sabato 31 dicembre 2011

(235) - DC e PCI: SMANTELLATE LE “STORICHE” BACHECHE nel Capoluogo !


















“Peppe e &” portano a compimento il proposito di smantellare da Piazza Leopardi le vecchie e storiche bacheche della D.C. e del P.C.I., che da qualche decennio campeggiavano ai bordi dei “giardinetti”, separate solo da un bel ciuffo di verde (vedi foto n. 1).

Piazza Leopardi è, nel Capoluogo, “la Piazza”, per definizione.
Lì, a ridosso delle panchine utilizzate dai mergani per incontrarsi e far due chiacchiere, specie nelle mattinate, e soprattutto di domenica, si trovavano le storiche bacheche di Partiti che hanno fatto la Storia dell’Italia Repubblicana, dopo l’avventura del “ventennio” della dittatura fascista.
Lì, non di rado, le bacheche hanno acceso, o assistito, infuocati “confronti politici”, che potevano certo degenerare in battibecchi e magari anche da qualche “parola grossa”, dettata però più dalla passione polemica che da cattiveria d’animo.
Dunque, quello spazio, che oggi avremmo potuto definire “uno spazio di democrazia e di passione civile e politica”, da qualche giorno non c’è più (vedi foto n. 2).

A raccontare la storia, bisognerebbe tornare all’autunno del 2009, allorché la nostra lista fece domanda preventiva all’utilizzo di area pubblica per l’installazione di una bacheca, accanto alle altre due. Ma la cosa non ebbe seguito, perché il sindaco Corinaldesi ci chiese di desistere in quanto l’Amministrazione intendeva mettere ordine al fenomeno, dotando il Paese di bacheche più consone, da assegnare alle liste rappresentate in Consiglio comunale.

Ci fidammo (e scoprimmo, ben presto, che facemmo male).
In effetti, la Giunta, pochi mesi dopo, deliberò in tal senso (v. su questo sito, la delibera di Giunta Comunale n. 13 del 23 febbraio 2010), tanto che, dopo la loro realizzazione, ad opera di un artigiano locale, le bacheche vennero installate in Via C. Battisti, nelCapoluogo, e ad Angeli.

Sulle 3 ante, per un po’ di tempo, il Comune attaccò e mantenne i simboli dei 3 Gruppi consiliari presenti nel Consiglio comunale. Solo per i “Democratici per Mergo” si usò il simbolo del PD. Si pensò ad un errore (ancorché di poco conto) e invece era il segnale di una lucida volontà di emarginarci.

Infatti, poco dopo, il nostro simbolo venne tolto, sempre e ancora per iniziativa della Giunta, che con delibera n. 36 del 31 marzo 2011 si era rimangiato bellamente l’impegno assunto l’anno prima, decidendo di assegnare i 3 spazi con “un nuovo criterio”:
- il 1° spazio lo diede alla sua Lista civica, dichiarandola “erede” della Democrazia Cristiana;
- il 2° spazio lo diede al Partito Democratico, dichiarato anch’esso “erede”, ma del PCI.

Così, ritenuto di aver indennizzato i presunti “eredi” delle bacheche, dichiarò che le stesse sarebbero state smantellate. Cosa che ha fatto, 9 mesi dopo, proprio nei giorni scorsi.

Per una certa esperienza, so che quelle bacheche, a cui, in altri tempi, veniva affidata la comunicazione politica, sono spesso costate collette e sacrifici personali. Non so i democristiani, ma a qualche 'vecchio compagno del PCI', (che magari oggi è nel PD; ma non sono andati tutti lì) potrebbe non star bene quello che è avvenuto. Possibile che il PD mergano, per quanto possa ritenersi "erede" del PCI, non abbia avuto nulla da ridire? Possibile che sia stato consenziente o, addirittura, connivente? Sarebbe interessante qualche commento loro (o di altri ex Pci, oggi dentro o fuori del PD) a questo post!

Ma torniamo alle bacheche. S'è visto come sono stati assegnati il 1° e il 2° spazio, ma per il 3°, com'è andata? Beh, non avendo altri “eredi” da accontentare, la Giunta Corinaldesi se lo è riservato per se stessa, secondo il noto principio egualitario del “uno a me, uno a te, e l’altro… ancora a me” !!!

Dunque, tutto l’ambaradan sembra che sia stato ‘diabolicamente’ architettato e attuato con l’intento di evitare di dare a “Rinnovamento per Mergo” una “tribuna” da cui poter parlare ai Mergani, così come possono fare le altre Liste rappresentate nel nostro Consiglio comunale.

Ovviamente, però, questa intenzione non è mai stata dichiarata dai “Capitani Coraggiosi” della Amministrazione comunale. No. Non sembrano proprio "campioni del parlar chiaro"!
L’argomentazione formale per giustificare l’operazione (che è comunque costata alle casse comunali una bella cifra!) è stata la seguente:
- in Piazza Leopardi ci sono 2 bacheche, a suo tempo installate dalla DC e dal PCI;
- ora quelle “appartengono ai soggetti politici che a Mergo sono succeduti alla DC ed al PCI” (identificati, de facto, per come detto prima);
- e siccome “risultano usurate” (ma non è vero, bastava guardarle);
- “si rende necessario sostituirle”…
per salvaguardare il decoro dell’arredo urbano”!

Così è scritto nelle delibere della Giunta Comunale. Capito?

Sul “modus operandi” dell’Amministrazione comunale conserviamo oggi, tutte intere, le perplessità e il giudizio negativo (politico, etico, morale, amministrativo, ecc.) espressi a suo tempo.
Ma dal punto di vista sostenuto dall’Amministrazione comunale, ossia per quanto riguarda la “salvaguardia del decoro dell’arredo urbano”, come stanno le cose?

Le foto sono eloquenti. L’area a verde è rimasta senza cura e attenzioni, come è da sempre. Dietro le panchine, spesso è “parcheggio selvaggio”, in specie da quando il Comune ha riservato praticamente ai suoi bisogni, l’uso dei 4 spazi antistanti il Municipio.

Tolte le bacheche, risaltano in tutto il loro splendore…il bidone dei rifiuti (che almeno, prima, era nascosto dalle bacheche) e gli altri contenitori della raccolta differenziata posti sullo sfondo e in bella vista per i passanti!
Sembra che in Veneto dicano: “il tacon è pegio del buso”, ossia “LA TOPPA E’ PEGGIO DEL BUCO” !!!

PS: Se siete arrivati a leggere fin qui, aggiungo una “comunicazione di servizio”. Con questo post chiudo il 2011. A rileggerci nel prossimo anno.
TANTI AUGURI A TUTTI !

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