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La notizia è questa: il Consiglio
comunale è stato convocato per le ore 21.00 di lunedì 30 dicembre.
Il fatto non ha precedenti. Di
Consigli convocati anche qualche giorno (2 o 3) prima di Natale, ce ne sono
stati; ma poi arriva Natale e ci si dà una calmata un po’ tutti.
C’è chi è cristianamente preso
dalle riflessioni più edificanti e si abbandona ai migliori pensieri e
proponimenti, alla letizia della Buona Novella annunciata dalla nascita del
Bambin Gesù in quella Grotta di Betlemme, “al freddo e al gelo” e rinverdisce
la suggestione e l’emozione con qualche visita a Presepi, più o meno viventi.
E c’è chi, invece, si fa prendere
dall’euforia del natale consumistico, quello dei giri per negozi per lo ‘scioppinghe’, pensa ai regali, alle
feste e ai “botti”, alle scorpacciate e alle bevute, e si abbandona
all’euforia, falsa e volatile, del Nuovo Anno.
I più mescolano l’una e l’altra
sfera, il sacro ed il profano; un fatto è certo, nessuno pensa più, per qualche
giorno, alle gioie ed ai dolori della Pubblica Amministrazione.
Non è così quest’anno, ultimo
della “gestione Corinaldesi Peppe & C.” (dove C. non sta solo per “Cinti”),
che si avvia ad una conclusione assai caotica, disordinata, “peppata” e
“pepata”.
Sono solo 3 gli argomenti
all’Ordine del giorno. Su ciascuno si potrebbe dire e scrivere a lungo.
Già l’approvazione dei verbali
della seduta precedente del 29 novembre, non si annuncia come una banale
incombenza, per via di un “verbale” che in realtà è un “non verbale” ossia non
dice nulla di ciò che è accaduto.
Poi torna di scena la tormentata questione del “DEBITO FUORI BILANCIO”
per i maggiori lavori, ed i conseguenti maggiori costi, non previsti nel
progetto originario, realizzati presso il ristorante “La Locanda dei Ribelli”.
A leggere la ‘velina’ consegnata
ai Consiglieri comunali si apprende che oltre ai 17.000 € stanziati
inizialmente, oltre ai quasi 9.000 € aggiunti successivamente con
l’assestamento del bilancio 2012 per la
“manutenzione straordinaria del patrimonio comunale”, nel Consiglio del 29 novembre scorso emerse una
ulteriore “falla” di altri 10.400 €., che ora sembra si possa ridurre a “soli”
9.189,19 €.
Infatti, solo pochi giorni fa,
esattamente il 21 dicembre 2013, guarda il caso proprio in coincidenza con
l’avvio dei lavori della Commissione “di studio” (o, se preferite, di indagine)
formata dai Capigruppo consiliari, a
distanza di quasi 1 anno e mezzo dalla fine dei lavori, il Direttore degli
stessi, arch. A. Bartocci, correggendo un proprio atto steso appena 1 mese prima, ricontrollando i conti e le carte, avrebbe scoperto
che “dal computo metrico sono emersi
lavori di migliorie e potenziamento dell’impianto elettrico non di spettanza
del proprietario e pertanto di competenza della locataria”. Il tutto per
un importo di 1.210,81 € che, detratti
dall’ipotesi originaria di 10.400 €, riporterebbero il “debito fuori bilancio”
a 9.189,19 €.
Capiamoci. Qui si parla solo dei
lavori eseguiti tra giugno e luglio 2012, che dai 17.000 € iniziali sarebbero
passati, senza le dovute, canoniche e preventive autorizzazioni tecnico-amministrative, a
32.506 €, secondo l’ultima valutazione effettuata il 21 dicembre 2013
dall’arch. Bartocci.
A questa cifra vanno aggiunti
3.478 € di spese tecniche e di progettazione, per un totale di 35.985 €, che
però non rappresenta ancora la vera spesa complessiva sopportata dal Comune per
“l’operazione ex-Merlo Nero”, dato che aggiungendo un primo indennizzo (4.615
€) pagato alla sig.ra Marina Pierelli, ex locataria, e le prime spese legali
(2.650 €) porta il totale a oltre 42.000 €.
