lunedì 28 dicembre 2015

L'ultimo Consiglio del 2015



di Lara Secchiaroli

E così, martedì 22 dicembre, si è svolto l’ultimo Consiglio Comunale del 2015, convocato in sessione straordinaria e fondamentalmente con un solo argomento di cui discutere, oltre a un ordine del giorno da me presentato, di cui dirò.

L’argomento su cui deliberare riguardava il servizio di trasporto sociale in generale, l’Auser e il rapporto di questa associazione con il comune di Mergo in particolare.
La modifica del regolamento per il servizio di trasporto sociale, in prima battuta, ha ottenuto il voto unanime del Consiglio, in quanto consisteva nella riduzione delle tariffe, soprattutto per la fascia di utenti che maggiormente utilizzano il servizio, ovvero quelli che hanno deciso di non usufruire degli sconti e non hanno presentato il certificato ISEE, i quali avranno una riduzione di 5 centesimi a Km (da 40 centesimi a 35).

E come non essere d’accordo? Noi l’avevamo detto, quando la precedente Amministrazione Corinaldesi-Cinti alzò le tariffe, in accordo con il comune di Serra S.Quirico (comune capofila della gestione associata), che il numero di utenti sarebbe calato vertiginosamente, con grave disagio per i mergani, soprattutto anziani, e scorno del comune stesso, che avrebbe avuto così un minore introito.
Infatti, come previsto, molti cittadini hanno iniziato a non rivolgersi più all’AUSER, tanto che il comune di Serra S.Quirico prima, e di seguito il nostro, adesso sono stati costretti a correre ai ripari, con questa diminuzione, tardiva e forse insufficiente. La nostra lista aveva già previsto questo provvedimento nel suo programma elettorale, in maniera chiara e precisa, e se avessimo vinto, probabilmente lo avremmo fatto subito…così non è andata, accontentiamoci.

Sui 2 punti seguenti, che riguardavano la convenzione stessa con il comune di Serra e la convenzione tra AUSER e il comune di Mergo (praticamente  tre atti necessari per la triangolazione Serra, Mergo, AUSER), io e Giovanni Spugni ci siamo astenuti, non in quanto contrari agli atti nel merito, ma perché, come ci ha meritevolmente ricordato la segretaria comunale, l’affidamento di questi servizi dovrebbe avvenire con una procedura ad evidenza pubblica, per cui l’affidamento diretto all’AUSER rappresenta una forzatura, dovuta anche alla fretta (si è arrivati alla scadenza delle precedenti convenzioni). Allora, io e Giovanni abbiamo pensato più giusto che la sola maggioranza si caricasse dell’onere di questa “forzatura”, perché come minoranza non siamo responsabili di nessun ritardo o errore.
Insomma, riconosciamo il valore insostituibile del servizio, il merito dell’associazione AUSER, ma ci sarebbe piaciuto che le cose fossero state fatte in tempo e nel pieno rispetto delle regole.
Su questi punti, invece, Stefano Giaccaglia si è astenuto, in quanto la sua recente nomina a segretario dell’AUSER, a suo avviso, poteva comportare una sorta di conflitto di interessi.

Ma veniamo all’Ordine del giorno che ho presentato, che allego in calce, circa regolamentazione e vigilanza sull’uso di petardi e fuochi d’artificio (e già sento il coro sotto: che p…e con ‘sti diritti degli animali!)
E invece no. Anzi, lo ammetto: io sono molto preoccupata del benessere degli animali, e non a torto, visto che moltissimi animali muoiono o rimangono feriti a causa dei “botti”. Ma tralasciando le sensibilità personali, proviamo a spostare l’attenzione sui proprietari, i quali si trovano ad affrontare situazioni dolorose o a dover rinunciare ad uscire, per cercare di arginare i danni provocati da questa forma di…divertimento?
Per non parlare del danno ambientale e dei rischi per la salute personale e pubblica conseguenti all’uso di questi aggeggi, sempre più potenti e pericolosi. La materia è regolata dal Testo Unico di Pubblica Sicurezza, che, tra l’altro,  disciplina l’uso di questi ordigni, e ne vieta l’uso in luoghi pubblici o di uso pubblico o luoghi privati da cui possono essere raggiunte e interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico, oltre a regolare la vendita, in particolare dei “petardi” o “razzi”, i quali, classificati nelle categorie più pericolose (IV cat. TULPS, equivalente a 3 e 4 cat. UE, e V cat., sottogruppi C-D Tulps, equivalente a 2 cat. UE), possono essere acquistati soltanto da persone maggiorenni previa esibizione di carta di identità. Di più, laddove gli articoli siano classificati nei “gruppi” più alti delle ultime categorie, è necessario anche l’obbligo di registrazione da parte del negoziante nel registro delle operazioni, nonché l’esibizione della licenza di porto d’armi (o del nulla osta all’acquisto).
Infine, oltre un certo quantitativo, i giochi pirotecnici più pericolosi possono essere venduti soltanto ad operatori professionali e non ai privati.
Per tutti questi motivi, e dietro segnalazione di numerosi cittadini, ho chiesto all’Amministrazione di prendere provvedimenti, che possono consistere in semplici avvertimenti, o maggiore allerta delle forze di pubblica sicurezza, fino all’ordinanza di divieto. Il Sindaco ha dichiarato di comprendere il problema e di ritenere sufficiente un “richiamo” ai cittadini per il rispetto delle regole, e del buon senso.
Tutto il Consiglio ha votato a favore del mio ordine del giorno (mozione), e questo mi ha fatto molto piacere, per cui voglio ringraziare pubblicamente l’Amministrazione e tutti i consiglieri. Certo, io avrei preferito una bella ordinanza di divieto su tutto il territorio comunale, come hanno fatto moltissimi sindaci, da Corinaldo a Senigallia, solo per citarne alcuni, fino a numerose grandi città, ma capisco che occorre cambiare mentalità, e questo richiede tempo.

Quindi, non mi rimane che augurare a tutti una meravigliosa festa di fine anno, in compagnia dei nostri amici animali, o comunque sapendoli al sicuro, e un FELICE ANNO NUOVO!

p.s. A me auguro una continua, operosa, integerrima e proficua opposizione, per il bene di tutti i miei concittadini, soprattutto di quelli che non mi hanno votato.





sabato 19 dicembre 2015

“(555) "TANTUMERGO" augura BUONE FESTE A TUTTI!” (incontriamoci a Mergo)



Lontani dalle luci sfavillanti delle città, il Natale assume un’atmosfera più intima e più raccolta. Dunque, anche a Mergo queste festività possono essere l’occasione per ritrovarsi, incontrando persone che non si vedevano da tempo, magari partecipando alle iniziative del paese.

