Come era prevedibile, il sig. sindaco (pro tempore) non ha risposto, nel termine dei 30 gg., alla interpellanza che la consigliere di “Rinnovamento per Mergo”, Martina Corinaldesi, gli ha rivolto in merito alla situazione esistente nei locali di Via C. Battisti,14.
E’ ben vero che, da quel 16 giugno, giorno del deposito della interpellanza (vedi post n. 305), di acqua sotto i ponti ne è passata.
Ed è altresì ben vero che l’Amministrazione, nel frattempo, ha dovuto adottare delibere (di Giunta e di Consiglio) e Determinazioni dirigenziali, che permettono di ricostruire e conoscere meglio, almeno nei suoi tratti essenziali, la situazione creatasi (e anche di far emergere nuovi e ulteriori perplessità e interrogativi, su cui pendono ulteriori richieste di documentazione da parte nostra).
Tuttavia, la cosa strana e inaccettabile è che tutto ciò, anziché facilitare tempestive risposte ed esaurienti chiarimenti ufficiali, provochi un incomprensibile e ingiustificato mutismo, quasi come i bambini che, indispettiti per un presunto torto subìto, mettono il broncio e “fanno i labbretto”.
E’ fuor di dubbio, invece, che i sindaci debbono dare riposte ai consiglieri comunali, specie quando questi pongono seri quesiti di carattere amministrativo, sia per una elementare questione di rispetto dei ruoli istituzionali e politici, sia per evitare comportamenti che potrebbero configurare, a mio sommesso avviso, fattispecie tali da trascinare il confronto, fatalmente, su altri piani.
Se posso rivolgere un invito, con tutto il rispetto dovuto, direi: “Sig. Sindaco, risponda alle interpellanze consiliari (è meglio per tutti) !”
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