domenica 29 gennaio 2012
(246) - IN MEMORIA DEL PRESIDENTE OSCAR LUIGI SCALFARO
Ma oggi è arrivata la notizia della morte di Oscar Luigi Scalfaro, indimenticato Presidente della Repubblica, in un periodo storico delicato e drammatico di crisi e di passaggio nella vita del Paese e delle sue Istituzioni.
Era democristiano e quindi eravamo su sponde politiche diverse. Tuttavia, sarà per la sua genuina condivisioni degli ideali della Resistenza e dell'Antifascismo, non è mancato mai, soprattutto durante il settennato della sua Presidenza della Repubblica, condotto con lieve fermezza e assoluta fedeltà alla Costituzione, l’apprezzamento, la stima e, in particolare anche nel periodo successivo, anche l’affetto per una persona che collocherei in quella Galleria dei Grandi Presidenti insieme a Sandro Pertini e in quella dei Grandi Italiani (almeno dell’Italia Repubblicana) con Enrico Berlinguer.
Vorrei dire tante altre parole, certo anche più riflettute ed elaborate. Invece mi fermo qui.
Domani i giornali saranno pieni di tante notizie e ricordi del Presidente Scalfaro.
Buone riflessioni a tutti.
(245) – AREE PIC-NIC TRA "BANCALI" E GAZEBO
(I bancali nel piazzale del capannone comunale ad Angeli)
Nel post precedente s’è parlato della volontà della Giunta comunale di dotare il territorio di alcune aree pic-nic.
Idea apparentemente buona, s’è detto, ma la cui realizzazione sembra improntata alla improvvisazione ed alla superficialità. E ho fatto riferimento alla cosiddetta “Oasi n. 1” (la sola e l’unica, per ora) realizzata, quasi un anno fa, lungo Via La Villa, esempio, a mio avviso, di come NON SI FANNO le aree pic-nic. La struttura, infatti, è sostanzialmente inutilizzata, nonostante che gli operai del Comune (Fiore e Stefano) le riservino assidue e meticolose cure che non hanno eguali in nessun altro spazio di verde pubblico a Mergo! Nonostante ciò, la sua fruizione è tendente allo zero, proprio perché la sua collocazione è… “a capocchia”! In un anno, transitando lungo la Provinciale (2-4 volte al giorno), ricordo di aver visto gente in non più di 3 occasioni: in una c’erano 3 operai che, parcheggiato il furgone lungo la strada (che non è esattamente il posto ideale per parcheggiare…), facevano lo spuntino all’ora di pranzo; nelle altre due ho visto il sindaco far chiacchiere e colazione pomeridiana con alcuni amici mergani (niente di male, è chiaro; forse sarà stato il “collaudo” dell’opera...).
Attualmente e ormai da diverse settimane, il gazebo mostra il telone di copertura lacerato dalle intemperie (vento, pioggia, forse neve), praticamente “a cielo aperto” (vedi foto in fondo): e se questo è l’esempio della manutenzione delle future “aree pic-nic”, meglio lasciar perdere!
Anche perché non migliore destino hanno avuto finora la piccola area pic-nic in Via Colli (smantellata), l’area verde di Via Verga, lo stesso Parco urbano ad Angeli (nei periodi che precedono e seguono il S. Martì) o l’area camper in Via Colli, che a suo modo sarebbe un’area pic-nic un po’ più grande del solito e, invece, è solo una squallida gettata di cemento, su due piani sfalsati, priva anche delle attrezzature e dei servizi stabiliti dalla normativa regionale.
Vi racconto questa. Più o meno a cavallo dell’estate 2010 (se i miei ricordi non mi tradiscono), non si sa come, non si sa portato da chi, nell’area antistante il magazzino comunale ad Angeli (quello tra il fiume e la linea ferroviaria), fece la sua apparizione un certo quantitativo di “bancali” (vedi foto in alto), che qualcuno, ora non ricordo chi, mi disse che forse erano destinati allo smaltimento, come rifiuto industriale.
Come siano andate effettivamente le cose, come, perché e cosa ci facesse lì tutto quel materiale, solo qualche Amministratore comunale (so che ci leggono…) potrebbe dircelo (magari con un commento a questo post o mandandoci una email, che pubblicheremmo).
