Il Certificato elettorale, col cedolino del 2° turno, da portare al seggio |
Domani arriva il secondo (e finalmente ultimo!) turno delle Primarie del Centrosinistra.Per votare bisogna tornare al seggio, portando il proprio certificato elettorale, ancora munito del cedolino del "Secondo Turno" (vedi foto).
Non so quanti troveranno interessanti i “fatti miei”, ma
sento di dover dire qui che dopo il voto de "primo turno", dato con convinzione a Vendola,
domani – senza se e senza ma - il mio voto sarà altrettanto convinto per
Bersani.
Ho assistito, insieme a tanti, al confronto tv
in diretta dei due “finalisti”, mercoledì sulla 1° rete Rai: va bene la polemica,
ma di Renzi non mi sono piaciuti, tra l’altro, i colpi bassi e l’eccessiva
insistenza sulle (presunte) “colpe del Centrosinistra negli ultimi 20 anni”, che ci
saranno anche state, ma non si può far credere che Berlusconi (e, soprattutto,
quell’ideologia chiamata “berlusconismo”) siano come d’incanto spariti, a quanto pare anche
dalla memoria!
Ho assistito, il giorno dopo, ancora in diretta su Rai News (canale 48), alla
manifestazione di Napoli con Bersani e Vendola.
Bravo Vendola, a toccare le corde giuste del cuore, come gli accade spesso, ma bravo anche Bersani: concreto e convincente, affidabile come candidato alla guida del prossimo governo, capace di stare in campo, in Italia e in Europa, per un progetto condiviso che coniughi quel rinnovamento, anche radicale, senza dubbio necessario in molti aspetti della nostra vita pubblica e privata, a quel po’ di saggezza ed equilibrio che eviti le “delenda Carthago” di Marco P. Catone il Vecchio o i “fuori i barbari” di Papa Giulio II.
Bravo Vendola, a toccare le corde giuste del cuore, come gli accade spesso, ma bravo anche Bersani: concreto e convincente, affidabile come candidato alla guida del prossimo governo, capace di stare in campo, in Italia e in Europa, per un progetto condiviso che coniughi quel rinnovamento, anche radicale, senza dubbio necessario in molti aspetti della nostra vita pubblica e privata, a quel po’ di saggezza ed equilibrio che eviti le “delenda Carthago” di Marco P. Catone il Vecchio o i “fuori i barbari” di Papa Giulio II.
E poi che dire dei risvolti più recenti, della astiosa polemica su chi, al secondo turno, ha diritto di votare e chi no? Anche qui ho condiviso la serietà del richiamo al rispetto delle “regole” condivise, che non si cambiano in corsa e con la partita in atto.
E’ logico, come minimo, che, a questo punto, la “platea elettorale” non si debba né si
possa toccare, per non dare l’idea di aggiustarsi le regole a seconda dei
propri (presunti) interessi. E quale esempio si darebbe agli Italiani, non solo a quelli
che hanno scelto di “giocare la partita”, ma anche a quelli che,
legittimamente, hanno scelto di fare da spettatori?
Il tempo dei “FURBI” deve essere dichiarato FINITO! Per tutti!!!
Il tempo dei “FURBI” deve essere dichiarato FINITO! Per tutti!!!
Perché un dato è certo: chi voleva iscriversi nelle “Liste
degli elettori del Centrosinistra” ha avuto 3 settimane per farlo. E
non solo nelle settimane in cui, non senza sacrificio personale, anche a Mergo
(vedi post n. 350 http://mergo-maderloni.blogspot.it/2012/11/350-primarie-del-centrosinistra.html
) sono stati tenuti aperti i luoghi dove si raccoglievano queste iscrizioni, ma
persino da casa sua, on line, e financo domenica scorsa, quella del “Primo turno”, a operazioni elettorali ormai avviate e in corso, quando certamente nessuno
sapeva come si sarebbe conclusa la cosa.
Se il tempo del rispetto, della moderazione e del buon
gusto, visto nella prima trasmissione tv di presentazione dei 5 candidati e nei giorni successivi,
sembra che ora la si voglia miseramente far volgere al termine, ci si deve davvero chiedere chi e
perché intenda “sporcare” in modo orribile una esperienza che ci ha riempito di orgoglio ed ha
fatto tremare di invidia “il campo avverso”, quello del competitor vero, che
non è né Bersani né altri, ma il Centrodestra!
E siccome gli elettori di Centrosinistra (veri...) sono di gusti fini, c'è il rischio che più di qualcuno resti a casa, disgustato da certi spettacoli e da certe risse (da "Ulivo a 12"), inscenate nelle ultime ore. Per poi permettere ad altri, nel campo avverso (hanno già cominciato...) di dire che la vittoria "non vale", appunto "sporcandola".
Non abbocchiamo. E allora, su !, un ultimo sforzo: domani torniamo ai seggi (a
Mergo, sempre lì, nell’ex scuola in Via C. Battisti).
E vinca il migliore.
Vinca la voglia di partecipare, ma nel rispetto delle “regole”.
Vinca la voglia
di democrazia. Vinca l’Italia nuova. Lunedì si riparte, per le "secondarie", la corsa vera.
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