mercoledì 13 febbraio 2013

(382) - “” MERGO: FURTO NELLA NOTTE ALLA PALESTRA A ANGELI" (qualche ????)



Il giornale online “VivereFabriano” (www.viverefabriano.it) del 6 febbraio ha dato la notizia così:

“” Mergo: furto nella notte alla palestra di via Angeli - Nella notte tra lunedì 4 e martedì 5 febbraio dei ladri si sono introdotti nell'edificio forzando la porta sottraendo vari utensili e attrezzature di proprietà della Protezione Civile. Dalla palestra di via Angeli sono stati rubati 10 condizionatori, 10 deumidificatori, 1 sega circolare, 1 compressore e 2 trapani. I ladri hanno forzato la porta scorrevole e, indisturbati, hanno messo a segno il colpo durante la notte. A scoprire l'accaduto è stata la Polizia Municipale di Mergo nel pomeriggio di martedì. Il materiale rubato era stato utilizzato a Mergo durante l'emergenza terremoto che colpì Marche e Umbria nel 1997. (di Raffella Cesaretti e Andrea Ugolini). “”

Da allora ad oggi non ho visto ulteriori notizie. Le Forze dell’Ordine indagano e spero che giungano presto ad una conclusione.
Tuttavia, senza essere esperto indagatore, nè accanito lettore di "gialli", il fatto suscita qualche considerazione e qualche interrogativo, che vi propongo.

Innanzitutto mi pare che ci sia da appurare se i ladri abbiano agito “alla cieca”, ossia senza conoscere il contenuto del magazzino (ex mattatoio ed ex palestra) comunale, oppure se sapevano cosa cercare. E allora viene da chiedersi “chi sapeva?”: il cerchio non dovrebbe essere troppo ampio.

C’è poi da considerare, a mio avviso, la natura del “bottino”. 
Secondo i redattori di “VivereFabriano” (chi ha fornito la notizia?”) si tratterebbe di “utensili e attrezzature della Protezione Civile, utilizzati durante il terremoto” del 1997. In particolare si parla di 20 tra “condizionatori e deumidificatori”, oltre a 2 trapani, 1 compressore e 1 sega circolare (pare donata da un privato cittadino mergano).
A parte l’ovvia domanda: “come mai erano ancora lì, 15 anni dopo?”, trattandosi di materiale “vecchio” di 15 anni e, dunque, ragionevolmente obsoleto da un punto di vista tecnologico, viene da chiedersi: “ma chi ha avuto interesse a rubare oggetti ormai di scarso valore economico, difficilmente vendibili, probabilmente inventariati dalla Protezione Civile, ecc. ecc. ?”.
Qualche dubbio sulla esistenza, ad es: dei condizionatori, nel magazzino (lo riferisco solo per dovere di cronaca), mi è stato avanzato da ex Amministratori comunali, secondo i quali, quella roba, quando c’erano loro, fino a pochi anni fa, lì non c’era. Domando: "Quando c'è stata portata? Perché? Dove stava prima?"

Riferisce ancora “Vivere Fabriano” che il furto, effettuato nella notte, è stato scoperto nel pomeriggio del giorno dopo, martedì 5 febbraio, da parte della Polizia Municipale. 
A tal riguardo si deve considerare che la strada di accesso al magazzino/ex-palestra è praticamente un budello stretto, interrotto da un cancello, solitamente chiuso. Oltrepassarlo deve aver creato qualche difficoltà. 
Gli oggetti che sarebbero stati rubati, poi, hanno una certa dimensione. Sceglierli, maneggiarli, caricarli, ecc. non deve essere stato troppo agevole, né silenzioso, specie di notte. Il loro trasporto deve aver richiesto almeno un furgoncino. Anche in questo caso, la manovra non deve essere stata facilissima. Di notte, poi, da quelle parti c’è sempre un po’ di traffico e le auto, quando le sbarre del passaggio a livello sono chiuse per il transito dei treni, debbono fermarsi. In quelle circostanze, è mai possibile che nessuno abbia notato niente di anormale, una luce, un movimento strano...?

Mi hanno detto che da diversi giorni, nel magazzino/ex palestra sarebbero in corso lavori di falegnameria, che impegnerebbero un paio di dipendenti comunali (pare che stiano fabbricando gazebo da installare nelle nuove aree pic-nic). Non so se è vero. Ma in tal caso chiedo: "questi dipendenti, la mattina di martedì 5 febbraio (dopo la fatidica “notte del furto”), hanno lavorato lì? E in tal caso, non si sono accorti di nulla? Perché la scoperta è stata fatta solo nel pomeriggio, dalla nostra Polizia Municipale?"

Questo è il Paese in cui si sono poste telecamere (vere o fasulle, non so) a guardia persino di cassonetti dei rifiuti. Ora domando: "Il magazzino (ex palestra) comunale, posto in luogo isolato e fuori mano, è dotato di sistemi di sorveglianza o di allarme? E se no, perchè? Il piazzale è illuminato? E se no, perchè?" 

Ovviamente, le Forze dell’Ordine indagano. E’ il loro mestiere, la loro funzione. Comunque siano andate le cose, spero che presto si faccia piena luce su questo fatto, che per più versi mi ha lasciato molto, ma molto perplesso.

Tuttavia, in attesa di appurare fatti e responsabilità (e magari avere qualche risposta alle domade di prima), mi sembra che il problema sia più ampio perchè riguarda la sicurezza dei beni pubblici, di quelli privati e dei Cittadini stessi.

Il fatto riportato da “Vivere Fabriano” (non so se la notizia sia apparsa anche su giornali a stampa; in caso contrario sarebbe da chiedersi “perché”), mette in rilievo una questione certamente non nuova in Vallesina. 
Se invece di assaltare e svaligiare un magazzino comunale, per portare via qualche “ferrovecchio” o poco più, si fosse assaltata un'abitazione privata, magari un po' isolata, per portare via soldi, gioielli e maltrattare i malcapitati (è successo anche questo, neanche troppo tempo fa, a Mergo… e non mi risulta che poi se ne sia saputo più nulla...) non staremo a raccontarcela così!

Nessun commento: