venerdì 31 agosto 2012

(322) – “A FAVORE DELLA FAMIGLIA”? LE PAROLE E… I FATTI !


              La Legge della Regione Marche n. 30 del 1998 dispone “Interventi a favore della famiglia”. Sulla base di essa vengono concessi aiuti finanziari alle famiglie (ovviamente quelle cosiddette “normali”: un uomo +  una donna, meglio se uniti in matrimonio, meglio ancora se con rito di “santa romana chiesa”, + qualche figlio, frutto di quella unione).
Delle “famiglie” siffatte, la legge punta a ridurre il “disagio sociale ed economico”“favorire nascite e adozioni” di bambini, coprire le spese assicurative contro i danni da incidenti domestici.

“Aiutare la famiglia” è ormai diventato una bandiera di tutti i partiti, ma ci tengono a sventolarla, in particolare, quelli di “centro”, cristiano-cattolici ostentati o anche solo proclamati, alla Casini 1 (segretario UDC) e Casini 2 (quello del Movimento per la Vita), ecc., ma anche di ex Forza Italia, oggi PdL, domani chissà: “berluscones”, per capirci, che Silvio di famiglie se ne intende!
Esponenti politici siffatti non mancano a nessun livello: nazionale, regionale, provinciale.
E non mancano neppure nella nostra Giunta comunale. Per non far nomi (ma solo i cognomi) credo che si possano annoverare tra i “sostenitori della famiglia senza se e senza ma”, i cattolici assessori Cinti, Anastasi e Serini, Costantini non so, ma certo “a favore della famiglia” deve essere, fosse anche solo laicamente, pure il nostro Sindaco! Qualcosa in materia debbono pure aver scritto nei loro programmi elettorali.

Ma allora perché, quando è ora di passare dalle parole ai fatti, si dimenticano e si buttano alle ortiche i buoni propositi?
A me pare che così sia accaduto quando l’Amministrazione comunale ha stanziato dei striminziti fondi comunali (poco più di mille euro) a integrazione di quelli regionali (2.406 €), per costituire così un fondo di 3.500 €, suddiviso poi in contributi di 500 € (spero esenti da tasse) a ciascuna delle 7 famiglie risultate prime nella graduatoria formata a seguito del bando del dicembre 2011.
500 euro, dicasi "cinquecento/00 euro", per lenire il loro "disagio sociale ed economico"!

A parte il fatto che per 1 di quelle 7 famiglie l’erogazione del contributo è stata sospesa, in quanto sarebbe “morosa” verso il Comune per mancato pagamento di canoni di affitto, abbonamenti di trasporto e contributi mensa scolastica. Va evidenziato, però, che oltre a quelle 7, ci sono altre 5 famiglie che, pur avendo fatto domanda ed essere state collocate in graduatoria, rimarranno “a bocca asciutta” (forse non solo in senso figurato), insomma non otterranno neanche un centesimo di contributo, perché il fondo… è finito! Si è rivelato insufficiente, non solo per i pochi soldi dati dalla Regione, ma anche per lo scarso stanziamento disposto dal Comune stesso.

Si dirà: ma il Comune non ha soldi per tutti; anch’esso deve fare i conti con pesanti restrizioni, tagli del governo e revisioni di spesa. E’ vero, ma fino a un certo punto.

Intanto va ricordato che, per garantire la “miseria” di 1 euro e 37 centesimi al giorno alle 5 famiglie mergane “rimaste a terra” e per consentire alla famiglia “morosa” di non pagare i debiti senza decurtare il contributo a cui ha comunque diritto, in tutto parliamo di appena 3.000 €.
E poi, di soldi, come abbiamo visto, il Comune ne ha (quasi 82mila € di avanzo di amministrazione nel 2011).

Il capogruppo PD, Flavio Vai, e la nostra Martina Corinaldesi, in Consiglio comunale, discutendo di bilancio, hanno invano proposto alla Giunta di reperire risorse per finanziare la spesa sociale (come questa) tagliandosi un po’ le indennità di carica (la Giunta costa al Bilancio comunale 15.750 € all’anno!). Ma da quell’orecchio ‘lorsignori’ non c’hanno sentito! Le riduzioni di indennità, vanno bene solo quando riguardano altri!

Ma anche senza toccare gli emolumenti di sindaco e assessori, si potrebbero utilmente ridurre altre spese: il Comitato dei Gemellaggi per le sue “attività culturali” del 2012 (di cui pochi, in verità, si sono accorti) ha ottenuto dal Comune (ossia, dalla Giunta comunale) ben 1.100 €; per il S. Martì 2011, la Pro Loco ha avuto 1.700 €; i canti e i balli delle ‘Notti di San Lorenzo’, quest’anno sono costati al Comune, di riffe o di raffe, più di 3.500 €. Non si poteva essere un po’ più sobri e moderati, come governo Monti predica?
Sono solo alcuni esempi, ma ce ne potrebbero essere tanti altri…

Insomma, è ben vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo una cosa grande chiamata mare, ma essere un po’ più coerenti e un po’ più solidali con chi ha meno: no, ehh………?!?!?!

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