Ecco allora che anche quest’anno, come nel precedente, nella piazzetta del Castello, dentro un piccolo locale vicino alla chiesa, è stato allestito un presepe unico nel suo genere che ho avuto occasione (e il privilegio) di visitare in anteprima. E’ un presepe che vi invito ad andare a vedere. Ricchissimo di dettagli e particolari, richiede una visita con calma. Sono sicuro che rimarrete stupiti. Tutto il lavoro, e l’impegno a tenerlo aperto, è opera di Alessandra Spurio Vennarucci e di suo marito, che ho scoperto essere dei veri cultori del presepe. La loro passione, non li spinge solo ad acquistare statuine di squisita fattura, ma li porta anche a creare con le proprie mani parti del presepio, con una perizia (e una pazienza) commoventi. Come dicevo, tutto l’allestimento è così curato nei particolari che diventa impossibile descriverlo; bisogna proprio visitarlo!

Domani, poi, domenica 20 dicembre, la Pro Loco ha organizzato un evento per i bambini, nell’area e sotto il tendone del parco Boccioletto. Si comincia alle ore 16.00 con musiche natalizie, dolci e animazione. Alle 17.00 è previsto l’arrivo di Babbo Natale in persona! Raccoglierà le letterine (distribuite alcuni giorni fa nelle scuole primarie e dell’infanzia di Mergo e Rosora) con cui i bambini avranno espresso i propri desideri. Chi lo vorrà, potrà fare una bella foto-ricordo.

Sempre domani, l’Amministrazione della Casa di riposo “A.Conti” organizza una festa con i nonni, a partire dalle 16, preceduta da una messa nella chiesetta interna alla struttura.

Questo è quello che so, ma potrebbe essermi sfuggito qualcosa….

Comunque, BUONE FESTE A TUTTI (ma proprio a tutti...)!  

giovedì 17 dicembre 2015

(554) IN RICORDO DI ROSSELLA

Rossella Cantiani, il giorno del suo insediamento in Consiglio comunale


Sempre più spesso vengo invitato a riprendere a scrivere su questo blog, per raccontare impressioni ed opinioni legate alla vita pubblica di Mergo, un paese dove, è stato detto, "c’è di brutto che non succede mai niente” e “c’è di bello che non succede mai niente”, mentre noi sappiamo che non è vero, basta solo saper vedere ed accorgersi di ciò che succede.

Ma non posso riprendere a scrivere queste noterelle sparse, senza aver prima ricordato, sia pur brevemente, una persona cara che ci ha lasciato - silenziosamente, così come l’abbiamo conosciuta - l'11 novembre scorso: Rossella Cantiani.

Rossella è stata una di quelle “compagne di strada” di quella breve ma intensa stagione politico-amministrativa che, nel 2009, mi spinse, per ragioni che qui non è il caso di ricordare, ad accettare la candidatura alla carica di sindaco. Fece parte della Lista, davvero civica, “Rinnovamento per Mergo” che mi sosteneva e che ottenne quasi il 20% dei voti, eleggendomi in Consiglio comunale. La sua abitazione fu una delle "basi" della Lista durante quella campagna elettorale.

Quando, poco più di 1 anno dopo, mi dimisi, Rossella, che era stata la candidata più votata della lista, venne chiamata a succedermi.
Ricordo ancora i suoi turbamenti. Da un lato era attratta dal dovere civico di adempiere ad una chiamata e ad un impegno che non doveva sembrarle estraneo visto che, tutto sommato, era figlia di quel Elio Cantiani, che molti ricordavano come amministratore comunale integerrimo ed esemplare. Dall’altro, era condizionata dal suo carattere mite e riservato che si conciliava poco con il ruolo di "consigliere di opposizione" che, se ben svolto, può comportare talvolta la necessità di confronti istituzionalmente “rudi” e senza tanti giri di parole, tanto più duri in una realtà culturale dove il rischio che tutto scada e degeneri a livello personale è facile e permanente.

Alla fine accettò. Ed eccola, nella foto, il giorno del suo insediamento in Consiglio comunale, circondata da quasi tutti i suoi “compagni di avventura”.

Fui molto felice di quella scelta perchè Rossella era persona molto intelligente, corretta e affidabile. Il suo status di operaia, impegnata anche sindacalmente nella sua fabbrica, la New Holland a Jesi, me la faceva apprezzare in modo particolare per una serie di ragioni, diciamo così, "di classe" e sentimentali.

La sua esperienza, però, durò solo pochi mesi e venne sostituita da Martina Corinaldesi. Prevalse il suo carattere dolce e mite, la sua timidezza di fondo, forse anche il desiderio di evitare contrapposizioni personali. La divisione elettorale tra la nostra Lista e quella del neonato PD, aveva resa possibile l’ascesa alla carica di sindaco di Giuseppe Corinaldesi, che Rossella conosceva da una vita, che le abitava lì a due passi da casa e aveva importanti rapporti di amicizia con suoi congiunti.

Nonostante tali dimissioni, il rapporto di simpatia, stima ed amicizia era continuato.
Ci vedevamo spesso, specie d’estate, quando ci capitava di passare qualche ora all’aria aperta, sul ‘pratone’ di Gorgovivo. E poi quando, lungo la Provinciale, portava a spasso il suo cagnolino. Della malattia che l’aveva colpita avevo saputo solo di recente. Volevo andarla a trovare in ospedale ma mi dissero che, ormai, era solo questione di giorni. Poi è arrivata la tremenda notizia.
Di Rossella, che un destino atroce ha strappato ai suoi affetti poco più di 1 mese fa, porterò un ricordo indelebile.
Ciao Rossella, ti sia lieve la terra…

