di Lara Secchiaroli
E così, martedì 22 dicembre, si è
svolto l’ultimo Consiglio Comunale del 2015, convocato in sessione
straordinaria e fondamentalmente con un solo argomento di cui discutere, oltre
a un ordine del giorno da me presentato, di cui dirò.
L’argomento su cui deliberare
riguardava il servizio di trasporto sociale in generale, l’Auser e il rapporto
di questa associazione con il comune di Mergo in particolare.
La modifica del regolamento per
il servizio di trasporto sociale, in prima battuta, ha ottenuto il voto unanime
del Consiglio, in quanto consisteva nella riduzione delle tariffe, soprattutto
per la fascia di utenti che maggiormente utilizzano il servizio, ovvero quelli
che hanno deciso di non usufruire degli sconti e non hanno presentato il
certificato ISEE, i quali avranno una riduzione di 5 centesimi a Km (da 40
centesimi a 35).
E come non essere d’accordo? Noi l’avevamo
detto, quando la precedente Amministrazione Corinaldesi-Cinti alzò le tariffe, in
accordo con il comune di Serra S.Quirico (comune capofila della gestione
associata), che il numero di utenti sarebbe calato vertiginosamente, con grave
disagio per i mergani, soprattutto anziani, e scorno del comune stesso, che
avrebbe avuto così un minore introito.
Infatti, come previsto, molti
cittadini hanno iniziato a non rivolgersi più all’AUSER, tanto che il comune di
Serra S.Quirico prima, e di seguito il nostro, adesso sono stati costretti a
correre ai ripari, con questa diminuzione, tardiva e forse insufficiente. La
nostra lista aveva già previsto questo provvedimento nel suo programma
elettorale, in maniera chiara e precisa, e se avessimo vinto, probabilmente lo
avremmo fatto subito…così non è andata, accontentiamoci.
Sui 2 punti seguenti, che
riguardavano la convenzione stessa con il comune di Serra e la convenzione tra
AUSER e il comune di Mergo (praticamente tre atti necessari per la triangolazione
Serra, Mergo, AUSER), io e Giovanni Spugni ci siamo astenuti, non in quanto contrari
agli atti nel merito, ma perché, come ci ha meritevolmente ricordato la
segretaria comunale, l’affidamento di questi servizi dovrebbe avvenire con una
procedura ad evidenza pubblica, per cui l’affidamento diretto all’AUSER
rappresenta una forzatura, dovuta anche alla fretta (si è arrivati alla
scadenza delle precedenti convenzioni). Allora, io e Giovanni abbiamo pensato
più giusto che la sola maggioranza si caricasse dell’onere di questa “forzatura”,
perché come minoranza non siamo responsabili di nessun ritardo o errore.
Insomma, riconosciamo il valore
insostituibile del servizio, il merito dell’associazione AUSER, ma ci sarebbe
piaciuto che le cose fossero state fatte in tempo e nel pieno rispetto delle
regole.
Su questi punti, invece, Stefano
Giaccaglia si è astenuto, in quanto la sua recente nomina a segretario dell’AUSER,
a suo avviso, poteva comportare una sorta di conflitto di interessi.
Ma veniamo all’Ordine del giorno
che ho presentato, che allego in calce, circa regolamentazione e vigilanza sull’uso
di petardi e fuochi d’artificio (e già sento il coro sotto: che p…e con ‘sti
diritti degli animali!)
E invece no. Anzi, lo ammetto: io
sono molto preoccupata del benessere degli animali, e non a torto, visto che
moltissimi animali muoiono o rimangono feriti a causa dei “botti”. Ma tralasciando
le sensibilità personali, proviamo a spostare l’attenzione sui proprietari, i
quali si trovano ad affrontare situazioni dolorose o a dover rinunciare ad
uscire, per cercare di arginare i danni provocati da questa forma di…divertimento?
Per non parlare del danno
ambientale e dei rischi per la salute personale e pubblica conseguenti all’uso
di questi aggeggi, sempre più potenti e pericolosi. La materia è regolata dal
Testo Unico di Pubblica Sicurezza, che, tra l’altro, disciplina l’uso di questi ordigni, e ne vieta
l’uso in luoghi pubblici o di uso pubblico o luoghi privati da cui possono
essere raggiunte e interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico, oltre
a regolare la vendita, in particolare dei “petardi” o “razzi”, i
quali, classificati nelle categorie più pericolose (IV cat. TULPS, equivalente
a 3 e 4 cat. UE, e V cat., sottogruppi C-D Tulps, equivalente a 2 cat. UE),
possono essere acquistati soltanto da persone maggiorenni previa
esibizione di carta di identità. Di più, laddove gli articoli siano
classificati nei “gruppi” più alti delle ultime categorie, è necessario anche
l’obbligo di registrazione da parte del negoziante nel registro delle
operazioni, nonché l’esibizione della licenza di porto d’armi (o del nulla
osta all’acquisto).
Infine, oltre un certo
quantitativo, i giochi pirotecnici più pericolosi possono essere venduti
soltanto ad operatori professionali e non ai privati.
Per tutti questi motivi, e dietro
segnalazione di numerosi cittadini, ho chiesto all’Amministrazione di prendere
provvedimenti, che possono consistere in semplici avvertimenti, o maggiore
allerta delle forze di pubblica sicurezza, fino all’ordinanza di divieto. Il
Sindaco ha dichiarato di comprendere il problema e di ritenere sufficiente un “richiamo”
ai cittadini per il rispetto delle regole, e del buon senso.
Tutto il Consiglio ha votato a
favore del mio ordine del giorno (mozione), e questo mi ha fatto molto piacere,
per cui voglio ringraziare pubblicamente l’Amministrazione e tutti i
consiglieri. Certo, io avrei preferito una bella ordinanza di divieto su tutto
il territorio comunale, come hanno fatto moltissimi sindaci, da Corinaldo a
Senigallia, solo per citarne alcuni, fino a numerose grandi città, ma capisco che
occorre cambiare mentalità, e questo richiede tempo.
Quindi, non mi rimane che
augurare a tutti una meravigliosa festa di fine anno, in compagnia dei nostri
amici animali, o comunque sapendoli al sicuro, e un FELICE ANNO NUOVO!
p.s. A me auguro una continua, operosa,
integerrima e proficua opposizione, per il bene di tutti i miei concittadini,
soprattutto di quelli che non mi hanno votato.