venerdì 27 maggio 2011

PARENTOPOLI AI SEGGI? Una proposta per evitarla.

Il 18 maggio, su questo blog, ho raccontato come la Commissione Elettorale comunale ha provveduto alla nomina degli scrutatori per il prossimo referendum (12/13 giugno).

Il 24 maggio, poi, ho ricordato l’art. 78 del Testo Unico Enti Locali (TUEL) sui doveri degli Amministratori locali su questioni che riguardino “interessi propri o di loro parenti o affini…”.

Al fine di fare chiarezza per tutti, ieri mattina ho chiesto al Sindaco ed al Segretario comunale di “accertare” se i fatti ricordati configurino violazione (o meno) del suddetto art. 78 TUEL. Nell’attesa di un autorevole e ponderato responso, chiariamo alcuni aspetti:

1. NULLA DI PERSONALE
Innanzitutto non vi è nulla di personale nei confronti di chi è coinvolto in questa vicenda;

2. CHI DEVE, DICA. NO OMERTA’.
Non ho né la competenza né il potere di valutare, sotto il profilo giuridico e di legittimità, i comportamenti ed i fatti descritti, ma ciò non autorizza me (nè altri), credo, a “non vedere” , "non sentire", "non parlare", come le famose 3 scimmiette.

Siccome non ci si fa giustizia da soli, “l’invito ad accertare” deve essere rivolto a chi ha quel potere e quella competenza, almeno in primissima istanza. E' ciò che ho fatto;

3. LA POLITICA HA BISOGNO DI ETICA E DI MORALITA’
Al di là degli aspetti giuridico-legali, però, ritengo sia doverosa una valutazione etico-morale, ossia politica, dei fatti accaduti.

In altre parole, è moralmente accettabile che chi fa politica o amministra la cosa pubblica, partecipi a decisioni da cui possono derivare, o derivano, vantaggi ad un parente proprio o di altri politici presenti a quelle decisioni? O, piuttosto, la sensibilità etica e personale non dovrebbe suggerire (se non imporre) al “politico” di astenersi e abbandonare la sede in cui quelle decisioni si stanno prendendo?

E cosa pensare del comportamento di chi, presente al fatto e a conoscenza della situazione, se ne stia zitto e consenziente; insomma, per dirla brutalmente, ...“regge il sacco”?

4. LO "SPUTTANAMENTO" DELLA POLITICA TRA FATTI GRANDI... E PICCOLI
La politica ed i politici, si sa, non godono di grande stima presso l’opinione pubblica. I motivi sono molteplici in questa Italia moderna che, dimentica dei suoi Grandi Padri Fondatori che ci hanno dato “La Costituzione Più Bella Del Mondo”, è diventata la Patria del più grande “Conflitto di Interesse Vivente” e del decadimento dei costume e della moralità pubblica dell’Europa Occidentale.

La somministrazione in dosi quotidiane, ripetute e massicce di eventi eticamente e moralmente scandalosi, spesso documentati con dovizia di particolari dalla stampa e nelle Aule di Giustizia (dalla spartizione della torta pubblica da parte di Comitati d’Affari d’Alto Bordo, alle case comprate “a insaputa” di Ministri beneficiari; dagli intrecci tra Affari & (un certo tipo di) Politica & Criminalità, al dilagare della corruzione spiccia di cui ci informano trasmissioni tv come Report ma anche le Procure di mezza Italia, fino ai… “bunga bunga” nelle Ville del Potere), ha prodotto una apparente assuefazione e la cloroformizzazione delle coscienze.

Ciò che reclamerebbe una rivolta “civile e morale”, ma anche materiale ancorchè pacifica (Egitto, Tunisia, ma ora anche la Spagna, insegnano), sembra produrre da noi solo una debole e circoscritta indignazione, peraltro ad andamento intermittente e carsico…(il fiume talvolta riemerge, come in questi giorni a Milano).
Anzi, chi si indigna rischia di apparire uno “strano”, un po’ snob, e forse “chissà perché lo fa…”

Ma non pensate che anche certi fatti, apparentemente “piccoli”, e certi episodi, apparentemente “minori”, possano rafforzare la qualunquistica idea che “si sta in politica solo per farsi i cavolacci propri” e non, come dovrebbe essere, per una sacro fuoco civico che ti arde dentro, per una spinta ideale e spirito di servizio alla propria comunità?

5. AL DUNQUE: INDIGNARSI NON BASTA, BISOGNA RINNOVARE…
Per esperienza diretta e personale, so benissimo che la nomina diretta degli scrutatori da parte dei singoli membri della Commissione elettorale costituisce ormai la regola (lo consente la legge) e la prassi, purchè condivisa alla unanimità. Ciò, certamente non da oggi, né solo a Mergo.
So anche che non sono mancati, in passato, anche a Mergo, episodi “poco edificanti”.

Ma mi (e Vi) domando: non è ora di dire “basta”? Non è ora di RINNOVARE?

Non è ora di garantire a TUTTI quei giovani inseriti nell’Elenco comunale degli scrutatori, una effettiva parità di condizioni ed una maggiore GIUSTIZIA SOSTANZIALE (e non solo formale)?

Non pensate che tutto ciò sia semplicemente DOVUTO a questi giovani, spesso studenti e spesso disoccupati, per i quali, in tempi come questi, poter guadagnare un centinaio di euro o poco più, in 2 giorni di “lavoro” al seggio, possono costituire una opportunità; oltre al fatto di poter fare una delicata (e faticosa) esperienza di svolgimento di un “pubblico ufficio”?

