giovedì 15 settembre 2016

La ri-scossa

Stralcio della Delibera di Giunta Regione Marche n.233 del 30/03/2015 - pag.46

 Lara Secchiaroli

Ritorno sull’argomento terremoto perché oggi (giovedì 15 settembre 2016) il TG3 delle 14.00 ha dato una notizia eclatante:  già nel 2015 la Giunta regionale (Spacca Presidente) aveva approvato una Delibera  (DGR 233/2015) contenente le “Linee guida rischio sismico - Disposizioni operative per la predisposizione dei piani comunale ed intercomunali di protezione civile per gli eventi di natura imprevedibile con particolare riferimento al rischio sismico”, rivolta ai Sindaci e inerente tutte le attività di loro competenza per la prevenzione e la gestione del rischio terremoti.
Ma quanti comuni l’hanno adottata? Ma, in particolare, dice il giornalista nel servizio, quante Amministrazioni hanno informato i cittadini sul rischio sismico dei propri comuni e sui piani e le misure adottate per la prevenzione, come espressamente previsto a pag.46 (vedi immagine sopra del paragrafo 3.6)?

E a Mergo come siamo messi? I cittadini sono stati informati sul comportamento da tenere? Vengono aggiornati sull’andamento dello sciame sismico in atto? Ecco, di questo chiedo conto nella interrogazione di cui ho parlato nel precedente post, sperando di avere risposta nel prossimo consiglio comunale, quando sarà convocato.

Nel frattempo, se ve lo siete persi, questo il link al servizio del TG3, al minuto 07.07.:

giovedì 1 settembre 2016

La scossa

di Lara Secchiaroli

Il terremoto ci ha travolto, il dolore e la paura non lasciano scampo e i media ci inondano di notizie, aggiornamenti, approfondimenti. Dicono che tocca farsi coraggio, ma lo sconforto è sempre in agguato, soprattutto perché, come al solito, dobbiamo fare i conti con episodi di corruzione, malaffare e speriamo niente di peggio.

La buona notizia è che, nella emergenza, siamo fantastici, tutti, ma soprattutto i soccorritori, fra i quali spicca la Protezione Civile, orgoglio nazionale. Eppure, come ricordava in una intervista il suo fondatore, l’ex-ministro Zamberletti, la Protezione Civile nasce per prevenire i disastri e i danni da disastri, oltre che intervenire quando non si è riusciti ad evitarli.
Per questo motivo, nel tempo sono state emanate leggi e direttive in tal senso. Ultima è la Legge n.100 del 2012, che va proprio ad integrare la L.225/’92, che ha istituito questa benemerita associazione. Fra le altre cose, sono previsti Piani di emergenza comunale, che riguardano la prevenzione, la pianificazione degli interventi e anche la formazione e l’informazione dei cittadini e dei volontari.

Confesso che non ne sapevo niente, ma questi giorni, sui giornali, più volte ho letto di questi Piani, così mi sono recata in Comune per sapere come siamo messi. Molto gentilmente, gli impiegati mi hanno trovato un Piano di Protezione Civile che risale al 1995, ma potrebbe esserci anche qualcosa di più recente, di cui gli impiegati non sono a conoscenza. Allora ho presentato una interrogazione (potete trovarla sotto), chiedendo di avere risposta durante il prossimo Consiglio Comunale, perché ritengo che la questione sia troppo importante per ridursi a un botta e risposta scritto fra me e il Sindaco, ma vorrei che tutti i consiglieri fossero coinvolti, maggioranza e minoranza.
Qui non c’entra, infatti, la normale dialettica politica, qui parliamo di sicurezza e riguarda tutti, senza tirar fuori la solita tiritera dell’assenza di divisioni e lo spirito bipartisan: le divisioni ci sono e rimangono, probabilmente abbiamo idee molto differenti anche su questo, ma chissà che un franco confronto e ascolto non ci porti qualcosa di buono, per una volta.

Per fare un esempio vicino ai cittadini, la norma prevede l’individuazione delle “aree di attesa”, zone sicure dove tutti dovrebbero convergere in caso di pericolo. A mio avviso, i cittadino dovrebbero conoscerne l’ubicazione, e averle ben presenti, in caso di necessità. Invece, non esiste alcuna segnaletica (pare non sia obbligatoria) e, a mia memoria, non ci sono state informazioni negli anni recenti. A occhio, potremmo individuarle, sia nel paese che ad Angeli, ma si sa, la fifa non aiuta a ragionare, tanto che mi hanno detto che alcuni abitanti del centro storico, al momento della scossa, sono usciti di casa e si sono fermati, per poco, nella piazzetta centrale, dimenticando, nella concitazione del momento, che il campanile è il manufatto più pericoloso in assoluto…e si sa, la vita è fatta di attimi (a questo punto, se qualcuno si vuol toccare, faccia pure, tutto aiuta, però dopo cerchiamo, come cittadini, di pretendere che le Leggi siano applicate in tutte le loro disposizioni).  


P.S. dell’ultimo Consiglio Comunale, prima delle ferie, non ho scritto nulla perché nulla c’era da scrivere…e questa è una critica ragionata ma sintetica.