venerdì 4 dicembre 2015

Non tutte le disgrazie vengono per nuocere


di Lara Secchiaroli

Lunedì scorso, 30 novembre, si è riunito il Consiglio comunale per discutere argomenti molto interessanti. 
Infatti, dal fallimento della COEDI spa, sono piovuti nelle casse comunali ben € 180.000 provenienti dalla escussione della polizza fideiussoria relativa alla cosiddetta “Lottizzazione Montironi”. A causa del fallimento della ditta COEDI l’Amministrazione comunale ha riscosso dalla ITAS Assicurazioni la polizza sottoscritta a suo tempo a garanzia della esecuzione delle “opere di urbanizzazione” (strade, reti idrica, fognaria, elettrica, ecc.) all’interno della lottizzazione.
Ora che la COEDI è fallita, sarà l’Amministrazione comunale a dover realizzare quelle opere, utilizzando, appunto, quei 180.000 euro.  
Abbiamo chiesto al Sindaco se tale somma sarà sufficiente allo scopo. La risposta è stata “No”, né ha saputo dire cosa intende fare per trovare i soldi necessari. Così, la segretaria comunale ha spiegato che il Tribunale ha riconosciuto al Comune un credito dal fallimento di circa € 293.000, per cui, tolti i 180.000 della assicurazione prima o poi arriveranno altri soldi…speriamo.
Insomma, c’è da sperare che la “fortuna” inattesa di oggi non si trasformi, nel futuro, in una sciagura, visto che i tempi per la chiusura dei fallimenti non sono brevi e tantomeno ne sono certi gli esiti, per cui il Comune rischia di doversi sobbarcare i costi del completamento delle opere o, peggio, i cittadini che hanno già acquistato o acquisteranno gli immobili rischiano di vivere in una eterna incompiuta.

Al di là di ciò che accadrà in futuro, la vera botta di c… (alias “fortuna”) è che questa sbruffata insperata di soldi permetterà al Comune di svincolare dall’avanzo di amministrazione circa 70.000 euro che non avrebbe potuto toccare per via del “ patto di stabilità”.  E dovrà farlo entro l’anno!
Comunque, pare che i 70.000 euro siano già belli e fritti. Il Sindaco, infatti, ha accennato un elenco di “spese” già “ideate” dalla maggioranza che coprono abbondantemente l’intera somma…e dico “ideate” perché gira voce, a Mergo, che c’è un assessore che “c’ha tante idee!!!”.
Sul tipo e la qualità delle idee, ognuno può farsi un’opinione (io ho la mia, ma lasciamo perdere).
Sono intenzioni ancora vaghe, tipo: acquistare un nuovo camion usato, per sostituire quello verde speranza, che non ne può più, asfaltare un po’ di strade (cimitero, Ravalle, boccioletto?), fare un po’ di manutenzione qua e là, comprare computer e materiale per ufficio, e pare che si voglia persino rifare le persiane della Locanda dei Ribelli… vedremo.

Quasi al termine della seduta, il Capogruppo di minoranza, Stefano Giaccaglia, ha chiesto al Sindaco informazioni sulle famose convenzioni e unioni, visto che il termine per le decisioni scade il 31 dicembre. Il Sindaco ha candidamente ammesso che si spera in una proroga, ribadendo che, a suo avviso e secondo sue informazioni, le Unioni di comuni non fanno risparmiare, e che avrebbe preferito che i comuni limitrofi fossero stati più collaborativi.
Insomma, né a monte né a valle, per ora.

Sempre su richiesta, il nostro ci ha informato della convenzione con Arcevia per l’impiegata dell’anagrafe, e si è detto soddisfatto della convenzione con l’Unione Montana per il servizio di polizia municipale (12 ore a settimana). Contento lui… comunque ho fatto notare che, a parte le 12 ore, i vigili risultano irreperibili (provate a telefonare) e ho avuto rassicurazioni circa un imminente acquisto di un portentoso centralino, il quale finalmente trasferirà le chiamate ad un unico numero, così che ovunque si trovino, magari qualcuno risponde.

Si è parlato anche di una eventuale riattivazione dell’autovelox, nel tratto ad Angeli in zona distributore, ma non mi sono sembrati molto convinti. 
Anche qui, vedremo.  

giovedì 3 settembre 2015

(553) ANCORA SU VIA PANOCCHIA...

Via Panocchia, ieri pomeriggio...


Sul deposito di calcinacci e scarti di cantiere in Via Panocchia (vedi post precedente), ho appreso notizie e indiscrezioni, che riferisco.

  1. calcinacci e detriti provengono dal piazzale della Casa di riposo, frutto di lavori di manutenzione e ristrutturazione eseguiti di recente. Il materiale era provvisoriamente stoccato in attesa di smaltimento da parte della ditta esecutrice dei lavori;
  2. la rimozione di calcinacci e detriti non è stata richiesta dalla Amministrazione della Casa di riposo (tutt’al più “qualcuno” potrebbe aver “chiuso un occhio”);
  3. prelievo e trasporto in Via Panocchia sarebbero avvenuti da parte di uomini e mezzi del Comune;
  4. in quel tratto di Via Panocchia il Comune starebbe eseguendo lavori di manutenzione straordinaria e di sistemazione del fondo stradale.  

Tutto chiaro? Un po’ si, ma non proprio.

Secondo alcuni esperti e tecnici comunali con cui ho parlato, materiali di quel tipo non possono essere utilizzati “tal quali”; prima debbono essere conferiti, analizzati e trattati in appositi impianti e poi possono essere utilizzati, anche per quel tipo di lavori stradali,.
Domando: questa procedura è stata rispettata nel caso di Via Panocchia? 

Nella giornata di ieri, quel tratto di Via Panocchia ha assunto l’aspetto che vedete nella fotografia. I cumuli di calcinacci sono stati frantumati e spianati. Dunque, se “cantiere” c’è, c’è qualche anomalia: sul posto, fino a ieri mattina, non era dato leggere alcun cartello informativo (committente, esecutore, tipo di lavori, progettista e direttore dei lavori) né se ne è saputo di più consultando l’Albo pretorio comunale, dove inutilmente ho cercato eventuali atti riferibili al suddetto “cantiere”. 
Perché così poca informazione e trasparenza?

Ma, poi, che tipo di strada è Via Panocchia? Secondo il sindaco (lettera prot. n. 2809 del 27.06.2015, in risposta ad una interrogazione consiliare) Via Panocchia non è strada “comunale” ma “strada vicinale ad uso pubblico” (*) i cui interventi di manutenzione prevedono “una compartecipazione del Comune e dei frontisti privati”.

In passato non sono mancate polemiche tra l’Amministrazione comunale e i “frontisti privati”, alcuni dei quali hanno lì le loro aziende turistiche, per la scarsa manutenzione della stessa. Polemiche più che giustificate vista l'inerzia sostanziale delle ultime Amministrazioni comunali (non ci sono i soldi, la strada non è “comunale”, ecc.).

