Il Consiglio comunale del 29
novembre 2013 si concluse con 2 punti fermi:
-
la “presa d’atto” che “il debito c’è”, ma è “da
quantificare nel limite massimo di 10.400 €”;
-
la istituzione di una Commissione, chiesta dall’Opposizione,
composta dai Capigruppo e dal Vicesindaco, “per fare chiarezza”.
Nei primi giorni di dicembre, come
sapete, scoppia il “giallo” della “cartella
sottratta da ignoti” dall’Ufficio della Segretaria comunale e poi ritrovata
in un ufficio diverso; non si è mai saputo da “chi” e “perché”...
Passano i giorni e le settimane, nessuno
convoca la Commissione, affiora il dubbio che la sua istituzione sia stata una “furbata”
per guadagnar tempo. Il 13 dicembre Dante Stopponi scrive al vicesindaco
Costantini, esprime “forte preoccupazione”
e ne chiede il sollecito insediamento con “adeguata assistenza tecnico-giuridica” (Segretaria comunale,
Ragioniera, Capo Ufficio Tecnico).
Intanto, il Capo Area Tecnica
comunale, geom. Cuicchi, ribadisce e puntualizza le critiche all’operato dei
Progettisti esterni. Il Direttore dei Lavori, arch. Bartocci, non avrebbe mai
presentato contabilità, né certificato di fine lavori, né quelli di regolare
esecuzione, di agibilità e di conformità per la SCIA del 20 giugno 2012; il
p.i. Sartarelli (impianto elettrico) non avrebbe presentato alcun computo
metrico, né documentazione fotografica, né certificato di regolare esecuzione,
ecc.
Per il 21, a ridosso ormai del
Natale, il sindaco convoca la Commissione. E’ un sabato, giorno “non
lavorativo” né per la Dr.ssa Romaldi, Segretaria comunale, né per il geom.
Cuicchi: coincidenza, incidente, scelta voluta? Fate voi… Nel frattempo invita
l’arch. Bartocci “a relazionare
compiutamente, con riferimento ai maggiori costi dei lavori eseguiti” quasi
1 anno e mezzo prima. “Meglio tardi
che mai”…!
L’insediamento della Commissione,
seppur tardivo, ha comunque 2 pregi.
Il primo è quello di far
conoscere ai Capigruppo una nota del giorno prima (20 dicembre) con cui il p.i.
Sartarelli “su specifica richiesta del
sindaco… relaziona sulla spesa che il Comune dovrà sostenere per il rifacimento dell’impianto elettrico…”, con
tanto di “computo metrico”. Notare il verbo declinato al futuro, come se
fossimo a giugno 2012 e non a dicembre 2013... !!!
Il secondo pregio è che la
Commissione ascolta l’arch. Bartocci che presenta nuovi Chiarimenti e, soprattutto, un nuovo “Quadro Economico di Variante”,
diverso da quello presentato 1 mese prima, che evidenzia le variazioni di spesa
per le singole lavorazioni.
Si apprende così che le opere murarie sono passate da 4.893 a
7.019 € (+ 43 %), l’impianto idraulico da 1.815 a 4.739 €
(+ 161 %), le opere di finitura da 4.235 a 8.058 € (+ 90 %), solo la pulizia pavimenti è stabile sui 4.000 € iniziali.
Un discorso a parte va fatto per l’impianto elettrico, la cui spesa passerebbe da 2.057 a 8.689 € (+
322%). Secondo i calcoli del p.i. Sartarelli,
invece, sarebbe di 10.743,22 €, e per giunta “Iva esclusa”, calcolando la quale si arriva a circa 13.000 €, con
un aumento davvero “astronomico” di oltre
il 500% !!!
Un aspetto che la Commissione
avrebbe ben potuto (e dovuto) chiarire perché incide direttamente
sull’ammontare effettivo del “debito fuori bilancio”.
