Martedì 29 aprile si è tenuta
l’ultima seduta del Consiglio comunale eletto 5 anni fa.
La seduta, convocata,
sostanzialmente, per discutere il Bilancio Consuntivo 2013 e per ascoltare le
sibilline “Comunicazioni Sindaco”, ha avuto alcune particolarità che vale la
pena di raccontare.
IL CONSUNTIVO 2013 – Tecnicamente è il “Rendiconto della Gestione”:
l’atto con cui “si fermano le bocce” della contabilità dell’anno precedente, da
approvarsi entro il 30 aprile di ogni anno.
Il dato più rilevante è l’ammontare
dell’ “avanzo di amministrazione”, che quest’anno è il più alto mai registrato
nei 5 anni della Amministrazione Cinti-Corinaldesi e si attesta a 89.833,87 €.
Solitamente gli amministratori
considerano questo dato come una sorta di “utile” prodotto dall’Azienda-Comune,
in realtà esso indica spesso il contrario, ossia evidenzia, spesso, la
incapacità delle Amministrazioni di trasformare le somme “impegnate” in somme
effettivamente “spese”, le previsioni fatte in fatti concreti: beni, servizi e opere
per i Cittadini.
La discussione in Aula, però, non
si è soffermata su questi aspetti ma è tornata a sollevare 2 questioni, in
verità non nuove né originali:
1) i “costi della politica”, o
meglio di Sindaco e Assessori, che l’opposizione, specie per quanto riguarda il
Sindaco, ha sempre giudicato eccessivi: 15.750 € all’anno e per 5 anni, ridotti
un po’ – a mo’ di “specchietto per le allodole” - solo negli ultimi mesi del
mandato;
2) la questione del “debito fuori
bilancio” per i lavori ordinati ed eseguiti nell’immobile di Via C. Battisti
14, tra giugno e luglio 2012, in modo irregolare (l’assessore-avvocato Anastasi
è arrivato a parlare di “gestione disinvolta” e, se lo dice lui, c’è da credergli…).
Sul primo punto, la mia opinione
è che la spesa può senz’altro essere considerata eccessiva ma solo a fronte della assoluta
scarsità di risultati ottenuti dalla Giunta Comunale, in particolare per quel
che riguarda la (in)capacità di “acchiappare” risorse finanziarie aggiuntive rispetto agli ordinari
trasferimenti di bilancio.
Sulla seconda questione, mi hanno
colpito le dichiarazioni degli assessori Cinti e Anastasi.
Il primo, con una certa "disinvoltura", tanto per (non) cambiare, è arrivato
a mettere in dubbio l’esistenza stessa del “debito”; il secondo, più
prosaicamente, ha confidato sul possibile venir meno dello stesso, magari a seguito di rinuncia
al credito da parte degli interessati.
Scontato l’esito del voto: a
favore la maggioranza; contraria l’opposizione.
UNA PICCOLA FOLLA PLAUDENTE – La
prima particolarità della seduta è stata la presenza, sul bancone riservato al
Pubblico (che solitamente ho occupato quasi in solitaria, negli ultimi 4 anni) e,
in piedi, nello spazio adiacente, di una piccola folla di cittadini. Presenza mai
registrata nei 5 anni di durata del Consiglio, con rare eccezioni (ad es: quando
si discusse la crisi dell’Alta Definizione, alla presenza di sindacalisti e maestranze
di quell’azienda).
La piccola folla era formata da
qualche dipendente comunale e da diversi candidati della Lista di Peppe, con
seguito di bambini, evidentemente interessati non tanto al Consuntivo 2013,
quanto a quelle sibilline “Comunicazioni Sindaco” messe al 1° punto dell’Ordine
del giorno e poi spostate a fine seduta.
Si sussurra che gli inviti siano venuti
direttamente dal Palazzo. Insomma, pare che sia stato tutto organizzato, per
poter dare una “platea amica” al discorso celebrativo della fine del mandato
del Sindaco Corinaldesi e della sua Amministrazione Comunale.
Ma cosa c'era di così interessante, cosa riservavano
quelle sibilline “Comunicazioni Sindaco”?
Un po' di pazienza. Lo saprete leggendo il prossimo post...
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