Non risulta, dagli atti della Giunta a me noti, che il Comune abbia mai deliberato l’acquisto di quel materiale, né che l’abbia mai pagato. Diciamo, allora, che sia stata una donazione…
Bene. Com’è e come non è, a detta di alcuni residenti del luogo, per diversi giorni si sarebbero sentiti forti e continuati rumori, tipici di lavori di falegnameria (martello, sega…), anche in orari serali, provenire dall’interno del capannone.
E’ un fatto che, di lì a poco, la pila di “bancali” è sparita dal piazzale e, in seguito, sono comparsi prima il gazebo di Via La Villa e poi il palco utilizzato lo scorso anno in varie feste nel Capoluogo (ballo di fine agosto, S. Martì, eventi natalizi) oltre ad un numero imprecisato di cavalletti bifacciali in legno, posizionati lungo le strade comunali in occasioni diverse, dalla “campagna comunale d’autunno” contro l’abbandono di rifiuti lungo Via La Villa, al “S. Martì”.
Infine, va detto che dalla risposta data dal sindaco ad una interpellanza della consigliere Martina Corinaldesi, si è appreso che gazebo e palco sono stati realizzati e donati al Comune ad opera di non meglio individuati “volontari”, i quali avrebbero utilizzato non meglio precisati “legni di recupero” e “materiali forniti dal Comune”. Come si dice: ...“due più due fa quattro” ?! ?
In conclusione: non vorrei che tutta questa storia delle aree pic-nic duri fintanto ché ci sarà disponibilità di pile di bancali (di cui non sarebbe male, peraltro, chiarire provenienza e natura).
Improvvisazione, arte d’arrangiarsi, “volontariato” di un certo tipo, “legni di recupero” e simili: spero che non si pensi a questi ingredienti per dotare Mergo delle nuove aree pic-nic. Spero…
(Gazebo in Via La Villa)
venerdì 27 gennaio 2012
(244) - MERGO: IL PAESE DEI PIC-NIC ?
L'area pic-nic è stata individuata lungo una Strada Provinciale con un discreto traffico veicolare, in corrispondenza di un breve rettilineo tra due curve, senza possibilità di parcheggio e senza servizi: insomma, UN ESEMPIO da manuale di come NON SI FANNO LE AREE PIC-NIC).
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A scanso di equivoci, dico subito che l’idea mi sembra buona, ma è il modo con cui si intende realizzarla che suscita – diciamo così – qualche dubbio e forti perplessità.
Mi riferisco agli “interventi di arredo urbano su aree private”, da trasformare in “aree pic-nic, per la promozione del turismo locale”, decisi dalla Giunta Comunale con delibera (n. 98) del 1° dicembre 2011, resa nota solo il 13 gennaio scorso (a cui è risultata assente, curiosamente, proprio l’assessore al turismo, Marta Serini). Secondo tale delibera, la Giunta avrebbe già individuato “alcune aree panoramiche di proprietà privata, particolarmente adatte” allo scopo, che intende acquisire mediante contratti di comodato.
L’idea di fare di Mergo “il Paese del Pic-Nic”, al di là di qualche ironia, può anche avere un suo fascino. Ma è il modo di fare dell’Amministrazione che non convince.
Innanzitutto, un progetto simile, che si propone una trasformazione duratura del territorio, avrebbe bisogno di una seria pianificazione, prima “di passare all’azione”. Della qual cosa non c’è traccia nella delibera della Giunta (dice la Giunta che avrebbe "già individuato alcune aree panoramiche particolarmente adatte", ma non ci dice dove: il rischio è che si ripeta il "caso di Via La Villa", ben documentato dalla foto).