6. AL DUNQUE, UNA PROPOSTA CONCRETA
Per essere concreti. Nell’Elenco comunale di Mergo, risultano iscritte 71 persone.
Ovviamente , non si possono nominare tutte in una sola volta; nell’unico seggio elettorale del paese, in caso di referendum, sono richiesti 3 scrutatori effettivi (4, nelle elezioni politiche e amministrative), più altrettanti di “riserva”. Come evitare di discriminare di fatto gli altri 65?

Affidare la scelta alle valutazioni personali dei “politici”, come s’è visto, non funziona.

Allora sembra meglio affidarsi al metodo del sorteggio, distinguendo i candidati in due elenchi (quelli che hanno già fatto lo scrutatore e quelli che non l’hanno mai fatto) e poi sorteggiando la metà (o 1/3) dei posti dal primo elenco, e l’altra metà (o 2/3) dal secondo.

In questo modo tutti avrebbero le stesse possibilità e opportunità (anche i “parenti dei politici”… che se sorteggiati non dovrebbero dire grazie a nessuno) inoltre i “novizi” avrebbero una possibilità reale di diventare “anziani”, e la presenza di scrutatori già esperti garantirebbe, insieme al Presidente ed al Segretario, la funzionalità del seggio.

Cosa ve ne pare?

martedì 24 maggio 2011

PRO MEMORIA SUI DOVERI DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI

In relazione ad una vicenda recentemente accaduta al Comune di Mergo e di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi, pubblichiamo quanto segue come "pro memoria", cosicchè chi deve intendere intenda.

Dal Testo Unico in materia di Ordinamento degli Enti Locali (D. Lgs. 18.08.2000, n. 267) - Art. 78. Doveri
(degli amministratori locali, ndr.) e condizione giuridica

1. Il comportamento degli amministratori, nell'esercizio delle proprie funzioni, deve essere improntato all'imparzialità e al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto della distinzione tra le funzioni, competenze e responsabilità degli amministratori di cui all'articolo 77, comma 2 (*) e quelle proprie dei dirigenti delle rispettive amministrazioni.

2. Gli amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, (*) devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. (...omissis...)

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(*) Così dispone l' art. 77 (Definizione di amministratore locale) al comma 2:

2. (...omissis...) Per amministratori si intendono, ai soli fini del presente capo, i sindaci, anche metropolitani, i presidenti delle province, i consiglieri dei comuni anche metropolitani e delle province, i componenti delle giunte comunali, metropolitane e provinciali, i presidenti dei consigli comunali, metropolitani e provinciali, i presidenti, i consiglieri e gli assessori delle comunità montane, i componenti degli organi delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali, nonché i componenti degli organi di decentramento.

lunedì 23 maggio 2011

UN AMICO SU FACEBOOK MI HA SCRITTO...

Carissimo,permette ? I suoi scritti tratti da " TantuMergo" sono veramente una goduria per i miei occhi!! Anche se da quanto leggo attualmente (e ho letto in passato) su al paesello di motivi per godere ve ne sono un po pochini..... Mahh forse mi sbaglio.... Sappia che continuerò a leggerla con occhio interessato e se sarà necessario, anche critico.A presto, -Lorenzo-

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Caro Lorenzo, visto che ci siamo scambiati l'amicizia su FB, possiamo passare al "tu"? Grazie.

Grazie, innanzitutto, Lorenzo, per l'attenzione e la pazienza che dimostri nel leggere le note di questo blog che, è inutile negarlo, ovviamente ci fa molto piacere.
Saranno gradite, se le riterrai opportune, anche le tue (amichevoli) critiche.
Dunque, spero di ri-leggerti.
Riccardo

sabato 21 maggio 2011

BACHECHE COMUNALI: SINDACO E GIUNTA RISPETTINO LA PAROLA DATA E LA PROPRIA DELIBERA n. 13 del 23.02.2010



Sindaco e Giunta si rimangiano la parola data e gli atti già assunti per NEGARE AL NOSTRO GRUPPO CONSILIARE LO SPAZIO SULLE NUOVE BACHECHE COMUNALI.
"Tutto ciò premesso e ricordato con la presente si chiede la revoca della delibera di Giunta n. 36 del 31.03.2011 o la sua modifica in coerenza con quanto stabilito con la delibera n. 13 del 2010 e nel rispetto degli impegni a suo tempo assunti dall'Amministrazione", così ha scritto la nostra consigliere comunale Martina Corinaldesi a sindaco, segretario comunale e, per conoscenza, agli altri capigruppo consiliari.

E' accaduto infatti che la Giunta, con una delibera del 31 marzo scorso (ma resa nota solo il 3 maggio) ha deciso di cambiare idea rispetto a ciò che aveva deciso con propria delibera del 23 febbraio 2010 e, anzichè assegnare uno spazio delle nuove bacheche a ciascun Gruppo consiliare nato dalle Liste elettorali che parteciparono ale elezioni amministrative del 2009 (ossia "Insieme per Mergo", "Democratci per Mergo" e "Rinnovamento per Mergo") ha deciso di eliminare proprio il nostro Gruppo consiliare e di riservarselo per sè e per eventuali associazioni locali (insomma: "uno a me, uno a te e uno... ancora a me"!).

Un vero "voltafaccia", che dimostra come "lorsignori" abbiano una paura matta di noi e della possibilità di avere uno spazio pubblico con cui comunicare con i Cittadini di Mergo!

La vicenda ha dei retroscena che vanno, a questo punto, raccontati.
Il 12 ottobre 2009 il nostro Gruppo consiliare, intendendo mettere una bacheca accanto alle altre due esistenti al bordo dei giardinetti di Piazza Leopardi, chiede al sindaco l'autorizzazione preveniva alla occupazione di suolo pubblico, ottenuta la quale si sarebbe poi proceduto con la domanda vera e propria.
L'indomani, 13 ottobre, il sindaco rispose che "è intenzione dell'Amministrazione trovare una nuova locazione alle bacheche esistenti... per una miglioria dell'arredo urbano" per cui ci invitava a desistere dalla domanda perchè i Gruppi consiliari avrebbero avuto uno spazio nelle nuove bacheche che il Comune intendeva realizzare.

