domenica 29 dicembre 2013

(467) ...E BUON CAPODANNO! Per il "debito fuori bilancio" (e non solo) il Consiglio comunale è convocato per il 30 !

AUGURI... AUGURI... A TUTTI I LETTORI DI "tantuMergo" !


La notizia è questa: il Consiglio comunale è stato convocato per le ore 21.00 di lunedì 30 dicembre.

Il fatto non ha precedenti. Di Consigli convocati anche qualche giorno (2 o 3) prima di Natale, ce ne sono stati; ma poi arriva Natale e ci si dà una calmata un po’ tutti.
C’è chi è cristianamente preso dalle riflessioni più edificanti e si abbandona ai migliori pensieri e proponimenti, alla letizia della Buona Novella annunciata dalla nascita del Bambin Gesù in quella Grotta di Betlemme, “al freddo e al gelo” e rinverdisce la suggestione e l’emozione con qualche visita a Presepi, più o meno viventi.
E c’è chi, invece, si fa prendere dall’euforia del natale consumistico, quello dei giri per negozi per lo ‘scioppinghe’, pensa ai regali, alle feste e ai “botti”, alle scorpacciate e alle bevute, e si abbandona all’euforia, falsa e volatile, del Nuovo Anno.
I più mescolano l’una e l’altra sfera, il sacro ed il profano; un fatto è certo, nessuno pensa più, per qualche giorno, alle gioie ed ai dolori della Pubblica Amministrazione.

Non è così quest’anno, ultimo della “gestione Corinaldesi Peppe & C.” (dove C. non sta solo per “Cinti”), che si avvia ad una conclusione assai caotica, disordinata, “peppata” e “pepata”.
 Sono solo 3 gli argomenti all’Ordine del giorno. Su ciascuno si potrebbe dire e scrivere a lungo.
Già l’approvazione dei verbali della seduta precedente del 29 novembre, non si annuncia come una banale incombenza, per via di un “verbale” che in realtà è un “non verbale” ossia non dice nulla di ciò che è accaduto.
Poi torna di scena la tormentata questione del “DEBITO FUORI BILANCIO per i maggiori lavori, ed i conseguenti maggiori costi, non previsti nel progetto originario, realizzati presso il ristorante “La Locanda dei Ribelli”.
A leggere la ‘velina’ consegnata ai Consiglieri comunali si apprende che oltre ai 17.000 € stanziati inizialmente, oltre ai quasi 9.000 € aggiunti successivamente con l’assestamento del bilancio 2012  per la “manutenzione straordinaria del patrimonio comunale”, nel Consiglio del 29 novembre scorso emerse una ulteriore “falla” di altri 10.400 €., che ora sembra si possa ridurre a “soli” 9.189,19 €.
Infatti, solo pochi giorni fa, esattamente il 21 dicembre 2013, guarda il caso proprio in coincidenza con l’avvio dei lavori della Commissione “di studio” (o, se preferite, di indagine) formata dai Capigruppo consiliari, a distanza di quasi 1 anno e mezzo dalla fine dei lavori, il Direttore degli stessi, arch. A. Bartocci, correggendo un proprio atto steso appena 1 mese prima, ricontrollando i conti e le carte, avrebbe scoperto che “dal computo metrico sono emersi lavori di migliorie e potenziamento dell’impianto elettrico non di spettanza del proprietario e pertanto di competenza della locataria”. Il tutto per un  importo di 1.210,81 € che, detratti dall’ipotesi originaria di 10.400 €, riporterebbero il “debito fuori bilancio” a 9.189,19 €.

Capiamoci. Qui si parla solo dei lavori eseguiti tra giugno e luglio 2012, che dai 17.000 € iniziali sarebbero passati, senza le dovute, canoniche e preventive autorizzazioni tecnico-amministrative, a 32.506 €, secondo l’ultima valutazione effettuata il 21 dicembre 2013 dall’arch. Bartocci.
A questa cifra vanno aggiunti 3.478 € di spese tecniche e di progettazione, per un totale di 35.985 €, che però non rappresenta ancora la vera spesa complessiva sopportata dal Comune per “l’operazione ex-Merlo Nero”, dato che aggiungendo un primo indennizzo (4.615 €) pagato alla sig.ra Marina Pierelli, ex locataria, e le prime spese legali (2.650 €) porta il totale a oltre 42.000 €.
Ma questa somma potrebbe essere destinata a lievitare ancora, a seconda dell’esito che avrà la causa civile intentata dalla sig.ra Pierelli che reclama il pagamento dell’indennità di avviamento commerciale e il rimborso del deposito cauzionale, per un totale di altri 6.023 €, fatte salve le eventuali spese legali e di giudizio che, in caso di esito sfavorevole, potrebbe portare a sfondare il “mitico” tetto dei 50.000 € !!! E’ il caso di dire: “fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza!”