E una volta pianificato l’intervento, le aree individuate dovrebbero essere oggetto di una progettazione tecnica, che preveda di dotarle di quei servizi di base per renderle pienamente fruibili: innanzitutto un’area a parcheggio (anche solo per 1-2 posti auto); un punto di cottura (barbecue), da usare senza il rischio di innescare incendi; una presa di acqua potabile; il “solito” tavolo e panche da pic-nic; cestini per la raccolta dei rifiuti e, a voler esagerare, anche una semplice recinzione (in legno) dell’area. Avete presente l’area di Gorgovivo? Ovviamente, più in piccolo…
Ciò, non solo per incentivare il turismo (all’aria aperta) da parte di “forestieri”, ma anche per offrire le stesse possibilità anche ai residenti (che meritano le stesse attenzioni). Orbene, niente di tutto ciò risulta trattato nella delibera della Giunta (ma c’è tempo per provvedere…).
Il fatto che, poi, dell’intervento non è stato fatto cenno (finora) in nessun strumento di programmazione tecnica (Piano delle Opere Pubbliche) o finanziaria (Bilancio comunale) lascia intendere che la Giunta “recita a soggetto”, con buona dose di improvvisazione, perchè, come dicono in Toscana, ... “senza lilleri, non si lallera”!
Infine, ma, come vedremo, non per ordine di importanza, la Giunta comunale dichiara che intende acquisire la disponibilità delle aree mediante “contratti di comodato”, da stipulare con i proprietari delle aree.
Il “comodato”, come è noto, è uno strumento abbastanza “comodo” per acquisire, con il consenso del proprietario, la disponibilità di un bene, essendo inoltre “essenzialmente gratuito” (art. 1803 C.C.). Il comodatario (nel nostro caso, il Comune) ha solo l’obbligo di custodire la cosa “con la diligenza del buon padre di famiglia”, altrimenti il comodante “può chiederne l’immediata restituzione, oltre al risarcimento del danno”.
In ogni caso, con il "comodato", la proprietà del bene resta del proprietario comodante, che può richiederne la restituzione in qualunque momento, in caso di sopravvenuto, urgente e imprevisto bisogno. In tal caso la restituzione deve essere “immediata”.
In caso di comodato concesso, invece, “a tempo indeterminato”, la restituzione è più fulminea: deve avvenire “non appena il comodante la richiede” (art. 1810 C.C.)!
Insomma, è chiaro che la contropartita della “gratuità” è la “precarietà”!
E allora quali e quanti investimenti si vorrà mai fare su aree di così precaria e “volatile” disponibilità? Insomma, il “rischio Corte dei Conti” è davvero dietro l’angolo!
In conclusione. L’idea è buona ma la mancanza di una programmazione complessiva e di una progettualità di dettaglio; la mancata indicazione delle risorse finanziarie su cui si intende contare; il fatto di voler acquisire le aree con lo strumento del “comodato” (anziché con l’acquisto o l’esproprio), danno l’idea che l’operato della Giunta Corinaldesi sia, ancora una volta, orientato alla superficialità ed all’improvvisazione, alla precarietà ed alla provvisorietà.
In altri termini, è una “strategia” che ha il respiro corto di chi guarda più alla fine del mandato amministrativo (che ormai, per fortuna di Mergo, si avvicina) piuttosto che al futuro, e che la dice lunga sulla serietà del progetto di “fare di Mergo il Paese dei Pic-Nic”.
Questo modo di fare, in verità, non è nuovo. L’abbiamo visto con il gazebo in legno (la mitica “Oasi n. 1”…) posizionato lungo Via La Villa: ma questa è tutta un’altra storia, di cui ci occuperemo nel prossimo post!
giovedì 26 gennaio 2012
(243) : ANCHE I MERGANI AL CENTROAMBIENTE “IL QUADRIFOGLIO”!
“Armato” del mio tesserino sanitario, mi sono fatto riconoscere dal computer che gestisce il sistema informatico e poi, uno alla volta, ho messo prima sui carrelli disponibili sul posto e poi sulle bilance (ce ne sono due) le varie tipologie di rifiuto (carta, cartone, plastica, lattine e vetro) “differenziato”, procedendo alla pesata ed alla registrazione col sistema del lettore ottico del codice a barre (come fanno alle casse nei supermercati). Per ogni pesata il dato è stato registrato sia a mio nome che sul conteggio del Comune di Mergo.
Alla fine della pesata registrata, ho provveduto a scaricare ogni tipo di rifiuto nell’apposito container (per ogni necessità c’è del personale che ti dà l’assistenza).
