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giovedì 27 luglio 2017

Biblioteca kaputt!


Lara Secchiaroli

Il Consiglio Comunale di martedì 25 luglio 2017

Di questo Consiglio, in verità, posso dire ben poco, perché ho partecipato fino alla approvazione dei verbali, poi sono dovuta andare via, per impegni personali.
Tuttavia, ho sentito l’obbligo di essere presente, almeno al principio, perché si discuteva una Interrogazione, presentata e firmata da me e Giovanni Spugni, sul bando che il Comune aveva fatto recentemente per assegnare la gestione della biblioteca, dopo aver interrotto la convenzione precedente con l’Unione Montana, che si avvaleva di una cooperativa.
Già l' Amministrazione Cola aveva ridotto l’orario di apertura al pubblico a sole 4 ore settimanali, se poi ci mettiamo che per quasi un anno l’operatrice non ha potuto usufruire di wi-fi per accedere al sistema bibliotecario (un guasto miracolosamente risolto appena ho presentato un’altra interrogazione), possiamo tranquillamente capire l’importanza che l'attuale Giunta comunale dà a questo servizio.
Problema risolto: ora la biblioteca è chiusa. Infatti, il bando è andato deserto; proprio quel bando che io e Giovanni abbiamo contestato in più punti, soprattutto in quanto limitava la partecipazione alle sole “associazioni culturali e di volontariato socio-assistenziale” e prevedeva la fornitura del servizio “a titolo gratuito” a fronte di un rimborso, soggetto per di più a offerta di ribasso.
In Consiglio, il Sindaco, oltre a ribadire quanto già scritto nella risposta alla interrogazione (vedi allegato in fondo al testo), ha affermato che al suo insediamento aveva valutato che il Servizio costava troppo, soprattutto se rapportato al numero di utenti, e di conseguenza prima aveva ridotto l’orario, poi aveva deciso di procedere come descritto sopra, anche perché, a suo avviso, l’accesso al sistema bibliotecario non serve, e molti comuni avevano agito allo stesso modo.
Io, al contrario, so di comuni che hanno cercato in tutti i modi di mantenere il servizio, magari rimodulando la spesa e l’offerta, e cercando soluzioni comuni con altri enti, ma riconosco che il Sindaco può decidere di fare diversamente. 
Per capire di cosa parliamo, si tratta di una spesa attuale di 3.453 euro l’anno, mentre il rimborso previsto nel bando era di 1.400 euro: un risparmione! 
Tuttavia, non si può fare un bando di questo tipo, soprattutto limitando la partecipazione in base a requisiti non congrui (cosa c’entra il "socio-assistenziale"?), contemporaneamente chiedendo prestazioni specialistiche, che solo persone appositamente formate e professionalmente preparate possono garantire. Inoltre il bando forniva solo 15 giorni di tempo per la presentazione delle domande… pochini… come se fosse già tutto pronto!
Comunque, anche non volendo pensare male, sta di fatto che l’Amministrazione, in questo modo, avrebbe ridotto la Biblioteca a una semplice libreria di casa. Ovvero, senza la possibilità di comunicare con le altre biblioteche per la ricerca di libri (questo è il sistema bibliotecario, ovvero poter avere libri che si trovano in altre biblioteche affiliate), senza personale che sappia usare moderni mezzi di ricerca e catalogazione (persone competenti e formate), senza attività di animazione idonee (le magnate fanno festa, ma non possono essere definite culturali), gestita gratuitamente, col solito obolo del... rimborso.
Ripeto che si tratta di una scelta politica legittima (non quel bando, però), ma che va presentata per quel che è: un taglio ai servizi ai cittadini.
Io sono dell’avviso che i servizi culturali non vadano considerati solo dal punto di vista economico (che costino è normale), e che i benefici di una biblioteca, piccola per carità, usata solo da pochi (mi dicono che non erano poi così pochi, ma aspetto dati certi che mi riprometto di pubblicare) non siano facilmente quantificabili.  
Io taglierei su altre spese, cercherei di limitare le inefficienze, cercherei collaborazioni, una cogestione virtuosa pubblico-privato, ma non ridurrei una biblioteca ad una stanza con pochi libri polverosi sugli scaffali. Le idee si potrebbero prendere da altre amministrazioni, coinvolgendo i giovani, i quali, allora potrebbero formare una  loro associazione, collaborando con un gestore pagato e competente, magari per allungare i tempi di apertura, o per animare e rendere interattiva la struttura. 
Insomma ci si potrebbe provare, ma la scelta politica è stata all'opposto: una dequalificazione, andata pure male.
Il Sindaco dice che adesso provvederanno, ma io credo sia tutto un problema “culturale”.




martedì 9 maggio 2017

Mille luci


Di Lara Secchiaroli

Degli ultimi tre Consigli comunali non ho scritto nulla, perché nulla c’era da scrivere. Ordinaria amministrazione, bilanci vuoti e conferme tariffarie, questo lo scarno riassunto. 
Unica novità: pare che l’Amministrazione abbia deciso di procedere in proprio (con proprie risorse) all’ammodernamento dell’impianto di illuminazione pubblica con luci a LED.
Così, scartata sia l’ipotesi partecipazione al progetto CIS che il 'project financing' (affidamento a ditta privata con pagamento di canone annuo), l’Amministrazione ha racimolato circa 100.000 euro, sbloccandone 60.000 dall’avanzo di amministrazione e utilizzando i circa 40.000 distribuiti dal CIS recentemente, per partire con i lavori.

Almeno, così dovrebbe essere, visto che ancora non si vede niente. Recentemente, poi, a Mergo paese non si vede proprio niente niente, nel senso che abbiamo passato tre giorni senza illuminazione: da venerdì 5 a domenica 7, eccetto alcune vie periferiche, il paese è tornato al medioevo, anzi prima, perché non c’erano nemmeno le torce! Romantico, per carità, ma leggermente inquietante. La prima sera, ho pensato: sarà successo qualche guaio fuori, o un fulmine.
La seconda: allora il danno è grosso. La terza: ma l’ho notato solo io?

Così, ieri (lunedì mattina) ho chiamato in Comune e il Dirigente competente mi ha detto che lui il venerdì va a casa e torna il lunedì, che solo in mattinata aveva saputo e aveva prontamente chiamato la ditta a cui è affidata la manutenzione, che stava già intervenendo.
D’accordo, lui non abita qui, ma gli amministratori? Dove sta il sindaco Cola? E il vice Corinaldesi? E il neo-assessore Tacconi?

Secondo il Dirigente c’è stato “un difetto di comunicazione” fra gli amministratori e la Ditta.
D’accordo, ma quando ti accorgi che il guasto si protrae per tre giorni (o, meglio, per 3 notti…) , non richiami? Il “difetto di comunicazione” è forse cronico?

Non vorrei fosse il segnale che le grandi manovre intorno all’impianto di illuminazione sono cominciate, con interventi “anomali” e che questo sia solo l’inizio di un involontario “gioco di luci” che ci accompagnerà per tutta la durata dei lavori; oppure, tocca sperare che sia stato solo un guasto, risolto tardi e male, con superficialità, senza dare tante spiegazioni ai cittadini, come al solito…  

giovedì 8 dicembre 2016

Tutto il resto è noia...


Lara Secchiaroli

Il Consiglio Comunale di martedì 29 novembre 2016.