Infatti, con delibera n. 13 del 23 febbraio 2010 la Giunta decise l'acquisto di 2 bacheche per esterni "per pubblicizzazione attività dei Gruppi consiliari comunali" da posizionare una "a muro presso l'immobile di proprietà comunale "Ristorante Merlo Nero", l'altra "con montanti verticali presso il Parco Angeli" (vedi foto), decidendo altresì di rimuovere quelle esistenti "vista l'attuale posizione dispersiva e la non proprietà comunale".

Fece seguito la Determinazione n. 17 del 4 marzo 2010 con cui il Responsabile dell'Area Tecnica provvide a commissionare la fornitura alla ditta Carbonfer di Mergo al costo di 1.320 euro, iva compresa.
Alla fine dell'estate le due bacheche furono installate e in cima ad ogni spazio venne posizionato il simbolo delle tre liste (vedi foto) e dei Gruppi consiliari (con un piccolo errore riguardante i Democratici per Mergo per i quali si usò il logo del Partito Democratico anzichè quello della Lista elettorale del 2009).

Tutto sembrava filare liscio, allorchè, nel novembre 2010, ad una richiesta di Martina Corinaldesi di sapere quando si sarebbero potute usare le bacheche, il sindaco (lettera prot. n. 2312 del 1° dicembre 2010) rispose che "l'assegnazione di esse ai gruppi consiliari è sospesa a tempo indeterminato" perchè "l'Amministrazione sta rifletteno sui criteri di assegnazione".

Si capì subito che "L'Amministrazione" stava tramando qualcosa e, in particolare, qualcosa ai nostri danni e la conferma si è avuta nei giorni scorsi, con la delibera di cui abbiamo chiesto la revoca o la modifica.

Le domande, a questo punto, sorgono ovvie: perchè l'Amministrazione si rimangia la parola data e le delibere già prese pur di negare alla Lista ed al Consigliere di "Rinnovamento per Mergo" lo spazio nelle bacheche comunali, pagate con i soldi di tutti i Mergani, anche di quelli che hanno votato "Rinnovamento per Mergo"? Perchè questa odiosa discriminazione nei nostri confronti? Perche hanno paura di noi e delle nostre parole?

Vogliamo sperare che gli altri Gruppi consiliari (i "Democratici" innanzitutto, ma anche il Gruppo di FLI, nato da una costola di "Insieme per Mergo" e che ha fatto della legalità uno dei suoi valori di riferimento), che hanno ricevuto la nostra lettera "per conoscenza", reagiscano di fronte a questo atto di incoerenza e di prepotenza. La prepotenza, infatti, è sempre intollerabile, ma lo è di più quando viene esercitata sui più deboli e sulle minoranze! E oggi tcca a noi, ma domani...?

Si tratta, infatti, di tutelare le condizioni minime di democrazia.
Si tratta, soprattutto, di tutelare il diritto dei Cittadini di Mergo a conoscere le critiche pacificamente e democraticamente espresse da chiunque, in particolare di chi esercita il ruolo di controllo e di critica che spetta alle minoranze, dentro e fuori delle Istituzioni.

Quanto a noi, intanto chiediamo alla Giunta rispetto e coerenza per le parole date e gli impegni presi. Ci aspettiamo di esere ascoltati, perchè pensiamo di averne tutto il diritto e le buona ragioni. E state sicuri che non ci fermeremo qui!

mercoledì 18 maggio 2011

ELETTI GLI SCRUTATORI PER IL REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO (vi racconto come è andata e forse c’è stato “conflitto di interesse”…)

La Commissione elettorale comunale ha designato stasera, tra le 18.35 e le 18.37, gli scrutatori che comporranno il seggio elettorale in occasione del prossimo referendum del 12-13 giugno.

I membri effettivi sono: Laura Loccioni, Francesca Pietrini e Concetta Gatta.

I membri supplenti sono: Veronica Quero, Cinzia Ferretti e Marzia Maltempi.

Ma andiamo con ordine.

La Commissione (composta dal sindaco e dai consiglieri comunali Michele Gatta e Andrea Ballarini, per la maggioranza di “Insieme per Mergo”, e Dante Stopponi, per la minoranza di “Democratici per Mergo”), è stata convocata per le 18.00, in “pubblica adunanza”.
Così, alle 18.00, sono in Comune. La sala consiliare è chiusa e vuota. Salgo al 1° piano e nella sua stanza vedo il sindaco con i consiglieri Gatta e Ballarini. Alla mia vista, la porta viene chiusa.

Poco dopo busso e chiedo “permesso? dove si tiene la riunione della Commissione elettorale”? Il sindaco si rivolge a Igino Barbaresi, lì presente, e gli fa: “je rispondi, per favore: al consiglio comunale”. Barbaresi esegue. Ma non si può iniziare. Manca il Dr. Norberto Zammarano, Segretario comunale, che arriva alle 18.22.

Nel frattempo, anche il consigliere Stopponi arriva e si unisce al “conclave”, con gli altri commissari, a porte chiuse, dentro la stanza del sindaco.
Cosa si dicano e concordino non posso dire, ma risulterà chiaro allorché – alle 18, 35 - nella Sala del consiglio comunale ha inizio la seduta.

Presiede il sindaco che, senza tanti preamboli, va subito al sodo e chiede a Stopponi di fare il primo nome.
Lui, pronto, dice: …“Loccioni Laura”.
Poi tocca a Gatta che, veloce, snocciola: “Pietrini Francesca”.
Termina Ballarini, che rapidamente aggiunge: “Gatta Concetta”.
30 secondi in tutto…

Poi tocca ai “supplenti”.
Ricomincia Stopponi con: “Quero Veronica”.
Prosegue svelto Gatta che dice “Ferretti Cinzia”.
Termina velocemente Ballarini con “Maltempi Marzia”.
Altri 30 secondi… ed è tutto fatto!