Ricordo ancora che, conferendo i rifiuti in questo modo, si ha diritto ad un bonus (massimo annuo: 50 euro), si concorre al raggiungimento della percentuale minima per non pagare la eco-tassa a livello comunale e, infine, si può contribuire a ridurre i costi di trasporto della raccolta da parte di Sogenus (conferendo direttamente al Centro, i passaggi per svuotare i cassonetti sul territorio potrebbero diminuire) e, in teoria, tenendo più bassi i costi si dovrebbe tenere più basse anche le tariffe!
Certo, tutto questo richiede un po’ di organizzazione familiare e, perché no?, anche a livello di “vicinato” e di condominio (magari evitando di andare al Centro Ambiente di proposito, ma programmando il passaggio e la sosta nell’ambito di un "giro" più ampio).
venerdì 20 gennaio 2012
(242) - LE STRADE "FANTASMA"... NON CI SONO PIU'
Ben fatto!
giovedì 19 gennaio 2012
(241) - A CHE SERVE CHE TI SERVI DI UNA SERVA CHE NON SERVE?
Cominciamo dal Consiglio comunale (vedi una immagine, qui a fianco).
Credo che, pur con tutto il rispetto (e l’affetto personale) per questo livello Istituzionale, si possa dire che il Consiglio comunale di Mergo abbia toccato con mano, nell'anno ormai trascorso, la propria “marginalità”.
Ci sono, ovviamente, cause diverse: generali (dalla elezione diretta dei sindaci, alle cosiddette “Bassanini”), e locali, da una inadeguata consapevolezza del proprio ruolo, alla mancanza assoluta di “impulso” da parte della Giunta.
Viene il dubbio che non tutti i membri del Consiglio abbiano presente che essere “l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo” (art. 42 TUEL) significa avere, collegialmente ma anche individualmente, il diritto/dovere di “monitorare” l’attività dell’Organo Esecutivo (la Giunta) ma anche degli Organi non politici, cioè dei Dirigenti e dei Responsabili dei Servizi, nonché le attività di Enti, Aziende, Istituzioni e Società partecipate. Si tratta, ovviamente, di un controllo politico-amministrativo prima che “giuridico-legale”, che va svolto con continuità e che trova il suo massimo apice in quella delibera, normalmente presa a settembre, che impone la verifica dello Stato di Attuazione dei Programmi (e della Salvaguardia degli equilibri di bilancio) e quindi la verifica dei risultati concreti ottenuti (o meno) da sindaco e Giunta nella loro attività: appuntamento al quale la Giunta Corinaldesi, anche nel 2011, ha fatto “scena muta” e c’è voluto l’intervento della nostra consigliere Martina Corinaldesi per ricordarglielo e protestare, chiedendo che la Giunta onori i propri obblighi e renda conto del suo operato, dal 2012.
Nella realtà, le cose sono andate molto diversamente. Se si escludono alcune interpellanze a risposta scritta presentate da Martina Corinaldesi e la richiesta, per esempio, dei Bilanci delle società partecipate nonché la presentazione di 1 OdG del consigliere Flavio Vai (sulla situazione di crisi alla Alta Definizione), nessun consigliere ha presentato una proposta di deliberazione, né una mozione, un Ordine del giorno, una interrogazione o una interpellanza, che sono gli strumenti tipici attraverso cui si esercita il potere di iniziativa dei Consiglieri comunali.
Segno che l’esperienza amministrativa sembra vissuta in modo superficiale dalla quasi totalità dei Consiglieri, di maggioranza e di minoranza.
C’è poi la assoluta mancanza di impulso e di proposta da parte di Sindaco e Giunta, eccezion fatta per gli atti di bilancio o per altri, di natura intercomunale, dovuti. La scarsa attività del Consiglio comunale, dunque, è l’altra faccia della medaglia di una Amministrazione senza idee strategiche, che tira a campare, che vive un banale tran-tran quotidiano, limitato allo stretto indispensabile o poco di più. I numeri, a questo riguardo, sono impietosi.
