L’Agenzia
Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), ha definito il glifosate “probabile
cancerogene per l’uomo”
di Lara Secchiaroli
Anche quest’anno l’amministrazione
comunale non ci fa mancare la nostra dose di glifosato?
Sto parlando del noto diserbante
che fa diventare tutto giallo-arancione, creando un paesaggio veramente spettrale,
proprio il massimo per un paese che aspira ad attirare turisti!
Ma il problema è anche, e
soprattutto, di tipo sanitario. Se infatti, fino a qualche tempo fa, esistevano
tesi contrastanti circa la nocività di certe sostanze, adesso si è espressa l’Agenzia
Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), che ha definito il glifosate “probabile
cancerogene per l’uomo”, per cui consiglio di leggere l’articolo esplicativo al seguente link - http://www.ilfattoalimentare.it/glifosato-monsanto-cancerogeno.html
La notizia ha avuto ampia
diffusione, ma questa mattina, sul presto, esco in giardino e vedo una specie
di palombaro che spruzza “qualcosa” sull’erba della passeggiata sotto le mura
storiche di Mergo, come sempre, come tutti gli anni, forse cambia solo l’abbigliamento
del povero operaio comunale, che mi è parso meglio equipaggiato rispetto alle
volte precedenti, forse in seguito ad alcune mie considerazioni pubblicate nel
passato proprio su questo Blog.
Si potrebbe fare diversamente? Sì, lo ha già fatto il sindaco di
Arcevia, che, nel rispetto del principio di precauzione e dell’ambiente, ha
deciso di non usare più quel veleno, contemporaneamente sollecitando i
cittadini ad aiutare l’amministrazione stessa nella difficile gestione della
pulizia e dello sfalcio delle strade comunali.
Al link seguente l’articolo
pubblicato su VivereSenigallia - Arcevia:
Bomprezzi, 'Il Comune non utilizzerà più il disseccante per la pulizia delle
strade'.
E se qualcuno prova a controbattere che anche la
Provincia di Ancona irrora ripetutamente i bordi delle strade con quella
schifezza, rispondo che non sempre si deve seguire l’esempio di chi si comporta
male, che, a volte, si può seguire l’esempio virtuoso (vedi comune di Arcevia),
e che mal comune non è mezzo gaudio, in questo caso, ma incoscienza e
superficialità.
p.s. questa volta non parlo dei nostri amici animali,
che vista l’altezza e il pelo, sono maggiormente esposti alla contaminazione
diretta, ma se le operazioni di diserbo fossero opportunamente segnalate ai
cittadini, forse eviteremmo di far passeggiare i nostri piccoli amici in mezzo
al veleno, ma tanto: che ve lo dico a fare!…
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