Adolfo Conti |
Convocato dal Consigliere
Anziano, don Giovanni Piccioni, si insedierà domani pomeriggio, presso la sua
sede, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Casa di riposo per
anziani “Adolfo Conti”.
L’Ordine del giorno, oltre alle
usuali “varie ed eventuali”, reca un solo argomento: 1) Elezione del nuovo
Presidente del C.d.A. dell’Ente.
Il nuovo CdA, oltre al Parroco di
Mergo e ad un Erede del Sig. Adolfo Conti, che sono “membri di diritto”, è
costituito da 3 rappresentanti eletti dal Consiglio comunale: 2 in
rappresentanza della maggioranza e 1 della minoranza consiliare. Il Consiglio
comunale vi ha provveduto il 30 luglio scorso nominando i Sigg. Fabiano Meloni
e Simone Serini, per la maggioranza, ed il sottoscritto, per la minoranza.
L’incarico è svolto in forma del tutto gratuita.
Giova forse ricordare che la Casa
di riposo venne costituita per volontà del Benefattore Adolfo Conti (1868-1939)
sulla base di un testamento redatto il 16 luglio 1931, in cui, tra l’altro,
dopo aver disposto varie somme a favore della Croce Rossa Italiana (5.000
lire), dello studentato per le missioni in Bologna (20.000 lire), della Sig.ra
Caterina Barboni, sua domestica, e 5.000 lire “da distribuire subito dopo la mia morte ai poveri di Mergo”, e
15.000 lire “per il funere e per messe da
celebrarsi in suffragio dell’anima mia”, così, infine, dispose:
“Lascio gli altri miei beni mobili per edificare e mantenere un Ospizio
in Mergo”, in cui potevano essere ammessi “quelli giunti già alla vecchiaja e
che versino nell’indigenza, colla condizione che siano domiciliati nel
territorio di Mergo sin da dieci anni”.
Dopo varie vicende l’Ospizio si
trasformò in Opera Pia e poi in Fondazione, retta nel modo in cui s’è detto.
L’altroieri, dunque, mi sono
recato per la prima volta dentro l’edificio. Ho conosciuto una delle 3 suore
“Ordine Francescano delle Clarisse” che presta servizio nella struttura. Ho
parlato con alcuni ospiti, che conoscevo ma che non vedevo da tempo. Mi sono
presentato. Ho detto loro il motivo della mia presenza, che sarà assidua, per
quel che potrò e sarà necessario e utile.
Ad uno di loro ho detto che
giovedì si riunisce il nuovo Consiglio per eleggere il nuovo Presidente. “Ah, sì, Simone Serini…” mi è ha
risposto, segno che la notizia è già acquisita persino tra gli Ospiti. Non che
ci tenga, ma trovo significativo il fatto che “i giochi sono già stati fatti”,
dato che, ancora una volta, per dirla col Sommo Poeta: “vuolsi così colà dove si pote ciò che si vuole, e più non dimandare…”.
PS: Traggo le notizie di cui sopra dalla bella e documentata ricerca curata da Flavio VAI, pubblicata sul n. 2/2011 dei "Quaderni Storici Esini" (pagg. 157-184).
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