Nel 2011 il Consiglio è stato riunito solo 6 volte (furono 11, nel 2010) ed ha preso appena 30 deliberazioni (furono 55, nel 2010): dunque, attività dimezzata!.
Ma se da queste 30 delibere togliamo le 6 di approvazioni dei verbali delle sedute precedenti, le 3 comunicazioni del sindaco (su cui non si vota), le 5 delibere di routine di inizio anno (aliquota Ici, Irpef, aree fabbricabili, piano delle alienazioni), le 3 variazioni di bilancio (di cui 2 ratifiche di delibere già prese dalla Giunta), resta davvero poco: la convenzione per il Centro Ambiente di Castelplanio, 3 Regolamenti (Igiene urbana, Contabilità comunale, SAD) che spesso sono il recepimento di testi elaborati a livello sovracomunale, su cui il Consiglio, in genere, non interviene) e gli atti di bilancio previsti per legge e che rendono obbligatoria la convocazione del Consiglio, 4 volte l’anno: a marzo, il Bilancio di Previsione; ad aprile, il Rendiconto 2010; a settembre, lo Stato di Attuazione dei Programmi e la Verifica della Salvaguardia degli equilibri; a novembre, l’Assestamento generale. Stop.
Argomenti, quest’ultimi, che in altri Comuni sono preparati da Assemblee pubbliche in cui le Amministrazioni spiegano e rendono conto delle loro intenzioni e del loro operato ai Cittadini prima che ai Consiglieri comunali, ma che a Mergo vengono sbrigati in una manciata di minuti e spesso si sfrangiano in discussioni caotiche che assomigliano molto a quelle "da bar Sport"!
Dalla stagione (anni ‘80) in cui si voleva imporre la fusione obbligatoria dei piccoli Comuni, si è via via passati a strategie più soft, quelle degli incentivi economici ad associare funzioni e servizi.
La prima strategia è fallita, la seconda ha dato magri risultati.
Ora però, sotto l’incalzare delle difficoltà finanziarie generali, i Comuni più piccoli sono stati posti di fronte all’obbligo ex lege di dare vita a Unioni di Comuni o Consorzi obbligatori per la gestione associata di Uffici tecnici, Anagrafe, Ragionerie, Trasporti, Polizie Municipali, ecc.
Ma a Mergo non se ne parla, almeno pubblicamente; è come se la cosa non riguardasse i Cittadini, ma sia “affar loro”, dei “lorsignori” dell’Amministrazione (in verità, non ne parla neanche il maggior partito di opposizione, il PD…).
Allora, di fronte ad uno scadimento generale di tal fatta a me viene di pensare che sia ormai tempo di riflettere se non sia il caso di “fondere” tra loro non solo funzioni e servizi ma anche Sindaci, Giunte e Consigli comunali. Di farne 1 di 2 (o di 3 o più).
Molti anni fa, giovane studente a Recanati, sulla bacheca di un partito, lessi il titolo di un manifesto scritto a mano (allora usavano molto). Non l’ho più dimenticato. Diceva: “A che serve che ti servi di una serva che non serve ?” e faceva riferimento a non so più quale esempio di inutilità.
E’ uno scioglilingua che ho provato ad applicare in diverse situazioni. Può adattarsi anche al nostro caso, a Consiglio, Giunta, Sindaco, Apparato tecnico-amministrativo di Mergo?
Ovviamente, la discussione, come si dice, è aperta…
sabato 14 gennaio 2012
(240) - CHI LE HA VISTE? Ovvero, "strade fantasma" a Mergo
Via Avellaneda 1056, Via Benjamin Boake Trail m3j; Via Bergdtrabe 20, Via Calle Antinio Balcarce 81, Via Malville Creys Pusigneu, Via Rue des Granges 10, Via Str. Prelungirea Seimeni, Via Vieytes: sapete di qualcuno che abita in queste Vie, a Mergo? E avete mai sentite nominare queste Vie, a Mergo?
Certamente cadrete dalle nuvole anche voi, come me.
Ma se cliccate sullo “stradario” che compare sul sito internet del Comune, accanto alle più note, conosciute e "italiche" Vie: Matteotti, Battisti, Roma, Verga ecc. troverete anche quelle che ho riportato più sopra. Leggere per credere.