Ennesimo Consiglio per approvare atti dovuti, ovvero atti di adeguamento alle nuove leggi, che riguardano essenzialmente il funzionamento degli uffici. Inoltre, una variazione di Bilancio, con modifiche di poche migliaia di Euro in entrata e in uscita, giusto perché dopo il 30 novembre non si possono più portare variazioni.
Le cose più rilevanti: il comune ha speso un po’ di più in telefonia e per la fornitura di energia elettrica, sia per l’edificio comunale, sia per l’illuminazione pubblica. Poca roba, aumenti dovuti soprattutto a cambiamenti tariffari, così ha spiegato la ragioniera, presente in Consiglio.
Il Sindaco ha preso spunto da questo dato per ribadire la volontà di sostituire l’attuale illuminazione pubblica con impianti a led, sottolineando, però, che ancora siamo al vaglio delle possibilità (affidamento a imprese private o impianto comunale, mentre l’ipotesi CIS pare ormai scartata). Della cosa, in verità, come sanno i nostri Lettori, se ne parla, in modo inconcludente, da almeno 2 anni. Tutto, comunque, è rinviato al 2017: parola di sindaco!

Noi dell’opposizione abbiamo cercato di riaprire il discorso sulla necessità di una maggiore presenza dei vigili urbani, ma il Sindaco ci ha stoppato subito, ribadendo che non ci sono soldi, e che l’Amministrazione, nel caso riuscisse a racimolare fondi necessari, è orientata ad assumere, forse part-time, un impiegato amministrativo. Così io ho ricordato che la situazione di perenne affanno degli uffici è dovuta a una scelta precisa della vecchia amministrazione (Sindaco Corinaldesi), la quale a ridosso delle elezioni aveva mandato in prepensionamento l’impiegato dell’ufficio anagrafe, dichiarandolo “sovranumerario” (ovvero non necessario), alleggerendo così il Bilancio, ma precludendosi anche, per un po’ di anni, la possibilità di assumere un sostituto (lo Stato ti permette di mandare qualcuno in pensione anticipata, se dichiari che non ti serve, ma di conseguenza ti impedisce di assumerne un altro nello stesso posto… altrimenti perché hai detto che non ti serviva?). 
Ora l’Amministrazione dice di voler assumere qualcuno… vedremo, intanto, però i cittadini in questi anni hanno dovuto sopportare, mentre i dipendenti rimasti han dovuto fare straordinari e… tappare i buchi!

Qui il Consiglio sarebbe finito, se il Sindaco non avesse dovuto rispondere alla mia interrogazione sul Piano di Emergenza Comunale, quella a cui avrebbero dovuto rispondere già durante il Consiglio precedente, per capirci. Tuttavia, la maggiore disponibilità di tempo, non è servita a molto. Praticamente la Segretaria, Dott.ssa Tramontano, mi ha ripetuto quanto anticipato l’altra volta, ovvero che per l’adeguamento del Piano esistente, di cui non sanno dire nemmeno con certezza se è stato ritoccato nel 2012, l’Amministrazione e il Responsabile locale del Servizio di protezione Civile hanno inviato sollecitazioni al Responsabile della gestione associata del servizio (che sta a Fabriano), ma non hanno ottenuto risposta. Finito qui. Giudicate da soli.

Comunque, a parte il piano, non mi pare che l’emergenza terremoto sia stata affrontata in maniera adeguata. La protezione Civile è “comparsa”dopo alcuni giorni; la zona della LocnoLoc, individuata come area di sicurezza, è rimasta sguarnita per molto tempo, poi hanno dato una ripulita al vecchio container giallo e ci hanno messo dei letti.
Non so come sia stata gestita la sistemazione dei cittadini, ma so per certo che sulla LocnoLoc ci sono state polemiche, in quanto, pare sia stata occupata da chi è arrivato prima (e sembra neanche fossero cittadini mergani), senza che la Protezione civile si premurasse di assicurarsi che i cittadini “più in difficoltà” avessero la precedenza.
Insomma, mi è sembrato tutto affidato al caso, anche la pubblicazione dei numeri utili sul sito del Comune, o del modulo per le richieste di sopralluogo sugli edifici con apparenti lesioni, una opportunità che avrebbe meritato anche un volantino un po’ più in evidenza, magari per le persone anziane che non navigano in rete.


P.S. Avete visto? Con il voto è risorto il touch screen! (Intanto la biblioteca non ha la connessione internet da un anno)…ne riparleremo.

mercoledì 26 ottobre 2016

RI-RI-SCOSSA: quanto dobbiamo aspettare ancora per il Piano di Emergenza Comunale?

E proprio mentre finivo di scrivere….
TREMA TUTTO!!!!!!!

Quindi, quello che leggerete nell’ultima parte, l’ho scritto prima di correre fuori, ma, purtroppo per noi, è proprio pertinente!

Della serie: non c’è gusto neanche a criticarli!  (questo è il titolo che avevo scelto prima della scossa)

Lara Secchiaroli

Del Consiglio comunale di giovedì 20 ottobre non c’è molto da dire, ma questa non è una novità. L’unica cosa da riportare riguarda il terzo e ultimo argomento inserito nell’Ordine del giorno (OdG), ovvero una “Variazione del bilancio di previsione finanziario 2016/2018”.
Si tratta di un adeguamento per trovare maggiori risorse da destinare all’asilo nido e alla scuola materna di Mergo. 
Infatti, contrariamente a quanto previsto, alla scuola materna si è raggiunto il numero minimo di iscrizioni per mantenere l’apertura pomeridiana, e quindi il servizio mensa, che non viene interamente coperto dalle rette; all’asilo nido addirittura siamo arrivati a 21 bambini e questo fatto, se permette di mantenere il servizio, allo stesso tempo comporta un aumento dei costi.

Sarà stato il “fertility day”? A parte gli scherzi, arrivano bambini anche da altri Comuni, e pare che il merito sia della ditta che gestisce il nido la quale, gestendo anche altre strutture, avrebbe incentivato l’iscrizione alla struttura mergana. Questo, però, non è stato detto in consiglio, ma è una voce che ho raccolto, quindi potrei essere smentita.

Altri spiccioli, raccolti qua e là, saranno impegnati per sistemare l’orologio della Torre, far funzionare il touch screen, acquistare scale metalliche a norma per il cimitero, acquistare una cassaforte per l’anagrafe e…basta così. 
Mi è sembrato strano che nessuna cifra fosse destinata alla riparazione del meccanismo di ingresso alla LocnoLoc (da molto tempo, un cartello avverte che, per entrare, si deve chiamare un numero), visto che in precedenza mi era stato detto che sarebbe stato fatto, e così ho chiesto lumi. L’assessore Corinaldesi ha risposto che per la riparazione saranno usati dei vecchi computer che sono stati donati all’ente, per cui si farà gratis. Eppure, neanche tanto tempo fa, mi era stato fatto un discorso completamente diverso, di pezzi che dovevano arrivare da fuori, mah…

Cosa dire, si può essere contro l’ordinaria amministrazione? Di cosa dovremmo discutere? Beh, io in realtà, quei 1.000 euro per il touch screen (quella specie di video adesivo sul vetro dell’entrata del Comune) li risparmierei, si tratta di una tecnologia obsoleta, che non ha mai funzionato, brutta anche da vedere.  Presentai un’interrogazione quasi 2 anni fa, perché ritenevo che si fossero sprecati soldi per un aggeggio che neanche funzionava, e il Sindaco affermò che avrebbero provveduto in breve tempo alla riparazione. Insomma, non c’è che dire! Del resto solo una volta mi è capitato di vederci un povero turista che quasi si fratturava una falange a forza di pigiare sul vetro, nel vano tentativo di farlo funzionare, o almeno di rianimarlo.