Tuttavia, vorrei concludere con una nota positiva. Ciò che sta accadendo in questi giorni significa che l’Amministrazione ha cambiato idea? Significa che voglia mettere mano, finalmente, a Via Panocchia? Speriamo. Speriamo che, nonostante tutto, sia il segno di una attenzione nuova per questa strada (e tuttavia, lasciatemi dire che lascia un po’ perplessi il fatto che la sistemazione non cominci dal tratto iniziale, che è quello più utilizzato).  Speriamo… Vedremo…

(*) Cosa significa “strada vicinale ad uso pubblico”? Ciò che si legge su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Strada_vicinale  potrebbe far sorgere ulteriori domande. Ma, per ora, fermiamoci qui...

lunedì 31 agosto 2015

(552) COSA SUCCEDE IN VIA PANOCCHIA?



Ma cosa succede in Via Panocchia? C’è stata aperta una nuova discarica?

“TantuMergo” ha ricevuto una segnalazione. Ci siamo recati sul posto ed ecco lo spettacolo: cumuli di detriti sono stati sversati ai bordi della strada, restringendo anche parte della carreggiata, e anche giù nella scarpata.
La quantità è considerevole. La natura dei detriti indicherebbe la provenienza da un cantiere edile; scarti di lavorazione, dunque rifiuti, da smaltire in modo consono. Perché, invece, sono stati abbandonati lì? Perché non sono stati regolarmente smaltiti in una discarica o in un altro sito o modo idoneo? Chi lo ha fatto?

Due cartelli della segnaletica stradale lascerebbero intuire che si tratti di un’opera “pubblica”, ma nessun’altra indicazione è visibile sul posto: perchè?
In effetti, secondo alune testimonianze, nei giorni scorsi uomini e mezzi “pubblici” sono stati visti più volte nei paraggi. Se tra le due cose ci fosse un nesso, il tutto ci apparirebbe grave e preoccupante.

Via Panocchia è una lunga strada sulla cui natura (comunale? vicinale? interpoderale? Boh!) si assiste a un rimpallo di affermazioni tra Comune e privati… E' una lunga strada che porta in aperta campagna ma che serve diverse strutture turistiche e ricettive, gestite anche da cittadini stranieri. Trattarla in quel modo non sembra il miglior biglietto da visita. Per Mergo.
Si elimini, dunque, lo sconcio. E si cerchino le eventuali responsabilità!

giovedì 27 agosto 2015

SOS cane abbandonato!

Oggi, (giovedì 27 agosto 2015) si è rifatto vivo il cagnolino bianco che avevamo avvistato domenica a Mergo (Riccardo ha pubblicato foto e appello su FB).

Pare che nei giorni scorsi sia stato visto più volte a Serra San Quirico, ho provato a chiedere in giro, ma nessuno conosce il proprietario, se c’è. Così il cagnolino è stato preso in carico dal canile sanitario di Fabriano e, se entro 15 giorni nessuno lo reclamerà, finirà assegnato a qualche canile convenzionato (Moie, o altri). Tutte le persone che ho interpellato hanno detto che è un cagnolino delizioso, e molti di loro gli avevano già offerto acqua e cibo.
Un ultimo appello: se qualcuno lo riconosce, è pregato di andarlo a prendere o di avvertire il proprietario eventuale. Altrimenti, passato il periodo previsto, adottatelo! 

Sim Sala Bim!

di Lara Secchiaroli

Finite le ferie, si torna al solito tran-tran e anche Mergo, lentamente, riprende i suoi ritmi.
C’è, però, chi non si è mai fermato.
Tutti i cittadini possono essere testimoni dell’indefessa attività dell’assessore Giuseppe Corinaldesi, il cui impegno va sicuramente elogiato, ma cosa ci fa un assessore fin dalle prime ore del mattino dentro gli uffici comunali, quando ancora non ci sono impiegati e tutto tace? Per non parlare delle ore serali, a volte notturne, in cui il nostro presenzia solingo in Municipio.

Mi sono posta queste domande (e molti cittadini come me) anche perché, nell’ultimo consiglio comunale, questa amministrazione ha ulteriormente dimostrato di essere bloccata, immobile, quindi non si giustifica tanta solitaria attività.
Dell’ultimo consiglio (30 luglio) non volevo neanche scriverne, un po’ per il periodo estivo, che distrae, e in parte per gli argomenti trattati, di cui di dirò solo dei più importanti.

Il “Piano triennale 2015-2017 delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio  immobiliare comunale” e il “Programma triennale 2015-2017, e annuale 2015, delle opere pubbliche”: due argomenti di grande spessore che sono risultati, però, privi di contenuti reali. Praticamente, Cola e & C. intendono finanziare i Lavori Pubblici del prossimo triennio mettendo in vendita, nel 2015, l’ex mattatoio di Angeli (per € 80.000), nel 2016, 6 posti auto nel garage comunale di Via C. Battisti (€ 36.000) e nel 2017, udite, udite…, addirittura la LocnoLoc (€ 60.000 Euro)! E qui, anche al Sindaco è scappato un sorriso ironico. 
A parte un po’ di loculi, che tanto sono autofinanziati da chi li prenota e compra, per “lavori pubblici” - se mai si realizzeranno davvero quelle vendite - l’Amministrazione intende niente di più che generiche manutenzioni di quel che c’è, niente di preciso. Insomma, come ho detto in Consiglio, si tratta di un compitino mal fatto e poco reale. Solo perché certe delibere devono essere approvate obbligatoriamente ogni anno, così ci si scrive qualcosa, in modo che entrate e uscite portino pari.

Ah, dimenticavo: il Museo archeologico ad Angeli è stato “stralciato”; il Sindaco dice che se ne riparlerà in futuro, ma non è parso molto convinto. E il famoso stanziamento di € 50.000 da parte della Regione? Per ora è “svaporato”...

Confermate per quest’anno le vecchie aliquote TASI e IMU, si è poi discusso il Bilancio di previsione 2015, chiuso - dice il Sindaco - con un “vero e proprio miracolo”, grazie al fatto che l’IMU agricola del 2014 è stata incassata nei primi giorni del 2015 e quindi contabilizzata quest’anno. 