Ma torniamo a noi. S’è visto come l’arch. Bartocci, rivedendo i conti, determini il “debito fuori bilancio” non più in 10.400 € ma in 9.189 €, in conseguenza di un 1.210 € di spese, inizialmente poste a carico del Comune, e ora, invece, addebitate alla nuova locataria, sig.ra Romina Gambini.
Di cosa si tratta, di preciso?  Nella ‘velina’ data ai Consiglieri comunali si prla genericamente di “migliorie e potenziamento dell’impianto elettrico”  e nulla di più!

Sia come sia, viene fatto di pensare che se non ci fosse stato “tutto ‘sto can-can” dei Consiglieri di opposizione, con ripetute richieste di accesso ai documenti da parte dei Capigruppo Dante Stopponi e Martina Corinaldesi, se non ci fosse stata la “Commissione di studio” (o, se preferite, di indagine), se non ci fosse stato, forse, anche questo nostro modesto blog, probabilmente non si sarebbe andati a ‘risfrugugliare’ le carte, forse non si sarebbe ricontrollato quel “computo metrico” e forse non sarebbero saltati fuori quei 1.210, 81 € per lavori “non di spettanza del proprietario e pertanto di competenza della locataria”, come dicono – ora – le carte comunali. Forse...

Ovviamente, la questione presenta tanti altri aspetti destinati a riemergere in Consiglio comunale, perché in fondo nemmeno la “Commissione di studio” (o, se preferite, di indagine) sembra che sia riuscita a venire a capo di “come, quando, perché e per responsabilità di chi” si è formato questo “debito” e, soprattutto, “come e perché” lo stesso è rimasto “invisibile” per 16 mesi, superando vagli tecnici contabilmente rigorosi come la “verifica degli equilibri di bilancio” a settembre 2012, l’assestamento di bilancio, a novembre 2012, e soprattutto il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2012, nell’aprile 2013. Atti tutti in cui sistematicamente è stata negata l’esistenza di debiti di tal fatta.
E' da sperare fortemente che qualcosa in proposito, al Consiglio comunale, la dirà il Revisore del Conto, Dr. Piero Grassetti, la cui funzione istituzionale è proprio quella di esercitare la “vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione” delle entrate e delle spese del Comune e di dare il “referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione, con contestuale denuncia ai competenti organi giurisdizionali ove si configurino ipotesi di responsabilità”, come recita l’art. 239 del Testo Unico Enti Locali.

Il Consiglio è chiamato ad esaminare, poi, la proposta di recesso unilaterale dalla convenzione per il Servizio di Segreteria, in pratica una sorta di “benservito” dato, come regalo di Fine Anno, alla Segretaria comunale. Ma anche questa, che si annuncia come un’altra “bad story”, merita un post a parte.

PS: dall’esame delle carte date ai Consiglieri comunali, emerge una IMPORTANTE NOVITA': il Sig. Giuseppe Corinaldesi, sindaco pro tempore (fino al 25 maggio prossimo), già Responsabile di una Area Amministrativa (la cosiddetta, pensate un po'..., "Giuridico-Gestionale"), ha assunto ora anche il ruolo di “Responsabile dell’Area Tecnica f.f.”, succedendo, in via provvisoria, nel posto che fu già del Geometra, ed ora Dottore, Raffaele Messa, poi dell’Ingegnere Alessandro Vitali e ora, fino al 31.12.2013 (ma in ferie dal 21 dicembre), del Geometra Piero Cuicchi, la cui convenzione evidentemente non è stata rinnovata.
AUGURI al Sig. SINDACO, per il nuovo, prestigioso e impegnativo incarico!

mercoledì 25 dicembre 2013

(466) ...BUON NATALE!

Quest'anno non volevo aggiungere anche i miei alla valanga di auguri natalizi che imperversa in Rete e nei telefoni cellulari.