Ma c'è una “buona notizia”: 1.210 € di lavori di “migliorie e
potenziamento dell’impianto elettrico”, prima addebitati al Comune, vengono
ora accollati alla affittuaria Sig.ra R. Gambini, in quanto di sua competenza;
così, le pendenze ancora da liquidare dal Comune scenderebbero da 10.400 a 9.189,89
€ , che il Vicesindaco-assessore ai lavori pubblici si affretta a indicare come
il “debito fuori bilancio” vero, ufficiale e definitivo (ma ci si permetta di
dubitare… e non solo per i diversi conteggi relativi all’impianto elettrico).
Per il resto, la Commissione è un bluff.
Non le si dà tempo di ascoltare
nessuno (innanzitutto l’assessore al bilancio, Dr. Cinti, e il sindaco, ma
anche l’ing. Vitali e il Dr. Zammarano, rispettivamente Capo Area Tecnica e Segretario
comunale, all’epoca dei fatti), non accerta nulla, non conclude niente.
Deve solo “prendere atto” delle
nuove (tardive e, in parte, contraddittorie) documentazioni presentate da
Tecnici esterni. Al “prendere o lasciare” i capigruppo di Opposizione, Stopponi
e Martina Corinaldesi, non ci stanno e subordinano la firma del verbale alla
accettazione di una nota piena di rilievi e critiche, che l’Amministrazione,
però, rigetterà.
Il 30 dicembre, antivigilia di Capodanno, è convocato il Consiglio
comunale, caso senza precedenti nella storia recente di Mergo, per deliberare sul
“debito”.
La seduta è tesa. L’Opposizione è
all’attacco su tutta la linea. Presenta una documentata Relazione (da cui si è
preso spunto per queste puntate) di cui viene consentita la lettura solo in
minima parte (ma che si chiede venga allegata alla delibera).
Alla fine la delibera presa dalla
maggioranza, col voto contrario dell’Opposizione, si rivela un nuovo vero pasticcio perché “non delibera” espressamente il “debito” e la sua quantificazione appare ottimistica
Insomma, se rispetto alla spesa
inizialmente prevista di 18.250 € (17.000 di lavori e 1.250 di spese tecniche),
si è arrivati ai circa 36.000 € dichiarati dall’arch. Bartocci (ma resta da
chiarire il differente conteggio, 4.300 € circa, dell’impianto elettrico…) a
quanto ammonta davvero il “debito fuori bilancio”? A 9.189,89
€ solo?
E a quanto ammonteranno,
complessivamente, il costi dell'operazione "cambio gestore del ristorante"?
La parola “fine” su questa story,
che non ha precedenti nella Storia di Mergo, non è stata ancora scritta. Dopo
il vaglio della Magistratura Civile, ci sarà quello della Magistratura
Contabile (la Corte dei Conti), ma
soprattutto ci sarà il Giudizio dei Cittadini di Mergo: le elezioni
amministrative (il 25 maggio) ormai sono vicinissime.
“Ciò di
cui parliamo stasera non è solo la storia di un banale “debito fuori bilancio”
(…) ma è l’atto finale, e a suo modo coerente, di una esperienza amministrativa
che si è svolta all’insegna del pressappochismo e della superficialità, di una
visione parziale e angusta, povera di risultati positivi per Mergo…”:
così inizia la Relazione presentata dai 4 Consiglieri di Opposizione (Dante
Stopponi, Martina Corinaldesi, Lorena A. Barbaresi e Flavio Vai: PD e
Rinnovamento, insieme!) nel Consiglio comunale del 30 dicembre. Come dare loro torto?
PS: nella
stessa seduta del 30 dicembre, l’Amministrazione comunale e la sua maggioranza
hanno deliberato anche il recesso unilaterale dalla convenzione per il Servizio
di Segreteria comunale. In pratica, è il
“ben servito” dato alla Segretaria comunale, Dr.ssa M. Fiorenza Romaldi.
Il geometra Piero Cuicchi, invece, dipendente del
Comune di Serra San Quirico, se ne è andato con le sue gambe. Scaduta la
convenzione a fine anno, pare non abbia voluto saperne di proroghe.