In seguito il primo cittadino si è lanciato in una serie di lamentazioni infinite: sui tagli dei trasferimenti dallo Stato; sul patto di stabilità, sulle esose richieste dell’Ambito per i Servizi alla Persona (la spesa sociale, che il Comune ha deciso di tagliare di circa € 1.600); sul taglio di € 12.000 da parte della Regione per l’asilo nido, e insomma…400 euro in meno alla Parrocchia, cancellata la gita per gli anziani (€ 700) e il Bilancio di previsione (a luglio, cosa vuoi prevedere?!) è andato.

Quando Stefano Giaccaglia ha provato a suggerire maggiore decisione nel cercare convenzioni con gli altri comuni, il Sindaco s’è infuriato! Ha detto che le Unioni non convengono (probabilmente si riferiva a quella della Vallesina, perché mi pare che quella montana, come possibilità, è sfumata), che il comune di Rosora si è intestardito con l’Unione della Vallesina, e invece avrebbe dovuto fare una piccola Unione con Mergo, che anche i cittadini di Rosora non sono contenti, etc, etc.
Io mi sono permessa di dire che non mi pareva il caso di attaccare il sindaco di Rosora, che aveva fatto una scelta legittima, giusta o sbagliata si vedrà. Almeno lui ha le idee chiare, qui si fanno “le consultazioni” e poi non si capisce come si vuole agire!


Si chiude con la “Convenzione tra il Comune di Mergo e l’Unione Montana dell’Esino-Frasassi per la definizione dei rapporti finanziari riguardanti il trasferimento di capitale concesso nel 2014 a seguito della cessazione della ex Comunità Montana in data 31.12.2014” e finalmente si chiamiano le cose con il loro nome. Infatti, nel 2014, il sindaco Corinaldesi (e altri sindaci fecero lo stesso) contrasse un mutuo di € 42.500 tramite la Comunità Montana, per finanziare i lavori di manutenzione della pista di pattinaggio ad Angeli. 
Le rate del mutuo vennero fatte passare come aumenti della quota associativa e anche il Consiglio Comunale di allora digerì malvolentieri l’inghippo tanto che ci furono astensioni e assenze nella stessa maggioranza, anche perché non si capì bene se ci fu aggiramento delle norme sul Patto di stabilità. L’Amministrazione lo negò, in molti rimasero molte perplessità.
 Tuttavia, il mutuo si fece e i lavori, di cui si dubitò sulla necessità e urgenza, furono eseguiti. Ci lavorarono alcuni professionisti e imprese che avevano lavorato anche alla Locanda e che determinarono il famoso “debito fuori bilancio”. Poi professionisti e imprese rinunciarono ad essere pagate per i lavori presso la Locanda, e… il buco del debito fuori bilancio sparì. 
Sim Sala Bim, fine della storia.   

martedì 16 giugno 2015

Dal Consiglio comunale alla KaknonKak

Di Lara Secchiaroli

Anche l’ultimo consiglio comunale, quello di giovedì scorso 11 giugno, è filato via senza grandi entusiasmi. Seguitemi.
L’Amministrazione Cola ha approvato il piano finanziario della TARI 2015 e le relative tariffe e ha confermato l’Addizionale comunale dell’IRPEF per il 2015. In sostanza, pochissime modifiche, se non per una lievissima riduzione della TARI per le utenze domestiche, grazie al raggiungimento (finalmente!) del famoso 65% di raccolta differenziata. Le utenze non domestiche, invece, sono state lievemente aumentate (purtroppo Martello’ non c’è più).
La cosa simpatica è che Peppe l’assessore, nel relazionare sul punto, si è auto lodato, prendendosi il merito del virtuosismo dei mergani, spronati, a suo dire, a differenziare meglio dall’attività ispettiva messa in campo… Vi ricordate la polemica sul povero “disoccupato-Lavoratore  Socialmente Utile”, inviato speciale a spiare la monnezza altrui? Quello, appunto, e non aggiungo altro.
Riguardo all’Addizionale comunale IRPEF, come già detto, non sono state ritoccate le percentuali dell’anno scorso.
Io ho provato a spiegare ancora che, magari per riportare la soglia di esenzione da 10.000 a 12.000 Euro di reddito (come era 2 anni fa), bisognerebbe colpire maggiormente i redditi più alti, ma, pare che questa Amministrazione “da quella recchia, proprio non ce sente”.
Infine, si è discussa la mia interrogazione sulle spese sostenute dal Comune per il Convegno dei camperisti (cena: 525 Euro e pernottamento degli ospiti: 150 Euro). Mi sono fatta consegnare la lista delle “autorità” invitate e ho visto che, su 21 persone presenti alla cena alla Locanda dei Ribelli (e dove, se no?) di autorità ce ne stavano davvero pochine.
Allora Peppe mi ha spiegato che non si trattava di autorità in senso stretto, ma di persone che hanno svolto relazioni al convegno e che, in vari modi, lo hanno aiutato a creare l’evento e ad entrare nel giro. Mi pare abbia detto “Se non semini non raccogli”.
Vabbè, oltre alle varie mogli dei Relatori, che, se volevano, la cena potevano pagarsela, abbiamo pagato pernottamento anche a un venditore di camper con signora, ma Peppe dice che non è venuto a vendere i suoi Camper, come i presenti al convegno hanno potuto appurare, sempre secondo lui. Io non c’ero, a quel convegno, ma ho ricevuto notizie differenti.
Ma anche fosse stato tutto veramente indispensabile e utile, perché i cittadini si indignano quando i consiglieri regionali pagano il caffè, a chi gli pare, con i soldi pubblici (vedi le ultime inchieste in corso) e non si indignano quando si pagano, sempre con soldi pubblici, cene e pernottamenti a persone che non rappresentano alcuna istituzione?
Per non parlare del programma delle manifestazioni che mi ha consegnato il Comune, completamente diverso da quello che l’Associazione Camper Club Universo ha pubblicizzato online (link http://www.camperonline.it/eventi/evento_dettaglio.asp?ID=1979).
Dal Programma pubblicizzato su un sito Internet si apprende che per vivere la “Quattro Giorni Mergana” è previsto un “Contributo di partecipazione” che prevede una “quota di iscrizione” di € 20  e una quota “Costi” di € 10 a camper e di € 45 a persona (ridotte, in taluni casi).
Il bello è che tale “Quota” comprende, oltre ad alcuni pranzi (spaghetteria parcheggio Grotte di Frasassi e quella “di Addio”) anche il diritto di sosta nell’area camper per i 4 giorni e l’allaccio elettrico per i primi 15 arrivi, che il Comune ha offerto gratis (ossia, abbiamo pagato noi Cittadini).  Se a incassare questi soldi è stata l’Associazione Camper Club Universo, che ha promosso il raduno, si tratterebbe di una vera e propria operazione commerciale, da vero e proprio Tour Operator. Ma, acqua, luce e parcheggio a Mergo non si pagano!
A proposito, avete visto l’ultima creazione nell’area camper? La “KAKnonKAK”, vi lascio immaginare a cosa serve…


domenica 26 aprile 2015

La Libertà


La celebrazione a Mergo, Rosora e Serra San Quirico del 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo.

