Il Consiglio comunale di venerdì 26 settembre 2014 - di Lara Secchiaroli
Passata
poco più di una settimana dal Consiglio comunale del 26 settembre, sento certe
voci di paese che potrebbero aiutarmi a dare un senso ad alcune affermazioni
ascoltate in quell’occasione. Infatti, dalla caotica discussione che lì si è
svolta, mi erano rimaste impresse vaghe affermazioni da parte di alcuni
consiglieri di maggioranza, senza che ne potessi capire veramente il
significato.
Ma,
andiamo per ordine.
L’elenco
degli argomenti da trattare (detto anche: “ordine
del giorno”), dopo la solita approvazione dei verbali, al punto 2,
recitava: “Bilancio di previsione esercizio finanziario 2014 - stato di
attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio”.
Si
tratta di atto dovuto, un adempimento di legge per cui, entro il 30
settembre di ogni anno, tutti i Consigli comunali devono riunirsi per verificare
quanto di quello previsto dal Bilancio è stato fatto.
A mio avviso, pochino, davvero
pochino; per fare un esempio, neanche quei 4 soldi già stanziati per la
promozione turistica sono stati spesi, se non pochi spiccioli… eppure abbiamo
un assessore con tanto di delega alle attività ricettive e “ricreative”, come
disse il sindaco nella prima seduta consiliare.
Del
resto, proprio una ricreazione è sembrata la discussione che si è svolta nell’ultimo
consiglio comunale, subito dopo il voto sull’unico punto, che ha visto noi
della minoranza votare contro, per manifesta inconcludenza dell’atto, e,
ovviamente, votare compatta a favore l’intera maggioranza.
Parlo
di “ricreazione”, in quanto, subito dopo il frettolosissimo voto, il mio
capogruppo Stefano Giaccalia ha chiesto al sindaco di poter affrontare alcuni
argomenti, non presenti nell’ordine del giorno, ma di generale interesse. Beh, lì c’è stata un po’ di
confusione, in effetti gli argomenti erano vari e di diversa natura, la
segretaria allora ha detto che occorreva che il consiglio intero approvasse
un’integrazione, e alla fine il sindaco ha detto che il consiglio si sarebbe
chiuso così, ma che accettava di discutere “dopo” gli argomenti proposti, che
anzi apprezzava la volontà di interloquire.
E
allora l’assessore Giuseppe Corinaldesi, detto Peppe, per sottolineare la
propria volontà di discutere insieme, senza il sigillo dell’ufficialità, se n’è
uscito con: “…Semo tutti omini, tanto!”. Mi sono tornate in mente le parole che
Sciascia fa pronunciare a Don Mariano ne “Il giorno della civetta” : “… e ci riempiamo la bocca a
dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli
uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e
i quaquaraquà…”
Comunque,
saremo pure "tutti omini”, ma ai vari argomenti e quesiti che Stefano ha
proposto, non sono state date risposte. Provo
a riassumere.
Sulle
Convenzioni con gli altri Comuni, la risposta è stata: "vedremo, per adesso
stipuleremo quelle minime necessarie, ci sono alcuni problemi per i vigili,
anche gli altri comuni sono messi male, ci sono discussioni in corso,
parteciperemo, etc, etc."
Sui
gemellaggi, per i quali Stefano chiedeva uno sforzo per incentivare gli
“scambi” di giovani (per imparare le lingue), ecco la risposta: "si può fare, ma
se qualcuno conosce giovani interessati, che si facciano avanti (sic!), che le
condizioni con Malta sono diverse…". Poi Peppe ha ammesso che il cartello
del gemellaggio con Xaghra (Malta) non è stato ancora messo all’ingresso del
paese, insieme a quello di Chevaigné, perché “costa”… ha qualcosa da dire il
Comitato per il gemellaggio?
Sulla
mensa della scuola materna, di cui, come detto da Stefano, non si sapeva ancora nulla
(eravamo a pochi giorni dal I° ottobre, data di inizio del servizio), e come
sottolineato da Giovanni Spugni, molti genitori sono preoccupati e arrabbiati
(ma è un eufemismo), hanno risposto che: “ci stiamo organizzando, vedremo, e
poi voi non vi preoccupate, noi abbiamo detto che garantiamo la mensa, poi,
come lo faremo sono fatti nostri” (il consigliere Tacconi, parla poco, ma
chiaro).
Abbiamo
provato a replicare che ci era stato accennato, quando già avevamo posto la
questione in precedenti consigli, che l’Amministrazione aveva l’intenzione di
affidare il servizio alla stessa cooperativa che gestisce il nido, che sarebbe
stato utile sapere come si intendono affrontare i problemi che,
inevitabilmente, quella soluzione potrebbe comportare, e il capogruppo
Giaccaglia ha anche ricordato che io stessa avevo rivolto l’invito all’Amministrazione
di coinvolgere i genitori nelle scelte. Ricordo che l’invito era stato lasciato
cadere nel vuoto, con frasi di circostanza e battute. Oggi, voci di paese mi
dicono che è stata imboccata un’altra strada… attendo gli atti ufficiali, e poi
ne riparleremo.
Per
inciso, sono in attesa anche delle risposte ad alcune interrogazioni che ho
presentato, e di cui vorrei informare i cittadini, così tanto per dire che
cambiano le persone, ma il vizio di ritardare fino all’ultimo giorno utile (e anche oltre...) le
risposte non cambia mai, pare.
In
ultimo, abbiamo chiesto che fine avesse fatto il debito fuori bilancio del
2013, dovuto alle spese per la ristrutturazione dei locali del Comune affittati
al ristorante “La locanda dei ribelli”…risposta: “POUFF! Svampato!” Scambio di
sguardi imbarazzati, e poi si sente la voce di Alberto Cinti, non più
consigliere, ma presente come cittadino (del resto si stava parlando in
libertà, niente di ufficiale), che afferma, più o meno, che la delibera
relativa al debito era già stata ritirata dalla precedente amministrazione, in
quanto le ditte che vantavano crediti per i lavori eseguiti avevano
“rinunciato” ad essere pagati, che, tra l’altro, questi crediti non erano stati
“fatturati” (allora la delibera ritirata, su cosa si basava?), quindi si
riteneva chiusa la vicenda. Lo stesso Cinti ha aggiunto che, all’epoca, la
ragioniera aveva chiesto alla segretaria comunale in carica (dott.ssa Romaldi)
se occorressero ulteriori pratiche per chiudere definitivamente, ma che non
aveva ottenuto mai risposta.
Ho
avuto come l’impressione che la questione non fosse così pacifica, e la
confusione che ne è scaturita dopo ha certamente aumentato i miei dubbi, e poi
la stessa segretaria ha detto che si sarebbe informata, magari coinvolgendo
anche il revisore dei conti, ma il sindaco si è alzato, molti consiglieri, giustamente,
volevano andare a casa, e ci siamo avvicinati a gruppi all’uscita… tranne Cinti,
che si è messo a parlare fitto, fitto con la nuova segretaria comunale.
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