Poi il Dr. Zammarano chiede: “Dunque, tutto deciso all’unanimità?; c’è l’unanimità della Commissione?” “Si, si” rispondono in coro quelli, e stavolta è davvero tutto fatto!

La domanda del Segretario comunale non era peregrina. La legge (n. 95/1989), infatti, dispone che alle nomine degli scrutatori la Commissione “procede all’unanimità”. In caso contrario “ciascun membro della Commissione vota per un nome e sono proclamati eletti coloro che ottengono il maggior numero dei voti”. Quindi, se c’è unanimità, ossia se le proposte nominative sono condivise (o, addirittura, previamente concordate) niente votazioni e nessun rischio che le cose non vadano “come debbono andare”…

Il resto della seduta viene dedicata alla stesura del verbale, con la trascrizione dei dati (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza) delle nominate, la sua lettura e la firma di sottoscrizione da parte dei Commissari.Alle 18.50 circa, il sindaco dichiara chiusa la riunione.

Ognuno, a questo punto, può fare le sue considerazioni.
Da parte mia, evidenzio come ancora una volta si sia scelta la nomina “diretta” degli scrutatori, vanificando di fatto la domanda degli interessati e il loro inserimento nell’elenco. Che non serve a niente se non si hanno gli opportuni “agganci” e le conoscenze giuste... nelle liste e nei partiti preposti alla nomina. Diverso sarebbe se si ricorresse al sorteggio: ogni candidato avrebbe le stesse possibilità…
So che finora spessissimo si è fatto come oggi; ma non sarebbe ora di cambiare?

Poi c’è la questione dei rapporti tra i due gruppi di minoranza, ossia il PD e noi.
Ancora una volta, il PD mergano procede come se fosse l’unico gruppo di minoranza nel Consiglio comunale. Non si cura di avere alcun tipo di rapporto con noi, che rappresentiamo il 20% degli elettori mergani. Siamo semplicemente ignorati.
Non credete, amici e compagni del PD, che sarebbe ora di farla finita e di “voltare pagina” con comportamenti più costruttivi con noi e meno "consociativi" con Peppe e & ?

Per ultimo, ma non certo per importanza, mi ha impressionato il comportamento di un membro della Commissione, che non si è sentito in “conflitto di interesse” nel partecipare alla nomina di un proprio congiunto diretto, per giunta proposto da uno del suo gruppo consiliare, di cui è Capogruppo. E nessuno, né il sindaco, né gli altri commissari (nemmeno quello di "opposizione"...) hanno fatto obiezione alcuna. Tutto regolare? Forse, ma a me non pare…

martedì 17 maggio 2011

FRANE E ORDINANZE, INTERPELLANZE E... SILENZI DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MERGO.


SE UN SINDACO NON RISPONDE
ALLE INTERPELLANZE DI UN CONSIGLIERE COMUNALE,
VOI COSA DITE:
VA BENE COSI' ...? - 2° parte

Le piogge dei primi giorni di marzo, si sa, nelle Marche hanno provocato disastri, specie nelle province meridionali (vedi articolo).
La nostra Regione ha pagato il conto "salato" di tanti anni di cementificazione, di uso dissennato e di scarsa manutenzione del territorio.
Il conto è stato così salato che Spacca ha chiesto al Governo la dichiarazione dello stato di calamità e i soldi del Fondo di solidarietà nazionale. Il Governo, come è noto, ha risposto picche: prima la Regione deve applicare tutte le tasse possibili e poi, ma solo poi, potrà avere accesso al Fondo nazionale. E' nata così la protesta, sacrosanta, contro la cosiddetta "Tassa sulle Disgrazie".

Fin qui, si fa per dire, è tutto OK.

E a Mergo, cosa è successo?
E' successo che il sindaco ha fatto subito (il 3 marzo) una prima ordinanza (poi, via via ne ha fatte altre 2, ma ne riparleremo...) dichiarando la chiusura al transito di ben 6 strade "di campagna" (precisamente, le Vie: Colli, Montirone, S.M. delle Stelle, Panocchia, Castellaro, "Forchiusa") e chiudendone, senza ordinanza, una 7° (Via Giovanni XXIII), dichiarando - dicono i giornali - danni per oltre 100.000 euro!

In realtà, però, gran parte delle strade citate risultavano normalmente percorribili, pur con qualche precauzione, tanto che veramente (ancorchè parzialmente) transennate e chiuse al traffico furono solo Via Castellaro e Via Giovanni XXIII (lato Serra S. Quirico, verso Forchiusa, appunto, e un breve tratto che si allaccia alla S.P. n. 9, scendendo verso Angeli).

Perchè questo comportamento e questo provvedimento così drastico da parte del sindaco? E perchè, se la situazione era davvero quella descritta nella sua ordinanza, non ci è sembrato che sia stata data alla stessa una puntuale e pedissequa attuazione? Forse la realtà non era poi così drammatica da richiedere provvedimenti tanto severi e ferrei? E in tal caso, perchè non riaprire al più presto al transito almeno alcune delle Vie dichiarate "chiuse e transennate", riducendo al minimo il disagio per i Cittadini?

Questo il succo della interpellanza che Martina Corinaldesi ha rivolto al sindaco, registrata al protocollo n. 773 del 12 marzo 2011.