Di Lara Secchiaroli

Quest’anno la festa del 25 aprile è stata celebrata in tutta Italia con enfasi e maggiore partecipazione, perché ricorreva il 70° anniversario dalla Liberazione (25/04/1945-25/04/2015).
Da alcuni anni a Mergo, Rosora e Serra San Quirico si svolgono iniziative congiunte, con una sorta di corteo itinerante e rispettive manifestazioni davanti ai monumenti ai caduti dei tre comuni. 
Così, sabato mattina, in via C.Battisti, con gonfaloni e cittadini, si sono ritrovati i rappresentanti dei tre paesi: il sindaco di Rosora, il sindaco di Serra San Quirico e…l’assessore di Mergo.
Probabilmente il Sindaco e pure il Vicesindaco avevano impegni pregressi a cui non hanno potuto sottrarsi, capita, ma sarebbe stato carino inviare un brevissimo testo di scuse, almeno agli altri sindaci, per rispetto istituzionale. 
Devo dire che non c’erano neanche molti cittadini, e tanto meno consiglieri comunali, ma ognuno decide secondo coscienza.
Quindi, dopo la brevissima cerimonia mergana, siamo andati a Rosora, e qui, il Sindaco dei ragazzi di Rosora, Nour Dachan, ci ha impartito una lezione di passione e dignità (oltre che di sorprendente scioltezza), parlandoci di come sia importante valorizzare la libertà conquistata anche attraverso il sacrificio dei partigiani, non ritenendola mai una conquista scontata. 
Poche parole che ci hanno commosso, soprattutto pensando alla tragedia della Siria, il paese di origine della famiglia Dachan.
A Serra c’erano anche le majorettes, oltre alla banda, e il piccolo Dachan ha approfondito il suo discorso, parlando di pace, intervenendo dopo il Sindaco dei ragazzi di Serra San Quirico. Quello di Mergo non c’era, non pervenuto, forse nessuno gli ha chiesto di farlo.
In seguito, i due Sindaci e il nostro assessore hanno speso alcune belle parole e la manifestazione si è conclusa con un lungo e approfondito discorso della rappresentante dell’Anpi, Laura Trappetti.
Mi è dispiaciuto che il comune di Mergo sia stato così, diciamo, sottorappresentato, ma gli amministratori sono liberi di partecipare o meno alle celebrazioni di una Festa Nazionale…esatto, sono liberi di farlo, perché ha vinto la parte giusta, perché se, malauguratamente, il nazifascismo avesse vinto, allora tutti, rappresentanti e cittadini, saremmo stati costretti a presenziare alle celebrazioni ufficiali, magari vestiti in divisa, cantando sciocche canzoni, esaltando la guerra e la violenza, senza poter dissentire: zitti e mosca!
W LA LIBERTA'! W IL 25 APRILE!
  

giovedì 16 aprile 2015

Si può fare!


di Lara Secchiaroli

Solo due righe per riprendere il discorso fatto pochi giorni fa sull'uso dei pesticidi ai bordi delle strade e dei sentieri. Pare che l'esempio del Comune di Arcevia sia seguito da molti...ma non da tutti, ahinoi!
Oggi, infatti, leggo su "VivereSenigallia" che anche il Comune di Serra de'Conti "non utilizzerà più il disseccante per la pulizia delle strade".
Tra l'altro, l'amministrazione comunale, nel comunicato stampa, afferma che "già la legislazione attuale vieta l'utilizzo dei diserbanti nei luoghi pubblici (parchi, giardini) e altre Istituzioni come la Provincia di Ancona, i Comuni di Arcevia, Montemarciano, ecc. hanno già espresso posizioni analoghe".
Di seguito, il link all’articolo, che consiglio di leggere, soprattutto a chi utilizza certe sostanze, visto che si parla anche di tutela della sicurezza dei cittadini (e dei dipendenti comunali)”.

martedì 14 aprile 2015

Più veleno per tutti!


L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), ha definito il glifosate “probabile cancerogene per l’uomo”

di Lara Secchiaroli

Anche quest’anno l’amministrazione comunale non ci fa mancare la nostra dose di glifosato?
Sto parlando del noto diserbante che fa diventare tutto giallo-arancione, creando un paesaggio veramente spettrale, proprio il massimo per un paese che aspira ad attirare turisti!
Ma il problema è anche, e soprattutto, di tipo sanitario. Se infatti, fino a qualche tempo fa, esistevano tesi contrastanti circa la nocività di certe sostanze, adesso si è espressa l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), che ha definito il glifosate “probabile cancerogene per l’uomo”, per cui consiglio di leggere l’articolo esplicativo al seguente link -  http://www.ilfattoalimentare.it/glifosato-monsanto-cancerogeno.html

La notizia ha avuto ampia diffusione, ma questa mattina, sul presto, esco in giardino e vedo una specie di palombaro che spruzza “qualcosa” sull’erba della passeggiata sotto le mura storiche di Mergo, come sempre, come tutti gli anni, forse cambia solo l’abbigliamento del povero operaio comunale, che mi è parso meglio equipaggiato rispetto alle volte precedenti, forse in seguito ad alcune mie considerazioni pubblicate nel passato proprio su questo Blog.

Si potrebbe fare diversamente? , lo ha già fatto il sindaco di Arcevia, che, nel rispetto del principio di precauzione e dell’ambiente, ha deciso di non usare più quel veleno, contemporaneamente sollecitando i cittadini ad aiutare l’amministrazione stessa nella difficile gestione della pulizia e dello sfalcio delle strade comunali. 
Al link seguente l’articolo pubblicato su VivereSenigallia -  Arcevia: Bomprezzi, 'Il Comune non utilizzerà più il disseccante per la pulizia delle strade'.