Per chi non è di qui e si informasse solo attraverso il sito internet del Comune, potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad una metropoli internazionale! Invece, purtroppo, così non è.
Ma perché questi “svarioni”? Chi è che in Comune si occupa di inserire e verificare i dati sul sito internet? Possibile che nessun Amministratore giri sul sito, che nessuno ci abbia fatto caso e non abbia pensato a rimettere le cose a posto?
Siccome sappiamo che in Comune c’è qualcuno che (ogni tanto) ci legge, speriamo che provveda presto a rimettere ordine nello “stradario”, almeno in quello virtuale su internet! Perché siccome una notizia messa nella rete è leggibile in tutto il mondo, così evitiamo figuracce planetarie.
Fateci un favore: cancellate quelle Vie fantasiose e inesistenti!
(239) - "GINNASTI" AL FREDDO: IL COMUNE CORRE AI RIPARI.
Il nostro post di mercoledì scorso “(237) - COMUNE INADEMPIENTE: I "GINNASTI" RESTANO AL FREDDO”, deve aver sortito l’effetto voluto.
Infatti, ieri sera i partecipanti ai corsi hanno avuto la lieta sorpresa di trovare i locali della ex scuola elementare riscaldati.
Capiamoci, non è che si sudasse (a questo c’hanno pensato loro, dopo i primi movimenti, sotto la sapiente regìa e direzione di Irina, insegnante UISP di origine russa), ma nel locale c’erano quei confortevoli 18 °C, forse 19, che permettevano di non essere assaliti dalla morsa del gelo durante la fase di stiramento finale.
Oltretutto, al gruppetto “storico” si sono ormai aggiunte due giovanissime ginnaste. E ieri sera è tornato, dopo qualche assenza “natalizia”, anche l’assessore Anastasi.
Insomma, adesso sono tutti soddisfatti e, in fondo, “è sempre bene quel che finisce bene” (e a noi, nel nostro piccolo, ci piace pensare di aver contribuito un po’…).
venerdì 13 gennaio 2012
(238) - CENTRO AMBIENTE: VENGO ANCH’IO (di Mergo), NO, TU NO!
Ieri pomeriggio sono andato al Centro Ambiente “Il Quadrifoglio”, a Pozzetto di Castelplanio, per conferire carta, plastica, vetro e lattine, munito della tessera sanitaria personale.
La consegna di quei rifiuti, fatta direttamente presso il Centro, infatti, permette:
- l’identificazione dell’utente e del suo Comune di residenza (mediante la tessera sanitaria);
- la pesatura dei rifiuti, distinti per le singole tipologie;
- l’accredito del bonus personale (variabile fino ad un massimo annuo di 50 €);
- l’accredito dei quantitativi al Comune di residenza (per la verifica del raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata ai fini del pagamento, o meno, della “eco-tassa”.
Ma al momento di scaricare lattine, vetro, carta e quant’altro, accuratamente separati, ho avuto la sgradita sorpresa di sentirmi dire che se volevo, potevo scaricare tutto, ma non sarebbero state registrate né le quantità, né il bonus spettante, né altro, perché il Comune di Mergo non aveva ancora trasmesso al Centro i necessari dati anagrafici.
Dal Direttore del Centro, il gentilissimo Sig. Dalmazio Chiacchiarini, ho poi saputo altri dettagli:
1) che il Centro funziona con un sistema informatico molto moderno, diverso però da quello dei Comuni;
2) che i Comuni si stanno adeguando e, una volta adeguati, potranno trasmettere al Centro i dati anagrafici dei loro residenti;
3) che solo allora il conferimento diretto dei rifiuti da parte dei cittadini, potrà essere “personalizzato” (con la tessera sanitaria) e ciò permetterà sia l’accredito del bonus a favore del cittadino, sia l’attribuzione dei quantitativi al suo Comune di residenza;
4) che quasi tutti i Comuni l’hanno fatto, ma che Mergo è uno dei 3-4 Comuni (su 11) che ancora non l’ha fatto (ma sarà questione di pochi giorni, ha detto);
Insomma, per i residenti a Mergo, il Centro Ambiente non dà ancora i benefici attesi. E così … mi sono riportato a casa il tutto!