Anche in questo caso, come in quello di cui si parla qui di seguito, a distanza di oltre 2 mesi, si deve registrare il silenzio più impenetrabile dell'Amministrazione comunale: un fatto inconcepibile, un comportamento irrispettoso delle regole e delle persone che ha già meritato una prima forma di censura (la lettera inviata per conoscenza anche al Prefetto, di cui abbiamo già detto); un fatto che, se perdurerà ancora, credo che renderà necessaria la valutazione di iniziative ben diverse da una semplice nota come questa su un blog!
SE UN SINDACO NON RISPONDE
ALLE INTERPELLANZE DI UN CONSIGLIERE COMUNALE,
VOI COSA DITE:
VA BENE COSI' ...? /1° parte

Era il 12 marzo scorso. Con i primi raggi di sole, i bambini che cominciavano ad uscire nel Parco ad Angeli, trovarono, quà e là, ancora mucchi di materiali (assi di legno, cataste di ferri, ecc.) residuo della Festa di S. Martì, che nessuno si preoccupava di rimuovere o far rimuovere, a 4 mesi di distanza.
Martina Corinaldesi, allora, presentò una interpellanza in cui, dopo aver ricordato
"che a distanza ormai di 4 mesi l’area del Parco ad Angeli, in cui si è tenuta la Festa di S. Martì, si presenta con mucchi di materiali edili, non delimitati da alcuna segnaletica di sicurezza, posti ai bordi del Parco stesso; il campo di calcetto e tennis è ancora impraticabile per la presenza di materiale vario utilizzato in quella circostanza; l’area del campo da bocce è ancora occupata da attrezzature di cucina e materiale vario (fino a pochi giorni fa, risultava abbandonato persino un coltello da cucina); altri manufatti in laterizio risultano ancora in sito;"
e che
"tutte le aree anzidette, ed i citati manufatti, sono ancora aperte e risultano accessibili, e ciò può costituire pericolo per la pubblica incolumità, in particolare per i bambini che cominciano a frequentare l’area giochi del Parco;"
ricordato anche di aver ricevuto "molte proteste da parte di alcune mamme, per il suddetto stato di abbandono e pericolo"
chiedeva al sindaco: 1) di "farsi parte attiva e diligente per riportare in sicurezza e restituire a fruibilità, le aree e gli impianti suddetti, tanto più a 4 mesi dal termine dell’uso del Parco; 2) se erano stati presi provvedimenti nei confronti degli eventuali responsabili della situazione sopra descritta."

Martina chiedeva risposta scritta e copia della documentazione relativa ai permessi ed autorizzazioni rilasciate, in occasione della Festa di S. Martì.

L'interpellanza è stata protocollata in Comune al n. 772 del 12 marzo 2011 ed è ben vero che l stessa ha ottenuto l'effetto (ma con calma...) desiderato di rendere più agibile l'area. Tuttavia, secondo il Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, la risposta e la documentazione debbono essere dati "entro i trenta giorni successivi".
Di giorni, però, ne sono passati ormai più del doppio (66, dicasi "sessantasei", per l'esattezza) e sindaco e Giunta hanno fin qui semplicemente... "ignorato" l'interpellanza consiliare.
Ognuno può giudicare un simile comportamento. Perchè negare una risposta e i documenti che sono dovuti? Cosa c'è da nascondere?
Non vorrei che se di fronte a simili comportamenti omissivi (e offensivi), dovessero "volare le carte bollate", poi qualcuno si lamenti di una opposizione "troppo dura" ...

giovedì 12 maggio 2011

MERGO VOUS SOUHAITE LA BIENVENUE (Arrivano i francesi di Chevaignè, diamo loro il benvenuto)

Domani sera arriveranno a Mergo gli amici francesi della città gemellata di Chevaignè: BENVENUTI A MERGO! Si intratterranno nella due giorni della "sagra del soppressato e fava fresca", quindi, in mancanza di meglio, offriremo loro l'immagine festaiola del paese, all'insegna dei "Ragazzi di Amici" e della band del Presidente del Comitato Gemellaggio.
Sul sito internet del Comune di Mergo cercherete invano il programma della visita in Italia degli amici di Chevaignè. Per saperlo bisogna andare sul sito della Città francese http://www.ville-chevaigne.fr/ dove vengono pubblicati persino i verbali delle riunioni del Comitato di gemellaggio (già, perchè il Comune di Chevaignè, sul suo sito pubblica anche tali verbali e noi potremmo imparare qualcosa anche da questo...).
Ma questo non è tempo di polemiche; prepariamoci ad accogliere degnamente gli amici francesi anche se ci sembra che l'Amministrazione non si sia sbracciata troppo per rendere consapevoli e preparare adeguatamente i Cittadini a questo importante evento.
Segnalo, in particolare, il convegno su "Europa... quale Europa?", sabato 14, ore 18.00 presso la sala convegni scuola elementare e l'indomani, alle ore 12.00 una non meglio precisata "Festa d'Europa".
Partecipiamo!!!
MARTINA CORINALDESI SOLLEVA UNA QUESTIONE DI RISPETTO DELLE REGOLE (la legalità) E DELLE PERSONE (la correttezza)!

“…con la presente ritengo necessario richiamarVi al rispetto della norme e ad una maggiore pertinenza nel fornire gli elementi di conoscenza richiesti”, così scrive in una lettera inviata ieri al Sindaco ed alla Giunta, la nostra consigliere Martina Corinaldesi che, più avanti, rivolgendosi al Segretario comunale Dr. Zammarano ed al Sig. Prefetto (destinatari anch’essi della lettera) aggiunge “ritenendo che per un corretto funzionamento dei rapporti istituzionali sia necessario rimuovere con urgenza tali comportamenti che denotano (…) mancanza di rispetto (…) per le delicate funzioni di ispezione e controllo proprie del Consigliere comunale (…) chiedo alle SS.LL., ciascuna per le proprie competenze, un intervento” su sindaco e Giunta.

