica comunale, quella legittima, e quella “fasulla” e abusiva, apposta da Mario.
E le Amministrazioni comunali, la Polizia Municipale, cosa hanno fatto? Tolleranti, hanno sempre chiuso un occhio (e quando è stato necessario, tutti e due).
A Mergo Paese, si sa, i parcheggi scarseggiano.
In verità, sono aumentati i mezzi in circolazione e il loro volume (sono sempre di più i SUV). E’ aumentata anche la pigrizia degli autisti (che la sosta, la vogliono sempre a pochi metri da dove devono andare: il negozio di Ferruccio, l’ufficio postale, il Comune o la panchina della piazzetta su cui far chiacchiere di paese). E non sia mai che si debba lasciare l’auto un po’ più su e poi fare due passi a piedi…
Tutto vero.
Ma un sindaco, per di più fresco di nomina, cosa deve fare?
Deve fare come e peggio dei Cittadini “normali” o dare loro il buon esempio?
Deve assecondare le abitudini negative dei suoi Concittadini o tentare di correggerle?
Al limite, ha il potere di far togliere o cambiare la segnaletica stradale, se la ritiene palesemente inutile o dannosa. Ma non ha il potere di ignorarla o violarla, per di più in modo così plateale!
Insomma, io penso che un buon sindaco debba dare l’esempio; quello buono, però, non quello cattivo. Che debba mostrare una qualche “cultura della legalità”, il rispetto per le regole, tanto più quelle stabilite dal Comune, di cui è “capo”. In fondo, è questo il senso del reportage fotografico. La cosa in se non è gravissima, certo. Ma a me pare che riveli una mentalità che va censurata e contrastata perché intrisa da inosservanza, se non disprezzo, per le regole, che ha caratterizzato una parte della campagna elettorale di SuperPeppe (pressioni su una candidata di altra lista, materiali di propaganda senza l’indicazione del committente responsabile, bacheca con manifesto elettorale a pochi passi dal seggio nei giorni delle votazioni).
Più in generale, penso che qualsiasi persona, una volta commesso uno sbaglio (per carità, capita a tutti…), dovrebbe prontamente rimediare.
E invece… guardate la sequenza fotografica, durata quasi 2 ore, e la vera e propria “sceneggiata finale” con l’ausilio di 2 (innocenti) dipendenti comunali: il senso di tanto armeggiare, con i metri in mano e il cipiglio del “capocantiere”, per me è chiaramente un comicissimo, inconcludente, bambinesco diversivo che mi ricorda quelli di quando, da piccoli, eravamo costretti ad inscenare dopo essere stati beccati dalla mamma con le dita nel cioccolato o nella marmellata… E, poi, scusate, quello vi sembra un lavoro da povero sindaco o non piuttosto da geometra comunale…?
Cari concittadini, dite la vostra, che io ho detto la mia…
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1 commento:
Ciao a tutti,
grazie che mi continuate a far partecipe delle iniziative del gruppo “rinnovamento per mergo” ma non parteciperò all’associazione: non per le persone con cui sono stata bene per alcuni mesi ma per il fatto che io intendevo solo provare a fare un’esperienza comunale e nient’altro.
Ora spero che Peppe riuscirà ad amministrare il comune e a fare bene.
Anzi credo che ci potrebbe riuscire con l’aiuto di tutti!
ciao a tutti
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