Quindi, i consiglieri Giovanni Spugni e Stefano Giaccaglia hanno riportato certe lamentele di cittadini, inerenti la scarsa attenzione di alcuni nella raccolta differenziata e la maleducazione di altri che non raccolgono le deiezioni dei loro cani quando li portano a passeggio. 
Certo, una maggiore vigilanza farebbe comodo, anche se il Sindaco di fronte a questa proposta si è spazientito, e ha affermato che a suo avviso non occorre tanto aumentare il numero di ore dei vigili, quanto farli girare maggiormente (ha detto che le cose cambieranno, vedremo), comunque, credo che sarebbe utile un maggior coinvolgimento dei cittadini, i quali non si devono trasformare in sceriffi, ma, forse, fare maggiore attenzione ai propri vicini, aiutandoli, nel caso si riscontrino “anomalie”, a capire l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti. Insomma, più senso civico. 
Per i cani, mi dispiace, ma aumenterei al massimo le multe e le ispezioni, perché certi incivili danneggiano tutti i proprietari di animali, e a volte scatenano reazioni spropositate, diffidenze, litigi, alimentando un clima di scontro che, poi, si ritorce contro quelle povere bestiole incolpevoli. Cavolo, ma ancora si devono spiegare queste cose!


Alla fine, ho fatto notare che la mia interrogazione sul piano di emergenza comunale (vedi post precedenti), non era stata messa all’Ordine del Giorno, da cui deducevo che l’argomento verrà affrontato nel prossimo Consiglio. Sicuramente non si tratta di un gesto istituzionalmente corretto e denota una certa mancanza di correttezza nei confronti dell’opposizione da parte di questa Ammnistrazione, ma non mi stupisce. 
Comunque, si è sollevata una certa agitazione, alcuni hanno azzardato mezze motivazioni,  e la Segretaria comunale, Dr.ssa Rosa Tramontano, mi ha garantito il suo impegno, sottolineando che alcuni passi erano stati fatti, ma, visto che il Servizio di Protezione civile è gestito in forma associata con altri Comuni, sarebbe meglio agire in forma collettiva per iniziare tutte le attività necessarie all’adeguamento del Piano di emergenza comunale. 
Senza scendere nei dettagli, osservo solo che mi è parso che l’Amministrazione non sappia da che parte cominciare, intanto, per esempio, a Staffolo il Piano aggiornato viene presentato ai cittadini, et voilà: https://www.halleyweb.com/c042049/po/mostra_news.php?id=100&area=H

giovedì 15 settembre 2016

La ri-scossa

Stralcio della Delibera di Giunta Regione Marche n.233 del 30/03/2015 - pag.46

 Lara Secchiaroli

Ritorno sull’argomento terremoto perché oggi (giovedì 15 settembre 2016) il TG3 delle 14.00 ha dato una notizia eclatante:  già nel 2015 la Giunta regionale (Spacca Presidente) aveva approvato una Delibera  (DGR 233/2015) contenente le “Linee guida rischio sismico - Disposizioni operative per la predisposizione dei piani comunale ed intercomunali di protezione civile per gli eventi di natura imprevedibile con particolare riferimento al rischio sismico”, rivolta ai Sindaci e inerente tutte le attività di loro competenza per la prevenzione e la gestione del rischio terremoti.
Ma quanti comuni l’hanno adottata? Ma, in particolare, dice il giornalista nel servizio, quante Amministrazioni hanno informato i cittadini sul rischio sismico dei propri comuni e sui piani e le misure adottate per la prevenzione, come espressamente previsto a pag.46 (vedi immagine sopra del paragrafo 3.6)?

E a Mergo come siamo messi? I cittadini sono stati informati sul comportamento da tenere? Vengono aggiornati sull’andamento dello sciame sismico in atto? Ecco, di questo chiedo conto nella interrogazione di cui ho parlato nel precedente post, sperando di avere risposta nel prossimo consiglio comunale, quando sarà convocato.

Nel frattempo, se ve lo siete persi, questo il link al servizio del TG3, al minuto 07.07.:

giovedì 1 settembre 2016

La scossa

di Lara Secchiaroli

Il terremoto ci ha travolto, il dolore e la paura non lasciano scampo e i media ci inondano di notizie, aggiornamenti, approfondimenti. Dicono che tocca farsi coraggio, ma lo sconforto è sempre in agguato, soprattutto perché, come al solito, dobbiamo fare i conti con episodi di corruzione, malaffare e speriamo niente di peggio.

La buona notizia è che, nella emergenza, siamo fantastici, tutti, ma soprattutto i soccorritori, fra i quali spicca la Protezione Civile, orgoglio nazionale. Eppure, come ricordava in una intervista il suo fondatore, l’ex-ministro Zamberletti, la Protezione Civile nasce per prevenire i disastri e i danni da disastri, oltre che intervenire quando non si è riusciti ad evitarli.
Per questo motivo, nel tempo sono state emanate leggi e direttive in tal senso. Ultima è la Legge n.100 del 2012, che va proprio ad integrare la L.225/’92, che ha istituito questa benemerita associazione. Fra le altre cose, sono previsti Piani di emergenza comunale, che riguardano la prevenzione, la pianificazione degli interventi e anche la formazione e l’informazione dei cittadini e dei volontari.

Confesso che non ne sapevo niente, ma questi giorni, sui giornali, più volte ho letto di questi Piani, così mi sono recata in Comune per sapere come siamo messi. Molto gentilmente, gli impiegati mi hanno trovato un Piano di Protezione Civile che risale al 1995, ma potrebbe esserci anche qualcosa di più recente, di cui gli impiegati non sono a conoscenza. Allora ho presentato una interrogazione (potete trovarla sotto), chiedendo di avere risposta durante il prossimo Consiglio Comunale, perché ritengo che la questione sia troppo importante per ridursi a un botta e risposta scritto fra me e il Sindaco, ma vorrei che tutti i consiglieri fossero coinvolti, maggioranza e minoranza.
Qui non c’entra, infatti, la normale dialettica politica, qui parliamo di sicurezza e riguarda tutti, senza tirar fuori la solita tiritera dell’assenza di divisioni e lo spirito bipartisan: le divisioni ci sono e rimangono, probabilmente abbiamo idee molto differenti anche su questo, ma chissà che un franco confronto e ascolto non ci porti qualcosa di buono, per una volta.

