sabato 12 ottobre 2013

(449) – IN GITA DAL PAPA, CON PEPPE E…PAPPA!

L'Udienza papale è finita: si ricompone il gruppo degli 'over65' di Mergo


Mercoledì scorso, come annunciato, ho partecipato alla gita che da qualche anno l’Amministrazione comunale organizza per gli ‘over65’. La meta indicata dal foglietto del Comune era un po’ sibillina: “a Roma-Vaticano”, diceva. Il programma: arrivo a Roma alle 9.30 e “al Vaticano” alle 9.45 con sosta fino alle 13.00. Poi pranzo “a Castel Gandolfo” (ristorante Antichi Sapori, con “prezzi popolari”).

Avevo fantasticato che in quelle 3 ore e passa, in Vaticano, si sarebbe visitata la Basilica di San Pietro poi, forse, la Cappella Sistina o i Musei Vaticani; invece mi sono trovato nel bel mezzo della settimanale Udienza generale di Papa Francesco.
Ma andiamo con ordine.

Due giorni prima Stefano Tacconi mi avvisa che la partenza è anticipata alle 4.00 (dalle 5.45) e a quell’ora, in Piazza Leopardi, ci aspetta un moderno pullman gran turismo della ditta Gabrielli di Genga. Tra Mergo e Angeli, alla fine siamo in 42 e si sta anche un po’ larghi in quel “50posti”.
Il secondo pullman annunciato (a pagamento) per gli ‘under65’, a cura della parrocchia, non c’è. 
Dunque, si parte. Il sindaco-capocomitiva, dà il buon giorno, fa l’appello, fornisce le indicazioni di viaggio. Alle 6.30, sosta per la colazione. Alla ri-partenza, nuovo appello (Peppe non vuole replicare Don Gino, “che una volta se ne perse uno…”). Alle 8.30, in avvicinamento a Roma, una signora propone la recita del ‘Padre Nostro’, cui segue un ‘Ave Maria’ e un ‘Eterno Riposo’. Sarebbe una gita ‘laicamente’ comunale…ma, OK, non facciamo polemiche, vista la destinazione... ci sta!

Lasciato il pullman in Via Leone IV, Salvatore (un “mergano d’estate”) ci porta un bel pacco (100) di permessi per l’ingresso all’Udienza in Piazza San Pietro. Mentre rasentiamo le Mura dei Musei Vaticani la folla, multicolore e multilingue, si ingrossa; per non perderci Peppe alza un ombrellino con la scritta “San Martì all’Angeli”: inconfondibile, “aho! Semo del Mergo!”.
Alle 9.00 superiamo i varchi con controllo elettronico (come negli aeroporti…) ed entriamo nella 'Piazza più Bella del Mondo', che è già quasi piena. Siamo lontani dal palco della cerimonia, ma alcuni maxi-schermi annullano la distanza. Ormai siamo ben pigiati, quando un prelato comincia a snocciolare l’elenco dei gruppi provenienti da diocesi, parrocchie, associazioni, ecc. di ogni ordine e grado, da ogni parte d’Italia e del mondo. E ogni volta, i “chiamati” lanciano grida e applausi. Quando si sente pronunciare il nome “Mergo” in un elenco di località di provenienza dei “pellegrini”, beh! lasciatemelo dire, fa un certo effetto!

Alle 10.00 esce Papa Francesco. Su un auto scoperta percorre in lungo e in largo la Piazza. Una telecamera rinvia sui maxischermi ogni movimento. Francesco fa ampi cenni di saluto a tutti e bacia soprattutto i bambini che gli vengono portati. Ad un certo punto passa a 30 metri da noi, tutti alzano le macchine fotografiche, si vede la ‘papalina’ bianca, la nuca e il viso; se l’emozione è un sentire contagioso, ebbene ne vengo contagiato!

Poi, sempre pigiati come sardine, comincia l’Udienza vera e propria. Un prelato legge un brano dal Vangelo di Giovanni poi Francesco commenta sottolineando il concetto dell’“unità nella diversità”, che spesso ho trovato anche in politica. Biasima ogni tentativo di uniformare, appiattire, banalizzare, annullare le diversità: “che sono una ricchezza, un dono di Dio”, dice!

Non dice altro, ma l’assunto, che “è miele” per le mie orecchie, potrebbe essere considerato “pericoloso” da altre: le “diversità” da ricomporre nell’“unità” del popolo di Dio possono essere anche molto diverse: non solo di razza o di ceto sociale, com’è ovvio, ma anche di generi sessuali, convinzioni politiche, orientamenti culturali, ecc. 
Insomma, sembra a me che Francesco si riveli sempre più un Papa innovatore, che vuole conciliare la Fede con la Complessità della Modernità e del Mondo, aprendola ad essi!

Inutile dire che, così come il brano del Vangelo di Giovanni, anche il commento di Papa Francesco (letti in italiano) è ripetuto in diverse lingue: francese, spagnolo, inglese, portoghese, polacco, russo, croato, arabo (per quel che ho capito…). A ogni gruppo nazionale o linguistico Francesco dedica un saluto; ai cattolici in terra araba raccomanda il dialogo fraterno col mondo musulmano.
Infine, arriva la “Santa Benedizione Apostolica” e, piano piano, si sfolla. Ci si sgranchiscono le gambe, provate da oltre 3 ore dello stare “in piedi”.

Il resto non ha grande storia. Riformato il gruppo, si sale in pullman, si riparte verso le 13.00 e ci si infila sulla Ardeatina (si passa davanti alle Fosse Ardeatine, ma nessuno ne fa cenno…).
Cambia la destinazione. Non più Castel Gandolfo, ma Rocca di Papa. Non più agli ‘Antichi Sapori’ ma al ristorante Palazzolo, dove le “Pantere Grigie” di Mergo arrivano (alle 14.20) con una fame… da lupi. Per il pranzo si fa “alla romana” (23 € a testa), prezzo quasi “popolare”, ma il servizio è stato efficiente e si è mangiato discretamente.

Poi tutti a Castel Gandolfo, visita alla mitica Piazza con il Palazzo della residenza estiva dei Papi e sguardo al Lago Albano di Gastel Gandolfo (non “di” Albano, mi spiega un fornaio in cui acquisto, a mo’ di souvenir, alcuni biscotti al vino).
Alle 18.00 si riprende la strada di casa, poco prima dell’arrivo Peppe annuncia che dal pagamento del pranzo (che il ristoratore “ha offerto gratis all’autista e all’organizzatore”, cioè lui stesso) è avanzata una piccola somma, affidata alla sig.ra Stopponi “per le adozioni a distanza”: il pullman approva. L’arrivo a casa è intorno alle 22.30.

Che dire? L’autista è stato bravo. La compagnia è stata bella, vivace e gioiosa, nonostante gli “acciacchi” dell’età. La gita è stata senza dubbio interessante nella prima parte (ma il pomeriggio si poteva organizzare un po’ meglio: a Castel Gandolfo il gruppo ha girovagato per la piazza, fino al balcone sul lago, un po’ lasciato a se stesso…). Comunque, mi pare che tutti si siano mostrati contenti e soddisfatti.

PS: L’indomani, 10 ottobre, è stata pubblicata la delibera di Giunta con la spesa per il pullman: circa 900 €, iva compresa.

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