domenica 11 gennaio 2015

(546) A MERGO C'E' UN'OSTERIA...

L'OSTERIA delle VIOLE (sala interna)


ENOTEGA

-         E ‘mo ‘rdaje co ‘sta tega!
Que la sagra n’è finida
del salame co’ la fava? –

-         Ma que parli, que te sgaggi?
Statte zitto, se ‘ncel sai.
La parola bibbliotega
vol dì libbri a non finì,
e cuscì in pinacotega
ce sta i quadri muntibè. –

-         Ho capido, capisciò…
‘Nte ‘sta ….tèga chi de fiango
vole dì che ce sta el vì.
Co ‘sto nome paraculo,
quanto costa el sovrappiù?
N’era mejo n’osteria? –

Per introdurre questo post ho preso a prestito una poesia dell’indimenticato M° Peppe Pirani, tratta dalla raccolta di Sue poesie titolata “TANTUMERGO – Sonetti e sonade”, edita, nel gennaio 2007, dalla Accademia delle Muse (Serra S. Quirico), con il patrocino della Comunità montana dell’Esino Frasassi.

Non ho trovato di meglio per annunciarvi l’apertura della “Osteria delle Viole”, inaugurata pochi giorni prima di Natale. Un motivo in più, se ce ne fosse bisogno, per venire a Mergo.

L’Osteria delle Viole si trova nel Capoluogo, in Via Cesare Battisti, di fronte all’ex edificio scolastico.

Per trovarla, se venite da Angeli, una volta arrivati in Paese fate caso, sulla vostra sinistra, ad una vecchia lanterna e ad un’asse in legno che, a mo’ di insegna, sono appoggiati sul muretto: siete arrivati. La lanterna accesa vuol dire “via libera”.
Per entrare dovete scendere una breve rampa, seguendo un tappeto rosso. La “fatica” è ben presto ripagata perché, varcata la soglia, vi troverete subito in locali caldi e accoglienti, con arredamento sobrio e originale (per certi versi, persino insolito). Qui, dove il rumore del traffico non arriva, accanto ad un bicchiere di “bianco” (rigorosamente Verdicchio DOC) o di “rosso” (preferibilmente Rosso Conero o Lacrima di Morro d’Alba), serviti da Viviana, potrete gustare l'aperitivo con le specialità del giorno, preparate da mamma Viola.E se volete, potete informarvi anche per la cena.

La sorpresa del “menu’” è d’obbligo, come accadeva spesso nelle osteria di una volta. Si entrava, ci si sedeva, l’oste o l’ostessa servivano quel che c’era: fagioli e cotiche, erbe strascinate, salumi e formaggi, rigorosamente “de casa”, trippa, ecc. ecc.. Tutta roba leggera, da mandar giù con un buon bicchiere (e se serviva, anche due…), magari facendo una “quattrata” a briscola e tresette e... giù chiacchiere a volontà, di cose di paese, di cose della politica ma, ovviamente, anche pettegolezzi più o meno... "pepati" !

Oggi i tempi sono cambiati. Ma resta il profumo della tradizione. 
E nell’epoca degli ‘happy hours’ l’Osteria delle Viole è quel qualcosa che mancava, l’ideale per passare un po’ di tempo, tra amici o comunque in buona compagnia.Provate per credere...

PS: Un consiglio.
L’Osteria dispone di una decina di tavoli (ma con la buona stagione, si potrà anche star fuori, nell'ampio giardino esterno). Se volete assicurarvi il vostro, prenotate (338.3603328).
Info: https://www.facebook.com/osteriadelleviolemergo

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