venerdì 3 febbraio 2012

(247) - SARA' RICORDATO COME "IL NEVO' DEL 2012" ?


E’ cominciata così (vedi foto), ormai tre giorni fa. Fina fina, fitta fitta, da tre giorni ormai, la neve scende anche su Mergo.
Disdetti tutti gli impegni; chiuso in casa, approfitto per mettere ordine in un po’ di cose e un po' di carte; poi qualche uscita a piedi con la cagnolina, vi dirò, non è poi così male… fino adesso!
Ma ora, ora la cosa si fa pesante.
In giardino ci sono 40 cm di neve, che ha piegato tutti i giovani ulivi e le altre piante. Ma sul tettino del composter (che è di plastica e quindi non c’è l’effetto assorbimento-terra) è arrivata ormai sopra il mezzo metro abbondante.
E sembra che durerà ininterrottamente almeno fino a martedì 7, associata ad un ulteriore calo delle temperature (che già sono scese abbastanza). Poi, dopo 2-3 giorni di tregua, pare ci aspetti un nuovo week-end di neve. Insomma, non finisce qui!

Fuori, fino a ieri, le strade erano facilmente transitabili. Il sale ed i mezzi meccanici impiegati dal Comune e dalla Provincia per scansare la neve avevano fatto bene la loro funzione. Nei vicoli e viuzze del Castello, la “macchinetta” spartineve del Comune aveva tracciato perfettamente i sentieri su cui poter camminare.

Da ieri sera, però, Via Giovanni XXIII, per il cimitero ed oltre, lasciava già un po’ a desiderare. Posso immaginare cosa debbono essere state le altre strade “di campagna”, esterne al Capoluogo (le Ravalle, Alta e Bassa; Colli, fino alle case dei tedeschi, che per fortuna non ci sono; Fontisa, fino alla country-house; S. Maria delle Stelle; Panocchia, fino all’agriturismo; Via Giovanni XXIII nel tratto che porta a Forchiusa).
Oggi, nel pomeriggio inoltrato, ho trovato la situazione decisamente peggiorata.
Perfino il tratto della Strada Provinciale interno al Capoluogo mi è apparsa più innevata.
Le poche auto transitano solo con catene o gomme invernali e, comunque, in quest’ultimo caso, non senza difficoltà. Forse i mezzi della Provincia sono impegnati su altri fronti “più caldi” (ossia più gelidi e innevati). Ma il Comune dov’è? Forse sono uscito poco. Ma in giro ho visto solo Sandrino Sandroni e “Fiore” in azione, a bordo delle loro potenti ruspe. Ci danno sotto, si impegnano, fanno quel che possono. Ma forse servono rinforzi.
Sarà certo colpa mia, ma in questi 3 giorni non ho visto quelli della Protezione Civile, a differenza di qualche anno fa. O, meglio, ad esser precisi, nel pomeriggio di oggi, ho visto transitare per il Paese, l’assessore al turismo e un giovanotto che non conosco, a bordo del pick-up della Protezione Civile, alla cui guida c'era il sindaco. Spero che siano stati di ritorno da qualche missione speciale, per vedere com’è la situazione in qualche casolare di campagna. Spero.

Questa lunga nevicata (di cui abbiamo visto, pare, solo una prima parte) ce la ricorderemo per un bel pezzo. Mi sa che è destinata a rimanere nella storia come “il nevò del 2012”. Di certo lascerà un seguito di danni e di costi, ad oggi imprevedibili, a carico delle esangui casse pubbliche e private. Se sarà come dicono le previsioni, tra poco si griderà alla “calamità naturale”.

Spero che quelli dell’Amministrazione comunale non la prendano sotto gamba e mobilitino tutte le forze disponibili, Protezione Civile in testa. Per ridurre i disagi dei cittadini. Spero.

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