Per fare un esempio vicino ai cittadini, la norma prevede l’individuazione delle “aree di attesa”, zone sicure dove tutti dovrebbero convergere in caso di pericolo. A mio avviso, i cittadino dovrebbero conoscerne l’ubicazione, e averle ben presenti, in caso di necessità. Invece, non esiste alcuna segnaletica (pare non sia obbligatoria) e, a mia memoria, non ci sono state informazioni negli anni recenti. A occhio, potremmo individuarle, sia nel paese che ad Angeli, ma si sa, la fifa non aiuta a ragionare, tanto che mi hanno detto che alcuni abitanti del centro storico, al momento della scossa, sono usciti di casa e si sono fermati, per poco, nella piazzetta centrale, dimenticando, nella concitazione del momento, che il campanile è il manufatto più pericoloso in assoluto…e si sa, la vita è fatta di attimi (a questo punto, se qualcuno si vuol toccare, faccia pure, tutto aiuta, però dopo cerchiamo, come cittadini, di pretendere che le Leggi siano applicate in tutte le loro disposizioni).  


P.S. dell’ultimo Consiglio Comunale, prima delle ferie, non ho scritto nulla perché nulla c’era da scrivere…e questa è una critica ragionata ma sintetica.    


mercoledì 1 giugno 2016

Evidentemente, non c'è più niente da fare...

Di Lara Secchiaroli

Consiglio comunale di giovedì 19 maggio 2016

Pare proprio che a Mergo non ci sia più niente da fare, che tutto va bene e l’Amministrazione possa approvare atti, tanto per rispettare gli obblighi di legge.
Infatti, dell’ultimo Consiglio comunale (19 maggio), la cosa più rilevante è stato l’insediamento ufficiale del Consiglio comunale dei ragazzi.  Praticamente l’Amministrazione prende atto dei risultati delle elezioni che si sono svolte all’Istituto comprensivo, dove si sono affrontate due liste. Il nuovo sindaco dei ragazzi è Giovanni Dolciotti, che ha nominato suoi assessori Daniele Montesi e Matteo Pandolfi.
Durante la cerimonia di insediamento il Sindaco Cola si è impegnato a collaborare con il suo giovane corrispettivo e a prendere in considerazione le proposte che verranno eventualmente avanzate. I giovani amministratori hanno preso molto sul serio il loro incarico, tanto che si sono trattenuti per tutta la durata della seduta consiliare e hanno fatto anche interventi molto pertinenti.

Speriamo, noi grandi, di aver fatto una bella impressione… sicuramente, però, se andiamo al merito dei vari punti all’Ordine del giorno, anche i giovani amministratori avranno capito che di sostanza ce n’era ben poca, eppure si trattava di Lavori pubblici e Bilancio di previsione, ovvero della attività fondamentali dell’Ente in tutto il 2016.
Solo che, per i lavori pubblici, praticamente non si prevede niente, eccetto un ipotetico progetto di ammodernamento dell’illuminazione pubblica con un sistema di illuminazione LED, per la realizzazione del quale l’Amministrazione ancora non ha valutato come procedere. Ci sono almeno 3 ipotesi. La prima è quella di affidare tutto a un privato (project financing), il quale, naturalmente, non solo dovrà essere rimborsato dell’investimento, ma dovrà avere il suo bel profitto, rischiando di annullare gran parte del risparmio dovuto al minor dispendio energetico.
Altra ipotesi è quella di procedere in proprio, con risorse che però non ci sono. Oppure aggregarsi al progetto del CIS, cui hanno aderito già alcuni Comuni della Vallesina, ma quest’ultima possibilità pare già scartata. Insomma, la previsione dell’intervento sembra necessaria, ma per il resto siamo ancora in alto mare… e siamo già a giugno.
Altri piccoli lavoretti sono stati programmati, ma la loro effettiva realizzazione è subordinata alla vendita del noto magazzino sul fiume, ad Angeli, il cui prezzo è stato abbassato dai precedenti 80.000 a 60.000 € per incentivare l’acquisto. Ma lo stesso Sindaco non pare crederci molto.

Nei fatti il Bilancio è vuoto, piccoli ritocchi, alcuni risparmi (obbligati dal Governo) e come unica nota positiva la riduzione della retta dell’asilo, dovuta alla necessità di incentivare l’iscrizione alla scuola per l’infanzia di Mergo, perché i bambini sono così pochi che il prossimo anno si prevede la riduzione dell’orario al solo mattino.

Ancora non si sa come verrà rimpiazzata l’impiegata dell’ufficio anagrafe, già prestata in convenzione dal Comune di Arcevia, che ha terminato il suo impegno temporaneo a Mergo.
Fine.

Devo fare una piccola correzione al post precedente, dove avevo scritto che quest’anno il solito pranzo post conferenza sul Turismo itinerante era stato sostituito da un buffet. Infatti, mi dicono che la cena con “i rappresentanti delle Istituzioni”c’è stata, solo che si è svolta in un ristorante diverso da quello abituale (quindi, stavolta… buffet + cena).

Avrei altre cosucce divertenti da raccontare, alcune che mi riguardano personalmente, ma le tengo per il prossimo post, quando avrò maggiori elementi, nel frattempo auguro a tutti un meraviglioso 2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana! (a proposito, s’arimagna, come mi ha detto una volta un mergano, di fronte all’ennesimo buffet).

giovedì 5 maggio 2016

Tasse, convegni e fusioni…

Il turismo sarà anche itinerante, ma il paese è fermo

Di Lara Secchiaroli

Consiglio comunale del 26 aprile 2016: niente di rilevante.
Il Bilancio consuntivo dell’anno 2015 registra “lo sbruffo” di soldi della fidejussione sulla lottizzazione Montironi, e la conseguente possibilità di spesa di 70.000 Euro, che ha permesso alcuni acquisti e qualche lavoretto. Non si è speso tutto, ma si potrà provvedere quest’anno.
Sulle imposte comunali, niente di nuovo, se non che la TASI non si pagherà più (prime case), oltre all’IMU agricola e sui macchinari imbullonati. Ma questo l’ha deciso il Governo, e l’Amministrazione si adegua.
Sulla TARI risparmieremo poche decine di Euro a famiglia, perché il servizio ci costa complessivamente meno (a proposito, state attenti a differenziare bene i rifiuti, che c’è stato un calo e potremmo tornare a pagare l’Ecotassa, nel caso si scendesse sotto il 65%). 
L’unica novità è che le case sparse, che non beneficiano della raccolta “porta a porta” dell’indifferenziata, vedranno aumentare la tariffa, perché l’Amministrazione ha deciso di abbassare la riduzione cui hanno diritto, dal 60% al 40%. Il Sindaco ha detto che, a suo avviso, quella del 60% era una riduzione eccessiva, perché questi cittadini, pur non avendo il bidone sotto casa, non sono così penalizzati da giustificare uno sconto talmente consistente. Io, allora, ho chiesto quanti cittadini, circa, saranno interessati da questo aumento, e immediatamente ha preso la parola l’assessore Giuseppe Corinaldesi (che se ne deve intendere molto, visto che quando si tratta l’argomento parla sempre lui), il quale ha fatto un lungo ragionamento sul fatto che i bidoni sparsi per la raccolta dell’indifferenziata sono spesso usati da tutti e incentivano i furbetti, per cui si dovrebbe tendere ad eliminarli del tutto, ma non sarà subito. Almeno questo è quel che ho capito. Di fatto, alcuni cittadini, che abitano nelle aree di campagna, per ora pagheranno di più, a fronte dello stesso servizio.