E se qualcuno prova a controbattere che anche la Provincia di Ancona irrora ripetutamente i bordi delle strade con quella schifezza, rispondo che non sempre si deve seguire l’esempio di chi si comporta male, che, a volte, si può seguire l’esempio virtuoso (vedi comune di Arcevia), e che mal comune non è mezzo gaudio, in questo caso, ma incoscienza e superficialità.

p.s. questa volta non parlo dei nostri amici animali, che vista l’altezza e il pelo, sono maggiormente esposti alla contaminazione diretta, ma se le operazioni di diserbo fossero opportunamente segnalate ai cittadini, forse eviteremmo di far passeggiare i nostri piccoli amici in mezzo al veleno, ma tanto: che ve lo dico a fare!…

giovedì 19 febbraio 2015

Il Sole 24 ORE parla di Mergo

Risposta ad un mio quesito, pubblicata su “ Il Sole 24 ORE” del 16 febbraio 2015, nell’inserto “L’esperto risponde”
Niente link “personali” sul sito dell’ente
Di Lara Secchiaroli

L’antefatto.
Nel sito istituzionale del Comune di Mergo, in alto a destra, si trova una sezione denominata “Turismo e Cultura - video su territorio comunale e iniziative”. Cliccando, si accede al canale Youtube di Giuseppe Corinaldesi, alias “pippo6128”.

Senza voler sindacare la qualità artistica o folkloristica dei filmati, devo dire che la cosa mi è sempre sembrata un po’ strana; vi immaginate gli strilli se, diventata io assessore, avessi linkato “tantuMergo” sul sito ufficiale del Comune?

Poi mi sono accorta che non sempre e non tutti i video erano di contenuto folkloristico. Uno, in particolare, riguardava una pesante denuncia di un presunto spreco di denaro pubblico in una struttura di proprietà di un altro Ente (la Comunità montana) situata in un altro Comune (Genga).
Così, ho fatto una interrogazione per sapere:
1)      se il link al canale YouTube “privato” del sig. Giuseppe Corinaldesi, alias “pippo6128”, nel Sito Istituzionale, e dunque “pubblico”, del Comune di Mergo fosse lecito;
2)      se il sig. Corinaldesi (sindaco di Mergo fino a maggio 2014) avesse chiesto conto di quella situazione all’Ente responsabile, di cui peraltro il nostro Comune, all’epoca, faceva parte.
Qui sotto potete leggere l’interrogazione e la risposta.
A parte il fatto che per rispondere all’interrogazione il Sindaco c’ha messo 1 mese e mezzo, quando doveva farlo in 30 giorni (sempre fuori tempo massimo, mi raccomando!) e a parte l’imbarazzo del lunghissimo sproloquio, l’effetto è stato quello di una certa “ripulitura” dei filmati, ma non la rimozione del link.
Quanto, invece, ai misfatti denunciati, per il Sindaco, il Comune non ha “ interesse attuale ad intraprendere iniziative relative alle circostanze denunciate…”. Capito? Leggete la parte conclusiva della risposta, che merita davvero!

Diciamo che me l’aspettavo. Così, per avere un parere obiettivo, ho inviato un quesito all’Esperto de “Il Sole 24 ORE”, il giornale economico italiano più autorevole, che mi ha risposto sul n. 7 dell’inserto  del 16 febbraio 2015, pag. 226. 
Il parere è chiaro e con preciso riferimento a norme di legge: “l’indicazione del link alla pagina personale è certamente illegittima e va rimossa…”.
Sig. Sindaco, devo aggiungere altro?







mercoledì 18 febbraio 2015

(551) QUANDO LO SPRECO E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI…



Che per i Comuni non sia più tempo di “vacche grasse”, si sa.
Che sia ormai ora scossa di eliminare ogni spreco o spesa superflua per non gravare sui poveri cittadini sempre più tar-tassati, anche questo è noto.

Per questo, nel nostro piccolo, vogliamo tornare sulla questione del cosiddetto “MERGO TOUCH” ossia quello schermo collocato sull’ingresso del Municipio, che doveva fornire informativi di natura turistica e, più in generale, l’accesso al sito internet del Comune.

Della cosa ‘TantuMergo’ si è già occupato nel settembre scorso, col post n. 534 (http://mergo-maderloni.blogspot.it/2014/09/534-mergo-touch-yes-mergo-tace.html) che più o meno concludeva così: “Ma di chi è stata la brillante idea? Perché “Mergo touch” tace, non funziona? E quanto (ci) è costato ‘sto scherzetto?”.

Sull’argomento il sindaco Cola ha risposto il 7 ottobre scorso ad una interrogazione della consigliere comunale Lara Secchiaroli (Mergo#cambiaverso).

Dice il sindaco che “lo schermo multimediale (…) è stato pensato e sostanzialmente realizzato dall’ex sindaco Giuseppe Corinaldesi”; che è “stato allestito ‘in economia’ con un costo complessivo di 2.963,62 euro” (€ 82,28 per la staffa, € 1.287,44 per la pellicola, € 373,90 per il televisore e € 1.220 per il montaggio).
Sostiene, infine, in Primo Cittadino di essere “stato informato che il marchingegno è attualmente funzionante e che ben presto le luci lampeggianti torneranno a vivacizzare l’ingresso del nostro Municipio”.

Appreso, dunque, che il ‘Mergo Tace’ è un’altra “pensata” dell’ex sindaco Giuseppe Corinaldesi, è il caso di informare il Sig. Sindaco che alle spese dichiarate dovrebbero essere aggiunti anche i 185 € spesi per acquisto adesivi, un convertitore VGA to HMDI e Hard Disk (Determina n. 31 del 9 aprile 2014). In tal caso, la spesa per l’inutile (o comunque inutilizzato) “marchingegno” sale a € 3.148,62 (dicasi: tremilacentoquarantotto/62 euro) !!!

E’ anche il caso di assicurare il Sig. Sindaco che, nonostante le informazioni incautamente ricevute (ma non ci guarda sul portone, quando entra in Municipio?), a oltre 4 mesi dalla sua risposta, “il marchingegno” non funziona e dunque ciò che ‘lampeggia’ per davvero sull’ingresso del Municipio è una spesa di oltre 3 mila euro che si sta rivelando uno “spreco”, tanto più grave allorchè Egli lamenta  la cronica difficoltà di spesa del Comune”.

venerdì 30 gennaio 2015

(550) "POMERIGGIO IN RIME", ALL'OSTERIA.

