L'Udienza papale è finita: si ricompone il gruppo degli 'over65' di Mergo |
Mercoledì scorso, come
annunciato, ho partecipato alla gita che da qualche anno l’Amministrazione
comunale organizza per gli ‘over65’.
La meta indicata dal foglietto del Comune era un po’ sibillina: “a Roma-Vaticano”, diceva.
Il programma: arrivo a Roma alle 9.30 e “al Vaticano” alle 9.45 con sosta fino
alle 13.00. Poi pranzo “a Castel Gandolfo” (ristorante Antichi Sapori, con
“prezzi popolari”).
Avevo fantasticato che in quelle
3 ore e passa, in Vaticano, si sarebbe visitata la Basilica di San Pietro poi,
forse, la Cappella Sistina o i Musei Vaticani; invece mi sono trovato nel bel
mezzo della settimanale Udienza generale di Papa Francesco.
Ma andiamo con ordine.
Due giorni prima Stefano Tacconi
mi avvisa che la partenza è anticipata alle 4.00 (dalle 5.45) e a quell’ora, in
Piazza Leopardi, ci aspetta un moderno pullman gran turismo della ditta
Gabrielli di Genga. Tra Mergo e Angeli, alla fine siamo in 42 e si sta anche un
po’ larghi in quel “50posti”.
Il secondo pullman annunciato (a
pagamento) per gli ‘under65’, a cura
della parrocchia, non c’è.
Dunque, si parte. Il sindaco-capocomitiva, dà il
buon giorno, fa l’appello, fornisce le indicazioni di viaggio. Alle 6.30, sosta
per la colazione. Alla ri-partenza, nuovo appello (Peppe non vuole replicare Don Gino, “che una volta se ne perse uno…”). Alle 8.30, in
avvicinamento a Roma, una signora propone la recita del ‘Padre Nostro’, cui
segue un ‘Ave Maria’ e un ‘Eterno Riposo’. Sarebbe una gita ‘laicamente’
comunale…ma, OK, non facciamo polemiche, vista la destinazione... ci sta!
Lasciato il pullman in Via Leone
IV, Salvatore (un “mergano d’estate”) ci porta un bel pacco (100) di permessi
per l’ingresso all’Udienza in Piazza San Pietro. Mentre rasentiamo le Mura dei
Musei Vaticani la folla, multicolore e multilingue, si ingrossa; per non
perderci Peppe alza un ombrellino con la scritta “San Martì all’Angeli”:
inconfondibile, “aho! Semo del Mergo!”.
Alle 9.00 superiamo i varchi con
controllo elettronico (come negli aeroporti…) ed entriamo nella 'Piazza più
Bella del Mondo', che è già quasi piena. Siamo lontani dal palco della
cerimonia, ma alcuni maxi-schermi annullano la distanza. Ormai siamo ben
pigiati, quando un prelato comincia a snocciolare l’elenco dei gruppi
provenienti da diocesi, parrocchie, associazioni, ecc. di ogni ordine e grado,
da ogni parte d’Italia e del mondo. E ogni volta, i “chiamati” lanciano grida e
applausi. Quando si sente pronunciare il nome “Mergo” in un elenco di località
di provenienza dei “pellegrini”, beh! lasciatemelo dire, fa un certo effetto!
Alle 10.00 esce Papa Francesco.
Su un auto scoperta percorre in lungo e in largo la Piazza. Una telecamera
rinvia sui maxischermi ogni movimento. Francesco fa ampi cenni di saluto a
tutti e bacia soprattutto i bambini che gli vengono portati. Ad un certo punto
passa a 30 metri da noi, tutti alzano le macchine fotografiche, si vede la ‘papalina’ bianca, la
nuca e il viso; se l’emozione è un sentire contagioso, ebbene ne vengo
contagiato!
Poi, sempre pigiati come sardine,
comincia l’Udienza vera e propria. Un prelato legge un brano dal Vangelo di Giovanni poi Francesco commenta sottolineando il concetto dell’“unità nella diversità”, che
spesso ho trovato anche in politica. Biasima ogni tentativo di uniformare,
appiattire, banalizzare, annullare le diversità: “che sono una ricchezza, un
dono di Dio”, dice!
Non dice altro, ma l’assunto, che “è miele” per le mie orecchie, potrebbe essere considerato “pericoloso” da altre: le “diversità” da ricomporre nell’“unità” del popolo di Dio possono essere anche molto diverse: non solo di razza o di ceto sociale, com’è ovvio, ma anche di generi sessuali, convinzioni politiche, orientamenti culturali, ecc.
Insomma, sembra a me che Francesco si riveli sempre più un Papa innovatore, che vuole conciliare la Fede con la Complessità della Modernità e del Mondo, aprendola ad essi!
Inutile dire che, così come il brano del Vangelo di Giovanni, anche il commento di Papa Francesco (letti in italiano) è ripetuto in diverse lingue: francese, spagnolo, inglese, portoghese, polacco, russo, croato, arabo (per quel che ho capito…). A ogni gruppo nazionale o linguistico Francesco dedica un saluto; ai cattolici in terra araba raccomanda il dialogo fraterno col mondo musulmano.
Infine, arriva la “Santa
Benedizione Apostolica” e, piano piano, si sfolla. Ci si sgranchiscono le
gambe, provate da oltre 3 ore dello stare “in piedi”.
Il resto non ha grande storia.
Riformato il gruppo, si sale in pullman, si riparte verso le 13.00 e ci si
infila sulla Ardeatina (si passa davanti alle Fosse
Ardeatine, ma nessuno ne fa cenno…).
Cambia la destinazione. Non più
Castel Gandolfo, ma Rocca di Papa. Non più agli ‘Antichi Sapori’ ma al
ristorante Palazzolo, dove le “Pantere Grigie” di Mergo arrivano (alle 14.20)
con una fame… da lupi. Per il pranzo si fa “alla romana” (23 € a testa), prezzo
quasi “popolare”, ma il servizio è stato efficiente e si è mangiato
discretamente.
Poi tutti a Castel Gandolfo,
visita alla mitica Piazza con il Palazzo della residenza estiva dei Papi e
sguardo al Lago Albano di Gastel Gandolfo (non “di” Albano, mi spiega un
fornaio in cui acquisto, a mo’ di souvenir, alcuni biscotti al vino).
Alle 18.00 si riprende la strada
di casa, poco prima dell’arrivo Peppe annuncia che dal pagamento del pranzo
(che il ristoratore “ha offerto gratis all’autista e all’organizzatore”, cioè
lui stesso) è avanzata una piccola somma, affidata alla sig.ra Stopponi “per le
adozioni a distanza”: il pullman approva. L’arrivo a casa è intorno alle
22.30.
Che dire? L’autista è stato
bravo. La compagnia è stata bella, vivace e gioiosa, nonostante gli “acciacchi”
dell’età. La gita è stata senza dubbio interessante nella prima parte (ma il
pomeriggio si poteva organizzare un po’ meglio: a Castel Gandolfo il gruppo ha
girovagato per la piazza, fino al balcone sul lago, un po’ lasciato a se
stesso…). Comunque, mi pare che tutti si siano mostrati contenti e soddisfatti.
PS: L’indomani, 10 ottobre, è
stata pubblicata la delibera di Giunta con la spesa per il pullman: circa 900
€, iva compresa.
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