L’addizionale comunale IRPEF rimane la stessa, con la medesima soglia di esenzione a 10.000 Euro di reddito. Io ho fatto notare che molti comuni hanno alzato la soglia, per cercare di aiutare le fasce di popolazione più povere, ma il Sindaco mi ha detto che, per farlo, bisognerebbe, in tal caso, alzare l’imposta a coloro che hanno un reddito più alto, che, sempre a suo avviso, già pagano troppo. Mi ha anche invitato, per il prossimo bilancio, a fare una proposta, ma evidentemente scherzava, perché, se fosse d’accordo con me, avrebbe già seguito i miei suggerimenti, visto che ho fatto le stesse considerazioni anche lo scorso anno.

Tutto qui, ma devo tornare al Bilancio consuntivo solo per raccontarvi che su quel punto, sono intervenuta per  ribadire le mie perplessità circa la legittimità delle spese di rappresentanza del Convegno sul turismo itinerante dell’anno scorso (2015), ora certificate dal Revisore del Conto del Comune. Si tratta di circa 700 Euro che servirono per una cena (25 Euro a persona x 21 persone, presso la Locanda dei Ribelli) e due pernottamenti (150 euro) presso l’albergo “Da Lidia”.
Già avevo espresso, in un precedente Consiglio, tutti i miei dubbi sul presunto profilo “istituzionale” dei soggetti che avevano partecipato, fra i quali comparivano rappresentanti di associazioni private, rappresentanti di aziende che trattano Camper, mogli varie, e altro. In materia, invece, le norme sono molto restrittive, perché i soldi pubblici devono essere spesi solo ed esclusivamente per finalità istituzionali, mentre certi soggetti sono portatori esclusivamente di interessi propri, legittimi per carità, ma a noi cittadini i loro interventi non dovrebbero costare nulla. Più chiaro: se l’Amministrazione decide di far parlare in un Convegno un tale che di professione vende camper, o un altro che per svago mette su un’associazione di turisti “itineranti”, può farlo, ma non può offrirgli la cena e il resto.

Quest’anno, vedremo come andrà, visto che il 3°Convegno si è appena svolto. Alla vigilia del raduno di camperisti, durante il quale si svolge anche il Convegno, nel sito del Comune non appariva nessun documento in proposito. Dopo è comparsa una generica delibera, che riporta l’importo complessivo messo a disposizione per le spese di rappresentanza (700 Euro + 350 per materiale pubblicitario), elenca i soggetti “istituzionali” (secondo loro) invitati, cita le norme e addirittura alcune sentenze della Corte dei Conti che disciplinano la materia (ma va?), ma non scende nel dettaglio. Aspetto speranzosa e poi valuterò. Mi dicono che la cena quest’anno non c’è stata, ma un buffet e posso dire che, a occhio, i camperisti erano pochini…
Inoltre mi hanno raccontato che durante il Convegno il moderatore (sig. P. Basilisco, Presidente di una associazione di camperisti “privata”, che ha organizzato il camper raduno) si è permesso di criticare infastidito l’opposizione di Mergo, colpevole di ostacolare cotanta attività dell’assessore Corinaldesi, santo protettore dei camperisti (questo l’ho aggiunto io, naturalmente). Visto che il sig. Basilisco non è cittadino di Mergo, fossi in lui, lascerei ai mergani l’onere di giudicare il mio operato; intanto lui potrebbe ringraziare i cittadini tutti, che con le loro tasse pagano anche il parcheggio, l’uso esclusivo e gratuito per 3 giorni dell’Area e della Loc-No-Loc, la luce, l’acqua, e non so come siamo messi con l’autobus comunale per le gite, tutto a favore dei camperisti aderenti alla sua Associazione. Attività per cui l’Associazione prevede il versamento di una quota, per altro (potete leggere il programma pubblicato sul sito del Camper Club Universo cliccando QUI).

Ultimo: Rosora e Moie hanno interrotto il percorso di fusione per incorporazione. Avranno valutato che non c’erano le condizioni. Tuttavia sembra che nei prossimi giorni i due Sindaci abbiano proposto un incontro con gli altri Sindaci e amministratori per far ripartire la discussione, su scala più ampia e partecipata. Bene, adesso vedremo se quegli Amministratori che li avevano criticati per il metodo, ma si erano detti non pregiudizialmente contrari alla fusione, si faranno avanti, oppure, finita la buriana, ricominceranno a vivacchiare sperando di non dover prendere una decisione, qualunque essa sia. E speriamo che lo facciano dopo aver valutato tutti gli aspetti, sia economici, che culturali, sociali, etc, etc.
Adesso sì, che ci sarà da divertirsi!


p.s. Se all’inizio c’è scritto “di Lara Secchiaroli”, vuol dire che l’ha scritto Lara Secchiaroli, cioè io. Pare superfluo, ma lo ribadisco, perché il Sindaco in alcune recenti occasioni ha redarguito con parole colorite Riccardo (Maderloni) e gli ha anche detto che dovrebbe andare in galera per quel che scrive. Visto che Riccardo è da un po’ che non scrive su questo Blog (ma tornerà presto!), non vorrei che il Sindaco si fosse sbagliato…

mercoledì 20 aprile 2016

L'Antonio furioso

di Lara Secchiaroli

Pare che il sindaco Cola sia veramente inca…volato.
Sarà perché è costretto a fare i conti con i continui tagli da parte del governo?
Sarà infuriato perché costretto a tenere aperto l’ufficio anagrafe solo per 2 giorni?
Sarà perché non riesce a fare niente, oltre l’ordinaria amministrazione?
NO, è incavolato perché il sindaco di Rosora ha deciso di intraprendere il percorso della fusione per incorporazione con Maiolati, e non gli ha detto niente. Ma come si permette, il sindaco di un altro paese, di prendere certe decisioni, senza prima interpellare… LUI?!
Ma come si permette, , considerati anche i pessimi rapporti fra i due comuni limitrofi?

A parte l’ironia, che in certi casi è d’obbligo, poiché questi non si vergognano nemmeno di apparire sulla stampa con certe affermazioni, anzi, ci fanno i “pacconi”, ma il sindaco di Mergo, non ha detto più volte, anche in Consiglio, che lui preferisce rivolgersi verso l’Unione Montana? Ma LUI, dico il nostro (si fa per dire) Sindaco, quando ci dice cosa intende fare per Mergo?

Non contento di aver esternato il suo disappunto pubblicamente, il sindaco Cola, e il suo degno compare, si sono presentati anche alle due assemblee già svolte, in cui, mi dicono, si sono ritrovati in buona compagnia con altri amministratori (sempre di altri comuni, tanto per dire la serietà della classe politica in generale) a dare addosso al sindaco di Rosora e a quello di Maiolati, i quali cercavano di illustrare i motivi della loro scelta ai propri concittadini, che verrano interpellati con un referendum a maggio.

Non posso e non voglio dire niente degli altri amministratori, ma da cittadina mergana mi chiedo se il Sindaco non possa impegnare il suo tempo in maniera più utile, visto che è stato eletto a Mergo e viene ricompensato del suo impegno con le tasse dei mergani.

Ma io dico, ti sei arrabbiato? L’hai detto a tutti? Adesso basta, lascia che i cittadini di Rosora e Maiolati possano giudicare serenamente e decidere del loro futuro…altrimenti ci viene il dubbio che sei invidioso…
E invece no, non pago, si è messo d’accordo col sindaco di Serra San Quirico (ma Serra non fa parte dell’Unione Montana, che gliene frega della Vallesina?) anche per estromettere per ritorsione il comune di Rosora dalla consueta celebrazione unitaria del 25 Aprile, tra l’altro senza avvisare prima l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), la quale, ovviamente, si è dissociata, in quanto la locale sezione ANPI comprende i tre comuni ( Serra, Mergo e Rosora) e non vuole farsi coinvolgere in sterili ripicche che nulla c’entrano con la giornata del 25 Aprile.

