domenica 7 agosto 2011

SAN LORENZO MARTIRE: LA COMUNITA’ FESTEGGIA, MA “SEMBRA INCRINATA PER I TROPPI PERSONALISMI”.

Agosto conferisce, come negli anni scorsi, un po’ di movimento all’andamento, in genere tendente al piatto e al lento, della nostra piccola comunità.

Puntuale è arrivato il programma della Festa di San Lorenzo Martire il cui programma "civile" (o laico) ripropone da alcuni giorni, senza eccessive novità, alcune apprezzabili occasioni di aggregazione. Tutto, ancora una volta, si svolge nel Capoluogo, tra la sede del Circolo parrocchiale e Piazza San Lorenzo, passando per la piattaforma comunale di Via C. Battisti (copertura del garage).

L’ho già osservato in altre occasioni: ma perché questa trascuratezza per i residenti a Angeli? Non sono anch’essi Cittadini di Mergo? Boh! Però, siccome “laggiù” nessuno si lamenta, forse si tratta solo di una mia… “fissa”, chiedo scusa e vado avanti.

Nei giorni scorsi il programma ha previsto un film (giovedì 4 agosto), la tradizionale “cena sotto le stelle” accompagnata dal piano bar di Roberto Marri (venerdì 5), ancora un piano bar con Monia Sasso (sabato 6).

Per stasera (h. 21,30) la piattaforma di Via Battisti ospiterà lo spettacolo musicale “Operà Petit”. Poi pausa fino a mercoledì 10, quando alle 22.00 in piattaforma si esibirà un Gruppo folcloristico Russo (i compagni… di una volta!), domenica 14 si replica il piano bar di Roberto Marri, presso il Circolo parrocchiale; mercoledì 17, sarà la volta di una commedia dialettale (non è specificato il titolo) sulla piattaforma, che ospiterà, venerdì 19, dalle 21.30 il ballo liscio conclusivo (Orchestra di Stefano Baldarelli).

Più equilibrate le celebrazioni religiose, tra la chiesa parrocchiale, la cappellina della Casa di riposo e la chiesa ad Angeli. Il culmine è senz’altro la solenne processione, con banda musicale e panegirico del Santo, prevista per questa sera (domenica 7) alle ore 18.00.

MA C'E' QUALCOSA CHE NON VA...

Nella lettera recapitata alle famiglie, il Parroco e il Comitato parrocchiale hanno voluto lanciare quello che a me è apparso un grido di allarme, ma anche di speranza.

“La festa del nostro Patrono – si legge – arriva quanto mai opportuna per aiutarci a recuperare quella fraterna e armoniosa convivenza fra tutti i Parrocchiani, che sembra incrinata per i troppi personalismi di cui siamo un po’ tutti malati”.

In effetti voci di dissapori sono giunte alle orecchie anche di chi (come me) non è frequentatore né della vita ecclesiale né di quella parrocchiale (circolo compreso). Si parla di contrasti anche aspri. In particolare ci si riferisce ad alcuni parrocchiani, molto attivi, molto in vista e con incarichi delicati, indotti a prendere le distanze e a disertare… persino le funzioni domenicali!

Ovviamente, e in linea con una certa tradizione, non si fanno nomi. Se la “fraterna e armoniosa convivenza” è “incrinata” da “troppi personalismi”, Parroco e Comitato se ne fanno doverosamente carico (di essi, siamo “un po’ tutti malati”), senza buttare la croce su qualcuno , che magari è più malato di "personalismo" di altri.

La ricetta è semplice: Parroco e Comitato “invitano a pregare il nostro Patrono perché interceda presso Dio la più abbondante carità fraterna”.

Memore del celebre detto: “scherza con i fanti ma lascia stare i Santi”, voglio sperare anch’io che la ricetta funzioni.
Tuttavia, in certi casi, potrebbe anche aiutare una bella discussione, franca e fuori dai denti, per dirsi ciascuno le proprie ragioni e fare ammenda dei propri torti, impegnandosi a non ripeterli in futuro. Può funzionare?

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