Lunedì sera, a scrutinio ultimato, Mergo si ritrova
“grillino”.
Il Movimento 5 Stelle stravince, qui come altrove, e si
rivela “primo partito” con 224 voti (35,66%) alla Camera e “secondo”, con 181
voti (32,14%) al Senato.
Subito dietro c’è il Partito Democratico, unico partito
“storico” ad aver mantenuto una base di consensi decente, che con i suoi 189
voti (33,57%) arriva primo al Senato ed è secondo (192 voti, 30,57%) alla
Camera. Gli si affianca Sinistra Ecologia Libertà con 17 voti (3,01%) al
Senato, che diventano 25 (3,98%) alla Camera: un risultato del tutto in linea
con quelli di carattere provinciale, regionale e nazionale e che, dunque, non
vede premiata, in loco, una candidatura, addirittura come capolista alla Camera,
di Laura Boldrini, che pure qualche rapporto con la realtà e gli elettori mergani
avrebbe dovuto averlo.
Crolla, letteralmente, il Centrodestra classico: il
berlusconiano Popolo della Libertà raccoglie un misero 12,61% (appena 71 voti)
al Senato e un 11,94% (75 voti) alla Camera.
Una caduta appena drenata dalla Destra “europea” di Fratelli
d’Italia (una ventina di voti sia alla Camera che al Senato) e da quella
“nazionale” di Storace (4 voti al Senato, che diventano 7 alla Camera). Scompare
la Lega Nord.
Senza storia, meno che a livello nazionale, il Centro di
Monti, che spunta un 8,88% (50 voti) al Senato e addirittura si dimezza alla
Camera (30 voti, 4,77%) restituendo consensi a UDC (15 voti, 2,38%) e FLI (8
voti, 1,27%), non presentatisi al Senato (da notare che questo partito esprime ben 2 consiglieri comunali a Mergo).
Il fenomeno “Grillo”, come si sa, ha carattere nazionale.
I motivi? L’analisi è fin troppo facile e condivisa: voglia
di rinnovamento della politica e nausea per taluni suoi riti inconcludenti;
fallimento di molti obiettivi che quando è andata bene sono stati proclamati ma
mai attuati in maniera sufficiente (a cominciare dalla mancata riforma della
legge elettorale cosiddetta “porcata” dal suo stesso ideatore il sen. Calderoni
della Lega Nord, ai tagli ai costi e, soprattutto, ai privilegi di cui ha goduto
il ceto politico, a una seria lotta alla corruzione ed allo scandaloso spreco
di denaro pubblico, fino alle autentiche ruberie in talune Regioni, Lazio, ma
non solo, in testa).
A tutto ciò si è aggiunto un crescente malessere sociale e
una crisi esistenziale che genera protesta e rabbia per il “furto di futuro” di
cui si sentono vittime tanti giovani senza lavoro, ma anche persone di mezza
età, che rischiano di perderlo o l’hanno già perso e non sanno più “a che santo
votarsi”; frustrazione e incertezza del futuro, dunque, per una crisi economica
che non allenta la sua stretta, si è indirizzata non su chi aveva dichiarato di
mettere “il lavoro al centro”, ma si è rivelato poco credibile.
Incide, mi pare, anche il bisogno di esplorare strade nuove,
di riappropriarsi di un ruolo sociale e, a tutto tondo, politico.
Il “campanello”, in verità, suona da alcuni anni ed è
suonato fortissimo alle “amministrative” di 1 anno fa. Solo che non è stato
inteso a sufficienza. Ora però il suono del “campanò” non si può più far finta
di non sentirlo. Certo, la situazione che si è determinata è complessa. Vedremo
gli sviluppi anche see non è questa la sede per approfondimenti di questo tipo.
Per restare fedeli al carattere di questo blog, viene piuttosto da chiedersi se questo voto
possa preannunciare un cambiamento delle cose nel futuro di Mergo.
Nel piccolo proscenio locale, come si sa, non mancano le Cariatidi né i Camaleonti.
Non mancano
gestioni di basso profilo, piccoli cabotaggi, piccoli privilegi, gestioni
casarecce, all’insegna della poca
trasparenza e della poca partecipazione, a tratti persino prepotenti; più che "grilline" sembrano "grillesche" (nel senso del Marchese del Grillo, quello che diceva: “io so’ io, e tu nun sei un c…o”! ).
Se almeno una parte dei 224 mergani rivelatesi “grillini”
nel segreto dell’urna, volesse dare il proprio contributo in modo aperto e impegnarsi per imprimere quel profondo cambiamento nella vita
politica e amministrativa locale che mi pare necessario, penso che sarebbe una
buona cosa.
In fondo, alle prossime "amministrative" manca ormai solo 1 anno. Vedremo…
Ed eccoli, dunque, i risultati mergani delle elezioni
politiche. Il primo dato si riferisce alla Camera, il secondo al Senato.
Movimento 5 stelle:
224 (35,66%) / 181 (32,14%);
Partito Democratico:
192 (30,57%) / 189 (33,57%);
Popolo della Libertà:
75 (11,94%) / 71 (12,61%);
Scelta Civica con
Monti: 30 (4,77%) / 50 (8,88%);
Sinistra Ecologia
Libertà: 25 (3,98%) / 17 (3,01%);
Fratelli d’Italia:
21 (3,34%) / 18 (3,19%);
Unione di Centro:
15 (2,38%) / (non presente);
Rivoluzione civile:
12 (1,91%) / 11 (1,95%);
Futuro e Libertà:
8 (1,27%) / (non presente);
Partito Comunista dei
Lavoratori: 7 (1,11%) / 8 (1,42%);
La Destra: 7
(1,11%) / 4 (0,71%);
Fare (Giannino):
5 (0,79%) / 5 (0,88%);
Io amo l’Italia:
4 (0,63%) / 4 (0,71%);
Lega Nord: 3
(0,47%) / 4 (0,71%)
MIR (Samori): 0
(0%) / 1 (0,17%).
Non hanno ottenuti voti né alla Camera né al Senato: Centro
Democratico, Forza Nuova, Casa Pound.