Tra l’altro, martedì prossimo, 26 aprile, alle 18.15, ci sarà il consiglio comunale, con molta carne al fuoco: IMU, TARI, addizionali IRPEF, TASI, approvazione del rendiconto di gestione per il 2015…insomma, tanta roba, di cui non posso anticiparvi nulla, però, perché i documenti con le proposte dell’Amministrazione saranno disponibili solo venerdì 22 alle 14, come sempre all’ultimo minuto utile per rispettare i limiti di legge, previsti perché la minoranza possa studiare le proposte.  Considerato che poi il Comune, da venerdì ore 14.00, sarà chiuso fino a martedì mattina, noi della minoranza o sfruttiamo quel minuto prima che chiudano gli uffici per ritirare i documenti, oppure ce li possiamo scordare fino al giorno del consiglio stesso.

Non è la prima volta che succede; secondo voi “ci sono o ci fanno”?
 

venerdì 4 marzo 2016

Anche a Mergo "Quo Vado?"


Consiglio comunale 
di martedì 1 marzo 2016

 di Lara Secchiaroli

Il primo Consiglio comunale dell’anno non ha portato grandi novità, anzi.
L’Amministrazione ha presentato il Documento Unico di Programmazione (DUP 2016/2018), un documento che ogni amministrazione deve stilare e far votare in Consiglio, nel quale dovrebbero essere indicate “le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato”.  Ho scritto ‘dovrebbero’, perché, a me, quello presentato dal Sindaco è sembrato un brutto esemplare di copia-incolla del programma elettorale della sua lista, senza alcuna seria riflessione su scelte fatte e cose da fare.

Alcuni clamorosi esempi di spreco di denaro pubblico o di iniziative rivelatesi fallimentari (orti sociali, touch screen, etc.) vengono riproposti pari pari; su di essi mi riservo di scrivere più dettagliatamente in appositi post, a breve. 
La discussione, del resto, non è stata particolarmente vivace fino a quando non si è arrivati al punto “convenzioni e fusioni”. Qui, come minoranza, abbiamo chiesto quale e se ci fosse un orientamento da parte dell’Amministrazione e quali iniziative si intendesse mettere in campo per arrivare a una decisione, visto anche lo scarso successo dell’iniziativa pubblica recente, promossa dall’Amministrazione, in cui si sarebbe dovuto discutere di gemellaggio e del fatto che Rosora ha iniziato un percorso per arrivare alla fusione per incorporazione con il comune di Maiolati (della serie: mischiare capra e cavoli, senza minimamente sollecitare la partecipazione vera dei cittadini).

In Consiglio, il Sindaco ha ribadito la litania che Rosora, con questa repentina decisione, ha messo in difficoltà i comuni limitrofi, che Mergo ha però 2 possibilità, ovvero seguire l’esempio di Rosora o cercare forme associative con Serra San Quirico e l’Unione Montana, ma non è mai entrato nel dettaglio, non si è proprio capito dove vogliono andare a parare, ma, soprattutto, se hanno cominciato a valutare seriamente i pro e i contro (economici e non solo) di entrambe le opzioni.

Su Rosora, Io la penso così: bene o male il Sindaco di Rosora ha iniziato un percorso, lo stesso non aveva alcun obbligo verso gli altri comuni, soprattutto nei confronti dell’Amministrazione di Mergo, con la quale, è risaputo, non corre buon sangue. Ora saranno i cittadini di Rosora a decidere, punto.
Il Sindaco Cola ha addirittura sibilato a mezza bocca una voce che pare circoli, ovvero che l’incorporazione di Rosora con Moie comporterà l’apertura di una discarica a Tassanare… Mi sono cadute le braccia! Che ci sia qualche burlone che si diverte a sparare cavolate, si sa, è normale, ma che tali corbellerie possano anche solo essere riprese in una sede, che dovrebbe essere seria, in cui dovrebbero sedere persone che minimamente conoscono la complessità dell’iter di individuazione dei siti per le discariche e tutto il resto, fa piangere… dal ridere, però! Viene in mente Flaiano: “La situazione politica in Italia è grave ma non è seria”.

Il resto del Consiglio è volato via veloce. Noi minoranza abbiamo votato contro la nuova Convenzione per la gestione associata delle biblioteche, perché riduce l’orario di apertura della Biblioteca da 7 a 4 ore settimanali (2+2). Certo, come ha detto il Sindaco, si risparmia e la Biblioteca a Mergo è poco frequentata, ma si tratta sempre della riduzione di un servizio, senza prima avere almeno tentato di chiedere a chi gestisce il servizio stesso di animare e sollecitare la frequentazione, con presentazioni di libri, giornate di lettura, etc. Pare che ci sia anche l’orientamento a svincolarsi, in futuro, dalla Convenzione stessa, per affidare il servizio a dei “volontari”. Qui non mi esprimo, perché prima voglio vedere se è quel che penso, ma ci ritornerò di sicuro sull’argomento.


Infine, sempre noi della minoranza ci siamo astenuti sulla modifica del regolamento per l’uso temporaneo dei locali comunali, in quanto, a nostro avviso, si introduce un forte elemento di discrezionalità da parte dell’Amministrazione, che, su parametri vaghi, d’ora in poi, potrà decidere se concedere o meno i locali gratuitamente a coloro che ne faranno richiesta. 
Principalmente si tratta dell’uso della sala riunioni sopra la scuola materna, siamo sicuri che non si faranno figli e figliastri, ma personalmente preferisco non offrire l’occasione di fare gli arroganti, non sia mai! 

lunedì 28 dicembre 2015

L'ultimo Consiglio del 2015



di Lara Secchiaroli

E così, martedì 22 dicembre, si è svolto l’ultimo Consiglio Comunale del 2015, convocato in sessione straordinaria e fondamentalmente con un solo argomento di cui discutere, oltre a un ordine del giorno da me presentato, di cui dirò.

L’argomento su cui deliberare riguardava il servizio di trasporto sociale in generale, l’Auser e il rapporto di questa associazione con il comune di Mergo in particolare.
La modifica del regolamento per il servizio di trasporto sociale, in prima battuta, ha ottenuto il voto unanime del Consiglio, in quanto consisteva nella riduzione delle tariffe, soprattutto per la fascia di utenti che maggiormente utilizzano il servizio, ovvero quelli che hanno deciso di non usufruire degli sconti e non hanno presentato il certificato ISEE, i quali avranno una riduzione di 5 centesimi a Km (da 40 centesimi a 35).

E come non essere d’accordo? Noi l’avevamo detto, quando la precedente Amministrazione Corinaldesi-Cinti alzò le tariffe, in accordo con il comune di Serra S.Quirico (comune capofila della gestione associata), che il numero di utenti sarebbe calato vertiginosamente, con grave disagio per i mergani, soprattutto anziani, e scorno del comune stesso, che avrebbe avuto così un minore introito.
Infatti, come previsto, molti cittadini hanno iniziato a non rivolgersi più all’AUSER, tanto che il comune di Serra S.Quirico prima, e di seguito il nostro, adesso sono stati costretti a correre ai ripari, con questa diminuzione, tardiva e forse insufficiente. La nostra lista aveva già previsto questo provvedimento nel suo programma elettorale, in maniera chiara e precisa, e se avessimo vinto, probabilmente lo avremmo fatto subito…così non è andata, accontentiamoci.

