Il Dr. Norberto Zammarano, Segretario comunale a Mergo dal
1° gennaio dello scorso anno, da domani 22 ottobre, prende servizio in un altro Comune,
nella sua Lombardia.
Come sa chi legge su questo sito le cronache dal Consiglio
comunale, l’annuncio è stato dato dall’assessore alle finanze, Alberto Cinti, nell’ultima
seduta del Consiglio comunale (29 settembre ) al culmine di una animata discussione con il capogruppo PD, Flavio Vai..
Dunque, il Dr. Zammarano se ne va da Castelplanio (che è
stata la sua sede principale) e da Mergo (sede in convenzione). Da
un po’ di tempo, però, sia pure in forma sperimentale, divideva il suo tempo di lavoro anche con
Castelbellino: 18 ore settimanali a Castelplanio, 10 a Mergo ed 8 a
Castelbellino. Inoltre, gli era stata affidata la Direzione amministrativa del
Centro Ambiente Intercomunale “Il Quadrifoglio”, attivato nel dicembre scorso a
Pozzetto di Castelplanio. Ed aveva, sia a Mergo che a Castelplanio, anche
Responsabilità di Area. Un impegno decisamente gravoso!
Dopo la lunga presenza (quasi 5 anni) della Dr.ssa Giuliana Scognamiglio (passata al Comune di Ostra), cui era
seguita quella breve del Dr. Luca Mazzanti
e una ulteriore brevissima reggenza del Dr.
Giulioni, è sembrato che l’arrivo del Dr. Zammarano, il 1° gennaio 2011, potesse
portare un po’ di stabilità.
Invece se ne va, dopo meno di 2 anni, per un mix di
motivazioni (in parte private, ma in parte legate anche alla particolare
situazione trovata nei 2 Comuni) che hanno avuto una qualche eco nella seduta
consiliare del 29 settembre, in cui in Dr. Zammarano, come si dice, “si è tolto
qualche sassolino”.
Il Dr. Zammarano va nel Comune di Senago, in provincia di Milano. Una sede ben più prestigiosa, un Comune di più di 21.000 abitanti, in quella
Lombardia che sente più “sua”, nonostante le origini meridionali.
Senago, leggiamo su internet, è un Comune retto,
dal giugno scorso, da una Amministrazione di Centrosinistra (sindaco SEL,
maggioranza PD, SEL, IdV, una Lista Civica), dopo un periodo di
“commissariamento” ed elezioni anticipate, per l’implosione della precedente
Amministrazione di Centrodestra. E’ un Comune dove la vita sociale, politica e
amministrativa è senz’altro molto più ricca e articolata delle nostre, non
fosse altro per le sue dimensioni e per la vicinanza al Capoluogo, Milano, una
volta “capitale morale” dell’Italia (oggi un po’ meno, dopo le vicende che
hanno investito la Regione e, in particolare, il presidente Formigoni).
Dunque: ad maiora, Dr. Zammarano!
Mi sia permessa, a questo punto, qualche valutazione
“personale”, perché a volte, le cronache e le opinioni espresse su questo sito,
hanno generato contrarietà nel Dr. Zammarano, che non sempre ha condiviso,
specie quando, a proposito o meno, è capitato di citare la famosa (famigerata…?)
frase attribuita al sen. Giulio Andreotti, quella secondo cui “A parlar male, si fa peccato ecc. ecc.”
Sia detto con la più assoluta sincerità: me ne dispiace,
anche perché (e spero di essere creduto sulla parola) in Lui ho sempre
apprezzato la preparazione e lo scrupolo professionale, il garbo umano e la
schiettezza, la disponibilità: qualità che non si trovano così abbondanti in
giro…
Qualche equivoco può essere insorto quando ho avuto
l’impressione di non essere riuscito a farmi capire e, soprattutto, a far
capire che gli strali (più o meno spuntati…) che da qui sono partiti, sono
sempre stati diretti nei confronti della politica, dei politici e degli
amministratori.
Semmai sia accaduto che qualche apprezzamento critico possa
essere stato inteso, sia pure solo di riflesso, rivolto a Dirigenti e
Dipendenti comunali, va escluso che li abbia mai voluti “tirare in ballo”.
Per me, e non da ora (calco la scena politica e
istituzionale da molto tempo…) l’interlocuzione ha sempre avuto come obiettivi gli
uomini della politica e dell’azione amministrativa. Da Funzionari,
Dirigenti e Dipendenti in genere mi sono sempre aspettato la “neutralità” rispetto
alla normale tenzone e dialettica politico-amministrativa, che è da ritenersi
fisiologica, in una democrazia.
Ma può essere accaduto, anzi è accaduto, ma non
qui a Mergo, che qualche Dirigente o Dipendente, per eccesso di zelo verso il
momentaneo detentore del Potere (forse anche solo per ingraziarselo), abbia
finito per “prendere parte” un po’ troppo, interponendosi così
tra le parti in lotta, cadendo vittima (metaforicamente, s’intende) del fuoco
incrociato e quindi anche del mio. Ma, vi assicuro, che quando ciò è accaduto, ma non
qui a Mergo (ripeto), è stato del tutto incidentalmente e involontariamente!
Nella mia non breve esperienza, ho incontrato diversi
segretari comunali ed ho visto interpretare il ruolo in molti modi.
C’è stato chi veniva chiamato “il 31° consigliere”, per la
suo interventismo attivo in Aula, specie quando qualche assessore – sotto il
fuoco della critica dell’opposizione - veniva a trovarsi in difficoltà; c’è
stato chi, nei confronti di sindaco e Amministrazione era più zelante e “fedele
nei secoli” di uno squadrone di Carabinieri; c’è stato chi, detta francamente,
“se ne fregava”…; ma c’è stato anche chi (è il caso
del Dr. Luigino Carboni, Segretario
della Comunità montana dell'Esino-Frasassi) alla dovuta fedeltà all’Amministrazione, esercitata
senza far venir meno la propria autonomia culturale e professionale, ossia senza
sudditanza nei confronti del “Potere” interno, ha saputo unire lo scrupolo nel
pretendere il più rigoroso rispetto dei diritti dei Consiglieri, di maggioranza
e, tanto più, di minoranza (i "più deboli", per definzione e status). Non so se il Dr. Carboni, ormai
meritatamente in pensione, leggerà queste righe, ma credo gli siano dovute e,
per me, resta “l’esempio” di "come deve essere un Segretario comunale".
Ciò detto, rinnovo con sincerità l’augurio: “Ad maiora, Dr. Zammarano!” E spero voglia avere di noi e di Mergo un buon ricordo.
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