L'immobile di proprietà comunale |
Ammonta, dunque, a 10.400 (diecimilaquattrocento/00) euro il (primo?) “debito fuori
bilancio” per i lavori, aggiuntivi o imprevisti nel progetto originario, relativi
alla manutenzione dell’immobile comunale di Via C. Battisti, 14, meglio noto
come “ex Merlo nero”, oggi “Locanda dei Ribelli”.
Tale “debito fuori
bilancio” è così quantificato, e in un certo senso “certificato”, nella
proposta di Assestamento generale del Bilancio comunale 2013, che approda questa sera in
Consiglio comunale, convocato alle 20.30.
E’ il primo risultato della
accesa polemica avutasi nel corso della precedente seduta del 1° ottobre, che
abbiamo già raccontato su questo sito.
In verità, nel momento in cui
questo post viene scritto, la Consigliere comunale di “Rinnovamento” (e, forse,
neppure gli altri) non ha ancora né ricevuto, né ha potuto ritirare, per
delega, la proposta di deliberazione che i Consiglieri comunali dovranno esaminare
e votare tra poche ore e che doveva essere depositata, e dunque resa nota, "almeno 48 ore prima"!
Proposta che, secondo le norme,
dovrebbe essere avanzata dall’assessore al Bilancio, Alberto Cinti, e contenere
tutte (o quasi) le motivazioni e le spiegazioni dell’accaduto.
Stessa sorte, a quanto pare, per
quanto riguarda il parere del Revisore del Conto, Dr. Grassetti, sulla proposta di Assestamento del Bilancio 2013. Si spera
che il Revisore del Conto possa recuperare, presenziando stasera la seduta del Consiglio comunale, tanto
più vista la grave ‘defaillances’ della Amministrazione comunale, che – devo dirlo – non ha
precedenti nella mia memoria di consigliere comunale (dal 1999 al 2010) a Mergo
!!!
Dunque, gli interrogativi e i
dubbi, già avanzati in passato, dentro e fuori del Consiglio comunale, trovano
modo per essere riproposti e irrobustiti.
A quanto ammontano, complessivamente, i costi dell’operazione “ex Merlo nero” o, se volete, “Locanda dei Ribelli” ( la cui gestore, voglio dirlo qui con la massima chiarezza possibile, non ha alcuna responsabilità nell'argomento che qui stiamo trattando)?
Di quanto si è “sforato”
l’impegno finanziario ufficiale e originario (17.000 €)?
L'esecuzione di lavori aggiuntivi o non previsti, sono stati debitamente autorizzati? Come, quando, da chi?
Con questo “debito
fuori bilancio” si chiude la partita o c’è da aspettarsene altri?
Perché mancano ancora all’appello
le fatture di almeno 3 diverse ditte che hanno eseguito i lavori nell’ormai
lontano giugno-luglio 2012 e di un professionista esterno? Cosa si è fatto per sollecitarne l'invio?
Esiste una contabilità
definitiva? E se esiste, è stata regolarmente verificata e avallata da chi – in Comune o fuori di esso - ne
ha le competenze tecniche ed amministrative e i relativi doveri?
Insomma, giunti a questo punto,
bisogna fare luce sull’intera vicenda e individuare le eventuali responsabilità
sia tecniche che amministrative. Insomma
serve CHIAREZZA! Se necessario anche nominando una “Commissione consiliare di inchiesta”!
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