Durante il viaggio ho fatto alcune riflessioni, che vi propongo.
1) Il Centro è stato inaugurato, in pompa magna, più di 1 mese fa (esattamente il 3 dicembre scorso): non si sapeva prima che c’erano da adeguare i sistemi informatici dei Comuni? Non si poteva pensare prima a formare la banca dati ed acquisire prima, dai Comuni, le liste anagrafiche degli utenti?
2) Che il benemerito Centro Ambiente non funzioni ancora come si deve, si può anche capire: ma perché non dare ai Cittadini le dovute informazioni sullo “stato dell’arte”?
3) Che i Comuni non sono amministrati tutti con la stessa efficienza, questo lo so benissimo: ma perché Mergo si trova sempre nel “gruppetto di coda”, di quelli che arrancano, di quelli che sono sempre indietro (come le famose… “p…. dei cani”)?
4) mi sono ricordato che nella Giunta comunale di Mergo, non esiste un assessore all'ambiente perchè questa delega se l'è tenuta per sè il sindaco: beh... allora mi spiego tutto!
mercoledì 11 gennaio 2012
(237) - COMUNE INADEMPIENTE: I "GINNASTI" RESTANO AL FREDDO
Cresce l’insoddisfazione dei partecipanti al “Corso di ginnastica per adulti”, costretti a svolgere le loro attività, dalle 20,30 alle 21,30 di martedì e venerdì, in uno stanzone freddo.
Il corso, iniziativa senz’altro positiva, era stato pubblicizzato col volantino che vedete qui di lato.
L’Amministrazione comunale, con la delibera della Giunta Comunale n. 84 del 5 ottobre 2011, ha messo a disposizione dell’Associazione sportiva UISP, che gestisce il corso, i locali della ex scuola elementare i Via C. Battisti, precisando, nella apposita Convenzione allegata alla delibera, che “le spese i pulizia e di riscaldamento dei locali restano a carico del Comune di Mergo”.
Purtroppo però l’Amministrazione comunale si è dimostrata fino ad oggi del tutto inadempiente.
I (pochi) partecipanti al corso (una decina di persone, quasi tutte donne fra i 30 e i 50 anni) non hanno mai trovato i locali minimamente riscaldati.
Ed è ben vero che i disagi vengono superati dopo i primi minuti di attività, ma quando ci si ferma per le attività finali di stiramento e rilassamento muscolare (stretching) e magari si è un po’sudati, allora i morsi dell’ambiente freddo tornano a farsi sentire e gli effetti salutari del corso vanno…a farsi benedire!
Che fare?
Intanto questo blog dà voce alla protesta e invita Sindaco e Giunta a rispettare gli impegni presi. Poi non sono da escludere altre iniziative, magari un po’ più… rumorose!
(236) - RICOMINCIAMO DA ..5.050 !
E' sicuramente un risultato insperato, che ci sprona a curare sempre più e sempre meglio questo strumento di comunicazione, concepito come "servizio" alla nostra piccola comunità mergana che, attraverso esso, può conoscere ciò che altri (ad es: il sito ufficiale del Comune) non possono e, spesso, non vogliono raccontare.
Oltretutto questo ci permettere di esprimere il nostro punto di vista e siamo pronti a ripartire di gran lena, con nuovi argomenti di "vita mergana" (ma troveremo spunti anche dalle vicende, non meno interessanti, di carattere regionale e nazionale), dopo questa lunga pausa, 10 gg., di inizio anno.
Certamente, non tutti i mergani ci leggono, ma altrettanto certamente sappiamo di poter contare su qualche decina di essi, o forse anche qualcosa di più, che trova di un qualche interesse ciò che scriviamo.
SIETE VOI LA NOSTRA FORZA! Siete voi che potete farci crescere, con lo strumento semplice del "passaparola".
Allora, ripartiamo da "quota 5.050" e, con le vostre email, con i vostri spazi su Facebook e gli altri social net, fateci conoscere. In fondo basta digitare: www.rinnovamento.eu !
Grazie e... BUON 2012 (nonostante tutto) !!!