Via tutto!
Si presentava così, ieri mattina, il prato di Via Colli
trasformato, nelle settimane scorse, in “mini-discarica”.
Lì erano state depositate, anche da personale e mezzi del Comune (vedi post n. 364 del 2 gennaio),
non solo le ‘canne del S. Martì’, ma suppellettili e arredi provenienti
dall’inventario del Comune, a cui si erano aggiunti, per opera di 'ignoti', vari altri rifiuti: potature
e sfalci agricoli, vecchi alberi natalizi, perfino scarpe vecchie e secchi di
plastica, secondo la nota logica per cui “monnezza richiama monnezza”.
Il cumulo aveva addirittura subìto, il 3 gennaio, un primo tentativo di incendio.
Ora, gradualmente, l’area è stata sgomberata (prima gli ex-arredi del Comune, poi il resto, canne comprese) e, lentamente, sta riprendendo il suo aspetto naturale.
Ci son voluti i nostri post, c’è voluta una formale lettera
di richiamo al sindaco (e ad altre Autorità), ma soprattutto sarebbe stato decisivo
l’intervento del Corpo Forestale dello Stato, che avrebbe elevato un verbale di
contravvenzione, pare nei confronti del Comune.
La notizia è stata data dall’assessore Marta Serini, durante
una recente riunione del Consiglio Direttivo della Pro Loco, nel corso della
quale, peraltro, si è verificato un maldestro tentativo, ben presto rintuzzato e rispedito
al mittente, di sovvertire ruoli e responsabilità.
In tutto questo “caso”, infatti, la Pro Loco non c’entra proprio un bel niente e solo interessate forzature possono giungere a dare una visione travisata dei fatti e delle responsabilità.
In tutto questo “caso”, infatti, la Pro Loco non c’entra proprio un bel niente e solo interessate forzature possono giungere a dare una visione travisata dei fatti e delle responsabilità.
Sono altri che hanno consentito una gestione
irregolare di materiali che debbono essere considerati “rifiuti”, e come tali
trattati.
Sono di altri, semmai, le responsabilità di aver trasformato
in mini-discarica un prato alle porte del Paese.
Sono di altri, ancora, le responsabilità di aver “scaricato”
sul luogo arredi e suppellettili che certamente non dovevano stare lì o, se
proprio destinati a essere ‘monnezza’, dovevano essere portati altrove (ad es: al Centro
Ambiente Intercomunale di Castelplanio).
Sono di altri, infine, i tentativi di trasformare in cenere
il tutto, con un bel “fuoco purificatore”.
"TantuMergo" rivolge un plauso al Corpo Forestale dello
Stato, il cui pronto e deciso intervento, al di là delle nostre ‘frecciatine’
più o meno polemiche, ha consentito il rapido superamento di una situazione
incresciosa e il ripristino della naturalità dei luoghi, con indubbio beneficio
per l’ambiente, il paesaggio, l’attrattività e la gradevolezza del Paese e delle
sue strutture turistiche e sportive (dall’area camper, agli impianti sportivi, che
si trovano lì a due passi).
Mergo civile ringrazia!
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