Sui 2 punti seguenti, che riguardavano la convenzione stessa con il comune di Serra e la convenzione tra AUSER e il comune di Mergo (praticamente  tre atti necessari per la triangolazione Serra, Mergo, AUSER), io e Giovanni Spugni ci siamo astenuti, non in quanto contrari agli atti nel merito, ma perché, come ci ha meritevolmente ricordato la segretaria comunale, l’affidamento di questi servizi dovrebbe avvenire con una procedura ad evidenza pubblica, per cui l’affidamento diretto all’AUSER rappresenta una forzatura, dovuta anche alla fretta (si è arrivati alla scadenza delle precedenti convenzioni). Allora, io e Giovanni abbiamo pensato più giusto che la sola maggioranza si caricasse dell’onere di questa “forzatura”, perché come minoranza non siamo responsabili di nessun ritardo o errore.
Insomma, riconosciamo il valore insostituibile del servizio, il merito dell’associazione AUSER, ma ci sarebbe piaciuto che le cose fossero state fatte in tempo e nel pieno rispetto delle regole.
Su questi punti, invece, Stefano Giaccaglia si è astenuto, in quanto la sua recente nomina a segretario dell’AUSER, a suo avviso, poteva comportare una sorta di conflitto di interessi.

Ma veniamo all’Ordine del giorno che ho presentato, che allego in calce, circa regolamentazione e vigilanza sull’uso di petardi e fuochi d’artificio (e già sento il coro sotto: che p…e con ‘sti diritti degli animali!)
E invece no. Anzi, lo ammetto: io sono molto preoccupata del benessere degli animali, e non a torto, visto che moltissimi animali muoiono o rimangono feriti a causa dei “botti”. Ma tralasciando le sensibilità personali, proviamo a spostare l’attenzione sui proprietari, i quali si trovano ad affrontare situazioni dolorose o a dover rinunciare ad uscire, per cercare di arginare i danni provocati da questa forma di…divertimento?
Per non parlare del danno ambientale e dei rischi per la salute personale e pubblica conseguenti all’uso di questi aggeggi, sempre più potenti e pericolosi. La materia è regolata dal Testo Unico di Pubblica Sicurezza, che, tra l’altro,  disciplina l’uso di questi ordigni, e ne vieta l’uso in luoghi pubblici o di uso pubblico o luoghi privati da cui possono essere raggiunte e interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico, oltre a regolare la vendita, in particolare dei “petardi” o “razzi”, i quali, classificati nelle categorie più pericolose (IV cat. TULPS, equivalente a 3 e 4 cat. UE, e V cat., sottogruppi C-D Tulps, equivalente a 2 cat. UE), possono essere acquistati soltanto da persone maggiorenni previa esibizione di carta di identità. Di più, laddove gli articoli siano classificati nei “gruppi” più alti delle ultime categorie, è necessario anche l’obbligo di registrazione da parte del negoziante nel registro delle operazioni, nonché l’esibizione della licenza di porto d’armi (o del nulla osta all’acquisto).
Infine, oltre un certo quantitativo, i giochi pirotecnici più pericolosi possono essere venduti soltanto ad operatori professionali e non ai privati.
Per tutti questi motivi, e dietro segnalazione di numerosi cittadini, ho chiesto all’Amministrazione di prendere provvedimenti, che possono consistere in semplici avvertimenti, o maggiore allerta delle forze di pubblica sicurezza, fino all’ordinanza di divieto. Il Sindaco ha dichiarato di comprendere il problema e di ritenere sufficiente un “richiamo” ai cittadini per il rispetto delle regole, e del buon senso.
Tutto il Consiglio ha votato a favore del mio ordine del giorno (mozione), e questo mi ha fatto molto piacere, per cui voglio ringraziare pubblicamente l’Amministrazione e tutti i consiglieri. Certo, io avrei preferito una bella ordinanza di divieto su tutto il territorio comunale, come hanno fatto moltissimi sindaci, da Corinaldo a Senigallia, solo per citarne alcuni, fino a numerose grandi città, ma capisco che occorre cambiare mentalità, e questo richiede tempo.

Quindi, non mi rimane che augurare a tutti una meravigliosa festa di fine anno, in compagnia dei nostri amici animali, o comunque sapendoli al sicuro, e un FELICE ANNO NUOVO!

p.s. A me auguro una continua, operosa, integerrima e proficua opposizione, per il bene di tutti i miei concittadini, soprattutto di quelli che non mi hanno votato.





venerdì 4 dicembre 2015

Non tutte le disgrazie vengono per nuocere


di Lara Secchiaroli

Lunedì scorso, 30 novembre, si è riunito il Consiglio comunale per discutere argomenti molto interessanti. 
Infatti, dal fallimento della COEDI spa, sono piovuti nelle casse comunali ben € 180.000 provenienti dalla escussione della polizza fideiussoria relativa alla cosiddetta “Lottizzazione Montironi”. A causa del fallimento della ditta COEDI l’Amministrazione comunale ha riscosso dalla ITAS Assicurazioni la polizza sottoscritta a suo tempo a garanzia della esecuzione delle “opere di urbanizzazione” (strade, reti idrica, fognaria, elettrica, ecc.) all’interno della lottizzazione.
Ora che la COEDI è fallita, sarà l’Amministrazione comunale a dover realizzare quelle opere, utilizzando, appunto, quei 180.000 euro.  
Abbiamo chiesto al Sindaco se tale somma sarà sufficiente allo scopo. La risposta è stata “No”, né ha saputo dire cosa intende fare per trovare i soldi necessari. Così, la segretaria comunale ha spiegato che il Tribunale ha riconosciuto al Comune un credito dal fallimento di circa € 293.000, per cui, tolti i 180.000 della assicurazione prima o poi arriveranno altri soldi…speriamo.
Insomma, c’è da sperare che la “fortuna” inattesa di oggi non si trasformi, nel futuro, in una sciagura, visto che i tempi per la chiusura dei fallimenti non sono brevi e tantomeno ne sono certi gli esiti, per cui il Comune rischia di doversi sobbarcare i costi del completamento delle opere o, peggio, i cittadini che hanno già acquistato o acquisteranno gli immobili rischiano di vivere in una eterna incompiuta.

Al di là di ciò che accadrà in futuro, la vera botta di c… (alias “fortuna”) è che questa sbruffata insperata di soldi permetterà al Comune di svincolare dall’avanzo di amministrazione circa 70.000 euro che non avrebbe potuto toccare per via del “ patto di stabilità”.  E dovrà farlo entro l’anno!
Comunque, pare che i 70.000 euro siano già belli e fritti. Il Sindaco, infatti, ha accennato un elenco di “spese” già “ideate” dalla maggioranza che coprono abbondantemente l’intera somma…e dico “ideate” perché gira voce, a Mergo, che c’è un assessore che “c’ha tante idee!!!”.
Sul tipo e la qualità delle idee, ognuno può farsi un’opinione (io ho la mia, ma lasciamo perdere).
Sono intenzioni ancora vaghe, tipo: acquistare un nuovo camion usato, per sostituire quello verde speranza, che non ne può più, asfaltare un po’ di strade (cimitero, Ravalle, boccioletto?), fare un po’ di manutenzione qua e là, comprare computer e materiale per ufficio, e pare che si voglia persino rifare le persiane della Locanda dei Ribelli… vedremo.

