domenica 29 gennaio 2012

(245) – AREE PIC-NIC TRA "BANCALI" E GAZEBO



(I bancali nel piazzale del capannone comunale ad Angeli)

Nel post precedente s’è parlato della volontà della Giunta comunale di dotare il territorio di alcune aree pic-nic.
Idea apparentemente buona, s’è detto, ma la cui realizzazione sembra improntata alla improvvisazione ed alla superficialità. E ho fatto riferimento alla cosiddetta “Oasi n. 1” (la sola e l’unica, per ora) realizzata, quasi un anno fa, lungo Via La Villa, esempio, a mio avviso, di come NON SI FANNO le aree pic-nic. La struttura, infatti, è sostanzialmente inutilizzata, nonostante che gli operai del Comune (Fiore e Stefano) le riservino assidue e meticolose cure che non hanno eguali in nessun altro spazio di verde pubblico a Mergo! Nonostante ciò, la sua fruizione è tendente allo zero, proprio perché la sua collocazione è… “a capocchia”! In un anno, transitando lungo la Provinciale (2-4 volte al giorno), ricordo di aver visto gente in non più di 3 occasioni: in una c’erano 3 operai che, parcheggiato il furgone lungo la strada (che non è esattamente il posto ideale per parcheggiare…), facevano lo spuntino all’ora di pranzo; nelle altre due ho visto il sindaco far chiacchiere e colazione pomeridiana con alcuni amici mergani (niente di male, è chiaro; forse sarà stato il “collaudo” dell’opera...).
Attualmente e ormai da diverse settimane, il gazebo mostra il telone di copertura lacerato dalle intemperie (vento, pioggia, forse neve), praticamente “a cielo aperto” (vedi foto in fondo): e se questo è l’esempio della manutenzione delle future “aree pic-nic”, meglio lasciar perdere!
Anche perché non migliore destino hanno avuto finora la piccola area pic-nic in Via Colli (smantellata), l’area verde di Via Verga, lo stesso Parco urbano ad Angeli (nei periodi che precedono e seguono il S. Martì) o l’area camper in Via Colli, che a suo modo sarebbe un’area pic-nic un po’ più grande del solito e, invece, è solo una squallida gettata di cemento, su due piani sfalsati, priva anche delle attrezzature e dei servizi stabiliti dalla normativa regionale.

Vi racconto questa. Più o meno a cavallo dell’estate 2010 (se i miei ricordi non mi tradiscono), non si sa come, non si sa portato da chi, nell’area antistante il magazzino comunale ad Angeli (quello tra il fiume e la linea ferroviaria), fece la sua apparizione un certo quantitativo di “bancali” (vedi foto in alto), che qualcuno, ora non ricordo chi, mi disse che forse erano destinati allo smaltimento, come rifiuto industriale.
Come siano andate effettivamente le cose, come, perché e cosa ci facesse lì tutto quel materiale, solo qualche Amministratore comunale (so che ci leggono…) potrebbe dircelo (magari con un commento a questo post o mandandoci una email, che pubblicheremmo).
Non risulta, dagli atti della Giunta a me noti, che il Comune abbia mai deliberato l’acquisto di quel materiale, né che l’abbia mai pagato. Diciamo, allora, che sia stata una donazione…

Bene. Com’è e come non è, a detta di alcuni residenti del luogo, per diversi giorni si sarebbero sentiti forti e continuati rumori, tipici di lavori di falegnameria (martello, sega…), anche in orari serali, provenire dall’interno del capannone.
E’ un fatto che, di lì a poco, la pila di “bancali” è sparita dal piazzale e, in seguito, sono comparsi prima il gazebo di Via La Villa e poi il palco utilizzato lo scorso anno in varie feste nel Capoluogo (ballo di fine agosto, S. Martì, eventi natalizi) oltre ad un numero imprecisato di cavalletti bifacciali in legno, posizionati lungo le strade comunali in occasioni diverse, dalla “campagna comunale d’autunno” contro l’abbandono di rifiuti lungo Via La Villa, al “S. Martì”.

Infine, va detto che dalla risposta data dal sindaco ad una interpellanza della consigliere Martina Corinaldesi, si è appreso che gazebo e palco sono stati realizzati e donati al Comune ad opera di non meglio individuati “volontari”, i quali avrebbero utilizzato non meglio precisati “legni di recupero” e “materiali forniti dal Comune”. Come si dice: ...“due più due fa quattro” ?! ?

In conclusione: non vorrei che tutta questa storia delle aree pic-nic duri fintanto ché ci sarà disponibilità di pile di bancali (di cui non sarebbe male, peraltro, chiarire provenienza e natura).

Improvvisazione, arte d’arrangiarsi, “volontariato” di un certo tipo, “legni di recupero” e simili: spero che non si pensi a questi ingredienti per dotare Mergo delle nuove aree pic-nic. Spero…









(Gazebo in Via La Villa)

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