Ciò che resta della "figuretta" in Via Ravalle Alta |
Visto che continuano gli accessi a questo blog (nei primi 20
gg. di maggio, “shinystat” ha registrato 145 accessi e 267 pagine visitate) e
visto che qualche amico Lettore, con tono che mi è parso preoccupato, mi ha
detto: “ma Riccardo, non scrivi più?”. Allora eccomi qua. Ma non senza darvi
una spiegazione.
Motivi e argomenti per “tantuMergo” non sono mancati e non
mancano. Ma, a parte gli impegni che riempiono le mie giornate, occuparsi del Paese porta, fatalmente e inevitabilmente, anche se
non sempre, ad occuparsi della Amministrazione comunale. E, inevitabilmente, con
toni critici.
Il punto è proprio questo: occuparsi della Amministrazione comunale “de Peppe e &”, è ormai come occuparsi del
nulla. Prendendo a prestito una frase celebre, si potrebbe dire che
“un fantasma si aggira per Mergo; è la sua Amministrazione comunale”!
Criticare questa Allegra Brigata, è ormai come “sparare sulla Croce Rossa”. E come quel Tale della nostra storia, non
vorrei sentirmi rivolgere il fatidico: “Maramaldo… tu uccidi un uomo morto!”.
Sia chiaro, qui non è morto nessuno (per fortuna…), ma lo stato di salute
(politica) dell’Allegra Brigata e del suo Capointesta è visibilmente e manifestamente malfermo e incerto.
Eppure…, nonostante tutto…, bisogna bere l’amaro calice
fino in fondo, fino alla fine del mandato amministrativo. E siccome è ormai
questione solo di pochi mesi, "ricominciamo da 3" episodi.
1. “S. LAURA FA IL MIRACOLO”
Dicevo che spunti per scrivere non mancano. Domenica 5
maggio, ad esempio, per la prima volta da tanti anni, il Gonfalone comunale di
Mergo, insieme a quelli di tanti altri Comuni della provincia, ha partecipato,
ad Arcevia, alla manifestazione che ogni anno ricorda l’Eccidio di Monte S.
Angelo, la “nostra Marzabotto”.
Era il maggio del ’44 quando, per rappresaglia, la
soldataglia nazi-fascista eseguì un rastrellamento alla ricerca di partigiani e,
non trovatili, sfogò la sua tragica rabbia su vecchi, donne e bambini del
luogo.
Quest’anno, la cerimonia ha assunto una solennità
particolare per la presenza della Presidente della Camera dei deputati,
on. Laura Boldrini. E forse è stato questo l’elemento che ha spinto Mergo a non
scantonare (come troppo spesso, quasi sempre, è successo) e ad essere presente.
Ma dietro il Gonfalone cittadino, s’è visto il vicesindaco Costantini. Peppe
avrà avuto senz’altro qualcosa di più importante da fare…!
Tuttavia, bisogna sapersi accontentare, e c’è chi ha già
parlato del “miracolo di Santa Laura”!
2. LA FIGURETTA DI VIA RAVALLE
Verso la metà del mese, un’amica mi dice: “hanno buttato giù
la ‘figuretta’ in Via Ravalle”!
Vado a vedere ed effettivamente l’edicola sacra è ridotta
(vedi foto) ad un cumulo di macerie.
Mi informo. Sembra si sia trattato di un incidente, forse l’opera
di un camion in manovra. Dicono che l’Assicurazione interverrà e presto la “figuretta”
sarà ricostruita, “più grande e più bella di prìa” (avrebbe detto il grande Petrolini).:
speriamo sia davvero così…
Ho avuto notizia che, di fronte all’evento, il sindaco si
sarebbe attivato presso un suo predecessore; pare volesse intervenire. Ma l’edicola sacra di Via Ravalle, come tutte le altre oggetto di culto e
venerazione, specie nel mese di maggio, sarebbe di proprietà privata, della Parrocchia,
il Comune non può fare nulla… Peccato. Qualcuno già pensava di fare “un
figurone” con la "figuretta", e, per giunta, con soldi altrui, quelli dell'assicurazione!
3. I SIGILLI ALLA "MULTISERVICE srl"
Ma parliamo di cose più serie.
Un altro amico mi dice: “Riccardo hai visto, hanno messo i
sigilli alla Multiservice srl”.
E’ stata "la" fabbrica, storica, del Capoluogo. Ha
dato lavoro a decine di mergane e mergani. E’ stato il frutto della felice
capacità imprenditoriale e dell’intelligenza di Altero Piccioni, persona che ho
avuto il piacere di conoscere e stimare, fin da quando lavorava in Comunità
montana, a Fabriano, e poi anche successivamente, nel suo nuovo ruolo da imprenditore, a Mergo.
Certo, le cose della vita possono prendere, talvolta,
pieghe non desiderate. Possono sopravvenire difficoltà. E del resto, i tempi
sono quelli che sono…
Tuttavia è facile rilevare che, dopo il “caso” dell’Alta
Definizione, si tratta del 2° opificio che chiude a Mergo, “al tempo di Peppe
Corinaldesi sindaco”. Con le intuibili e drammatiche conseguenze sulle maestranze.
Certo, le Amministrazioni comunali possono fare poco. Ma
mentre il primo caso ha trovato almeno l’attenzione del Consiglio comunale, nel
caso della “Multiservice” non si ha notizia di particolari “attenzioni”
dell’Amministrazione comunale.
Poco va bene, ma fare niente mi pare davvero troppo
poco! O no?
Fermiamoci qui…e a presto!
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