Pino ad una Cerimonia ufficiale |
La notizia, tanto temuta ma
sentita ormai come ineluttabile, è infine arrivata nella tarda mattinata di
ieri: “Pino è morto”! Come una scarica elettrica, ha percorso e percosso il
Paese, lasciandoci tutti increduli anche se ormai rassegnati e inermi di fronte
a eventi dolorosi che sono più grandi di noi.
Mi unisco al forte sentimento di
cordoglio e di affetto che in queste ore tutti i Paesani rivolgono innanzitutto
alla sua cara moglie Adalgisa, ai figli Elena e Andrea e ai suoceri, Mario e sua
moglie, che incontravo soprattutto di domenica nella loro edicola di giornali,
con annesso bar (il famoso “Bar da Mario”, ceduto da tempo), a Angeli di
Rosora.
Giuseppe Perticaroli, Capitano
del Corpo della Polizia Municipale di Mergo, l’ho conosciuto subito, quando ho
cominciato la mia “carriera” di consigliere comunale a Mergo, alla fine degli
anni ’90, nell'ultima Amministrazione di Augusto Ricci.
La stima verso di lui è cresciuta
negli anni, fino a diventare qualcosa di molto simile all’amicizia.
Professionalmente, “Pino” mi è
sempre sembrato più vicino ad un Vigile di Quartiere che ad un Poliziotto: più
incline a prevenire piuttosto che a punire, più portato a dissuadere piuttosto
che a multare. Insomma, come Agente della Polizia Municipale è stato più amato
che temuto!
E questo non perché in un Comune
piccolo, si sa, tutti si conoscono, ma perché questo è stato un tratto
ineliminabile del suo carattere: buono (forse, in certi casi, anche troppo) e
socievole, amava vivere nella sua comunità, tra i suoi paesani, amava essere generoso
e utile al di là dei suoi doveri d’ufficio, che pure osservava e rispettava in
modo assolutamente scrupoloso e di cui andava orgoglioso, e “flessibile”, sia che
si trattasse di fare il messo notificatore o mettersi alla guida dello
scuolabus o di indossare la divisa della Protezione Civile (anche se la divisa
che amava più di tutte era la “sua”, quella della Polizia Municipale) !
In Comune aveva anche una
funzione di rappresentanza sindacale, segno di una particolare sensibilità
civile e civica. Conosceva i problemi della Pubblica Amministrazione, che
viveva dal di dentro. Non gli sfuggivano certe operazioni discutibili,
soprattutto in materia di gestione del personale, né i casi di sprechi e di
cattiva amministrazione. Qualche volta ho avuto il privilegio di raccogliere le
sue confidenze e i suoi sfoghi. E di farne tesoro.
Da Cittadino, aveva l’orticaria,
come molti, per i troppi e ormai stridenti privilegi goduti dalle varie “caste”,
si trattasse di politica (partiti o Istituzioni), di magistratura, di
sindacati, ecc. di cui si è sfogato talvolta sui ‘social’ (in particolare sul
suo profilo Facebook).
Mergo perde con lui un
Personaggio, importante e amato.
Dopo quella di Amedeo
(“Martellò”) questa è la seconda “botta” in pochi mesi.
Questa Comunità non
lo merita perché ha bisogno di Uomini e di Cittadini così, per cercare e
intraprendere un cammino nuovo. E non lo meritano di certo la
Sua Famiglia, i suoi amici, coloro che hanno amato e stimato “Pino”. E penso
che tutti noi vogliamo ricordarcelo così, serio e allegro, generoso, gioviale e
burbero, a seconda dei bisogni e delle circostanze. Insomma, "Un Amico".
E vogliamo continuare a
circondarlo del nostro affetto, nel ricordo che avremo sempre di Lui. “CIAO PINO”!
PS: Pino è da ieri pomeriggio presso la Casa del Commiato, a Pozzetto di Castelplanio. I funerali avranno luogo domani, lunedì, alle 15.30, presso la chiesa di Angeli di Mergo.
...e alla guida dello scuolabus |
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