giovedì 10 maggio 2012

(288) - DAVANTI AI MARTIRI DI ARCEVIA, GLI ASSENTI HANNO SEMPRE TORTO!

La foto che vedete mi è stata mandata da una persona che vuole mantenersi riservata ma che mi fa notare che tra i tanti sindaci, o loro delegati, presenti (accanto a quello di Arcevia, ovviamente, sono stati notati quelli di Rosora, Serra S. Quirico, Castelplanio, Cupramontana, Montecarotto, Castelleone di Suasa, Fabriano, Chiaravalle, Morro d’Alba, Monte S. Vito, ecc. oltre alla Provincia di Ancona) non si è visto proprio il rappresentante del Comune di Mergo.

La manifestazione è quella che, ad Arcevia, ogni anno, nella prima domenica di maggio, ricorda un episodio drammatico - noto come l’Eccidio di Monte S. Angelo - avvenuto durante l’occupazione nazista, nel ’44.
Il ricordo di quei fatti tragici è ormai entrato nella tradizione democratica della nostra Provincia; per celebrarlo, e non dimenticare mai perché sia potuto accadere, ogni anno convergono davanti al Monumento al Partigiano, in Arcevia, le rappresentanze delle Istituzioni, delle Associazioni dei Combattenti e dei Partigiani e tanti cittadini di ogni fede politica democratica.

In verità, l’assenza di rappresentanti del Comune di Mergo, non sarebbe una novità ed è da sperare che si sia trattato solo di una svista; è da sperare, insomma, che il nostro rappresentante e il nostro Gonfalone, non appaiano nella foto solo perché messisi in una posizione meno in vista.
Se così non fosse, però, non mi meraviglierei più di tanto e lo riterrei un comportamento in linea con un certo modo con cui Mergo sta in certe situazioni, spensieratamente isolato dalla comunità civile, politica, istituzionale e culturale della Vallesina e della Provincia.

A me fa ancora impressione, ad es:, che, nella celebrazione itinerante del 25 Aprile, che da qualche anno ci vede insieme a Rosora e Serra S. Quirico, dopo la deposizione di fiori davanti al Monumenti ai Caduti di Mergo, la cerimonia venga sbrigata in pochi minuti, nel silenzio delle Autorità locali che, a cominciare dal nostro Sindaco, non trovano i 5-10 minuti sufficienti per un ricordo e una riflessione, anche fugace, su ciò che si sta celebrando, che in fondo è ciò su cui poggiano le fondamenta della Repubblica, nata, appunto, dalla Resistenza antifascista (piaccia o no)!

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