Ma questa somma potrebbe essere
destinata a lievitare ancora, a seconda dell’esito che avrà la causa civile
intentata dalla sig.ra Pierelli che reclama il pagamento dell’indennità di
avviamento commerciale e il rimborso del deposito cauzionale, per un totale di
altri 6.023 €, fatte salve le eventuali spese legali e di giudizio che, in caso
di esito sfavorevole, potrebbe portare a sfondare il “mitico” tetto dei 50.000
€ !!! E’ il caso di dire: “fu vera
gloria? Ai posteri l’ardua sentenza!”
Ma torniamo a noi. S’è visto come
l’arch. Bartocci, rivedendo i conti, determini il “debito fuori bilancio” non
più in 10.400 € ma in 9.189 €, in conseguenza di un 1.210 € di spese,
inizialmente poste a carico del Comune, e ora, invece, addebitate alla nuova
locataria, sig.ra Romina Gambini.
Di cosa si tratta, di
preciso? Nella ‘velina’ data ai
Consiglieri comunali si prla genericamente di “migliorie e potenziamento dell’impianto elettrico” e nulla di più!
Sia come sia, viene fatto di
pensare che se non ci fosse stato “tutto ‘sto can-can” dei Consiglieri
di opposizione, con ripetute
richieste di accesso ai documenti da parte dei Capigruppo Dante Stopponi e Martina
Corinaldesi, se non ci fosse stata la “Commissione di studio” (o, se
preferite, di indagine), se non ci fosse stato, forse, anche questo nostro
modesto blog, probabilmente non si sarebbe andati a ‘risfrugugliare’ le carte, forse non si sarebbe ricontrollato quel
“computo metrico” e forse non sarebbero saltati fuori quei 1.210, 81 € per
lavori “non di spettanza del proprietario
e pertanto di competenza della locataria”, come dicono – ora – le carte
comunali. Forse...
Ovviamente, la questione presenta
tanti altri aspetti destinati a riemergere in Consiglio comunale, perché in
fondo nemmeno la “Commissione di studio” (o, se preferite, di indagine) sembra
che sia riuscita a venire a capo di “come, quando, perché e per responsabilità
di chi” si è formato questo “debito” e, soprattutto, “come e perché” lo stesso
è rimasto “invisibile” per 16 mesi, superando vagli tecnici contabilmente
rigorosi come la “verifica degli equilibri di bilancio” a settembre 2012,
l’assestamento di bilancio, a novembre 2012, e soprattutto il Rendiconto
dell’esercizio finanziario 2012, nell’aprile 2013. Atti tutti in cui sistematicamente
è stata negata l’esistenza di debiti di tal fatta.
E' da sperare fortemente che qualcosa in proposito, al Consiglio comunale, la
dirà il Revisore del Conto, Dr. Piero Grassetti, la cui funzione istituzionale
è proprio quella di esercitare la “vigilanza
sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione” delle
entrate e delle spese del Comune e di dare il “referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione, con
contestuale denuncia ai competenti organi giurisdizionali ove si configurino
ipotesi di responsabilità”, come recita l’art. 239 del Testo Unico Enti
Locali.
Il Consiglio è chiamato ad
esaminare, poi, la proposta di recesso unilaterale dalla convenzione per il Servizio
di Segreteria, in pratica una sorta di “benservito” dato, come regalo di Fine Anno, alla Segretaria
comunale. Ma anche questa, che si annuncia come un’altra “bad story”, merita un
post a parte.
PS: dall’esame delle carte date ai Consiglieri comunali,
emerge una IMPORTANTE NOVITA': il Sig. Giuseppe Corinaldesi, sindaco pro tempore (fino al 25 maggio prossimo), già Responsabile di una Area Amministrativa (la cosiddetta, pensate un po'..., "Giuridico-Gestionale"), ha assunto ora anche il ruolo di “Responsabile dell’Area
Tecnica f.f.”, succedendo, in via provvisoria, nel posto che fu già del
Geometra, ed ora Dottore, Raffaele Messa, poi dell’Ingegnere Alessandro Vitali
e ora, fino al 31.12.2013 (ma in ferie dal 21 dicembre), del Geometra Piero
Cuicchi, la cui convenzione evidentemente non è stata rinnovata.
AUGURI al Sig. SINDACO, per il nuovo, prestigioso e impegnativo incarico!
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