Poi mi è arrivata questa, da un amico.

Ve la giro. Ovviamente non voglio "rovinare la Festa" a nessuno, ma siccome staremo 2 giorni senza giornali, magari facciamoci una riflessione sopra, prendiamo qualche buon libro dall'angolo più riposto della nostra libreria.
E comunque... BUON NATALE A TUTTI!

PS: per chi vuole saperne di più su don Tonino: http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Bello 

sabato 21 dicembre 2013

(465) DOPO IL “BALLO DEL FALDONE”...SI RIUNISCE LA COMMISSIONE.



Mentre scrivo questo post, sta per insediarsi, in Comune, la mitica “Commissione consiliare per il Debito Fuori Bilancio 2013”.
Le luci nel Palazzo, ieri sera, sono rimaste accese fin oltre la mezzanotte. Si è lavorato sodo.A quanto è stato dato modo di vedere, un particolare impegno è stato richiesto all’assessore al bilancio, Cinti, e quello ai lavori pubblici, Costantini (che d’altronde sono tra i maggiori protagonisti della vicenda); ma non è da escludere che anche il sindaco, come sempre, abbia fatto la sua parte.
I risultati, si spera di vederli oggi, 21 novembre, dopo 22 giorni decorsi inutilmente dalla delibera di istituzione della Commissione, punteggiati da sollecitazioni, quasi inascoltate, avanzate dai Capigruppo di minoranza, Dante Stopponi e Martina Corinaldesi.
Sono stati anche 22 giorni caratterizzati, tra l’altro, dal noto “ballo del faldone”, col fascicolo contenente la documentazione del “caso” che, non si sa come e perché, una “manina ignota” sottrae dall’ufficio della Segretaria comunale e fa ritrovare l’indomani, abbastanza scomposto, su una sedia in un altro ufficio imprecisato.

Bene. Si comincia.
Ma è davvero questo il giorno più propizio per un lavoro che si prospetta complesso e spigoloso? Non sembrerebbe.
Il sabato, in Comune, è giornata lavorativa in genere poco frequentata. Non c’è (e forse non ci sarà neppure oggi) la Segretaria comunale, dr.ssa Romaldi, la cui presenza ai lavori della Commissione era stata invece esplicitamente richiesta con lettera del Capogruppo PD.

Non ci sarà, con tutta probabilità, il Responsabile dell’Area Tecnica, geom. Cuicchi, che si è concesso qualche meritato giorno di ferie, in quest’ultimo scorcio d’anno, e di cui si dice che “non ne può più” di questa esperienza mergana, rivelatasi più travagliata e, per certi versi, più rischiosa del previsto. Anche la sua presenza era stata richiesta da Stopponi, ma tant’è… sembra che l’Amministrazione si sia divertita a non prendere in nessuna considerazione le richieste del Capogruppo PD!
In compenso, va doverosamente dato atto che il geom. Cuicchi è stato fin qui l’unico Responsabile di Area ad aver scrupolosamente comunicato a Sindaco, Giunta e Consiglio, per iscritto e in modo preciso e circostanziato, tutte le ‘magagne’ che – secondo lui – ci sono state nella conduzione di questa vicenda (ma su questo tornerò…).

Non ci sarà, certamente, il dr. Grassetti, Revisore del Conto, che non risulta essere stato invitato, e che invece potrebbe (e dovrebbe) raccontare come mai il “debito fuori bilancio”, per lavori effettuati tra la fine di giugno e il mese di luglio 2012, siano rimasti invisibili per 15 mesi e siano stati, forse maldestramente, “nascosti” nelle scadenze canoniche che hanno scandito il bilancio comunale 2012 (“verifica degli equilibri”, a settembre 2012; “assestamento”, a novembre 2012; e soprattutto il “rendiconto” nell’aprile 2013), in occasione delle quali segnali di “debito” dovevano emergere nella loro, almeno approssimativa, consistenza e invece sono stati sistematicamente negati al Consiglio comunale persino nella loro esistenza.  

D’altro canto, i Capigruppo di PD e Rinnovamento, Dante Stopponi e Martina Corinaldesi, giungono all’appuntamento senza che siano state soddisfatte le loro più recenti richieste di copie di documenti ritenuti necessari per una migliore comprensione di un “caso” e per un buon svolgimento del compito.