Una bella iniziativa, che sarebbe piaciuta molto a Peppe: cosa dire di più?
Peppe Pirani, il Maestro, il Poeta, l'amico, la merita.
Dunque, grazie all'Osteria delle Viole, che ce ne ripropone il ricordo con "pensieri, parole, calore, compagnia, thè, dolcetti e allegria" e, ovviamente, "rime e poesia".
Insomma, un "pomeriggio mergano". Imperdibile.

PS:
volendo, all'Osteria ci si può fermare a cena (ma... prenotate)!

martedì 27 gennaio 2015

(549) - A monte o a valle? Avanti adagio, praticamente FERMI !


Dal Corriere Adriatico del 24.12.2014
Bisogna dire che Simone Cola ce l’ha messa tutta, nell’assemblea di martedì scorso (22 gennaio - v. il post precedente), per spiegare le ragioni per cui Mergo, per la gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali, dovrebbe guardare “verso monte”, ossia verso quella Unione Montana nata, a fine anno, tra i Comuni di Fabriano, Sassoferrato, Cerreto d’Esi e Serra S. Quirico.
E va detto che, in quest’opera di convincimento, ha trovato supporters di rango, a cominciare da quell’Alberto Cinti che sembra non aver mai smesso i panni di assessore comunale.

Tuttavia, debbo dire che non mi hanno convinto né l’uno né l’altro.
Ma andiamo con ordine.

Poca la partecipazione, come la puntualità. Convocato per le 21.30, si è iniziato quasi alle 22.00 per avere una presenza decente, formata perlopiù “da addetti ai lavori”: 1 assessore e 5 consiglieri comunali in carica, 2 ex-assessori, 2 ex-consiglieri comunali, 1 ex-segretario di partito politico (il PD), 4-5 cittadini “semplici”, tra cui 3 giovani (nota positiva…): insomma, l’invito è stato sostanzialmente snobbato dalla cittadinanza e ciò è un male. Partecipare, bisogna. Lamentarsi, dopo, non si può!

Simone Cola ha voluto rimarcare il carattere privato e personale (“qui non c’entra la politica”, dice) di una iniziativa che, per quanto utile ed opportuna è stata anche di supplenza verso l’Amministrazione comunale. Ho l’impressione che al carattere non-politico dell’incontro ci abbiano creduto in pochi perché non può essere “non politico” ciò che si occupa della ‘polis’, ossia del Paese.

Simone ha perorato la causa con motivazioni storiche (“Mergo è nella Comunità montana fin dalla sua nascita, 42 anni fa”), di convenienza economica (“dobbiamo rimanere legati ai territori montani, per godere dei vantaggi fiscali e delle risorse che lo Stato destina loro”) e di sviluppo (“lì ci sono le Grotte di Frasassi, capitale turistica”) e con un argomento definito “decisivo” secondo cui “l’ambito associativo deve essere di almeno 20 mila abitanti e solo Fabriano può farlo. I Comuni della Vallesina non ci arrivano”.

E come fare con l’esito del “sondaggio” (voluto dalla Amministrazione comunale) che ha visto la stragrande maggioranza dei cittadini (150 contro 24) chiedere di “andare verso la Vallesina”?
“In democrazia e in politica contano i numeri. Raccogliamo almeno 200 firme a favore dell’Unione Montana e si riapre la partita. Ecco qua i moduli” dice Simone sventolando alcuni foglietti già pronti per l’occasione.

Insomma, l’ex-vicesindaco, Simone Cola, corre in aiuto al sindaco, Antonio Cola, che dovrebbe andare “verso valle”, ma vorrebbe andare “verso monte”, e dunque traccheggia, in attesa che… “arrivino i nostri”, ossia Simone e le sue 200 firme! Io l’ho capita così. E ovviamente (rapporti di parentela a parte) la politica non c’entra… Ah, quanto sarebbe bello crederci!

In verità, sembra a me che nulla ci spinga inesorabilmente “verso monte” e che, in definitiva, la scelta sia squisitamente politica.
Non ci spinge “a monte” la storia (che è stata bella, per Mergo, finchè sono durati i finanziamenti statali e regionali per le Comunità montane. Che oggi non ci sono più).
Né c’è da temere la perdita delle agevolazioni fiscali, ecc. che restano, finché Mergo mantiene la classificazione di Comune “parzialmente montano” (come dimostra la recente vicenda dell’IMU agricola).
Conta poco anche l’essere vicini alle Grotte di Frasassi, i cui benefici “turistici”, per Mergo, non dipendono certo dallo stare dentro o fuori una Unione Montana (che, peraltro, non comprende Genga)!  
Quanto al tetto dei 20mila abitanti, ritenuto “decisivo” è argomento che, semmai, riguarda le Unioni “montane” e non le altre Unioni di Comuni (la Vallesina, comunque, è ben sopra i 30 mila abitanti).

La discussione che c’è stata ha lasciato ognuno nelle sue convinzioni.
Sarebbe stato interessante conoscere l’opinione dell’Amministrazione comunale. Ma mentre il sindaco era impegnato in una cena a Serra S. Quirico (così è stato detto), l’unico assessore presente (Giuseppe Corinaldesi) si è chiuso nel silenzio: “sono qui solo per ascoltare. Non si può?”

Certo che si può. Ma andare ad una assemblea solo per origliare non sembra proprio il massimo per un Pubblico Amministratore. I cittadini meriterebbero più attenzione. Anche perché l’isolamento attorno a Mergo aumenta in modo preoccupante.

Se nell’Area Montana siamo stati estromessi ed emarginati e rientrare dalla finestra, dopo esserne stati fatti uscire dalla porta, appare come una ‘operazione impossibile’ (tipo “cammello e cruna dell’ago”), in Vallesina le cose si stanno muovendo, eccome.

E’ notizia di fine anno la decisione di Maiolati di rompere gli indugi e progettare l’ingresso a pieno regime, entro il 2015, nell’Unione della Media Vallesina (v. foto).
Monteroberto guarda a Castelbellino in un’ottica sempre più vicina ad una “fusione”.
E i Comuni più direttamente confinanti con Mergo?
Serra S. Quirico, come s’è detto, è entrato nell’Unione montana.
Rosora guarda con intensità a Castelplanio.
Cupramontana volge il suo interesse a Staffolo.
Nessuno guarda a Mergo. Né Mergo sembra guardare con interesse la Vallesina!

Che fare? Come uscire da questo ‘cul de sac’ in cui Mergo è stata cacciata? Se qualcuno nel Palazzo di Piazza Leopardi ha un’idea, per favore, la faccia sapere!