Et voilà! Ecco a voi gli scrutatori che comporranno il
seggio mergano delle prossime elezioni del 24-25 febbraio. Gli effettivi sono: Cinzia FERRETTI, Annamaria DEL NOBILE,
Bonafede BELARDINELLI e Carmen
ANASTASI. I supplenti sono (rispettivamente) Giacomo CINTI, Giovanni IACCARINO, Matteo FILIPPONI e Federica
BREGA, che “scenderanno in campo” solo in caso di assenza del rispettivo
scrutatore effettivo.
La decisione è stata presa questa sera, tra le 15.35 e le
15.45, dalla Commissione Elettorale comunale riunitasi al gran completo (oltre
al sindaco, i consiglieri comunali Ballarini, Gatta e Stopponi). La seduta era pubblica, ma in larga misura è sembrata a me una... "sceneggiata". Per questo, vale la pena di raccontare i retroscena (quelli
che so, ovviamente).
Arrivo in Comune puntuale alle 15.00, ora di convocazione
della Commissione, ma la sala del Consiglio comunale è vuota e quindi salgo al
1° piano. Qui trovo il consigliere Stopponi e il Dr. Giulioni, Segretario
comunale giunto per l’occasione. Parliamo “del più e del meno” per una decina
di minuti.
Alle 15.15 il sindaco spalanca la porta del suo ufficio e rivolto
a Stopponi fa:“Dante, vie’ ddentro!”.
Dante, ossia il consigliere Stopponi, entra nella stanza. La porta rimane
aperta, per cui si può vedere che dentro già c’erano i consiglieri Gatta e Ballerini,
e si può sentire. Così si assiste senza troppo sforzo, ad un animato conciliabolo,
a una sorta di pre-riunione della Commissione.
Basta poco perché tutto diventi più chiaro. Tra i presenti, infatti,
ma con un innegabile protagonismo del sindaco (che, del resto, presiede la Commissione), comincia
un balletto di nomi. Per quasi tutti si dà una motivazione: chi è
cassintegrato, chi è disoccupato, chi è “povero” studente, e via di questo passo… Poi un consigliere domanda:
“ma quanti sono da nominare?” “Tre”
dice uno. “No, quattro - fa un altro
- uno per uno” (infatti i membri della Commissione sono 4).
Pochi minuti dopo esce il Dr. Giulioni. Sul suo viso mi
sembra di vedere un qualche imbarazzo.
Domando: “ma non
doveva essere una seduta pubblica?”
- “si stanno mettendo
d’accordo” è la risposta;
- “ma è regolare?”
insisto io.
- “Si, la legge lo
consente”.
- “Ma come? prima si
mettono d’accordo, a porte chiuse, e poi fanno la seduta "pubblica"?, obietto ancora
io.
- “La legge consente ai
singoli commissari di scegliere…”
- “Si – insisto - ma dovrebbero farlo in seduta pubblica… in
questo momento stanno facendo nomi e valutazioni…”.
- “Non so che cosa
stanno discutendo…” mi fa il dr. Giulioni, che rientra nella stanza.
Sarà come dice lui, ma dal pianerottolo, con la porta
lasciata aperta, si capisce benissimo che stanno discutendo e concordando i
nomi da fare poi nella seduta “pubblica”, quella che doveva cominciare 25
minuti prima.
E lo si capisce tanto bene che, a quel punto, il sindaco fa chiudere
la porta. Il dr. Giulioni esegue e annuncia ai presenti (cioè al sottoscritto):
“tra 5 minuti la Commissione si riunisce
nella Sala del Consiglio”. A buon intenditor poche parole: scendo nella
Sala consiliare; l’attesa di 5 minuti diventa di 10.
Alle 15.35 comincia la seduta ufficiale.
Sono ancora l’unico ad assistere. Sindaco, Segretario comunale, i 3
Consiglieri-commissari e l’addetto di segreteria, sig. Iginio Barbaresi, si
dispongono attorno all’emiciclo.Dice il sindaco: “c’ho
la lista che m’ha dato ‘sti ragazzi”…Ma Barbaresi è ligio,
vuol seguire la procedura, e ricorda formalmente ai
presenti che “bisogna che la Commissione
nomini 4 membri effettivi e 4 supplenti”.
Il sindaco non perde tempo: “per quanto riguarda le persone, le detto io, se voi siete d’accordo…” (nella
mezz’ora precedente, in camera caritatis, lui e gli altri non sono mica stati “a
pettinar le bambole”…”), e comincia a snocciolare i nomi già concordati: “Cinzia Ferretti, Del Nobile Annamaria,
Ferdinando …” ma ha sbagliato e si corregge subito, “no, si chiama Belardinelli Bonafede, Anastasi Carmine…” (ma poi si
capirà che si tratta di Carmen, cioè una donna, non un uomo) e per ognuno di
loro legge diligentemente, dall’elenco comunale degli aspiranti scrutatori,
luogo e data di nascita e luogo di residenza.
Alle 15.45 è fatta, il sig. Barbaresi redige il verbale, che
tutti firmano.
* * *
Fate, fate pure le domande per essere inseriti nell’elenco
degli scrutatori. Tanto, poi… ci pensa la Commissione.
Innovare rispetto al passato, mettere tutti i candidati
sullo stesso piano, scegliere gli scrutatori con un banale sorteggio, non sia mai,
sarebbe troppo facile (e troppo super partes)!
La Commissione, invece, ancora una volta ha preferito la via
più difficile e impervia, accollandosi il peso di valutare,
soppesare, comparare, ecc. situazioni private, personali e famigliari. Ma vi
sembra il caso?