Non ho notizie, invece, degli altri 2 Capigruppo, quelli di maggioranza, Michele Gatta (per la “lista de Peppe”) e Marco Barattini (FLI, o quel che ne resta).
E’ da sperare che, almeno loro, abbiano potuto avere accesso completo ai documenti e arrivino in Commissione debitamente informati.

E fermiamoci qui. Sicuramente questo clamoroso “caso” di fine mandato amministrativo che, come quella famosa materia, “più lo si gira e più… puzza”, è destinato a riservare altri sviluppi, che, se potrò, racconterò agli affezionati Lettori di questo blog e di “tantuMergo”, che ringrazio per l'attenzione.

mercoledì 18 dicembre 2013

(464) - “DEBITO FUORI BILANCIO”: IL “GIALLO” SI INFITTISCE...

faldone su sedia (ricostruzione di fantasia)


In un post precedente (n. 462) si è dato conto di una lettera del 3 dicembre con cui la Segretaria comunale ha segnalato al Sindaco la “sottrazione” della cartella contenente la documentazione relativa ai lavori a suo tempo eseguiti sullo stabile di Via C. Battisti 14 e alla connessa nascita di un “debito fuori bilancio” (di 10.400 €, ma l’entità non è ancora completamente definita); la “sottrazione” della cartella, scriveva la Segretaria comunale, è avvenuta “da parte di ignoti, dall’ufficio di Segreteria, dove era depositata”.
La lettera è stata allegata ad altra del 5 dicembre, inviata alla consigliere Martina Corinaldesi, a giustificazione dell’impedimento a rilasciarle la documentazione che quest’ultima aveva richiesto.

La scomparsa della cartella aveva tinto di “giallo” l’intera faccenda e così il sindaco, forse nell’intento di chiarirla, il 14 dicembre ha scritto ai Capigruppo consiliari (Michele Gatta, Marco Barattini, Dante Stopponi e Martina Corinaldesi) la lettera che segue, che si pubblica integralmente escluse due frasi finali, sostituite da ‘puntini’ dato che contengono apprezzamenti personali sul Responsabile della 1° Area Amministrativa, Dott. Messa, e sulla stessa Segretaria comunale, Dott.ssa Romaldi, a cui la lettera è inviata “per conoscenza”.

Prot. n. 4082 del 14.12.2013.
Sigg. Capigruppo Consiliari
Michele Gatta
Marco Barattini
Dante Stopponi
Martina Corinaldesi.
Oggetto: fascicolo ex ristorante “Merlo Nero”
Mi riferisco all’oggetto ed in particolare alla presunta scomparsa del fascicolo in oggetto, segnalata dalla dr.ssa Romaldi con lettera del 03.12.2013, per precisare che avevo già risolto la questione sin dal 04.12.2013, semplicemente chiedendo notizia del fascicolo ai capi area del Comune.
Il dr. Messa mi ha riferito di aver trovato il fascicolo sopra una sedia in uno degli uffici comunali e di averlo preso in consegna, al fine di rimetterlo nell’archivio competente.”
(…)
Cordiali saluti.
Il Sindaco – Giuseppe Corinaldesi”

Dunque: tutto chiaro? Non direi.
Dando per vere, ovviamente, sia la notizia della “sottrazione, da parte di ignoti, della cartella depositata nell’ufficio di segreteria”, che quella del “ritrovamento della stessa sopra la sedia di uno degli uffici comunali”, a mio avviso la lettera del Sindaco sarebbe stata davvero chiarificatrice se avesse potuto fornire ‘lumi’ almeno sui seguenti aspetti:
1. “chi”, “quando” e “perché” ha sottratto la cartella dall’Ufficio della Segretaria comunale?
2. “chi” l’ha lasciata e poi fatta trovare “sopra una sedia in uno degli uffici comunali”? e, di grazia, in quale ufficio è stata trovata?
3. perché il ritrovamento della cartella non è stato comunicato immediatamente, nello stesso giorno 4 dicembre, alla Segretaria comunale (evitando così gli ulteriori sviluppi del caso)?
4. qual'è “l’archivio competente” per la sua custodia, se non l’ufficio della Segretaria comunale?
Il “giallo”, dunque, mi sembra che non si diradi, anzi…

