Elio Cantiani è morto l’altroieri. Aveva 88 anni.
Lascia la vedova e tre figli: Mauro, Tina e Rossella.
A tutti
loro va il nostro sincero cordoglio.
Il funerale si tiene questa mattina, alle
11.00, nella chiesa ad Angeli.
Ieri pomeriggio, letto il manifesto del lutto, sono andato
alla Casa del Commiato, a Pozzetto di Castelplanio, per dare l’ultimo saluto a Elio, persona garbatissima,
affabile e buona. Ho salutato Rossella, Tina e suo marito Gianni. Lì ho conosciuto il figlio di Anselmo Cantiani, fratello di Elio (se non ho capito male), trucidato innocente dai nazisti nel 1944, per rappresaglia. Durante un rastrellamento, lo trovarono a letto che era giorno, supposero che avesse partecipato a qualche azione partigiana notturna, lo strapparono al figlioletto di pochi mesi che era con lui, e lo uccisero con (in)giustizia sommaria.
Elio Cantiani l’ho conosciuto a cavallo degli anni ‘80-’90.
In qualità di vicesindaco di Mergo, partecipava spesso a riunioni e incontri di vario genere, in
Comunità montana, a Fabriano, in rappresentanza del suo Comune (che io allora conoscevo
poco…).
Elio era una persona che ti ispirava subito fiducia e
simpatia.
Da Socialista, ha saputo interpretare al meglio quelle
idealità e quei valori di solidarietà, di eguaglianza e di progresso civile
che, seppur colpiti dalla triste vicenda del craxismo, non sono tuttavia
tramontati, anzi mi sembra che conservino tuttora intatto il loro valore universale.
Quando, nei primi del 2000, mi sono “impiantato” a Mergo, ci siamo incontrati
spesso. Bastava scendere a Angeli, fare due passi nel Parco o una capatina al Circolo del
Boccioletto. Non mancava mai un saluto, uno scambio di parole cortesi, un accenno "alle cose della politica".
Più frequenti, poi, si sono fatti gli incontri nel periodo di
messa a punto della lista civica “Rinnovamento per Mergo” e della campagna
elettorale delle Amministrative del 2009.
Ci ospitava volentieri nella sua casa
e nella spaziosa sala-cucina a piano terra, quando parlavamo di programmi e
strategie, insieme a Tina e Rossella, quest'ultima candidata nella lista in cui raccolse il
maggior numero di preferenze individuali e per cui fu nominata consigliere comunale,
quando, nel 2010, mi dimisi da quell’incarico (ma non dall’attenzione verso
l’amministrazione della cosa pubblica a Mergo, come potete vedere!).
Poi venne la malattia, che Elio affrontò con coraggio e serenità, assistito affettuosamente da tutti i suoi famigliari, ma - senza togliere niente agli altri - in particolare da Rossella.
A Elio voglio tributare questo ricordo. Se lo merita.
Diceva, non so più chi, di non temere la morte, ma l’oblìo.
Se è così, e penso che sia così, non dimenticherò mai Elio Cantiani. Lo
ricorderò, lo ricorderemo, insieme a tutte le persone che con il loro esempio
di vita hanno insegnato qualcosa di positivo.
Perciò voglio salutare Elio anche da qui, da "tantuMergo", e stringermi attorno ai suoi
familiari, alla vedova, ai figli, il genero, la nipote ed alle persone che gli hanno voluto bene, esprimendo a tutti, innanzitutto a Rossella, il cordoglio, la vicinanza, la solidarietà e l'affetto.
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