A spingere la consigliere di “Rinnovamento” a questo gesto clamoroso sono stati i ritardi, le omissioni, la superficialità dimostrata da Sindaco e Giunta verso le interpellanze che Martina ha presentato negli scorsi mesi, con le quali ha affrontato questioni certamente non marginali: dalla installazione (e funzionamento) delle nuove “telecamere” nel Capoluogo; al rimborso della tassa di depurazione per gli anni dal 2003 al 2008; dalla situazione di degrado nel Parco ad Angeli occupato per mesi da attrezzature e materiali post festa di S. Martì; alle ordinanze del sindaco che, dopo le piogge degli inizi di marzo, ha disposto il transennamento e la chiusura (sulla carta) di diverse Vie di campagna che, invece, potevano essere liberate in poco tempo, evitando disagi a diversi cittadini.

Le interrogazioni e le interpellanze sono - Statuto e Regolamento alla mano - lo strumento principale a disposizione dei Consiglieri comunali per “acquisire informazioni o spiegazioni in ordine a un determinato fatto”, oltre che “per sapere se e quali provvedimenti la Giunta abbia adottato o intenda adottare in relazione a quello specifico atto” (art. 15, comma 1 del Regolamento del Consiglio comunale) e che, in caso di richiesta di risposta scritta, “la Giunta è tenuta a rispondere entro i successivi trenta giorni” (art. 15, comma 3).
Invece gli ultimi comportamenti di sindaco e Giunta hanno rasentato lo scandalo.

All’interpellanza sulla “installazione nuovi sistemi video sorveglianza”, presentata il 12 febbraio scorso, è stata data risposta solo il 26 marzo (dopo 42 gg.), peraltro dribblando e lasciando senza risposta quasi tutte le domande.

L’interpellanza sui “rimborsi della tassa depurazione”, presentata il 16 febbraio, ha avuto risposta solo il successivo 26 marzo (38 gg. dopo), ottenendo dal sindaco solo la promessa di “attivarsi compatibilmente con gli altri miei impegni amministrativi”. E a tutt’oggi, 11 maggio, non si ha notizia né se si sia effettivamente attivato presso la Multiservizi SpA (di cui il nostro Comune è socio) né con quali risultati!

Peggiore è stata invece la sorte delle interpellanze sulla “Situazione Parco Angeli” e quella sulla “Ordinanza n. 1/2011 e danni maltempo” che, presentate il 12 marzo, a distanza di 2 mesi non hanno ancora ottenuto un cenno di risposta.

Vedremo ora se Segretario comunale e Prefetto riusciranno, come si dice, a “mettere una pezza” a questo modo trasandato di intendere i rapporti istituzionali e ad indurre ‘lorsignori’ ad essere più rispettosi delle REGOLE ma anche delle PERSONE!

lunedì 9 maggio 2011

EL MERENDEROOOOOO!!! / 2 - E adesso ecco le foto...

Ricordate la nota su: “EL MERENDEROOOOOO !!!” del 27 aprile? E’ stata una delle più ‘gettonate’ dai visitatori di questo sito.
In essa, al di là di ogni altro aspetto amministrativo o tecnico, si criticava il parcheggio selvaggio attuato dai “merenderos” raccoltisi, nel pomeriggio del giorno precedente, attorno al sindaco, in una specie di merenda-inaugurazione del gazebo realizzato nello spazio adiacente la Strada Provinciale che da Angeli sale al Capoluogo. Dovevano essere loro “le 4-5 auto parcheggiate lungo la Strada Provinciale quasi tutte alla “facciamo-un-pò-come-cavolo-ci-pare”, ossia o sul prato adiacente “l’opera” o in contromano e in curva o comunque occupando abbondantemente la carreggiata destinata normalmente al transito dei veicoli.”
“No – osservammo - i “merenderos” di ieri non hanno dato il buon esempio!”

Siamo ora in grado di pubblicare le foto di quell’evento.



La prima mostra, dall'alto, il 'serpentino' di auto parcheggiate lungo la Provinciale; l'altra, fornisce un dettaglio, con auto contromano e abbondantemente sulla carreggiata.

C'è da dire, invero, che nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione della nota del 27 aprile, "qualcuno" ha pensato bene di mettere lungo quella curva degli attrezzi di plastica (non so come si chiamino...) atti ad evitare il "parcheggio selvaggio" che il 26 aprile, a nostro modesto avviso, la sola presenza del sindaco avrebbe dovuto scoraggiare anzichè permettere!

Come si dice, tutto è bene quel che finisce bene... ma mi domando: "che senso ha realizzare un'area pic-nic in un posto dove non c'è parcheggio e con il traffico (e l'inquinamento) che ti corre lì a pochi metri?"

PS: e poi, per l'Amministrazione Provinciale, proprietaria dell'area e della strada, è davvero tutto OK?

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domenica 8 maggio 2011

RIMBORSO TASSA DEPURAZIONE: il sindaco (forse) "si attiva", ma senza fretta...

“Provvederò, compatibilmente con gli altri miei impegni amministrativi, ad attivarmi nel senso da Lei richiesto”, questa, stringata e laconica, è stata la risposta scritta che il sindaco ha dato ad una interpellanza che la nostra Consigliere comunale, Martina Corinaldesi, gli ha rivolto per sollecitare sia gli accertamenti tecnici presso l’archivio comunale che un intervento diretto presso la Multiservizi SpA, al fine di agevolare il riconoscimento ai mergani del diritto al rimborso della tassa di depurazione.
E per scrivere quella riga e mezzo, ci ha messo 40 giorni, in spregio al termine massimo di 30, fissato dal Regolamento del Consiglio comunale.