E che dire dell’inspiegabile e immotivata omissione di convocare quella “Commissione dei Capigruppo”, istituita dal Consiglio comunale il 29 novembre? Sono passati ormai 20 giorni e a nulla sono servite le sollecitazioni del Capogruppo PD, Dante Stopponi, e di quella di “Rinnovamento”, Martina Corinaldesi.
Si avvicinano Natale e Capodanno e con essi la nuova convocazione del Consiglio comunale chiamato a dire una parola definitiva e certa sulla entità del “debito fuori bilancio”, da ripianare entro la fine di questo Esercizio finanziario.
La “Commissione dei Capigruppo” deve servire ad andare in Consiglio in modo sereno e consapevole, dopo aver chiarito tutti gli aspetti del “caso” e chiuderlo all’insegna della chiarezza, della trasparenza e della assunzione di responsabilità, tra maggioranza e opposizione, per limitare i danni al Comune.
Allora, perché non la si convoca? Perché non la si fa lavorare?  
La mia impressione è che siamo di fronte ad un caso di dilettantismo amministrativo. Ma non è mettendo la testa sotto la sabbia che questa sbrindellata Amministrazione, giunta ormai al capolinea, risolverà i problemi che ha creato.

lunedì 16 dicembre 2013

(463) - ABUSO EDILE ALL’ELICA SpA

L'ingresso dello stabilimento in Via Montirone,10

La notizia è di quelle che non fanno piacere e che anzi generano preoccupazione.
Con Ordinanza del sindaco (emessa dal Responsabile dell’Ufficio tecnico comunale) n. 6 del 12 dicembre scorso,  è stata disposta la sospensione dei lavori edili in corso presso la sede dello stabilimento Elica SpA, in Via Montirone, 10, in quanto ritenuti “abusivi”.

Il testo dell’Ordinanza lo trovate pubblicato su Albo pretorio on line del Comune (http://www.comune.mergo.an.it/Engine/RAServePG.php/P/2705100D0101) al n. 602, e racconta di un sopralluogo eseguito il 12 dicembre dal Responsabile Area Tecnica comunale, a seguito di una comunicazione verbale del Responsabile di settore della Provincia di Ancona, secondo cui il progetto, ancora in fase di esame e autorizzazione, era, invece, “già stato realizzato”.

Si tratterebbe: di un parcheggio di 1.428 mq e della relativa strada di accesso (altri 150 mq.); di uno scavo di sbancamento di 302 mc. circa; di 2 prefabbricati in c.a.v. da destinare a locali tecnici e nuovi bagni, per un totale di ulteriori 337 mc. circa.

L’Ordinanza, diretta all’Amministratore Delegato di Elica SpA, sig. G. P., residente a Varese, dispone la “sospensione dei lavori abusivi, con riserva di eseguire ulteriore accertamento e di adottare i provvedimenti definitivi (…) entro 45 giorni” ed è stata notificata, come di rito, alla Polizia Municipale, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e alla Provincia di Ancona.

In attesa degli sviluppi del caso, viene da domandarsi come mai sia potuto accadere un fatto del genere, ad una Ditta come l’Elica SpA, per tanti versi apprezzata. Viene da chiedersi come si sia potuto pensare che opere di quel tipo e dimensione potessero passare inosservate. Ci si domanda perché non si sia potuto attendere la conclusione del normale iter amministrativo e autorizzativo.

Se l’Azienda aveva motivi particolari di urgenza, credo che l’Amministrazione comunale non si sarebbe dimostrata né cieca né sorda; sono anzi sicuro che ce l’avrebbe messa tutta, nei limiti del possibile e del lecito, ovviamente, per la conclusione più sollecita e positiva della pratica edilizia.
I contatti tra le parti, infatti, non sembrano mancare. Anche di recente Elica SpA ha contribuito generosamente a sostegno della promozione della 'Loc No Loc' al Salone del Camper di Parma, svoltosi dal 14 al 22 settembre, con la partecipazione diretta di ben 2 "nostri" Amministratori comunali.

Di certo c’è che tutto ciò non doveva accadere, perché le regole sono regole e vanno rispettate da tutti. 
Elica SpA compresa.

sabato 14 dicembre 2013

(462) DEBITO FUORI BILANCIO: il “caso” si tinge di “GIALLO” !!!



