Ma di cosa si parla, in concreto, al di là delle polemiche?
La foto che si vede sopra riproduce il famoso "allegato" alla delibera n. 830 della Corte.
I passaggi salienti sono leggibili. Comunque, dopo aver rilevato che il bilancio "è tale da rispettare gli equilibri" (e ci voleva pure che non fosse così...) la Corte "richiama l'attenzione in merito al ricorso... ad entrate a carattere straordinario destinate al finanziamento di spese correnti ripetitive, cosa che potrebbe costituire un sintomo di precarietà per la tenuta degli equilibri". Inoltre "rileva (che) un incremento di alcune voci di entrata... che, ove non effettivamente accertate nel corso dell'esercizio, potrebbero determinare rischi per gli equilibri del bilancio" e, infine, conclude con l'affermazione di un semplice principio contabile secondo cui "è regola di buona amminstrazione che entrate straordinarie non siano chiamate a finanziare spese continuative".
E come è andata la discussione in Consiglio comunale? Qui di seguito pubblichiamo il relativo verbale, in modo che ciascuno possa farsi la sua opinione:VERBALE della discussione sulla deliberazione n. 52 del 17.12.2010 del Consiglio comunale:
"Il Sindaco dà lettura della deliberazione della Corte dei Conti- Sezione Regionale di controllo per le Marche n.830/2010/PRSE del 22.11.2010, relativa al bilancio di previsione 2010 del Comune di Mergo, che viene allegata al presente verbale a formarne parte integrante e sostanziale.
Il Consigliere Vai Flavio sottolinea il rilievo fatto dalla Corte dei Conti secondo cui il bilancio comunale presenta una notevole eccedenza delle entrate straordinarie rispetto alle spese straordinarie, mentre è regola di buona amministrazione che entrate straordinarie non siano chiamate a finanziare spese continuative.
Il Consigliere Cinti Alberto mostra un articolo del "Sole 24 ore" che evidenzia che il problema rilevato dalla Corte dei Conti è comune alla maggioranza dei Comuni d'Italia, costretti, per quadrare i bilanci, ad attingere ad entrate a carattere straordinario. Il Comune di Mergo, comunque, sta attuando una politica finanziaria oculata, a cominciare dal contenimento delle spese per il personale,
Il Consigliere Vai Flavio suggerisce il ricorso a forme straordinarie di riduzione dei costi, attraverso, ad es., l'utilizzo di energie alternative.
Il Consigliere Anastasi Carlo aggiunge che la strada da seguire dovrà essere per forza la gestione in forma associata dei servizi con i Comuni limitrofi."
Tutto ciò premesso, appare decisamente assurda la "linea difensiva" assunta dal sindaco che nega o minimizza le critiche della Corte e, quasi quasi, ne dà la responsabilità... all'opposizione (e, in particolare, alla nostra Lista e al sottoscritto).
Così come assurdo è l'atteggiamento dell'assessore al bilancio A. Cinti che, anzichè delineare una linea della futura gestione finanziaria del Comune più aderente e rispettosa delle osservazioni della Corte, preferisce rifugiarsi in un consolatorio "mal comune, mezzo gaudio" visto che tanti Comuni si troverebbero - secondo lui - nelle stesse condizioni di Mergo.
Con amministratori così... "povera Mergo e poveri noi"!
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