Quasi al termine della seduta, il Capogruppo di minoranza, Stefano Giaccaglia, ha chiesto al Sindaco informazioni sulle famose convenzioni e unioni, visto che il termine per le decisioni scade il 31 dicembre. Il Sindaco ha candidamente ammesso che si spera in una proroga, ribadendo che, a suo avviso e secondo sue informazioni, le Unioni di comuni non fanno risparmiare, e che avrebbe preferito che i comuni limitrofi fossero stati più collaborativi.
Insomma, né a monte né a valle, per ora.

Sempre su richiesta, il nostro ci ha informato della convenzione con Arcevia per l’impiegata dell’anagrafe, e si è detto soddisfatto della convenzione con l’Unione Montana per il servizio di polizia municipale (12 ore a settimana). Contento lui… comunque ho fatto notare che, a parte le 12 ore, i vigili risultano irreperibili (provate a telefonare) e ho avuto rassicurazioni circa un imminente acquisto di un portentoso centralino, il quale finalmente trasferirà le chiamate ad un unico numero, così che ovunque si trovino, magari qualcuno risponde.

Si è parlato anche di una eventuale riattivazione dell’autovelox, nel tratto ad Angeli in zona distributore, ma non mi sono sembrati molto convinti. 
Anche qui, vedremo.  

giovedì 27 agosto 2015

Sim Sala Bim!

di Lara Secchiaroli

Finite le ferie, si torna al solito tran-tran e anche Mergo, lentamente, riprende i suoi ritmi.
C’è, però, chi non si è mai fermato.
Tutti i cittadini possono essere testimoni dell’indefessa attività dell’assessore Giuseppe Corinaldesi, il cui impegno va sicuramente elogiato, ma cosa ci fa un assessore fin dalle prime ore del mattino dentro gli uffici comunali, quando ancora non ci sono impiegati e tutto tace? Per non parlare delle ore serali, a volte notturne, in cui il nostro presenzia solingo in Municipio.

Mi sono posta queste domande (e molti cittadini come me) anche perché, nell’ultimo consiglio comunale, questa amministrazione ha ulteriormente dimostrato di essere bloccata, immobile, quindi non si giustifica tanta solitaria attività.
Dell’ultimo consiglio (30 luglio) non volevo neanche scriverne, un po’ per il periodo estivo, che distrae, e in parte per gli argomenti trattati, di cui di dirò solo dei più importanti.

Il “Piano triennale 2015-2017 delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio  immobiliare comunale” e il “Programma triennale 2015-2017, e annuale 2015, delle opere pubbliche”: due argomenti di grande spessore che sono risultati, però, privi di contenuti reali. Praticamente, Cola e & C. intendono finanziare i Lavori Pubblici del prossimo triennio mettendo in vendita, nel 2015, l’ex mattatoio di Angeli (per € 80.000), nel 2016, 6 posti auto nel garage comunale di Via C. Battisti (€ 36.000) e nel 2017, udite, udite…, addirittura la LocnoLoc (€ 60.000 Euro)! E qui, anche al Sindaco è scappato un sorriso ironico. 
A parte un po’ di loculi, che tanto sono autofinanziati da chi li prenota e compra, per “lavori pubblici” - se mai si realizzeranno davvero quelle vendite - l’Amministrazione intende niente di più che generiche manutenzioni di quel che c’è, niente di preciso. Insomma, come ho detto in Consiglio, si tratta di un compitino mal fatto e poco reale. Solo perché certe delibere devono essere approvate obbligatoriamente ogni anno, così ci si scrive qualcosa, in modo che entrate e uscite portino pari.

Ah, dimenticavo: il Museo archeologico ad Angeli è stato “stralciato”; il Sindaco dice che se ne riparlerà in futuro, ma non è parso molto convinto. E il famoso stanziamento di € 50.000 da parte della Regione? Per ora è “svaporato”...

Confermate per quest’anno le vecchie aliquote TASI e IMU, si è poi discusso il Bilancio di previsione 2015, chiuso - dice il Sindaco - con un “vero e proprio miracolo”, grazie al fatto che l’IMU agricola del 2014 è stata incassata nei primi giorni del 2015 e quindi contabilizzata quest’anno. 

In seguito il primo cittadino si è lanciato in una serie di lamentazioni infinite: sui tagli dei trasferimenti dallo Stato; sul patto di stabilità, sulle esose richieste dell’Ambito per i Servizi alla Persona (la spesa sociale, che il Comune ha deciso di tagliare di circa € 1.600); sul taglio di € 12.000 da parte della Regione per l’asilo nido, e insomma…400 euro in meno alla Parrocchia, cancellata la gita per gli anziani (€ 700) e il Bilancio di previsione (a luglio, cosa vuoi prevedere?!) è andato.

Quando Stefano Giaccaglia ha provato a suggerire maggiore decisione nel cercare convenzioni con gli altri comuni, il Sindaco s’è infuriato! Ha detto che le Unioni non convengono (probabilmente si riferiva a quella della Vallesina, perché mi pare che quella montana, come possibilità, è sfumata), che il comune di Rosora si è intestardito con l’Unione della Vallesina, e invece avrebbe dovuto fare una piccola Unione con Mergo, che anche i cittadini di Rosora non sono contenti, etc, etc.
Io mi sono permessa di dire che non mi pareva il caso di attaccare il sindaco di Rosora, che aveva fatto una scelta legittima, giusta o sbagliata si vedrà. Almeno lui ha le idee chiare, qui si fanno “le consultazioni” e poi non si capisce come si vuole agire!


Si chiude con la “Convenzione tra il Comune di Mergo e l’Unione Montana dell’Esino-Frasassi per la definizione dei rapporti finanziari riguardanti il trasferimento di capitale concesso nel 2014 a seguito della cessazione della ex Comunità Montana in data 31.12.2014” e finalmente si chiamiano le cose con il loro nome. Infatti, nel 2014, il sindaco Corinaldesi (e altri sindaci fecero lo stesso) contrasse un mutuo di € 42.500 tramite la Comunità Montana, per finanziare i lavori di manutenzione della pista di pattinaggio ad Angeli. 
Le rate del mutuo vennero fatte passare come aumenti della quota associativa e anche il Consiglio Comunale di allora digerì malvolentieri l’inghippo tanto che ci furono astensioni e assenze nella stessa maggioranza, anche perché non si capì bene se ci fu aggiramento delle norme sul Patto di stabilità. L’Amministrazione lo negò, in molti rimasero molte perplessità.
 Tuttavia, il mutuo si fece e i lavori, di cui si dubitò sulla necessità e urgenza, furono eseguiti. Ci lavorarono alcuni professionisti e imprese che avevano lavorato anche alla Locanda e che determinarono il famoso “debito fuori bilancio”. Poi professionisti e imprese rinunciarono ad essere pagate per i lavori presso la Locanda, e… il buco del debito fuori bilancio sparì. 
Sim Sala Bim, fine della storia.