In Comune, questi giorni non sono una placida vigilia natalizia. Tiene banco, più che mai, la questione del “debito fuori bilancio” per i lavori eseguiti (giugno/luglio 2012) nella “Loc-Ribelli” di Via C. Battisti 14.
A distanza di più di 1 anno, si susseguono chiarimenti tecnici, relazioni di variante ai lavori (trasmesse oggi…e su richiesta), comunicazioni tecniche che sono vere e proprie contestazioni.
Non mancano aspetti inquietanti, che gettano l’ombra del “giallo” e fanno sorgere domande che, forse, resteranno senza risposta. Cominciamo da qui.

Le carte comunali “sottratte da ignoti”
Il 3 dicembre la nostra consigliere Martina Corinaldesi ha chiesto alla Segretaria comunale, dott.ssa Romaldi, copia dei documenti citati nella proposta di deliberazione distribuita ai consiglieri durante la seduta del Consiglio comunale del 29 novembre.
Il 5 dicembre, la dott.ssa Romaldi risponde a Martina e, per giustificare l’impossibilità “di fornirle quanto da lei richiesto”, allega copia di una lettera inviata al sindaco due giorni prima, il 3 dicembre, per informarlo “che la cartella contenente tutta la documentazione relativa alla vicenda ex ristorante "Merlo Nero" è stata sottratta da ignoti dall’ufficio di segreteria dove era depositata e conseguentemente esonerarsi “da ogni responsabilità in merito”.
Da chi è stata sottratta la documentazione? Perché? Cosa ha fatto il sindaco dopo aver ricevuto la “segnalazione” della Segretaria comunale? Ha segnalato anche lui, a chi di dovere, la “sottrazione da parte di ignoti” (che si potrebbe chiamare anche in altri modi…) della documentazione? Dove sta ora la “cartella”? Chi e come garantisce l’integrità e l’intangibilità del suo contenuto? Chi ne garantisce l’accesso, ad esempio, da parte dei Consiglieri comunali? Sono alcune delle domande più spontanee e banali che si possono fare; alle quali gradiremmo qualche risposta (che, se arriverà, pubblicheremo volentieri).

La “Commissione dei Capigruppo” è ferma al palo
C’è poi la questione della “Commissione dei Capigruppo” nominata appositamente nella seduta del Consiglio comunale del 29 novembre per sviscerare il “caso” del debito fuori bilancio e fornire tutti i chiarimenti, in preparazione di una nuova seduta del Consiglio comunale, da tenersi entro la fine dell’anno, in cui prendere i provvedimenti definitivi sul “debito fuori bilancio 2013”.
L’accettazione della nomina di questa Commissione ha permesso di sbloccare una discussione che stava evolvendosi pericolosamente, compromettendo la possibilità di approvare lo stesso “Assestamento del bilancio 2013”; approvazione resa possibile solo grazie al “senso di responsabilità” dimostrato dai consiglieri del PD Vai e Stopponi (vedasi il post n. 460, http://mergo-maderloni.blogspot.it/2013/12/460-recchie-basse-voglia-di-larghe.html).

Chi ha convocato quella Commissione? Chi ha consentito che se ne avviassero gli importanti e delicati lavori? Nessuno. Semplicemente nessuno.
Non la convoca il sindaco, che dovrebbe. Non la convoca il Vicesindaco Costantini, che ne fa parte e, forse, dovrebbe presiederla. Non lo fa nessun altro. Si mostra incuranza degli impegni presi e ingratitudine del “senso di responsabilità” dimostrato dall’opposizione PD (evidentemente mal riposto).  
Anche qui sorgono spontanee alcune domande: perché, a distanza di oltre 2 settimane, la Commissione non viene insediata e messa al lavoro, su quella “cartella della documentazione” che, “sottratta da ignoti” forse nel frattempo sarà stata ritrovata?
Si ha l’impressione che si punti, volontariamente, sui “tempi lunghi”, tanto che si parla di un Consiglio da convocarsi tra Natale e Capodanno (ad es: venerdì 27 dicembre). Si confida sul clima natalizio e la “fedeltà” dei consiglieri di maggioranza, magari dopo un formale, rapidissimo e ‘last minute’ passaggio in Commissione dei Capigruppo? 

