lunedì 20 gennaio 2014

(472) UNA GARA, UNA CONCORRENTE (2° puntata).

La Lista del sindaco, con la sig.ra Gambini, nel 2009.

Il Bando di gara fissa al 30 marzo 2012 il termine per la presentazione delle domande.

“Come sia andata la gara – dicono i consiglieri di opposizione - e come si sia conclusa è noto. Ad essa ha partecipato 1 sola Ditta, iscrittasi il 16 marzo 2012 al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di Ancona”.

Nel Piano Economico di Investimento, la Ditta precisa che, nei “locali all’interno”, intende procedere “all’ammodernamento di tutta la struttura aperta al pubblico (…) mediante l’imbiancatura e sistemazione interna del locale stesso (…)”; per il “porticato esterno”, invece, si impegna alla “sistemazione (…) con arredo completo in stile rustico, tavoli, sedie ed accessori vari…”. Preventivo: 40.000 € (di cui € 6.000 per “imbiancatura e sistemazione dei locali). Quanto al personale, sarà data “preferenza per i residenti del Comune di Mergo” oltre all’apporto principale della titolare, residente a Mergo…”.

“Che la Titolare della Ditta aggiudicataria fosse “mergana” – osservano i Consiglieri nella Relazione - era fatto risaputo dall’Amministrazione comunale, per essere stata la medesima candidata, ancorché non eletta, in occasione delle elezioni amministrative del 2009, nella stessa Lista elettorale da cui ha avuto origine l’Amministrazione comunale di Mergo in carica.” (vedi foto).
L’Offerta economica è di 525 € al mese, rispetto ai 500 € di base d’asta.

L’esame delle domande avviene il 10 aprile 2012. In quel giorno viene nominata la Commissione giudicatrice (determina n. 8 del Segretario comunale, Dr. Zammarano), che si insedia, esamina l’unica offerta e dichiara la “aggiudicazione provvisoria” (determina n. 9 del Segretario Comunale) alla sig.ra Romina Gambini.

Dal verbale della Commissione si apprende che:
-  la proposta di rinnovo dei locali e degli arredi e adeguamenti tecnici è ritenuta complessivamente sufficiente… meritando 7 punti su 15 disponibili;
-  il progetto illustrativo della gestione ... risulta notevolmente sintetico, ottenendo 4 dei 10 punti disponibili;
-   “l’orario risulta ampio” e “il personale dichiarato è adeguato”, meritando 13 punti su 20;
-    per “l’attivazione di nuova impresa” si ottengono tutti i 30 punti in palio;
-   anche per l’offerta economica il punteggio è massimo (25 punti), “in quanto unica offerta”.

Il 2 maggio 2012 avviene l’aggiudicazione definitiva (determina del Segretario Comunale n. 12).
Il 30 maggio 2012 il sindaco ottiene la “consegna delle chiavi” dalla sig.ra Pierelli.
Nello stesso giorno la sig.ra Gambini “visiona accuratamente l’immobile” e sei giorni dopo (la lettera è datata 5 giugno, ma in Comune è protocollata il 7), scrive al Comune per rilevare il “cattivo stato di manutenzione” dell’immobile e chiedere una serie di interventi, quali: sostituire, risistemare infissi e portone ingresso; sostituire piastrelle rovinate e sanitari rotti; ripristinare l’impianto elettrico in cucina; ripulire i pavimenti di tutti i locali, ecc. Chiede anche di “tinteggiare le pareti” (ma non era previsto nella sua Offerta?, ndr). Infine, si riserva “di rivolgere altre richieste nei prossimi giorni, allorché i locali saranno esaminati da tecnici di mia fiducia…” .

“Qui – dice la Relazione dei Consiglieri di PD e Rinnovamento - sorge una prima domanda: ma la Sig.ra Gambini non aveva già dichiarato ‘di essersi recata presso i locali, di avere preso visione degli stessi… degli arredi e delle attrezzature di proprietà della Amministrazione comunale…” senza effettuare riserve?. La domanda, in effetti, alla luce di ciò che accadrà successivamente, non appare poi così oziosa. 
Mentre la lettera viaggia verso l’Ufficio Protocollo del Comune, la Giunta Comunale, il 6 giugno (delibera n. 37) decide di effettuare, a proprie spese, “lavori in economia, mediante amministrazione diretta, con l’impiego di personale dell’Ente, per interventi di ripristino sommario dei locali…” . La Giunta, dunque, a quanto par di capire, ritiene che, una volta effettuati “alcuni interventi di ripristino sommario e rimozione di materiali”, si possa poiprocedere successivamente alla consegna dei locali all’impresa aggiudicataria”.

“Appare chiaro, dunque” – afferma la Relazione dei Consiglieri di Opposizione – che l’Amministrazione Comunale, effettuato il “ripristino sommario” dei locali, intendeva “procedere alla consegna” degli stessi alla Aggiudicataria del bando di gara, “senza appaltare lavori per decine di migliaia di euro”!!!
E qui – scrivono - sorge una seconda domanda: perchè si è cambiato idea”?
(fine della 2° parte – continua).

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