Le giornate dal 20 al 22 novembre
scorsi, il “caso” del debito fuori bilancio comincia ad emergere in tutta la
sua crudezza e sfiora il “caos”.
Il primo a lanciare l’allarme, il
20 novembre, è il Revisore contabile, Dr. Grassetti: “sono venuto a conoscenza di un caso di debito fuori bilancio… vorrei
chiarimenti in merito…” scrive di buon’ora (h. 8.48) a Sindaco e Giunta. Alle
12.57 la Ragioniera commenta: a lei, fino a quel momento, “non sono pervenute segnalazioni” da parte dei Responsabili delle Aree
interne all’Amministrazione.
Poi avviene un fatto apparentemente
strano. Nella ormai famosa “Relazione dei Consiglieri di minoranza” si legge: “Datata 11 novembre, ma assunta al protocollo…
il 21 novembre, l’arch. Bartocci invia in Comune una nota titolata “Chiarimenti
in merito ai lavori di manutenzione straordinaria del ristorante “ex Merlo
Nero”.
Cosa c’era da chiarire quasi 16 mesi dopo la conclusione dei lavori?”, si
domandano i 4 Consiglieri di PD e Rinnovamento. E, soprattutto, verrebbe da dire: “chi gliela chiesta?”.
Nella sua nota, l’arch. Bartocci,
già Direttore di quei Lavori da tempo conclusi, conferma che “durante l’esecuzione dei lavori, è stata riscontrata
la necessità di effettuare altre opere aggiuntive rispetto al progetto
iniziale” già “concordate con
l’amministrazione comunale…”. Quanto alla “rendicontazione totale (già eseguita) e il certificato di fine lavori
(già redatto”, saranno trasmessi al Comune… quando gli saranno richiesti.
Dunque – nota la Relazione dei
Consiglieri di minoranza – 16 mesi dopo la conclusione dei lavori, “mancano ancora al Comune atti tecnici
fondamentali quali la ‘Rendicontazione finale’ e il ‘Certificato di fine lavori’”
e, nonostante ciò, l’architetto è stato “liquidato
delle sue spettanze!”.
Inoltre, le “altre opere aggiuntive” si sono tradotte in tempestive “perizie di
variante”, tecniche e finanziarie, con la dovuta e preventiva autorizzazione
dei ‘costi aggiuntivi’? E se no, come pare, perché? A chi debbono risalire le
responsabilità? Ma ormai i problemi sono altri…
Non si è ancora asciugato
l’inchiostro del protocollo sulla nota dell’arch. Bartocci che la Segretaria
Comunale, dr.ssa Romaldi, invia la richiesta di consegnare la rendicontazione
dei lavori eseguiti, “documento
indispensabile al fine di un eventuale riconoscimento del debito fuori
bilancio”!
L’architetto risponde all’istante.
Invia una ‘Relazione Tecnica di Variante’ con allegato un ‘Quadro Economico di
Variante’. Alla buon’ora, dunque…!
Dopo quasi 1 anno e mezzo dalla
conclusione dei lavori, si apprende ufficialmente che, rispetto al preventivo
iniziale, contenuto nella sua SCIA e poi travasato nella delibera di Giunta del
20 giugno, l’importo dei lavori eseguiti
è passato da 17.000 a 33.717 € (+ 98,3%)
e se si calcolano le spese tecniche e di progettazione si arriva a 37.196 € (+ 118,8%). Di questa
ultima cifra 26.796 € si dicono “liquidati” e 10.400 € “da liquidare”.
Immediatamente dopo, la Dr.ssa
Romaldi dichiara formalmente alla Ragioneria che alla data odierna “risultano esserci debiti fuori bilancio” quantificati,
al momento, in 10.400 €.
Incombe ormai la scadenza
dell’assestamento generale del bilancio 2013, che il Consiglio comunale deve
deliberare entro la fine di novembre (sarà convocato per il 29), e così il giorno
dopo, 22 novembre, il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica Comunale, geom.
Piero Cuicchi scrive una lunga e dettagliata Relazione in cui rileva “diverse irregolarità e anomalie tra cui
mancanza di basilari ed essenziali, oltrechè dovuti, atti tecnici e di
contabilità del cantiere e della gestione della pratica”. I Consiglieri di
minoranza la ritengono così importante da farla propria, richiedendone che “sia allegata alla presente dichiarazione, a
formarne parte integrante e sostanziale”.
Con la Relazione del nuovo Responsabile
dell’Area Tecnica, geom. Piero Cuicchi, che censura fortemente la gestione tecnica e
contabile del cantiere di Via C. Battisti 14, gli argini sono ormai rotti. Finalmente l'Ufficio Tecnico comunale ha un Responsabile che parla, scrive e dice la sua...
In quello stesso giorno la Ragioniera
trasmette al Revisore del Conto, alla Segretaria Comunale, al Sindaco ed agli Assessori
al Bilancio ed ai Lavori Pubblici, una comunicazione ufficiale sul “caso”, con
la relativa documentazione. Il “debito” ormai sta emergendo…
Il Consiglio comunale, tenuto
sinora del tutto all’oscuro dei fatti, è convocato per il 29 novembre.
All’Ordine del giorno c’è l’argomento “Riconoscimento
di legittimità di debito fuori bilancio – art. 194 D. Lgs. N. 267/2000”, ma
i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, non dispongono di nessuna
“velina” (si chiama così, in gergo, la proposta di deliberazione che su ogni
argomento viene predisposta da Sindaco e/o Assessori, per consentire la
discussione e il voto del Consiglio). Alla sua distribuizione provvederà, con un inedito "volantinaggio" e mentre la seduta è in corso, l'assessore al bilancio, Dr. Alberto Cinti.
I consiglieri “Democratici per
Mergo” Dante Stopponi (neo-Capogruppo) e Flavio Vai protestano e chiedono il
rinvio della discussione di quell’argomento. L’assessore Cinti si impunta e accusa Vai della responsabilità del ritardo nei pagamenti alle ditte "che hanno lavorato". Vai non ci sta e reagisce in modo aspro. La situazione rischia di degenare e far saltare la successiva delibera sull'Assestamento del bilancio. Il
sindaco capisce, interviene e lo rabbonisce (a chi interessano i dettagli, rinvio al post. n. 460 a cui rinvio (http://mergo-maderloni.blogspot.it/2013/12/460-recchie-basse-voglia-di-larghe.html).
Alla fine si vota una cosa talmente confusa (in sostanza
si “prende atto” e si “riconosce l’esistenza del debito” ma si rinvia “la sua
esatta quantificazione” e ogni decisione in proposito ad una seduta successiva,
da tenersi entro l’anno) da rendere necessaria, successivamente, una complessa
puntualizzazione a verbale da parte dei consiglieri PD, che comunque ottengono
l’istituzione di una Commissione dei Capigruppo, presieduta dal
Vicesindaco-Assessore ai Lavori pubblici, per poter “studiare” il “caso” e
riferire al Consiglio.
Il mese di novembre 2013 si conclude così,
convulsamente e con il fiato sospeso.
Ma c’è la Commissione e anche
l’opposizione nutre qualche speranza di far chiarezza non tanto del “debito
fuori bilancio” (ormai emerso, anche se "da quantificare" con esattezza), quanto delle responsabilità tecniche e contabili e, soprattutto, di quelle politiche e amministrative che lo hanno reso possibile.
Ma ne parleremo nel prossimo post: l'ultimo e conclusivo, ve lo giuro…
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