L'immobile comunale in Via C. Battisti, 14 |
“A ‘recchie basse”, alla ricerca
affannosa di una soluzione, imbarazzo e smarrimento: si può descrivere così il
modo in cui venerdì sera, in Consiglio, l’Amministrazione comunale ha
affrontato il “caso” del ‘debito fuori bilancio’ per i lavori eseguiti in Via C. Battisti, 14.
La proposta di deliberazione,
predisposta nel pomeriggio, è stata consegnata ai consiglieri all’ultimo
momento, a seduta ormai aperta, anziché
con il canonico anticipo minimo di 48 ore.
Al consigliere Flavio Vai (PD) che, per
questo motivo, chiede un rinvio, l’assessore Cinti non trova di meglio che
appioppargli la responsabilità per i conseguenti ritardi nei pagamenti (“Ci sono le ditte che aspettano di essere
pagate…” dice), facendo esplodere il mite Flavio che proprio non ci sta a
prendersi responsabilità che semmai sono di altri e non certo sue o dei consiglieri
di opposizione.
Nel momento in cui il confronto
rischiava di degenerare in scontro, va registrato il “colpo di reni” di Peppe-sindaco.
E’ davvero bravo, debbo riconoscerlo. Mette in mora il Cinti, assume direttamente le redini della
situazione, abbassa i toni e con voce accorata e il capo abbondantemente sparso
di cenere, comincia con il fare appello “al senso di responsabilità” dell’opposizione,
ne chiede la condivisione, ne implora la comprensione e la collaborazione “per
evitare che il guaio (del 'debito fuori bilancio’) diventi ancora più grande”: insomma,
pare di assistere al desiderio (di Peppe e &) di "larghe intese in salsa mergana" !!!
Perfino la Commissione incaricata
di fare luce sul “buco” finanziario e riferire al Consiglio, proposta dal nuovo
Capogruppo del PD, Dante Stopponi, viene accolta senza battere ciglio!
E se si prodiga a distendere gli
animi persino l’assessore-avvocato Carlo Anastasi (che ha ritenuto plausibile parlare di “gestione allegra e disinvolta”), allora si capisce come e
perchè, a quel punto, il buon cuore dei consiglieri Stopponi e Vai, unici
presenti dei 4 su cui dovrebbe poter contare l’opposizione, ceda e faccia cambiare
l’iniziale orientamento da “contrario” a “favorevole”. Ma favorevole a cosa?
Innanzitutto a “prendere atto della esistenza del debito e del suo ammontare massimo
di 10.400 €, rinviando la esatta
quantificazione ad una successiva seduta del Consiglio (da tenersi entro l’anno).
Ma c’è dell’altro che emerge dalla
‘velina’ consegnata tardivamente ai consiglieri.
Si viene a sapere, ad esempio,
che, rispetto all’originaria spesa di € 17.000, fino ad oggi sono stati liquidati
€ 26.796,47; i quali, sommati agli ulteriori € 10.400 del ‘debito fuori
bilancio’, dovrebbe portare ad un totale (provvisorio) di oltre € 37.000; dunque ben 20.000
€ in più del previsto! Cifra già esorbitante, ma che, secondo altre stime,
supererebbe i € 44.000, suscettibili di lievitare ulteriormente e sensibilmente,
in caso di esito infausto della causa intentata dai precedenti gestori del
ristorante.
Insomma… un pozzo senza fondo!!!
Si viene a sapere poi del
vorticoso scambio di missive che il 21 e il 22 novembre, a 1 settimana dalla
seduta del Consiglio comunale, hanno impegnato l’arch. Alessandro Bartocci,
Progettista (su incarico della sig.ra Gambini) e Direttore dei Lavori (su
incarico della Giunta comunale), la Segretaria comunale, i Responsabili delle Aree
Finanziaria e Tecnica comunale nonché il Revisore del Conto. Un intenso giro di
note e atti originato dai tanto attesi
“certificato di fine lavori” e “rendicontazione finale dei lavori”, redatti
dall’arch. Bartocci il 21 novembre, “solo
dopo apposita richiesta da parte dell’Amministrazione comunale”. Il tutto 1
anno e 4 mesi dopo la presumibile fine dei lavori e la inaugurazione del
ristorante!
Dopo quei 21 e 22 di novembre, giorni
in cui “tutto accade”, il 29 novembre, il Consiglio comunale è stato chiamato a
contare – ma ancora non definitivamente - i 'cocci'. Forse è da qui che sono nate
quelle “‘recchie basse” notate l’altra sera in Consiglio comunale.
2 commenti:
ma quanto ce costa el ristorante de PEPPE??????????
Cara Sara, ormai ci siamo quasi. Tra poco sapremo dare una risposta - PUBBLICA, come sempre - alla domanda tua e di qualche altro mergano. Quanto è accaduto, non ha precedenti a Mergo. E' ORA DI "MANDARLE A CASA" i responsabili di questo modo di "amministrare" il Paese, anche se temo che qualcuno di loro vorrà camuffarsi e darci ad intendere che non ne sapevano niente!!!
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