martedì 7 ottobre 2014

(539) "SEMO TUTTI OMINI..." !!!



Il Consiglio comunale di venerdì 26 settembre 2014  - di Lara Secchiaroli

Passata poco più di una settimana dal Consiglio comunale del 26 settembre, sento certe voci di paese che potrebbero aiutarmi a dare un senso ad alcune affermazioni ascoltate in quell’occasione. Infatti, dalla caotica discussione che lì si è svolta, mi erano rimaste impresse vaghe affermazioni da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, senza che ne potessi capire veramente il significato.

Ma, andiamo per ordine.
L’elenco degli argomenti da trattare (detto anche: “ordine del giorno”), dopo la solita approvazione dei verbali, al punto 2, recitava: “Bilancio di previsione esercizio finanziario 2014 - stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio”.
Si tratta di atto dovuto, un adempimento di legge per cui, entro il 30 settembre di ogni anno, tutti i Consigli comunali devono riunirsi per verificare quanto di quello previsto dal Bilancio è stato fatto. 
A mio avviso, pochino, davvero pochino; per fare un esempio, neanche quei 4 soldi già stanziati per la promozione turistica sono stati spesi, se non pochi spiccioli… eppure abbiamo un assessore con tanto di delega alle attività ricettive e “ricreative”, come disse il sindaco nella prima seduta consiliare.

Del resto, proprio una ricreazione è sembrata la discussione che si è svolta nell’ultimo consiglio comunale, subito dopo il voto sull’unico punto, che ha visto noi della minoranza votare contro, per manifesta inconcludenza dell’atto, e, ovviamente, votare compatta a favore l’intera maggioranza.

Parlo di “ricreazione”, in quanto, subito dopo il frettolosissimo voto, il mio capogruppo Stefano Giaccalia ha chiesto al sindaco di poter affrontare alcuni argomenti, non presenti nell’ordine del giorno, ma di generale interesse. Beh, lì c’è stata un po’ di confusione, in effetti gli argomenti erano vari e di diversa natura, la segretaria allora ha detto che occorreva che il consiglio intero approvasse un’integrazione, e alla fine il sindaco ha detto che il consiglio si sarebbe chiuso così, ma che accettava di discutere “dopo” gli argomenti proposti, che anzi apprezzava la volontà di interloquire.
E allora l’assessore Giuseppe Corinaldesi, detto Peppe, per sottolineare la propria volontà di discutere insieme, senza il sigillo dell’ufficialità, se n’è uscito con: “…Semo tutti omini, tanto!”. Mi sono tornate in mente le parole che Sciascia fa pronunciare a Don Mariano ne “Il giorno della civetta” : “… e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà…”

Comunque, saremo pure "tutti omini”, ma ai vari argomenti e quesiti che Stefano ha proposto, non sono state date risposte. Provo a riassumere.

Sulle Convenzioni con gli altri Comuni, la risposta è stata: "vedremo, per adesso stipuleremo quelle minime necessarie, ci sono alcuni problemi per i vigili, anche gli altri comuni sono messi male, ci sono discussioni in corso, parteciperemo, etc, etc."

Sui gemellaggi, per i quali Stefano chiedeva uno sforzo per incentivare gli “scambi” di giovani (per imparare le lingue), ecco la risposta: "si può fare, ma se qualcuno conosce giovani interessati, che si facciano avanti (sic!), che le condizioni con Malta sono diverse…". Poi Peppe ha ammesso che il cartello del gemellaggio con Xaghra (Malta) non è stato ancora messo all’ingresso del paese, insieme a quello di Chevaigné, perché “costa”… ha qualcosa da dire il Comitato per il gemellaggio?

Sulla mensa della scuola materna, di cui, come detto da Stefano, non si sapeva ancora nulla (eravamo a pochi giorni dal I° ottobre, data di inizio del servizio), e come sottolineato da Giovanni Spugni, molti genitori sono preoccupati e arrabbiati (ma è un eufemismo), hanno risposto che: “ci stiamo organizzando, vedremo, e poi voi non vi preoccupate, noi abbiamo detto che garantiamo la mensa, poi, come lo faremo sono fatti nostri” (il consigliere Tacconi, parla poco, ma chiaro).
Abbiamo provato a replicare che ci era stato accennato, quando già avevamo posto la questione in precedenti consigli, che l’Amministrazione aveva l’intenzione di affidare il servizio alla stessa cooperativa che gestisce il nido, che sarebbe stato utile sapere come si intendono affrontare i problemi che, inevitabilmente, quella soluzione potrebbe comportare, e il capogruppo Giaccaglia ha anche ricordato che io stessa avevo rivolto l’invito all’Amministrazione di coinvolgere i genitori nelle scelte. Ricordo che l’invito era stato lasciato cadere nel vuoto, con frasi di circostanza e battute. Oggi, voci di paese mi dicono che è stata imboccata un’altra strada… attendo gli atti ufficiali, e poi ne riparleremo.

Per inciso, sono in attesa anche delle risposte ad alcune interrogazioni che ho presentato, e di cui vorrei informare i cittadini, così tanto per dire che cambiano le persone, ma il vizio di ritardare fino all’ultimo giorno utile (e anche oltre...) le risposte non cambia mai, pare.

In ultimo, abbiamo chiesto che fine avesse fatto il debito fuori bilancio del 2013, dovuto alle spese per la ristrutturazione dei locali del Comune affittati al ristorante “La locanda dei ribelli”…risposta: “POUFF! Svampato!” Scambio di sguardi imbarazzati, e poi si sente la voce di Alberto Cinti, non più consigliere, ma presente come cittadino (del resto si stava parlando in libertà, niente di ufficiale), che afferma, più o meno, che la delibera relativa al debito era già stata ritirata dalla precedente amministrazione, in quanto le ditte che vantavano crediti per i lavori eseguiti avevano “rinunciato” ad essere pagati, che, tra l’altro, questi crediti non erano stati “fatturati” (allora la delibera ritirata, su cosa si basava?), quindi si riteneva chiusa la vicenda. Lo stesso Cinti ha aggiunto che, all’epoca, la ragioniera aveva chiesto alla segretaria comunale in carica (dott.ssa Romaldi) se occorressero ulteriori pratiche per chiudere definitivamente, ma che non aveva ottenuto mai risposta.

Ho avuto come l’impressione che la questione non fosse così pacifica, e la confusione che ne è scaturita dopo ha certamente aumentato i miei dubbi, e poi la stessa segretaria ha detto che si sarebbe informata, magari coinvolgendo anche il revisore dei conti, ma il sindaco si è alzato, molti consiglieri, giustamente, volevano andare a casa, e ci siamo avvicinati a gruppi all’uscita… tranne Cinti, che si è messo a parlare fitto, fitto con la nuova segretaria comunale.

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