Seduta “particolare” quella del
Consiglio comunale di ieri sera, segnata dalle assenze (di quantità) nei banchi
della minoranza e (di qualità) in quelli della Giunta, ma soprattutto dalla
commozione per le notizie, portate dalla consigliere Lorena A. Barbaresi, a seduta
consiliare appena cominciata, sull’improvviso aggravarsi della terribile
malattia che ha colpito il Tenente della Polizia Municipale Giuseppe
Perticaroli, “Pino” per tutti.
Lorena, più che sedutasi al suo
posto, nell’emiciclo di sinistra, vi si è accasciata, presa da un pianto irrefrenabile e da
una emozione dolorosa. Subito sospesa dal sindaco la seduta, è stata circondata di attenzioni e
affetto da parte di tutti. Dante Stopponi, il suo Capogruppo, le ha portato un
bicchiere d’acqua mentre veniva chiamato il marito, Maurizio Loccioni, che l’ha
riaccompagnata a casa.
La seduta è ripresa sottotono.
A quel punto, della minoranza
c’era solo il Capogruppo PD Dante Stopponi (Vai a casa malato, Martina
Corinaldesi assente per lavoro). Ma la sorpresa maggiore è stata il banco
vuoto dell’assessore al bilancio Alberto Cinti. La prima volta, a mia memoria.
Anch’egli a casa malato?
Anch’egli assente per lavoro? Non so.
Ho avuto l’impressione che gran parte della
responsabilità per i “pasticci” del ‘Debito fuori Bilancio’ e del (tentato) ‘licenziamento’
della Segretaria comunale, ora la si voglia buttare proprio sulle sue spalle.
Il
chè mi parrebbe decisamente ingiusto perché, anche ammettendo per lui la maggior parte di responsabilità politica nella gestione delle due vicende, ne rimarrebbe comunque una parte cospicua da
distribuire equamente tra i suoi Colleghi di Giunta, sindaco in testa, e di
maggioranza consiliare, che l’hanno sempre e decisamente condiviso, sostenuto e supportato.
E’ così che, sotto tono, quasi
con rassegnazione e senza discussioni di rilievo, il Consiglio ha via via
deglutito la imbarazzante “Relazione-Choc” della Segretaria comunale sul
Controllo successivo e la altrettanto imbarazzante doppia revoca delle delibere
del Consiglio comunale del dicembre 2013 sul “Debito fuori Bilancio” e sulla Segretaria comunale, di cui qui si è scritto in
abbondanza.
Poi è stata la volta del termine
per il deposito degli atti in caso di convocazione del Consiglio comunale (è
stato stabilito in 3 giorni, ma la nuova norma non decorrerà da subito, come
sarebbe stato normale in qualsiasi Comune normale, ma… dal 1° settembre 2014: grazioso ‘lascito’ di Peppe e C. al nuovo Consiglio comunale).
Infine sulla modifica, proposta da PD-Rinnovamento, delle
esose tariffe che stanno ‘ammazzando’ il Servizio di Trasporto sociale, la
maggioranza ha imposto un “rinvio”.
L’assessore Carlo Anastasi ha
riconosciuto che 0,40 €/km, in caso di mancata presentazione del reddito ISEE,
sono un po’ troppi e che andrebbero portati almeno a 0,35 €/km; tuttavia - pur impegnandosi a risolvere il caso prima della fine del mandato - ha detto che Mergo, da solo, non può fare nulla perchè il Capofila del servizio è Serra San Quirico e il sindaco di quel Comune neanche avrebbe risposto ad una lettera, con analogo contenuto, inviatagli a gennaio.
Se le tariffe del Trasporto sociale non si toccano, dunque, la "colpa" sarebbe del Sindaco e del Comune di Serra San Quirico, che “non vogliono”.
Mergo, par di capire, non è più Comune Autonomo.
Con un salto indietro nella Storia, è stato ricondotto allo status di… impotente “frazione di Serra San Quirico”! Grazie, Peppe !!!