domenica 2 marzo 2014

(490) CIAO “PINO”!

Pino ad una Cerimonia ufficiale


La notizia, tanto temuta ma sentita ormai come ineluttabile, è infine arrivata nella tarda mattinata di ieri: “Pino è morto”! Come una scarica elettrica, ha percorso e percosso il Paese, lasciandoci tutti increduli anche se ormai rassegnati e inermi di fronte a eventi dolorosi che sono più grandi di noi.

Mi unisco al forte sentimento di cordoglio e di affetto che in queste ore tutti i Paesani rivolgono innanzitutto alla sua cara moglie Adalgisa, ai figli Elena e Andrea e ai suoceri, Mario e sua moglie, che incontravo soprattutto di domenica nella loro edicola di giornali, con annesso bar (il famoso “Bar da Mario”, ceduto da tempo), a Angeli di Rosora.

Giuseppe Perticaroli, Capitano del Corpo della Polizia Municipale di Mergo, l’ho conosciuto subito, quando ho cominciato la mia “carriera” di consigliere comunale a Mergo, alla fine degli anni ’90, nell'ultima Amministrazione di Augusto Ricci.
La stima verso di lui è cresciuta negli anni, fino a diventare qualcosa di molto simile all’amicizia.

Professionalmente, “Pino” mi è sempre sembrato più vicino ad un Vigile di Quartiere che ad un Poliziotto: più incline a prevenire piuttosto che a punire, più portato a dissuadere piuttosto che a multare. Insomma, come Agente della Polizia Municipale è stato più amato che temuto!
E questo non perché in un Comune piccolo, si sa, tutti si conoscono, ma perché questo è stato un tratto ineliminabile del suo carattere: buono (forse, in certi casi, anche troppo) e socievole, amava vivere nella sua comunità, tra i suoi paesani, amava essere generoso e utile al di là dei suoi doveri d’ufficio, che pure osservava e rispettava in modo assolutamente scrupoloso e di cui andava orgoglioso, e “flessibile”, sia che si trattasse di fare il messo notificatore o mettersi alla guida dello scuolabus o di indossare la divisa della Protezione Civile (anche se la divisa che amava più di tutte era la “sua”, quella della Polizia Municipale) !

In Comune aveva anche una funzione di rappresentanza sindacale, segno di una particolare sensibilità civile e civica. Conosceva i problemi della Pubblica Amministrazione, che viveva dal di dentro. Non gli sfuggivano certe operazioni discutibili, soprattutto in materia di gestione del personale, né i casi di sprechi e di cattiva amministrazione. Qualche volta ho avuto il privilegio di raccogliere le sue confidenze e i suoi sfoghi. E di farne tesoro.

Da Cittadino, aveva l’orticaria, come molti, per i troppi e ormai stridenti privilegi goduti dalle varie “caste”, si trattasse di politica (partiti o Istituzioni), di magistratura, di sindacati, ecc. di cui si è sfogato talvolta sui ‘social’ (in particolare sul suo profilo Facebook). 

Mergo perde con lui un Personaggio, importante e amato.
Dopo quella di Amedeo (“Martellò”) questa è la seconda “botta” in pochi mesi. 
Questa Comunità non lo merita perché ha bisogno di Uomini e di Cittadini così, per cercare e intraprendere un cammino nuovo. E non lo meritano di certo la Sua Famiglia, i suoi amici, coloro che hanno amato e stimato “Pino”. E penso che tutti noi vogliamo ricordarcelo così, serio e allegro, generoso, gioviale e burbero, a seconda dei bisogni e delle circostanze. Insomma, "Un Amico".

E vogliamo continuare a circondarlo del nostro affetto, nel ricordo che avremo sempre di Lui. “CIAO PINO”!

PS: Pino è da ieri pomeriggio presso la Casa del Commiato, a Pozzetto di Castelplanio. I funerali avranno luogo domani, lunedì, alle 15.30, presso la chiesa di Angeli di Mergo.

...e alla guida dello scuolabus

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