Positiva iniziativa del capogruppo PD, Dante Stopponi
Per questo va salutata positivamente la lettera con cui ieri il nuovo Capogruppo PD, Dante Stopponi, ha chiesto al vicesindaco “il più urgente insediamento” della Commisione; richiesta che è stata immediatamente condivisa e sostenuta anche dalla nostra Martina Corinaldesi.
Che esito avrà la richiesta? Sarà condivisa anche dai Capigruppo di maggioranza, Marco Barattini e Michele Gatta? Qualcuno, finalmente, “si darà una smossa”? E’ da sperare… ma non ci giurerei!

lunedì 9 dicembre 2013

(461) ...E ANCHE MERGO SI SVEGLIA DEMOCRATICO-RENZIANA

Il personale del seggio al lavoro


Una corsa senza storia, anche a Mergo, quella delle “primarie aperte” convocate dal PD per la scelta del suo Segretario nazionale. 
Forte l’affluenza al seggio (nella foto, il Presidente Stefano Giaccaglia e gli Scrutatori Dante Stopponi e Aldo Cesaroni), allestito nei locali della ex scuola elementare in Via C. Battisti, nel Capoluogo: alla fine hanno votato in 89, una cifra ben superiore ai previsti 55, che ha costretto gli organizzatori dapprima alla ricerca di nuove schede elettorali e poi alla loro riproduzione in loco mediante fotocopiatrice a colori.
Non scontato l’esito, anche se in linea con quello nazionale. Matteo Renzi, con 70 voti (78,6 %) ha ‘stracciato’ i suoi competitor Gianni Cuperlo, che ha ottenuto 13 voti (14,6 %), e Pippo Civati, 6 voti (6,7 %). Dunque è stato completamente stravolto l’esito delle indicazioni date a suo tempo dagli iscritti al circolo PD mergano, che videro un Renzi più debole e un Cuperlo più forte. Ma così è, quando ad eleggere il segretario nazionale di un partito non si ammettono solo gli iscritti (come è avvenuto per la Lega), ma tutti i cittadini che autodichiarino di essere anche solo simpatizzanti o elettori di quel partito.

E in verità, nelle poche ore che sono stato presente al seggio, ho visto votare non solo Amministratori e Consiglieri che oggi, in Comune, siedono su banchi distinti e contrapposti a quelli dove siedono i loro colleghi del PD o di Centrosinistra, ma anche concittadini che faticherei un po’ a ritenere elettori del partito che fu di Prodi, Veltroni, Franceschini e Bersani.
Tutti “folgorati sulla strada di Damasco”? Tutti ricredutisi, e forse anche pentiti, delle scelte fatte in passato (magari più vicine a un Casini o, addirittura, a un Berlusconi…) e non più disposti a ripeterle? Se è e sarà così, non c’è che da rallegrarsene. Il PD ha il dovere di essere aperto ed inclusivo con tutti coloro che vogliono dare una mano, perchè l’Italia non ne può più dell’attuale stato di cose. 
Occorrono misure urgenti e drastiche, in economia, nelle istituzioni, nella politica e non solo. Quelle stesse misure, annunciate anche da Matto Renzi e fino a ieri rese impossibili dal governo “tecnico” di Monti, ma anche da quello delle “larghe intese” col PdL di Silvio B. e di Alfano. Vedremo…

Ma anche Mergo è ormai alla vigilia di scelte importanti e, a quanto se ne sa, le "grandi manovre" sono da tempo in atto, specie da parte di chi è alla ricerca di una riconferma. 
Una Amministrazione da tempo in stato comatoso, che quando non è stata inerte ha combinato guai che stanno emergendo ogni giorno di più, sta giungendo “a fine corsa”.
Mergo, tra qualche vaso di coccio appeso ai lampioni e qualche ‘locloccata’, tanto enfatizzata quanto inutile, ha perso 5 anni della sua vita amministrativa ed è regredita. E, se è pur vero - come si dice - che "quando il pesce puzza, comincia dalla testa",  le responsabilità non possono essere circoscritte solo ad una persona, ma sono collettive. Sono di chi ha voluto fare e di chi, senza distinguersi dagli altri, ha permesso che si facesse.
Occorre cambiare e in profondità. Voglio sperare l’ampia partecipazione alle “primarie aperte” del PD sia, per tutti coloro che vi hanno preso parte, un segno di consapevolezza della necessità di questo cambiamento e, per qualcuno di essi, anche di sincera autocritica. 
Voglio sperare…

domenica 1 dicembre 2013

(460) - A " 'RECCHIE BASSE"... (voglia di "larghe intese in salsa mergana"?).

