martedì 17 luglio 2012

(309) – IL 28 RIAPRE IL RISTORANTE NEL CAPOLUOGO? AUGURI, DI CUORE!

Mi dice una signora del mio condominio: “Ha sentito? Pare che il 28 (di luglio) riapre il ristorante, fanno l’inaugurazione con il rinfresco!”. “Bene” rispondo io, “sono davvero contento”, specie se la notizia si rivelerà fondata.

Ne ho parlato con la nostra consigliere comunale, trovando una perfetta assonanza di opinioni, che provo qui a riassumere:
1.    E’ senz’altro positivo, innanzitutto per Mergo, e poi anche per le persone interessate alla sua gestione, che il ristorante del Capoluogo riapra, dopo una chiusura di quasi 4 mesi.

2.    Noi non abbiamo alcunché contro la nuova gestione, in generale, e, in particolare, contro le persone, Signora Romina Gambini compresa, che in essa troveranno una nuova occasione di impresa e di lavoro.
Anzi, di questi tempi, la cosa non può che farci piacere e facciamo a tutte loro i migliori auguri di successo, non nascondendoci le difficoltà e le incognite della nuova intrapresa che, di questi tempi, speriamo vengano sempre e al meglio superate.

3.    Le  nostre critiche, ampiamente e puntualmente motivate e mai frutto di pregiudizio, e la nostra azione di controllo, che ci compete per dovere istituzionale, sono state rivolte esclusivamente al comportamento della Amministrazione comunale:
- dalla decisione di dichiarare la “finita locazione” ai precedenti gestori;
- alla individuazione dei criteri di preferenza messi nel bando ‘pubblico’ di nuova assegnazione dei locali, che ci sono sembrati un po’ troppo… “partigiani” e “su misura”;
- alle modalità di intervento, specie all’inizio, e di esecuzione di lavori di ammodernamento dei locali, peraltro non contemplati in modo esplicito nella programmazione comunale di settore e più frutto di necessità impreviste;
- alle “valorizzazioni immobiliari” che ci sono sembrate inefficaci e fasulle, perché tardive e fuori tempo;
- ai pesanti oneri finanziari, che l’operazione di “cambio gestione” finiranno per gravare sul bilancio comunale;
- a certi affidamenti di incarichi, anche  professionali. Dobbiamo aggiungere altro?
Le nostre critiche sono state esagerate? OK. Possono essere tranquillamente confutate, invece di fare “muri di gomma” ! In fondo, è la democrazia, bellezza…!

Potevamo fermarci qui, e invece, sempre per amor di chiarezza aggiungiamo questo
P.S. : NO, NON SIAMO STATI NOI!
Non possiamo osservare, con una punta di fastidio, che, a quanto ci è stato riferito, verso di noi non si sarebbe esitato ad usare l’arma del famoso “venticello”: quello della calunnia, se è vero che “qualcuno” (ovviamente non sappiamo CHI, perché se no non ci limiteremmo a scrivere queste righe!) ha voluto mettere in giro la “voce” secondo cui saremmo stati gli ispiratori o i sollecitatori dell’arrivo nel cantiere degli Ispettori del Lavoro!

Lo ripetiamo: pur non vedendoci nulla di male, in generale, nel fatto che un Cittadino, a seconda delle circostanze e se lo ritenga giusto, necessario o anche solo opportuno, chieda l’intervento di Autorità democraticamente e istituzionalmente preposte a determinati compiti di controllo e di tutela di un interesse pubblico (siano esse i Carabinieri, la Finanza o… gli Ispettori del Lavoro), tuttavia non abbiamo nessuna difficoltà a ripetere: no, non siamo stati noi!

E non è una ‘excusatio non petita…”, ma un semplice omaggio alla verità.
Quella che ci ha sempre consigliato di confrontarci con i nostri contraddittori, con lealtà e sul piano delle opinioni, espresse pubblicamente, con garbo (quando ci siamo riusciti) e con un po’ di ironia (quando ci siamo riusciti); mai tramando nell’ombra.
Anche perchè, lo ammettiamo, in quel campo lì non siamo poi così bravi…

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