venerdì 24 dicembre 2010

"IL CASO ENGLARO": CI SCRIVE LORENZO... La discussione è aperta!

Su questo blog, il 1° dicembre, avevo tra l'altro scritto: "Domenica 5, alle 17, altro incontro d'eccezione con Beppino ENGLARO, papà di Eluana, che non cessa la sua battaglia per il rispetto di essere ciascuno padrone della sua vita, fino all'ultimo."
Il 4 dicembre (ma l'ho scoperto solo qualche giorno fa, e me ne scuso con Lorenzo) Lorenzo BRAVI ha mandato all'indirizzo mail di questo sito, un suo "commento".
Lo ripropongo qui alla Vostra attenzione.
Quello di Lorenzo, ovviamente, è il punto di vista di una parte molto ampia della "pubblica opinione". Altri (tra questi, il sottoscritto) la vedono diversamente. Tutte le opinioni, specie su una materia così delicata, credo che meritino il rispetto reciproco. Del resto, il "caso Eluana Englaro" lacerò la coscienza civile del Paese, di fronte ad un evidente dramma umano. Non mancarono, lo si ricorderà, forzature e sciacallaggi di vario genere. Ma quello che serve, come sempre, è il dialogo e il confronto sereni, senza forzature ed ideologismi.
Lorenzo apre il dialogo, e di questo lo ringrazio. Chi vorrà, potrà far conoscere il suo punto di vista. Scriveteci.
PS: Se volete che il nome di chi scrive NON sia pubblicato, basta dirlo (ma va dichiarato nel messaggio).

"…caro Riccardo, e si, questa la devo proprio commentare! Non prima però di averti ringraziato per questo spazio che mi offri.

È il cuore che mi spinge.

Fermo restando il rispetto per l'Uomo Peppino Englaro (bisogna infatti distinguere tra il peccato, che va' sempre condannato, e il peccatore, a cui va sempre la massima misericordia; quella di cui tutti noi abbiamo bisogno e che solo Dio può "regalare". In poche parole: Noi non siamo migliori di Peppino!!!) dobbiamo però porci qualche domanda.

E' il buon senso che le suggerisce.

Ad esempio: siamo certi che la sua battaglia sia quella giusta, quella che vale la pena "combattere", quella che ci insegnerà qualcosa, quella che ci farà essere migliori? O corriamo il rischio che anch'essa diventi un'IDEOLOGIA, uno schema già preconcetto e prefissato a cui ricondurre tutto (per capirci, tipo quelle che abbiamo visto, numerose, nel secolo scorso e che terminano con …ismo).

Tu parli di 'Padrone'. Scusa, ma già di per se Padrone è un brutto termine. Tu me lo insegni. Chi è il Padrone? La storia Comunista trabocca di questo termine, e non sono certo io che te lo devo ricordare, tuttavia non mi sembra un termine adatto discutendo di Vita.

Si è padroni di un automobile, di un' appartamento, si è padroni di un modo di vestire, si è padroni di votare chi si vuole… non so se mi spiego… ma non si può essere padroni della propria vita. Semplicemente perché la vita non si è acquistata al centro commerciale. La vita, che ci piaccia o no, ci è stata DONATA. Nessuno un bel giorno si è alzato è ha detto: 'oggi Aggiungi un appuntamento per oggi ho deciso di nascere'!!!!

Se la vita ci è stata donata bisogna stare molto attenti a come la si riconsegna.

Più che padroni preferirei CUSTODI. Mi sembra più rispettoso. Il custode ha a cuore il bene di cui è responsabile. Il padrone lo comanda.

Vita non può essere sinonimo di efficienza. Da un letto si può dare e ricevere molto. Chiediamolo alle suore che accudivano Eluana. Ma basta fare un giro per gli ospedali. L'associazionismo cristiano cattolico è pieno di questi esempi. Cercare e troverete. Perché 'abortire' quel gesto di pietà offerto dalla suore. Cosa sappiamo dello stato di Eluana. Ci sono persone che si sono risvegliate e raccontano che ricordano tutto. Non è bene un pizzico di prudenza in questi casi. Perché questa fretta, perché questa superficialità. Forse perché coincide con l'insegnamento della Chiesa? Guarda che anche la Chiesa qualche volta può azzeccarci!!! Perché banalizzare così questo grande mistero che rappresenta la Vita.

OggiAggiungi un appuntamento per oggi soprattutto. Vediamo talvolta i nostri giovani disprezzare la vita, gettare la vita, sprecare i talenti… nell'alcol, nella droga, nell'egoismo, nell'edonismo fine a se stesso…

Prova a chiedere ad un giovane: Perché vivi?

Qual è il messaggio che arriverà se avremmo 1, 100, 1000 casi Eluana.

Se passasse a livello culturale il concetto che IO stabilisco quando una vita è degna di essere vissuta si aprirebbero infiniti motivi per farla finita!!! Ognuno può avere un suo motivo valido. Per te potrebbe essere inutile una vita da parallizzato, per un altro potrebbe essere inutile una vita dopo che si è stati lasciati dalla ragazza, per un altro potrebbe essere inutile una vita con piccolo esaurimento nervoso, per un'altro potrebbe essere inutile una vita senza lavoro, per un giovane potrebbe essere inutile una vita senza ai piedi l'ultimo modello di Nike… E perché non dovrebbero aver ragione?

Chi stabilisce il confine tra Eutanasia e Accanimeto Terapeutico. Il semplice alimentare (anche se meccanicamente) cos'è? Vedi come questo discorso ci porta in un campo estremamente soggettivo.

E' quando la situazione diventa 'una giungla' di solito è lo Stato che interviene. Quindi sarà lo Stato che determinerà quale vita sarà degna di essere vissuta. ..mmh… c'è da preoccuparsi. Vedi legge 194.

Stiamo attenti a buttare via il bambino con l'acqua sporca.

Napolitano ha definito il suicidio di Monicelli come, se non sbaglio, 'estremo scatto di volontà'. E' proprio così? Ho forse non era semplicemente disperazione, solitudine, angoscia. Se avrebbe avuto accanto qualcuno che gli teneva la mano…se si sentiva amato…chissà…

E' l'AMORE che fa la differenza. Anche nel caso di Eluana. E l'Amore si genera anche da un letto di un ospedale… anche con una carezza… anche se l'altro non risponde…

Con amicizia,
Lorenzo"

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