L'immobile comunale in Via C. Battisti, 14
“A ‘recchie basse”, alla ricerca affannosa di una soluzione, imbarazzo e smarrimento: si può descrivere così il modo in cui venerdì sera, in Consiglio, l’Amministrazione comunale ha affrontato il “caso” del ‘debito fuori bilancio’ per i lavori eseguiti in Via C. Battisti, 14.

La proposta di deliberazione, predisposta nel pomeriggio, è stata consegnata ai consiglieri all’ultimo momento, a  seduta ormai aperta, anziché con il canonico anticipo minimo di 48 ore.
Al consigliere Flavio Vai (PD) che, per questo motivo, chiede un rinvio, l’assessore Cinti non trova di meglio che appioppargli la responsabilità per i conseguenti ritardi nei pagamenti (“Ci sono le ditte che aspettano di essere pagate…” dice), facendo esplodere il mite Flavio che proprio non ci sta a prendersi responsabilità che semmai sono di altri e non certo sue o dei consiglieri di opposizione.

Nel momento in cui il confronto rischiava di degenerare in scontro, va registrato il “colpo di reni” di Peppe-sindaco. E’ davvero bravo, debbo riconoscerlo. Mette in mora il Cinti, assume direttamente le redini della situazione, abbassa i toni e con voce accorata e il capo abbondantemente sparso di cenere, comincia con il fare appello “al senso di responsabilità” dell’opposizione, ne chiede la condivisione, ne implora la comprensione e la collaborazione “per evitare che il guaio (del 'debito fuori bilancio’) diventi ancora più grande”: insomma, pare di assistere al desiderio (di Peppe e &) di "larghe intese in salsa mergana" !!!
Perfino la Commissione incaricata di fare luce sul “buco” finanziario e riferire al Consiglio, proposta dal nuovo Capogruppo del PD, Dante Stopponi, viene accolta senza battere ciglio!
E se si prodiga a distendere gli animi persino l’assessore-avvocato Carlo Anastasi (che ha ritenuto plausibile parlare di “gestione allegra e disinvolta”), allora si capisce come e perchè, a quel punto, il buon cuore dei consiglieri Stopponi e Vai, unici presenti dei 4 su cui dovrebbe poter contare l’opposizione, ceda e faccia cambiare l’iniziale orientamento da “contrario” a “favorevole”. Ma favorevole a cosa? Innanzitutto a “prendere atto della esistenza del debito e del suo ammontare massimo di 10.400 €,  rinviando la esatta quantificazione ad una successiva seduta del Consiglio (da tenersi entro l’anno).

Ma c’è dell’altro che emerge dalla ‘velina’ consegnata tardivamente ai consiglieri.
Si viene a sapere, ad esempio, che, rispetto all’originaria spesa di € 17.000, fino ad oggi sono stati liquidati € 26.796,47; i quali, sommati agli ulteriori € 10.400 del ‘debito fuori bilancio’, dovrebbe portare ad un totale (provvisorio) di oltre € 37.000; dunque ben 20.000 € in più del previsto! Cifra già esorbitante, ma che, secondo altre stime, supererebbe i € 44.000, suscettibili di lievitare ulteriormente e sensibilmente, in caso di esito infausto della causa intentata dai precedenti gestori del ristorante.
Insomma… un pozzo senza fondo!!!

Si viene a sapere poi del vorticoso scambio di missive che il 21 e il 22 novembre, a 1 settimana dalla seduta del Consiglio comunale, hanno impegnato l’arch. Alessandro Bartocci, Progettista (su incarico della sig.ra Gambini) e Direttore dei Lavori (su incarico della Giunta comunale), la Segretaria comunale, i Responsabili delle Aree Finanziaria e Tecnica comunale nonché il Revisore del Conto. Un intenso giro di note e atti originato dai tanto attesi “certificato di fine lavori” e “rendicontazione finale dei lavori”, redatti dall’arch. Bartocci il 21 novembre, “solo dopo apposita richiesta da parte dell’Amministrazione comunale”. Il tutto 1 anno e 4 mesi dopo la presumibile fine dei lavori e la inaugurazione del ristorante!

Dopo quei 21 e 22 di novembre, giorni in cui “tutto accade”, il 29 novembre, il Consiglio comunale è stato chiamato a contare – ma ancora non definitivamente - i 'cocci'. Forse è da qui che sono nate quelle “‘recchie basse”  notate l’altra sera in Consiglio comunale.