martedì 18 giugno 2013

(410) - MARCO POMPILI CI SCRIVE (su case comunali e Grande Fusione)

C'è posta per "tantuMergooooo" !!!

Marco Pompili ha commentato il post 409 “La grande fusione: assemblea rinviata”.Il testo integrale lo trovate, come sempre, cliccando sull’icona apposita, in basso, al termine del post.
Dice, tra l’altro, Marco: ”C’è stata un pò di stanca in questo blog, ma si è ripreso piuttosto bene direi”.
Poi va al sodo:
”Primo tema: case popolari.
(…) “La storia ‘case popolari’ a Mergo non è questione di “amministrazioni precedenti”, come tu genericamente affermi, ma di una precisissima amministrazione che ha impostato davvero male l’affare e che ha aperto il recinto, per così dire.
Tre assunti, tre principi, hanno ispirato questa azione politica di diversi anni fa:
1- i bandi sono pericolosi perché possono essere appannaggio di extra comunitari (Centro sinistra insieme ai cattolici? Complimenti);
2- i bandi, pubblici e basati su criteri oggettivi, non consentono di fare qualche pressione o promessa ai cittadini, quindi procediamo con ordinanze (intendiamoci!);
3- intanto facciamo così, poi i cavoli sarà di chi viene dopo. Tutto ciò che un amministratore di buon senso, onesto e aperto non dovrebbe fare.”

Secondo tema: fusione (407 e 409).
Che sia sul tavolo il tema mi sembra giusto, teoricamente vi sono molte considerazioni a favore di dimensioni più ampie delle amministrazioni locali (economie di scala, possibilità di selezionare politici migliori, possibilità teorica peraltro, un bilancio adeguato a fare scelte “politiche”…). Inoltre, se la crisi perdurerà non è detto che fra un paio di anni non si arrivi a riordini istituzionali imposti dall’alto.
Affrontare però il tema con questo tipo di mozione appare un po’ ingenuo e rischia di vanificare un dibattito, non di aprirlo. Vado per punti:
1-      Oltre ai benefici vi sono dei costi (…) e il bilancio dei pro e contro deve essere fatto con dati alla mano. Il paragone con Jesi non regge (…) ad es. vi sarebbero problemi di mobilità verso i servizi centrali per una popolazione che invecchia sempre più, es. la pinacoteca non l’avrebbe comunque!);
2-      le mozioni sono una cosa seria e “impegnare il sindaco ad avviare la fusione” mi sembra un po’ irrealistico: non si capisce se siano stati avviati contatti con le spose Castelplanio, Rosora… ma sembrerebbe di no e allora perché non essere un po’ più umili e “impegnare il sindaco ad avviare la discussione con”? Del resto i matrimoni si fanno in due;
3-     l’assemblea pubblica è ancora più dannosa in questo caso. Il comune di Mergo non ha le idee precise su questo punto, da quello che si capisce dal dibattito, e non è chiaro se pretenda che siano i cittadini di Mergo a chiarirle, il che sarebbe troppo, o se voglia capire solo che aria tira, il che sarebbe inutile in questa fase.
Marco suggerisce infine “altre strade”; ad es: “una presa di posizione del Sindaco in tutte le sedi opportune (CIS, Conferenze di servizio …) e/o sui giornali” o, più prudentemente, “un dibattito-confronto aperto con gli altri comuni e il Presidente della Regione e/o un lavoro silenzioso e certosino con gli altri sindaci” concludendo con un auspicio “speriamo che questi ultimi siano stati almeno invitati all’assemblea di Mergo!” - Marco Pompili

Innanzitutto: Grazie, Marco. Grazie della attenzione che dedichi a “tantuMergo”. 
Per chi si è assunto l’onere e l’onore di raccontare fatti e fatterelli di cronaca di questo Paese “dove c’è di bello che non succede mai niente, e di brutto che non succede mai niente” (ma, come si vede, non è vero), i tuoi commenti sono…un VOV!
Dunque, niente scusa, anzi… se puoi, continua a commentarci; per parte mia, visto che le ultime notizie ti davano a Roma, per lavoro, spero che la lettura di "tantuMergo" ti serva a farci sentire più vicini.
“La stanca”, come dici tu, semmai deriva sia dai motivi che ho spiegato con il post di ripresa, ai primi di giugno, ma anche alla cronica mancanza di riscontri scritti (quelli verbali, in verità non mancano) e tra questi di quelli critici, che trovo in genere più stimolanti.

Sugli argomenti che affronti nel tuo scritto, aggiungo solo che:
  1. “Case popolari” o, meglio, “comunali”. Tu punti l’indice sulla Amministrazione Ricci (di cui, peraltro, sei stato valido, leale e indimenticato oppositore) e non ho difficoltà a riconoscerti una parte di ragione, per i 3 motivi a cui accenni, che meriterebbero però qualche ulteriore precisazione e distinguo, ma che trovo in linea di massima fondati e condivisibili, rivelatori di un certo modo di vedere le cose, qui a Mergo (e non solo).
L’onestà intellettuale, tuttavia, deve spingerci a rilevare che mentre i sindaci Ricci e Tiberini hanno effettuato, con proprie ordinanze, assegnazioni di case, dichiarandole “a titolo provvisorio, in attesa del bando pubblico”, il sindaco Corinaldesi ha anch’egli proceduto con lo stesso metodo, salvo poi, sostenuto da una maggioranza consiliare in parte recalcitrante (si rilegga la cronaca della seduta del 30 ottobre 2010, sempre su questo sito), ha operato in modo diametralmente opposto, fino alla “beffa” del bando pubblico emanato, nel 2012, dopo la stabilizzazione delle assegnazioni “provvisorie”, fatta… due anni prima (insomma, la storia della stalla e dei buoi) !!!

  1. “la Grande Fusione”: le tue considerazioni le trovo, anche in questo caso, condivisibili (a questo punto: chi si deve preoccupare di più: io o tu?).
Aver voluto impegnare il sindaco ad avviare “la fusione” anziché “la discussione” su di essa, mi appare solo una, ancor4chè non trascurabile, ingenuità. Ma se ci pensi bene, è anch’essa umanamente comprensibile, perchè mi sembra denoti una scarsa esperienza politico-istituzionale (è lo scotto che si paga al "nuovo"). 
Ascriverei alla stessa ingenuità aver portato in Consiglio comunale un argomento simile, a freddo, senza un’adeguata preparazione e un serio studio dei dati di analisi e di fatto, un qualche ‘business plan’. Ma anche questo potrebbe essere considerato un atto di coraggio; il coraggio (o l’incoscienza) di chi non ha nulla da perdere (o da guadagnare) e così “butta il cuore oltre l’ostacolo”!
Ma, come si è detto, “il dado è tratto”. La discussione è avviata. Vale la pena di starci dentro!
 
A PROPOSITO: l’Assemblea pubblica è confermata per giovedì 20, ore 21.30, presso l’ex scuola di Via C. Battisti; tante volte ti trovassi da queste parti.

Un saluto molto cordiale. - R.M.

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