
Beh, qualcuno ci ha letto e ci ha capito. A distanza di una settimana non è che tutto sia stato messo proprio a posto. Ancora cataste di ferri e legni ci sono, ma sono diminuite.
Dentro il tendone del bocciodromo, poi, non è che ci si possa proprio giocare ancora a bocce, ma si sono rimossi parecchi materiali e, soprattutto, è stato tolto di mezzo quel coltello.
Se ne dà atto molto volentieri!
Vuol dire che non siamo un Paese di ciechi, di sordi o, peggio, di arroganti. Vuol dire che la critica (ferma, ma garbata) è stata efficace.
Adesso, però, bisogna continuare. E presto. Insomma "fatto 30, facciamo 31"!
Nessun commento:
Posta un commento