Della questione se ne parlò nel Consiglio comunale di Mergo tra il 10 gennaio e il 7 febbraio del 2009, dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008, che riconobbe il diritto al rimborso da parte di quei cittadini che avevano pagato tale tassa pur non usufruendo del servizio di depurazione sia perchè sforniti di un depuratore che nel caso di depuratore esistente ma non funzionante.

Nella seduta del Consiglio comunale del 10 gennaio, ad una precisa domanda del sottoscritto, l’allora vicesindaco Cola rispose che “da documenti Multiservizi reperiti in internet, sembrerebbe che circa il 90% delle utenze non è allacciato al servizio di depurazione” e, per sapere come stavano le cose, venne dato mandato all’allora sindaco Tiberini di informarsi e riferire al Consiglio.
Si arrivò così al 7 febbraio e il sindaco Tiberini, ad espletamento del mandato ricevuto, riferì di una “nota inviata dalla Multiservizi” da cui si evinceva che “la copertura del depuratore sul territorio di Mergo” a quella data “è pari circa al 90%”.

L’argomento è ora tornato di attualità dopo che una norma attuativa di quella sentenza, ha stabilito che il diritto al rimborso vale solo per quegli utenti non allacciati al depuratore (in tutto o parte) nel quinquennio 2003-2008.

Quanti sono e chi sono, a Mergo, gli aventi diritto al rimborso?
E’ importante saperlo, perché il rimborso da parte del gestore (nel nostro caso, la Multiservizi SpA) non è automatico, ma deve essere richiesto dagli interessati alla Multiservizi SpA, usando un modulo che la stessa mette a disposizione sul proprio sito web (www.multiservizi-spa.it) al quale si può accedere per sapere, dalla Società che poi deve pagare, se si ha tale diritto o meno.

Tuttavia, oltre ad essere un modo concreto di occuparsi degli interessi dei Cittadini, l'interpellanza di Martina ha voluto evidenziare che, e questo è il senso vero della sua interpellanza , un conto è lasciare i Cittadini-Utenti al fai-da-te "e che se la sbrighino da soli", altra cosa è se l’iniziativa per la loro tutela viene presa dall’Amministrazione comunale che, con ben maggiore autorevolezza, può rappresentare il loro buon diritto presso la Multiservizi SpA (di cui anche il nostro Comune è Socio).

Ovviamente, Martina non si è limitata a sollecitare il sindaco “a darsi da fare”, ma ha anche chiesto “di essere messa a conoscenza sia degli accertamenti riguardo le date di allaccio ed al numero di utenze via via allacciate alla rete di depurazione sovracomunale, ma anche degli esiti dell’interessamento presso la Multiservizi SpA”.

Ora, dopo i 40 giorni di attesa per avere uno straccio di risposta dal sindaco, ad oggi, 8 maggio, dopo altri 43 giorni, ancora Sua Eccellenza il Sindaco non si è degnato di far sapere alla Consigliere comunale Martina Corinaldesi se ha avuto tempo di occuparsi del problema da Lei sollevato e, eventualmente, con quali risultati. Come esempio di cura degli interessi dei Cittadini, non c’è male!

sabato 7 maggio 2011

"TELECAMERE": IL SINDACO SCANTONA, ELUDE, INSOMMA NON RISPONDE E “CONTINUA A FARE... LO STRUZZO !” / 2° puntata





Il 22 marzo, su questo blog, abbiamo riferito di una interpellanza che la nostra Consigliere comunale Martina Corinaldesi aveva recapitato al sindaco per avere chiarimenti sulle due nuove “telecamere” piazzate in Via Giovanni XXIII e in Piazza Leopardi (VEDI FOTO).
L’interpellanza era del 12 febbraio ma, a distanza di 40 giorni, non aveva ancora ottenuto risposta dal sindaco, nonostante che il Regolamento del Consiglio comunale preveda che ciò debba avvenire “nei trenta giorni successivi”.

Cosa chiedeva Martina? Considerando che la materia è regolata, oltre che dalla legge, anche da una delibera del Consiglio comunale (la n. 38 del 2008) e da uno specifico Regolamento, Martina chiedeva di conoscere:
1) perché erano stati scelti i due nuovi siti;
2) gli estremi (numero e data) della delibera di Giunta con cui gli stessi erano stati individuati, così come previsto dal Regolamento comunale;
3) gli estremi (numero e data) della determina del Dipendente comunale che aveva provveduto all’acquisto e all’installazione delle “telecamere”;
4) se la gestione delle stesse fosse stata affidata al Responsabile della Polizia Municipale, così come prevede il Regolamento; oltre ad altri dettagli (se era stata costituita la “sala operativa e di controllo”; quante infrazioni erano state rilevate con i sistemi di video-sorveglianza vecchi e nuovi; quando si provvederà a posizionare i “cartelli” di avviso previsti dal Regolamento e a compilare quelli delle due nuove postazioni, finora lasciati “in bianco”).
Si capisce che l’iniziativa della Consigliere di “Rinnovamento” tende ad evitare che l’azione amministrativa scada al livello di una “burletta”, ove venisse confermato il sospetto (avanzato da diversi cittadini) che quelle “telecamere” fossero… “non funzionanti”, perché finte!

