La Giunta (vedi, su questo sito, la delibera n. 12 del 1° marzo 2012) ha fatto il conto delle spese sostenute per lavori, servizi, forniture e altro, per far fronte alla nevicata dei primi di febbraio: 16.800 €, ci è costata; più di 1.200 euro al giorno!
E si tratta delle sole “spese vive”, ossia non considera i danni provocati ai beni pubblici o privati e tanto meno quelli provocati alle attività economiche (ad es: all’agricoltura), che non sono stati pochi. E, per fortuna, la neve si è sciolta lentamente, risparmiandoci il solito seguito delle cosiddette “calamità naturali”, frane e smottamenti, che sono spesso solo la conseguenza dell’incuria in cui è tenuto un territorio, tanto fortemente esposto al rischio idrogeologico quanto poco oggetto di interventi di prevenzione e manutenzione.
Ciò premesso, vediamo queste spese in dettaglio:
- per lo sgombero della neve si sono spesi € 9.390 (di cui: € 5.600 alla ditta Sandroni Sandrino; € 3.290 alla ditta Edil Loroni srl; € 500 alla ditta Profili Costruzioni srl);
- per l’acquisto di carburanti (per rifornire solo i mezzi del Comune) ci sono voluti € 2.931,45 (€ 2.608,45 per rifornimenti effettuati presso la ditta Sam metano di Brunetti & c. sas; € 323,00 ditta Route 76 srl);
- per il lavoro straordinario del personale comunale si sono pagati € 1.456,79;
- per i pasti in ristorante consumati dal personale comunale e della Protezione civile: € 522,50 (di cui € 470,00 alla Trattoria Martellò; € 52,50 al ristorante pizzeria L’Oasi di Rosora);
Ci sono poi € 320,00 spesi per ricoverare presso la Pensione Lidia una famiglia abitante in un alloggio a rischio; € 509,94 per riparare i mezzi presso la ditta Carbonfer snc. Infine altri € 1.678,32 per spese non specificate.
Le nevicate, specie quelle forti che abbiamo avuto nel febbraio scorso, sono delle autentiche calamità per le casse comunali. Come ben sa qualunque amministratore pubblico, ogni nevicata è una batosta per le casse comunali. Quando va bene, la Regione rimborsa qualcosa, ma la maggior parte dei costi resta a carico del bilancio comunale, costringendo a rivedere i conti e a fare a meno di qualcosa che si era previsto di fare.
Per questo motivo, penso che bisognerebbe ridurre le spese all’osso. E’ stato fatto? Vediamo.
I pasti: 522 € spesi per dare i pasti a dipendenti comunali e volontari della Protezione civile, persone che abitano in Paese, sembrano tanti. Considerato che il costo medio avrà oscillato tra i 15 e i 18 €, si tratta di 29/35 pasti, dunque una media di 2 o 3 pasti al giorno: per ogni giorno, per ognuno dei 12 giorni della nevicata! Non vi sembrano un po’ troppi?
I carburanti: con 2.931 €, a 1,7 € al litro, si comprano 1.724 litri di gasolio, 143 al giorno, per ogni giorno, per ognuno dei 12 giorni della nevicata. Considerato che si è trattato di far camminare i soli mezzi comunali, sembrano tanti; ma per farsi un’idea più precisa, bisognerebbe sapere quanto del consumo è dovuto al funzionamento della ruspa comunale e quanto, invece, al “pick-up” della Protezione civile (alla cui guida, in quei giorni, si è spesso visto il sindaco). Ma la delibera della Giunta non specifica.
Gli straordinari: in quei giorni il Comune ha potuto disporre di un solo operaio, che ha dato prova di innegabile impegno, abnegazione e spirito di sacrificio. Dato atto di ciò, tuttavia, 1.456,79 € sembrano davvero tanti, per pagare lavoro straordinario, ossia eccedente il normale orario di lavoro giornaliero. Non se ne poteva utilizzare, almeno in parte, per l’assunzione, a tempo determinato, di uno/due disoccupati, magari a part-time, considerati i tempi che corrono?
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