martedì 2 aprile 2013

(395/2) – DEGRADO AD ANGELI: … MA SAMUELE LO SMENTISCE !

Operai al lavoro smontano lo stand del Boccioletto

Sul profilo Facebok di Flavio Vai, il 20 marzo, è avvenuto un  dialoghetto interessante, che ci aiuta a capire come stavano davvero le cose, al di là delle accuse mosse dal Primo Cittadino Anonimo.
Flavio Vai  scrive il post “IL PRESIDENTE DELLA CAMERA E' DI MERGO....” riscuotendo i “mi piace” di 11 lettori.
Roberto Petrini  commenta: allora gli mando le foto del parco pubblico di angeli di mergo ... vediamo se almeno e lei interessa che i bambini abbiano un posto dove giocare”.
Replica Samuele Scaloni, presidente del Circolo Boccioletto: Ringrazio per quanto si interessano tutti del parco di angeli di mergo danno tanto aiuto con la lingua cmq si sta risolvendo il tutto ho incaricato una ditta che dietro compenso smonta il tutto evviva l'associazionismo ....”.
Ma Roberto Petrini replica a sua volta: io quando faccio una festa preparo e poi riordino, non riordino le feste di altri ... il parco e' pubblico non della festa di san martino per 10 mesi l anno”.
A quel punto mi sono inserito io.  Pienamente d'accordo con Roberto. Lo stato del Parco è davvero penoso. Il "degrado" è insopportabile. Le "ferraglie" (come le ha chiamate l'amico Peppe) sono ormai lì da troppo tempo... Ovviamente, l'ineffabile Presidente del Circolo non c'entra, colpe o responsabilità sono sempre di qualcun'altro! Ma allora, perchè ha chiamato e paga una ditta per smontare il tutto? Cmq meglio tardi che mai... E già che c'è, faccia togliere anche la capanna di legno, che mi sa che è abusiva, e faccia ripulire sotto il tendone, che forse è abusivo anche quello! (…) “.
Interviene Donatella Duca: Bravo Roberto!!!!! Condivido in pieno, è ora che si dia una pulita, anzi è ora scossa.....!
Roberto Petrini aggiunge: scusate ma adesso che ho trovato degli interlocutori ne approfitto ... le luci notturne devono essere riportate ad illuminare il campo da tennis-calcio, il tendone che non si smonta da anni contiene al suo interno un campo da bocce (finanziato anche da privati) ... noi siamo un quartiere che non diventerà mai una vera comunità se non ci occupiamo del decoro della nostra piazza ... il nostro punto di incontro deve essere curato così da invogliare la gente ad uscire in questo quartiere invece di andare ognuno nel proprio paese di origine ... se vogliamo diventare comunità dobbiamo partire da qui .... o è proprio quello che non vogliamo?
Scaloni Samuele tenta di smorzare con un: Flavio mi scuso con te per la polemica che è nata dalla tua affermazione…”.
Ma ormai… la frittata è fatta. Il presidente del Circolo Boccioletto, ammette le responsabilità per “la ferraglia occupa lo spazio pubblico (…) con la stessa pericolosità della scorsa edizione” e “procura degrado (…)”, per dirla con le parole del Primo Cittadino Anonimo, tanto da dover “incaricare una ditta che dietro compenso smonta il tutto…”.  
Come è noto tra l’Anonimo e il Presidente del Boccioletto corre una solida amicizia. Forse per questo l’Anonimo non se l’è sentita di accusarlo, preferendo gettare i suoi strali su Ric il Maderlo e la Pro Loco.
Ma, come si dice, “sono i bambini che sporcano casa”, perché con il candore e l’innocenza della loro età raccontano quelle verità che gli adulti si negano per diplomazia o ipocrisia. Così, verità e giustizia sono ripristinate!
Al presidente del Boccioletto, tuttavia, va reso l’onore sul campo, perché dopo 2 giorni, il 22 marzo, una squadra di operai ha smontato quel che restava dello scheletro del capannone che si trovava sul campo di calcetto (vedi foto), rimuovendo la più gran parte dei materiali che facevano “il degrado”.
Tuttavia, a Angeli la situazione non è tornata alla normalità. Il “degrado” non è finito.
La scalinata esterna dell’edificio di Via R. Sanzio, 9 è ancora sbriciolata; la fontana, dopo l’incidente subìto da un ragazzino, è ancora monca; verde e siepi restano nell’incuria; sotto il tendone del campo di bocce la situazione è quella notata da Roberto Petrini; la capanna di legno, certamente abusiva, è ancora in piedi; la ringhiera della pista di pattinaggio è abbandonata a terra da anni. Il tutto testimonia l’inefficienza dell’Amministrazione comunale!
Ma allora, invece di sproloquiare dalle bacheche chiuse col lucchetto (si sa, è più comodo lanciare accuse senza dover temere il contraddittorio), non sarebbe meglio darsi da fare per rendere il Paese più vivibile?

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