Quattro giorni dopo (il 26 marzo) è arrivata la risposta del sindaco, che, anziché fornire i chiarimenti richiesti, ha preferito SCANTONARE completamente, eludendo le domande di Martina Corinaldesi, avvalorando così il sospetto di cui s’è detto prima. Insomma, di fronte a domande precise ha preferito “mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi” per non vedere le vere questioni poste dalla nostra Martina. Giudicate voi.
Dice, infatti, testualmente, il sindaco:

“Gent.ma Martina Corinaldesi
Consigliere comunale
Oggetto: interpellanza (installazione nuovi sistemi video sorveglianza)

In riscontro della Sua lettera del 12.02 u.s., di pari oggetto, preciso quanto segue.
Di recente nel territorio comunale si sono purtroppo verificati alcuni episodi di vandalismo a carico di cassonetti dei rifiuti: al riguardo ho anche ritenuto di informare il Comando dei Carabinieri di Castelplanio.
Abbiamo inoltre rilevato che, in talune zone, i cassonetti della raccolta differenziata erano utilizzati in totale dispregio non solo delle norme sulla raccolta differenziata, ma anche della più elementare buona educazione, al punto da dare l’impressione che qualcuno fosse mosso dalla volontà di arrecare danno alla collettività.
Sono state quindi installate apparecchiature dissuasive ed atte a contrastare tali macroscopici fenomeni.
Cordiali saluti.”


Insomma:
- neanche il sindaco chiama “telecamere” quei tubicini messi in Piazza Leopardi e in Via Giovanni XXIII;
- non dice con quale atto la Giunta ha preso la decisione di installarli, né con quale atto il competente Ufficio comunale ha provveduto all’acquisto;
- niente dice neanche sull’affido o meno delle cosiddette “apparecchiature dissuasive” al Comando della Polizia Municipale: tutti adempimenti previsti dalle norme in vigore.
Silenzio assoluto viene riservato anche alla efficacia delle stesse apparecchiature ossia su quanti “episodi di vandalismo” e relativi autori le stesse abbiano permesso di reprimere e sanzionare.

Insomma, potrebbe aver ragione quel tal mergano certamente non a digiuno di cose cmunali, che, una mattina di domenica tornando a casa dalla S.Messa, se ne uscì esclamando: “eppo’ funzionano?” Stando a ciò che dice il sindaco, il dubbio comincia a diventare quasi una certezza.
Stando così le cose, mi viene in mente quella specie di scioglilingua che mi capitò di leggere, in anni lontani, sulla bacheca di un partito politico, a Recanati: “A che serve, che ti servi di una serva, che non serve?”.
Appunto…

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FOTOVOLTAICO A MERGO? Campa cavallo...

Oggi, all'ora di pranzo, ho assistito alla trasmissione tv rai3 detta "Ambiente Italia". Si è parlato di una Fiera dedicata alle nuove tecnologie di produzione di energia pulita dal sole, di fotovoltaico, di risparmio della bolletta petrolifera, di green economy e di nuova occupazione.
Ho seguito, in particolare, le dichiarazioni e le esperienze in questo settore di tanti piccoli Comuni che o da soli o insieme ad altri (in Piemonte, guidati da una Comunità montana) si sono avviati per tempo, intercettando finanziamenti europei e statali, creando oltretutto introiti utili a coprire le spese per mantenere i livelli dei servizi forniti ai cittadini evitando di aumentare loro tasse e tariffe.

Un sogno...

Poi mi sono svegliato. Ero ancora a Mergo. Qui, sulle energie pulite e, in particolare, sul fotovoltaico ho registrato solo l'inerzia e lo scetticismo di un'Amministrazione che aveva preso precisi impegni elettorali ed ha parlato di pannelli da installare al cimitero o sul tetto della ex scuola elementare.
Appunto, ne hanno solo parlato... Esempio di una Amministrazione IMMOBILE e PAROLAIA, tutta dedita a Feste e sagre...

I problemi, quelli veri, del Paese, possono attendere. Tra una "smerendata" e l'altra...!

giovedì 5 maggio 2011




Fine settimana denso di appuntamenti tra Serra S. Quirico, Moie, Mergo e Castelletta di Fabriano.
Si comincia con sabato 7 maggio:
alle ore 9.00, a Serra S.Quirico (Teatro Palestra),nell'ambito della 29° Rassegna nazionale del Teatro della Scuola,si discuterà di "150 anni di storia della scuola pubblica come luogo di educazione alla cittadinanza italiana" con l'intervento di numerosi Operaori scolastici (da Jesi, Fabriano, Maiolati ma anche Roma, Piacenza e Torino).
alle 18.30, a Moie di Maiolati (Piazza dove si tengono le Feste estive)Sinistra Ecologia Libertà (SEL) presenta le sue propostea in matera di "rifiuti" (produzione, raccolta, smaltimento, ecc.) con il capogruppo in Provincia, Luca Barbadoro, e Fulvia Bandoli, della Direzione nazionale del partito di Vendola;
alle 21.00, ancora a Serra S.Q. (Rassegna Teatro Scuola) spettacolo di e con Sergio Staino,(inventore di BOBO, famoso personaggio delle vignette satiriche)che racconterà pezzi della storia recente attraverso le vignette di Bobo;

DOMENICA 8 maggio
alle 10.00, a Castelletta di Fabriano (Casa del Parco) si inaugura il Planetario 'Digitarium' a cui si potrà accedere nelle ore pomeridiane (15.00-18.00). Alle 13.00 degustazione di prodotti locali, su prenotazione.
alle 12.00, a Mergo, Sala Consiliare in Comune, Festa del Libro, con premiazione dei migliori lettori 2010. L'incontro si concluderà con un aperitivo (ma sarà ormai ora di pranzo!).
Buon divertimento!

martedì 3 maggio 2011

L'Ex MAGISTRATO GHERARDO COLOMBO a Serra S. Quirico (domani, ore 16.00)



Evento da non perdere, a due passi da casa.
Domani, alle ore 16.00, presso il Teatro Palestra, a Serra S. Quirico, incontro con Gherardo Colombo, già magistrato del pool di Mani Pulite.
Il tema, in tempi di minacce di secessione e di attacchi, a viso aperto o subdoli, alla Carta Fondamentale, è di grande attualità: "La Costituzione per realizzare l'unità dei cittadini", tantopiù nel 150° anniversario dell'Unità nazionale.
Partecipiamo!